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Redazione TirrenoNews

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La mozione è a firma dei consiglieri comunali Achille Tenuta ed Eugenio Orrico del gruppo "Pensiamo a Scalea": «Un atto di civiltà»

A Scalea gli animali di affezione potrebbero ben presto ottenere una degna sepoltura in un vero e proprio cimitero, al pari degli esseri umani.

E' la singolare proposta avanzata dal gruppo "Pensiamo a Scalea" con una mozione a firma dei consiglieri comunali Achille Tenuta ed Eugenio Orrico.

«Un atto di civiltà»

«E’ conclamata l’importanza anche sociale che oggi hanno gli animali domestici – affermano Tenuta ed Orrico – specialmente per quelle persone che vivono in condizioni di solitudine. Il rapporto affettivo che si instaura con loro non è molto diverso da quello che si ha con le persone amate.

Quasi sempre un gatto o un cane, che vivono a stretto contatto anche con bambini, diventano parte integrante della famiglia».

E' su questi presupposti che nasca l'idea della costruzione di un cimitero dedicato ai quattro zampe. «Oltre ad essere un atto di civiltà, avrà effetti positivi anche sotto l’aspetto sentimentale e, in tanti casi, anche terapeutico».

Non solo, Tenuta ed Orrico sottolineano come una risoluzione in tal senso risponda anche ad una necessità igienico-sanitaria, viste le innumerevoli sepolture fai da te.

La mozione "Cimitero per animali d'affezione"

La proposta trae ispirazione da una legge del 1991, la n° 281, che regola la materia degli animali di affezione in relazione alla prevenzione del randagismo, promuove la tutela degli animali e condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, nonché lo sfruttamento al fine di accattonaggio ed il loro utilizzo per competizioni violente. Inoltre, la norma favorisce la corretta convivenza tra uomo ed animali senza tralasciare la tutela della salute pubblica e dell'ambiente.

Ma i benefici non finiscono qui.

Quanti hanno curato e amato il proprio animale nel corso della loro vita hanno la possibilità di continuare a mantenere il legame affettivo con lo stesso.

La costruzione di una catacomba per quattro zampe appare ormai indispensabile, tenuto anche conto che la burocrazia non dovrebbe essere in alcun modo d'intralcio.

Difatti, i servizi competenti della Asl ed il Comune interessato, in ottemperanza alla normativa vigente possono autorizzare associazioni o privati a destinare appezzamenti di terreno da adibire a cimiteri per animali.

Mafiosi o non mafiosi di Vincenzo Lazzaroli….

Venerdì, 19 Aprile 2019 12:34 Pubblicato in Primo Piano

Mafiosi o non mafiosi….

Questo è il problema direbbe il buon Amleto, lasciandoci nel dubbio a rimestare ricordi e convinzioni, fatti e misfatti, prove e controprove di quanto realizzato dal ceto politico ben noto, che da trent’anni sconquassa liberamente le sorti di tutta una città e che ancora oggi ne governa il cammino!!

 

Mafiosi o non mafiosi, dunque?

Tutta questa vicenda, ritengo, sia da analizzare con raziocinio ed onestà intellettuale, oltre che con la dovuta dose di “garantismo” che contraddistingue il pensiero liberale di cui provo a rappresentare; questi tre elementi, posti alla base del giudizio, dovrebbero portare tutti noi “cittadini spettatori” unicamente a chiedere alla appena insediata commissione di accesso, un profilo di imparzialità e serietà istituzionali, per accertare la verità con estremo rigore, proprio per la tutela e l’onorabilità dello stato che rappresenta. Per tale ragione, chi parla di attentato alla città evidentemente ha paura che emerga la verità di quanto è successo a livello amministrativo negli ultimi anni ad Amantea.

Nulla si deve temere se si è nel giusto e sicuri di non avere compiuto atti in odore di condizionamento “mafioso”; se così sarà, la Commissione d’accesso non potrà che dimostrarlo e ratificarlo. Di questo sono certo e questo mi auguro come cittadino di Amantea!!

Siamo fieri di appartenere ad Amantea, siamo cittadini che credono nei valori della giustizia e della libertà, siamo certamente nemici della mafia e, se qualcuno un giorno dovesse additarci come mafiosi e infangare pretestuosamente la nostra immagine, nessuno di noi si tirerebbe indietro per lottare e sconfiggere queste forze cariche di odio e di interessi diabolici.

Siamo, però, anche amanti della verità e paladini della trasparenza e se qualcuno grida allo scandalo e all’attentato, allora probabilmente, questo qualcuno non nutre amore di verità, ma timore di giustizia.

L’altro tema vero di questa vicenda, lasciatemelo dire, è quello prettamente politico; denunciamo da tempo immemore l’inadeguatezza dei politicanti che hanno messo a ferro a fuoco Amantea negli ultimi decenni, ci opponiamo costantemente al loro operato e ci impegniamo in modo serio affinché questo dominio venga abbattuto e si faccia finalmente pulizia. Allo stesso tempo non riusciamo a comprendere come oggi, in virtù di quanto sta succedendo in Comune con l’insediamento della Commissione, molti dei governanti dimostrino una memoria cortissima. Corta a tal punto da non consentirgli di ricordare i momenti nei quali gli stessi personaggi sono andati alla ricerca di un placet del Sig. Franco La Rupa emerito, pur di avere una candidatura nelle sue liste, all’epoca venerato e oggi stranamente rinnegato!!

Troppi smemorati si aggirano tra le stanze del Comune in questi giorni, troppo facile far spostare l’attenzione sul singolo personaggio di La Rupa, che pure ha detenuto interessi politici rilevanti nell’Amministrazioni Comunali di Amantea.

Chi governa oggi fa parte della stessa storia politica di chi ha governato ieri; questa è la verità. Bisogna riflettere molto su questo,ma soprattutto bisogna adoperarsi da subito, affinché tutto ciò non si ripresenti ancora “domani” per il bene di Amantea!!

Vincenzo Lazzaroli

Il documento è a firma del deputato Cosima Maria Ferri che ha presentato una interpellanza al ministro dell'Economia

L’istituto Tarcisio Pisani di Paola

Sono passati ormai molti mesi da quando Demanio, Guardia di Finanza e Provincia di Cosenza hanno sottoscritto una dichiarazione di intenti per avviare l'iter burocratico e assegnare una nuova sede alla Compagnia della Guardia di Finanza di Paola, nel frattempo diventata Gruppo.

Ma da allora lo stabile designato, l’istituto scolastico Tarcisio Pisani, di proprietà dell'ente provinciale, a tutt'oggi continua ad essere abbandonato e le promesse delle istituzioni sembrano essere cadute nel vuoto, mentre si attende invano l'arrivo di altri numerosi uomini delle fiamme gialle.

Così il consigliere provinciale Pd, Graziano Di Natale, si è attivato per fare luce sulla vicenda e ha chiesto aiuto al deputato e compagni di partito, Cosimo Maria Ferri, il quale, a sua volta, ha presentato una interpellanza parlamentare al ministro delle Economie e delle Finanze del governo giallo-verde.

Il documento di Ferri

«Tascorsi quattordici mesi dalla sottoscrizione della dichiarazione d’impegno - scrive Ferri a Giovanni Tria -, non risulta ancora comunicata alcuna accettazione della donazione modale da parte dell’Agenzia del Demanio e mancano diverse comunicazioni e informazioni in merito all’iniziativa condivisa, come riferito, da tutti gli enti».

Pertanto, «il protrarsi della situazione di incertezza determina un aggravio di costi ed un infruttuoso stallo gestionale che impedisce di fatto qualsiasi altra destinazione dell’immobile; inoltre il disagio e il malcontento creato incidono significativamente anche sulle aspettative dei cittadini, considerando anche i sacrifici del personale e degli studenti».

Alla luce di ciò, il deputato ha chiesto al governo quali iniziative intende adottare «affinché l’Agenzia del Demanio compia immediatamente tutti gli adempimenti necessari alla conclusione della procedura, nel rispetto degli obblighi assunti con gli altri enti», in modo da consentire «il potenziamento dei servizi e delle attività di polizia economico, finanziaria a favore del territorio

 

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