
Redazione TirrenoNews
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Paola.Terza edizione della borsa del turismo religioso. Ma gli effetti?
Venerdì, 26 Settembre 2014 10:39 Pubblicato in PaolaA volte abbiamo l’impressione che tutte queste borse e questi convegni siano soldi sprecati , al più solo una passerella per i politici di turno, un interesse reale solo per gli organizzatori, senza effetti pratici per lo sviluppo del turismo calabrese.
Vorremmo, al contrario, essere smentiti, essere mortificati di questa presunzione negativa, non dagli interessati ( troppo facile ed inutile) ma dai dati del turismo calabrese, che nemmeno vengono più pubblicati sul web
O meglio nella tradizione dell’imperante “Minculpop calabrese” vengono esaltati i risultati positivi e sottaciuti quelli negativi.
All’insegna della Bit 2014 e del rapporto sul turismo che mostra ancora oggi tante foto dei politici ed un articolo sintetizzabile nella affermazione :” Con un milione 633 mila turisti stranieri la Calabria, nel 2013, ha battuto il suo record di presenze estere, segno evidente che il percorso intrapreso dalla Regione per rendere il suo territorio ancor più competitivo in Italia e all'estero sta dando frutti concreti” (sic!)
E di seguito una prima parziale verità che scopre che “ La provincia con il più alto grado d'internazionalizzazione è quella di Vibo Valentia, con il 43,4% di presenze straniere, mentre le province di Cosenza (8,6%) e quella di Crotone (5%) accolgono quasi esclusivamente turisti nazionali”.
Ed è lo stesso rapporto sul turismo che non descrive in alcuna sua parte le presenze del turismo religioso
Anzi alla voce turismo religioso indica solo le 70 presenze dei buyers ed il fatto che la borsa Aurea è realizzata con la collaborazione della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e dell'Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) e che rientra nel percorso intrapreso dal Dipartimento Turismo della Regione Calabria volto a promuovere e diversificare l'offerta turistica locale attraverso questo particolare segmento.
Basta leggere la nota del 28 luglio scorso nella quale si parla del turismo religioso e si dice che :
“Il 91.3% dei turisti che hanno scelto la Calabria per le vacanze, hanno optato per una località di mare, visitando anche il territorio del comprensorio scelto”.
E che :” Tra i siti religiosi più gettonati c'è il Santuario di San Francesco da Paola (52.5%), seguono la Certosa di Serra San Bruno e Santa Maria dell'isola a Tropea entrambi visitati dall'8.5% di turisti. Di interesse anche il santuario della Madonna della montagna di Polsio con il 5.3%.”
Insomma nemmeno un dato numerico!
E continuiamo a giocare a nascondino. Ci viene nascosto :
- Che gli arrivi dall’estero nel 2012 sono stati 244.500 mentre nel 2013 sono stati 254.300, cioè soltanto 9800 persone in più.
- Che i pernottamenti dei turisti esteri sono stati nel 2012 1.645.100 mentre nel 2013 sono stati 1.663.400, cioè solo 18.300 in più.
Ma soprattutto si nasconde
- Che i turisti italiani nel 2012 sono stati 1.264.800 mentre nel 2013 sono stati 1218.100 e cioè 46.700 in meno!
- Che i pernottamenti dei turisti italiani nel 2012 sono stati 6.712.900 mentre nel 2013 sono stati 6.339.400, cioè ben 373500 in meno!
In sostanza il 2013 è stato caratterizzato da 18 mila presenze in più di stranieri e 373 mila presenze i meno di italiani
E se questo è un successo ditemi voi
E come detto il turismo religioso non è nemmeno rilevato!
Allora a che serve l’AURA?
E ripetiamo la vecchia domanda
Come mai per anni Aura si è tenuta in Puglia ed ora si tiene in Calabria
Come mai, cioè, la Puglia si è lasciata scappare questo business?
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Incendio a Cannavina: Serio rischio per alcune famiglie
Giovedì, 25 Settembre 2014 17:34 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiStrani questi incendi che colpiscono le colline amanteane.
Strani e pericolosi.
Se un tempo, infatti, le colline erano parzialmente, se non del tutto, disabitate, oggi, invece sono state utilizzate per la realizzazione di costruzioni occupate da decine di famiglie
Facile allora, come successo ieri l’altro, che incendi, sicuramente non casuali, mettano a rischio le famiglie che abitano le zone collinari
Parliamo degli incendi occorsi, in un pomeriggio nel quale si aspettava a pioggia, ed in un pomeriggio di vento, nella zona di Cannavina
Per fortuna che la zona era raggiungibile da più di una strada e che pertanto sono potuti intervenire i vigili del fuoco, la cui azione è stata integrata dall’autobotte comunale
Per fortuna( fortuna?) che il fuoco ha attinto la costa ad est della antica strada per Cosenza e quindi lasciando la strada stessa come frangi fuoco rispetto alle case.
Fortuna ancora( o calcolo?) che il fuoco è salito verso la cima della collina e non è , al contrario, sceso verso le abitazioni che stavano in basso.
Che popi non ci siano stati danni a persone o cose non rende meno grave un fenomeno, quale è quello degli incendi( dolosi o meno poco importa) che trovano agio nei terreno incolti ed abbandonati dove le erbe prendono facilmente fuoco.
A chi spetta ridurre i rischi di incendi?
Ai proprietari?
Al Comune?
Esiste un regolamento per la gestione dei terreni delle aree rurali che imponga il taglio delle erbe limitrofe alle strade?
Una maggiore attenzione guasterebbe?
Pensiamo di no!
Nella foto grande le case a rischio sono quelle a sinistra della collina attinta dal fuoco
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Rinnovo della Provincia di Cosenza, ora la casta eleggerà la casta.
Giovedì, 25 Settembre 2014 17:30 Pubblicato in CosenzaRiceviamo e pubblichiamo a seguente nota del M5S:
“I sette consiglieri del M5S: i grandi elettori?
Uccideranno la democrazia.
Il 12 ottobre non andremo a votare per il rinnovo della Provincia di Cosenza.
Non andremo perché siamo profondamente convinti che andare a votare rappresenti uno schiaffo alle nostre convinzioni più profonde.
Il Movimento 5 Stelle, al contrario dei partiti e delle finte liste civiche presenti sul territorio, da sempre si batte per l'abolizione delle Province tant'è che appena insediato il nuovo governo Letta, precisamente il 13 maggio 2013, abbiamo presentato in Parlamento un decreto legge che ancora oggi - com'era prevedibile - non è stato neanche calendarizzato.
Nel frattempo, però, abbiamo assistito alla finta abolizione delle Province, allo svuotamento della democrazia, all'aumento delle poltrone, alla mancata riduzione dei costi della politica, alla complicazione degli apparati istituzionali.
Ultimo tassello di questa deriva della partecipazione è rappresentato dal voto segreto consegnato nelle mani di pubblici amministratori scelti dai cittadini che consumeranno i più beceri trasversalismi nel nome della conservazione e della spartizione del potere.
Il 12 ottobre i cittadini italiani non potranno andare a votare per il rinnovo di un consiglio provinciale che sarà deciso a tavolino dai partiti.
Come consiglieri eletti del M5S non intendiamo prendere parte a questa mistificazione della realtà, che porterà nelle mani di pochi la gestione di ingenti risorse che saranno spartite come al solito seguendo logiche campanilistiche e di clan.
Noi il 12 ottobre saremo a Roma per partecipare al grande evento "Italia 5 Stelle".
Nel resto del Paese si consumerà l'ennesima farsa ai danni della democrazia. I consiglieri M5S della Provincia di Cosenza
Manlio Caligiuri, Mariella de Franco e Francesco Rospo - Celico
Francesca Menichino - Amantea
Domenico Miceli - Rende
Francesco Sapia - Corigliano
Davide Tarvernise - Crosia
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