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Redazione TirrenoNews

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La profezia di Einstein sulle api rischia di avverarsi

Giovedì, 22 Gennaio 2015 19:16 Pubblicato in Mondo

Einstein ebbe a dire:”Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’umanità non resterebbero che quattro anni di vita; niente più api, niente più impollinazione, niente piante, niente alberi, niente esseri umani”.

 

Un pericolo da non sottovalutare.

Senza le api ad impollinare i fiori le piante non darebbero frutti e la nostra stessa sopravvivenza sarebbe in pericolo, visto che buona parte del cibo che consumiamo dipende, direttamente o indirettamente, dall’opera di impollinazione.

Oddio, ci resterebbero solo gli OGM.

Perché richiamiamo questa frase? Semplice .Da settembre scorso in Calabria( e da meno in Sicilia), sono stati rilevati in alcuni alveari esemplari di Aethina tumida. E’ un altro prezioso effetto del Porto di Gioia Tauro! Il coleottero, infatti, è stato individuato il 5 settembre 2014 nell'area di Gioia Tauro!

Un altro maledetto coleottero originario dell’Africa come il Punteruolo rosso che ha ormai distrutto quasi tutto il patrimonio di palme canariensis!

L’Aethina si insedia nell’alveare e vi deposita le uova.

Quando le larve si schiudono si nutrono di miele, polline e larve di api.

Non solo viene alterata la qualità del miele ma ne viene anche ridotta la produzione.

La regione Calabria ha chiesto aiuto al ministero che ha suggerito di bruciare gli alveari!

E così il presidente della giunta regionale ha emanato il decreto numero 94 del 19 settembre 2014, con il quale ha prescritto una serie di misure per controllare gli allevamenti apistici.

La prima prevede che in caso di rilevamento dell'Aethina Tumida si proceda alla distruzione non solo dell'arnia interessata a tale presenza, ma dell'intero apiario.

La seconda limita la capacità di movimentazione degli apicoltori e di conseguenza la loro attività.

Il provvedimento regionale è stato impugnato dagli apicoltori al Tar calabrese il quale, rilevata la drasticità della misura adottata dall'amministrazione regionale ha chiesto approfondimenti a sostegno di essa al ministero della Salute.

La causa è stata così rinviata al 19 febbraio 2015.

In sostanza disponendo di fatto come unica misura eradicativa la bruciatura degli apiari in cui venga rinvenuto il parassita il danno economico causato dai roghi di alveari ha ampiamente superato quello che il coleottero avrebbe mai potuto causare.

Ecco la politica.

Invece di distruggere il parassita si distrugge ciò che si vuole proteggere :le api.

In alcuni dove il coleottero è presente da tempo (Usa, Sud Africa, Australia, Costarica, Canada) il fenomeno è tenuto sotto controllo dagli apicoltori.

Va infine ricordato che il settore apiario calabrese vanta 80mila gli alveari gestiti da 450 Aziende che danno lavoro a 1200 persone

Il Tribunale di Paola presieduto da Paola Del Giudice ha condannato ad un anno e sei mesi l’ex sindaco di Scalea Mario Russo.

Non solo ma Mario Russo è stato anche interdetto per 1 anno dai pubblici uffici

Tutti increduli e sorpresi i tanti amici amanteani dell’ex sindaco.

Amantea ancora ricorda la sua ferma presa di posizione contro le intimidazioni mafiose.

La stessa pena è stata inflitta a Francesco Silvestri rappresentante della ditta Riviera del sole

I reati contestati erano stati turbativa d'asta e abuso d'ufficio.

La vicenda era relativa al terreno sul quale doveva essere realizzata la nuova caserma dei carabinieri di Scalea.

IlPubblico ministero Grieco ha ricostruito l'intera vicenda.

Eccola in sintesi: La gara d'appalto, per la realizzazione della caserma, era stata annullata e successivamente era stata prodotta una delibera di indirizzo all'ufficio tecnico competente per valutare la possibilità di computare il prezzo del terreno con il prezzo corrispondente di alcuni lavori pubblici in località Petrosa.

Secondo l’accusa il sindaco Russo avrebbe abusato della sua funzioni.

Secondo Nunzio e Nicola Rotondaro il sindaco Russo prima della gara li avrebbe diffidato a non parteciparvi “ Non me ne frega nula del comune, io devo andare alla regione, tu contributi non me ne hai dato, non mi hai mai finanziato campagne elettorali”

E poi continuando “ alla gara non devi partecipare altrimenti ti mando ogni giorno i vigili e l’ufficio tecnico sui cantieri”.

E non basta.

Sempre secondo l’accusa Russo avrebbe indotto Davide Perrone, rappresentante dell’impresa Scalea 3000, non coltivare il procedimento amministrativo per l’annullamento della gara e la conseguente aggiudicazione alla ditta Riviera del sole.

L'Arma dei carabinieri ebbe a precisare: “Le indagini furono iniziate e condotte proprio dai carabinieri di Scalea, poi coordinati e diretti dalla dottoressa Roberta Carotenuto della Procura di Paola. Questo soprattutto per ribadire non solo l’estraneità dell’istituzione a qualsiasi tipo di illecito eventualmente esistente e su cui la magistratura giudicante sarà chiamata ad esprimersi, ma anche per il fatto che fu proprio l’Arma ad investigare in merito e far luce su alcuni aspetti del procedimento amministrativo di alienazione. Il terreno e la struttura, a seguito di vendita da parte del Comune alla società Riviera del Sole, sarebbero state di proprietà privata, da locare, eventualmente e solo a seguito di specifica autorizzazione degli organi di vertice, ancora peraltro non arrivata, all’Arma».

La Calabria continua a frenare. Altro che ripresa!

Secondo lo studio "Senza lavoro" di Unindustria Calabria curato da Rosanna Nisticò, docente di Politica economica all'Università della Calabria, dal 2004 al 2013 in Calabria sono stati persi 93mila i posti di lavoro

Gli occupati sono ridotti del 14% in 10 anni.

 

Nel solo 2013 si sono persi 39mila occupati pari al -7%.

 

Una variazione cinque volte più grande di quella registrata al Centro (-1,5%), sette volte quella del Nord (-1%) e tre volte e mezzo quella registrata a livello nazionale (-2%).

Per questo all'inizio del 2014 è stato registrato il picco negativo dei livelli occupazionali, il più basso dell'ultimo decennio, sul territorio nazionale (22,2 milioni) e calabrese (507mila).

Nel primo trimestre 2014 il tasso di disoccupazione in Italia è al 12%, ovvero una persona ogni otto che si presentano sul mercato del lavoro non trova occupazione, mentre nel Mezzogiorno è uno su cinque che non ha lavoro (20%) e in Calabria è uno ogni quattro (25%).

La conferma nel continuo incremento delle ore concesse di Cassa integrazione guadagni straordinaria. Nel 2013 la richiesta è stata di 4,5 volte maggiore di quella relativa al 2008.

L'intensità della caduta dei livelli occupazionali in Calabria, è stata particolarmente rilevante per l'industria, sia relativamente alla componente manifatturiera (-14,5%) che a quella delle costruzioni (-12%).

In calo risulta anche la domanda estera dei prodotti calabresi con un calo pari a -12,8%, in controtendenza rispetto al dato nazionale trainato quasi esclusivamente dal Nord.

Secondo il report di Unindustria, la ripresa per la regione è lontana.

Ma c’è il gigante. Quello che interviene per salvare le persone ed i paesi dalle calamità, dai gravi pericoli

Ed allora invochiamo quello!

E gli chiediamo di assumere tutti i disoccupati, cominciando da quelli che per mille euro lavorano nel nord Italia ed in Europa, pagandone più di 500 di casa

Tanto nella sanità , nella Giustizia, nei trasporti, nelle segreterie politiche e nella regione ci sono tantissimi posti vuoti o posti da creare e riempire.

Per non parlare dell’edilizia , della pesca, dell’agricoltura , del commercio ,dove, per risparmiare e creare disoccupati, impieghiamo romeni, tunisini e profughi di ogni dove.

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