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Chi indirizza la scelta vero Zingaretti in Calabria?

Mercoledì, 28 Novembre 2018 16:51 Pubblicato in Calabria

Forse Nicola Zingaretti non è mai stato in Calabria.

Eppure 6 circoli del PD in Calabria scendono in campo per lui .

Ci sono anche sei segretari Pd del lametino fra i 170 firmatari della lettera inviata dalla Calabria al candidato alla segreteria nazionale del partito, Nicola Zingaretti, per invitarlo a partecipare a una grande iniziativa in Calabria per presentare il suo programma elettorale.

Iniziano, dunque, a delinearsi anche in Calabria gli schieramenti in vista del congresso la cui data ancora deve essere indicata dalla commissione nazionale.

Nella lettera, comunque, che ha raccolto 170 firme in tutte le province, compaiono anche le prese di posizione dei segretari di sei circoli del comprensorio lametino e si tratta di

-Alberto Darrò, Segretario Soveria Mannelli;

-Leonardo Ferraiolo, Segretario S. Pietro a Maida;

-Mario Talarico, Segretario Carlopoli;

-Massimo Di Bella, Segretario Curinga;

-Pasqualino Burghi Segretario San Mango d’Aquino e

-Umberto Gigliotti, Segretario Cicala.

Scelte autonome? Non ci crede nessuno!

Appena scende vedremo i capobastone e sapremo…..

Ancora una volta, amici, ci dobbiamo occupare dei furbetti del cartellino, questa grande piaga che nessuno è riuscito a sconfiggere.

Questa volta è stata una moglie gelosa a

 

incastrare gli impiegati infedeli che lasciavano il posto di lavoro e andavano dal parrucchiere, accompagnavano i figli a scuola, andavano a fare la spesa.

La moglie di un impiegato di Palermo presso l’Assessorato alla Salute, sapendo che il marito non era in servizio e credendo che se la spassasse con un’altra donna, ha denunziato il fatto alla Guardia di Finanza.

E così sono stati scoperti 42 impiegati infedeli, truffaldini, undici dei quali sono finiti agli arresti domiciliari e tutti dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico false attestazioni e certificazioni.

Molti di loro risultavano regolarmente in servizio, ma erano altrove, poi si recavano al lavoro con circa 3 ore di ritardo.

I colleghi avevano, però, timbrato il cartellino per loro.

Figuravano regolarmente in servizio, ma la loro stanza era vuota.

Addirittura una convivente di un impiegato si intrufolava nell’Assessorato e firmava il cartellino per lui.

Ma i dirigenti e l’Assessore non si erano accorti di nulla?

Possibile?

Ora, però, che sono stati incastrati, grazie all’opera della Guardia di Finanza, la Regione Sicilia si costituirà parte civile e avvierà le procedure di licenziamento.

Quante storielle abbiamo dovuto ascoltare fino ad oggi e quanti commenti abbiamo dovuto leggere.

I furbetti del cartellino l’hanno fatta sempre franca, perché sia la Magistratura che i Sindacati sono stati sempre magnanimi con loro.

Non mi sorprende tanto la truffa e l’assenteismo dai posti di lavoro, ma il silenzio dei responsabili del personale, dei loro superiori.

Cosa fanno?

Cosa dirigono?

Cosa dicono?

Possibile che continuamente ci dobbiamo occupare di truffe perpetrate ai danni dello Stato, delle Regioni, delle Provincie e dei Comuni?

Se nessuno riesce a fare niente, se nessuno riesce a fermare questi furbetti, allora sarebbe meglio ridurre l’organico del personale dei vari uffici.

Funzioneranno lo stesso e forse ancora meglio.

Questa gente deve essere licenziata in tronco se davvero si vuole debellare questa piaga.

Non é possibile che ancora oggi si ripetano fatti così eclatanti che fanno arrabbiare la popolazione e anche i tanti giovani alla ricerca della prima occupazione.

Quando questi furbetti vengono scoperti hanno la faccia tosta di giustificarsi in questo modo:- Così fan tutti e così abbiamo fatto anche noi -.

Bella giustificazione,non c’è che dire.

Ma se tutti facessero davvero così allora sarebbe meglio chiudere gli uffici e mandare tutti gli impiegati a casa.

La macchina amministrativa funzionerebbe lo stesso e loro, a fine mese, potrebbero riscuotere lo stipendio tranquillamente alle Poste Italiane.

APOLOGIA DELLE MS

Mercoledì, 28 Novembre 2018 15:01 Pubblicato in Primo Piano

Ecco l’ultima fatica di Gigi:

Lavorando con attrezzi simili si potrebbe dire con una certa sicurezza che si è allenati a riconoscere le “sane” dalle “mezze”; a volte ci si stupisce di scoprire albergare questo elemento in persone che mai ci saremmo immaginato.

Di cosa si sta parlando?

Delle mezze seghe ovviamente!

È quella categoria di persone che evolvendosi dal ruolo di merdaccia si trasformano in personcine che qualsiasi cosa compiano la riducano ad una frescaccia infinita.

Ma la MS, la chiameremo così per convenzione internazionale, spesso non capisce nemmeno perché l’interlocutore che ha di fronte diventa paonazzo, perde le staffe, sbarra gli occhi e alla fine, vomita ogni tipo di insulto; ci si sfianca a cercar di far capire concetti apparentemente elementari che nel cervello della MS nemmeno riescono ad attecchire e lasciare segno.

Siamo circondati da questi esseri, come un virus s’insidiano in ogni ambiente, riescono a rovinare ogni momento della giornata, creano dei casini incredibili.

Non si sa con certezza quanti sono.

Nessuno ha notizie sicure, ma ognuno di noi ne conosce almeno uno, e a volte la MS si nasconde nel posto più vicino per esprimere la propria “genialità” nel momento più inaspettato.

Alcuni teorici affermano che essendo ormai radicati nel territorio di Amantea la presenza di detti elementi, è difficilissimo riuscire a liberarsene; altri pensano che si è ancora in tempo per poter risolvere la questione all’origine.

Alcuni pensano che, a volte, la MS alberga ciclicamente in ognuno di noi e per combatterla sul serio basterebbe riuscire a riconoscerla in tempo, riconoscendo che non è un male irreversibile (o almeno così si spera).

Calgary 28 nov. 2018 Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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