
Redazione TirrenoNews
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A Longobardi il 12 aprile il campionato italiano della ruzzola ( a pezza du casu)
Mercoledì, 08 Aprile 2015 14:48 Pubblicato in ItaliaUn buon colpo messo in atto dal comune di Longobardi perché il consiglio comunale ha riconosciuto la ruzzola ( a pezza du casu) come gioco ufficiale del piccolo comune
In realtà si tratta di un gioco che fino agli anni settanta veniva praticato in vari comuni calabresi tra cui appunto Longobardi, ma anche Amantea , Belmonte calabro, eccetera.
Sul tirreno cosentino luogo di gioco era soprattutto la vecchia statale 18 sostanzialmente abbandonata dal traffico locale e nazionale dopo la realizzazione della nuova statale18.
Una strada che ben si prestava a questo gioco di forza e di abilità proprio perché presentava una serie di curve che imponevano ai giocatori un equilibrio tra forza di lancio e direzione di lancio tali da permettere alla ruzzola di curvare seguendo l’andamento della strada.
Nella lingua italiana, la parola "ruzzola” indica un disco di legno (abbastanza duro e resistente)che può avere dimensioni diverse.
Il gioco prevede l’utilizzo di due attrezzi: la ruzzola e lo spago per il lancio.
La ruzzola, oltre che di legno, può essere anche di formaggio. Da noi era elusivamente di formaggio stagionato. Non c’era un vero vincitore perché normalmente la pezza di formaggio si rompeva e si divideva tra i giocatori accompagnata da un buon bicchiere di vino rosso e da pane fatto in casa. Per questo è considerato un gioco fortemente socializzate oltre che naturale.
Si tratta di un gioco di origini contadine (riconosciuto oggi ufficialmente dal Coni) diffuso in molte regioni d’Italia (Calabria, Valle D’Aosta, Abruzzo, Marche, Emilia, Toscana, Lazio, Umbria ecc..).
E’ un gioco di origini antichissime; pare che siano stati gli Etruschi i primi a praticarlo mentre altri vogliono che sia un ricordo della festa romana dedicata ad Ercole; ne parla persino Galileo nel “Dialogo sopra i Massimi Sistemi”
Per tale evento sono previsti arrivi da ogni parte d’Italia (Lombardia, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia ecc)
La manifestazione,che vede prenotati presso le strutture ricettive del posto, oltre 100 partecipanti da fuori regione, che giungeranno a Longobardi sabato 11, è naturalmente patrocinata dal Comune di Longobardi, che, nell'occasione, ha prodotto, in accordo con le Poste italiane, un annullo filatelico.
Una occasione di una giornata salutare, sul mare, facendo un tuffo nel nostro passato.
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Maria Carmela Lanzetta non abbassa la testa ed attacca. Ancora guerra nel PD
Mercoledì, 08 Aprile 2015 11:11 Pubblicato in CalabriaDice l’ex ministro, respingendo al mittente ogni attacco da parte dei segretari provinciali del PD: “Se pensano di farmi desistere o di ridurmi al silenzio con le loro infamanti intimidazioni si sbagliano di grosso ne ho subìte ben altre, che a lor signori in poltrona non auguro mai, compresi due sequestri di persona di miei parenti, ma non ho abbassato la testa che, invece, qualcuno di loro ha perso completamente: forse perché ha qualcosa da nascondere?”.
Tutto nasce dal suo rifiuto ad entrare in Giunta per reazione alla presenza nella stessa dell’attuale assessore Nino De Gaetano.
E dopo le accuse che le sono piovute addosso la vigila di Pasqua Maria Carmela Lanzetta attacca a 360.
Anche il segretario regionale Ernesto Magorno,ed ovviamente al presidente della regione Mario Oliverio.
Al primo chiede chiarezza ed in particolare di dire “finalmente quali sono gli obiettivi reali, non teorici da convegni, del Pd calabrese, come intende raggiungerli, perché e con chi”
Al secondo chiede di spiegare “perché De Gaetano è stato nominato assessore”
E poi ricorda che due giorni dopo aver avuto comunicato ufficialmente il nome dell’assessore alle infrastrutture, ai lavori pubblici e ai trasporti, ebbe a dichiarare il 27 gennaio scorso che-“non ci sono le condizioni di chiarezza sulla posizione dell’assessore Nino De Gaetano”-
Poi chiede direttamente al Governatore : “Ed allora? Qual è il problema? Lei pensa veramente che giorno più o giorno meno possa essere una giustificazione per le sue considerazioni? Sono sicura che non lo crede neanche lei; e allora, signor governatore, le chiedo, con molto rispetto, di non offendere la sua intelligenza».
Ed infine la chiosa finale “ ci spieghi finalmente come mai De Gaetano non è stato candidato alle regionali e poi è stato ripescato come assessore”.
“ Lei è incorso in un infortunio politico”. E conclude “ se riuscisse ad ammetterlo sarebbe un gesto che rivoluzionerebbe positivamente e per sempre la politica in Calabria; non dimentichi infatti che dalla sua politica dipenderà la vita o la morte della nostra Regione, dove la maggioranza dei calabresi onesti e per bene ha scelto di vivere”.
E quando annuncia che il 12 aprile sarà presente ad Amaroni per rappresentare vicinanza e solidarietà al consigliere regionale Arturo Bova, sembra quasi un invito a tutti
Patrizia Schettini sarebbe stata strangolata. Smentita la tesi della caduta dalle scale.
Mercoledì, 08 Aprile 2015 10:34 Pubblicato in Primo PianoLa notizia della morte di Patrizia Schettini di anni 53 aveva fatto rapidamente il giro di tutta Amantea
Non solo per la presenza dei suoi congiunti nella cittadina cosentina, ma anche per la particolarità della sua morte .
La giovane insegnante di pianoforte , infatti, che risiedeva insieme con la famiglia da una ventina di giorni in contrada “Timpone degli ulivi” a Cosenza, sarebbe morta per una caduta accidentale dovuta ad una temporanea perdita di equilibrio avvenuta mentre stava salendo le scale di casa.
La presenza, tuttavia, di ecchimosi e ferite che sono subito apparse non riconducibili alla ipotizzata caduta, ha indotto la magistratura inquirente a disporre l’esecuzione di un esame autoptico.
L’esame , secondo quanto riferiscono la GdS ed il Corriere, avrebbe dato corpo ai sospetti degli inquirenti: la donna sarebbe stata strangolata.
Riferisce la stampa che “Della vicenda si stanno occupando gli investigatori della squadra mobile bruzia, diretti dal vicequestore Giuseppe Zanfini.
La mancanza di segni di effrazione sul portone d’ingresso dello stabile in cui la vittima viveva, lascia ipotizzare che si trovasse in compagnia di una persona che conosceva. Già, ma di chi si tratta? Le indagini sono coperte da un riserbo assoluto. Non filtrano indiscrezioni.”
Secondo altre fonti invece la procura avrebbe iscritto una persona nel registro degli indagati
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