
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il mistero dei fondi per i migranti ad Amantea
Venerdì, 14 Dicembre 2018 19:52 Pubblicato in PoliticaPerché parliamo di mistero dei migranti?
Semplice. Perché abbiamo letto la delibera di giunta n 135 del 30 novembre avente a titolo “Oggetto: Fondi di cui all’art 16 comma 4 del Dl 91/2017. Concorso dello Stato agli oneri di accoglienza straniera. Utilizzazione. Atto di indirizzo.
La prima curiosità è che nella proposta deliberativa si parla di “accoglienza stranieri”e non di accoglienza straniera.
La seconda è che siamo andati a leggere l’art 16 comma 4 del DL 16/2017 che parla di “concorso dello Stato agli oneri dei comuni per servizi ed attività funzionali all’accoglienza ed alla integrazione dei migranti”!!!
La terza è che siamo andati a leggere la relazione del Senato che dice i comuni realizzano “ interventi di accoglienza 'integrata', non limitati alla distribuzione di vitto e alloggio ma estesi a misure di formazione, assistenza e orientamento”
La quarta è che la delibera dice che “sul territorio di Amantea sono presenti due centri di accoglienza che ospitano 250 migranti circa”
Ora visto che la “ norma dispone una soglia massima di erogazione pari 500 euro per ogni migrante presente in altre strutture” il comune avrebbe dovuto ricevere “circa 125.000 euro.
Ed invece ne ha ricevuto 158.500 per il 2017 e 178.000 per il 2018 per un totale di 336500:
Ed allora i migranti presenti sono ben più di 250.
E cioè 317 del 2017 e 356 nel 2018.
Ma la principale sorpresa è come saranno usate.
Invece che alla formazione, assistenza ed orientamento sembra si disponga l’impiego:
-di 236.500 per esigenze degli immobili comunali e l’acquisto di beni mobili e/o attrezzature necessari per migliorare i servizi pubblici?
-di 100.000 per progetti di integrazione mediante collaborazione volontaria con i migranti ospiti nel territorio comunale, finalizzati alla loro inclusione sociale al fine di dare dignità e senso alla loro presenza e di renderli parte attiva della realtà sociale in cui son venuti a vivere creando le basi per una integrazione reale e concreta.
Queste somme saranno assegnate al settore servizi sociali il loro impiego negli ambiti dello sport, teatro, manifestazioni tradizionali del territorio, valutando, altresì,la loro attuazione attraverso le associazioni che operano sul territorio previa individuazione di criteri oggettivi di valutazione.????
Per quanto sopra sono assegnati 100 mila euro al settore tecnico manutentivo e 100 mila euro al settore lavori pubblici per predisporre appositi progetti di utilizzo secondo le esigenze degli immobili e dei servizi comunali. ????
Teatro? E noi che pensavamo che i fondi venissero usati per far lavorare i migranti sul territorio, magari nel centro storico, così da non essere sfruttati od addirittura schiavizzati.
Pescato ad Amantea un bellissimo esemplare di Granchio reale blu
Venerdì, 14 Dicembre 2018 14:37 Pubblicato in Campora San GiovanniLa mia fissazione di aprire ad Amantea il “Museo del mare e della navigazione” trova un’altra ragione nel bellissimo esemplare di Granchio reale blu pescato ieri mattina nella acque di Amantea.
Il Granchio reale blu o Blue Crab e’ un granchio particolarmente pregiato, originario dell’oceano Atlantico occidentale e del Golfo del Messico, sempre più presente anche nei nostri mari.
La specie è originaria della sponda occidentale dell'oceano Atlantico, dove vive lungo le coste dell'intero continente americano, dalla Nuova Scozia all'Argentina e spingendosi anche lungo i corsi dei fiumi, poiché è in grado di tollerare salinità inferiori al tre per mille.
Tramite l'acqua incamerata per zavorrare le navi, la specie è stata accidentalmente introdotta in numerose altre parti del mondo (Mare del Nord, Mar Baltico, Mar Nero, Mediterraneo, Mar Giallo).
Il nome deriva dalle sfumature azzurre sulle chele ed è una specie a rischio perché molto sensibile all’inquinamento delle acque.
La sua presenza quindi è la ulteriore dimostrazione della bontà delle acque del mare amanteano.
Quella nella foto è un esemplare medio-grande.
Negli Stati Uniti si cucina al vapore, oppure bollito e si usa come ingrediente di insalate, di zuppe oppure saltato con burro all’aglio.
Il suo costo si aggira intorno ai 150 euro al chilo.
Etichettato sotto
Così parlò Moscovici: La Francia non è l’Italia di Francesco Gagliardi
Venerdì, 14 Dicembre 2018 13:37 Pubblicato in MondoCosì parlò Moscovici:- La Francia non è l’Italia -, quindi può sforare il tetto del 3% del PIL.
Senza perifrasi, il burocrate francese, senza pudore, concede alla sua nazione ciò che ha sempre negato all’Italia.
Moscovici continua a provocarci, ma il suo tempo sta per finire.
E il Governo Conte, Di Maio, Salvini giorno dopo giorno si sta consolidando.
Alla fine la prevista rottura con Bruxelles non c’è stata, lo spread, il famigerato spread continua a scendere e la borsa continua a salire.
E i rosiconi con le pive nel sacco devono rassegnarsi e rimettere lo champagne nel ripostiglio perché non ci sarà nessun botto.
Il Premier Conte, zitto zitto, è andato a Bruxelles e ha scoperto le sue carte.
La sua proposta del PIL al 2,04% alla fine ha prevalso.
E così il governo giallo verde che davano tutti per spacciato e incartato nei numerini degli zero virgola ha evitato la sua rovinosa e prematura caduta e si è ulteriormente consolidato.
I profeti di sventura, i papponi, i voltagabbana, quelli che hanno perso le poltrone dopo il voto del 4 marzo u.s. e che hanno tentato in tutti i modi di uccidere il Governo del cambiamento, non ce l’hanno fatta.
Si mettano il cuore in pace
Quello che ancora continua a provocare e non molla è Moscovici, ma per lui il tempo sta per finire.
Lasciamolo cantare, lasciamogli suonare il piano, tanto il Titanic europeo lentamente sta per affondare e lui affogare.
E di lui si perderanno le tracce.
Spocchioso com’è, non vuole sapere, non ha mai voluto sapere che a Roma non ci sono più docili governanti come un Monti qualsiasi, come un Gentiloni ubbidiente e spaventato, pronti ad inchinarsi.
Ci sono Di Maio e Salvini, per citarne solo due, con la schiena diritta e che difficilmente sono propensi ad inchinarsi e dire (Fantozziana memoria): Come è buono lei!.
Sono stati accusati ripetutamente dai burocrati di Bruxelles di essere fascisti, nazisti, razzisti e l’Italia è stata considerata colonia europea da sopportare, sfruttare, intristire e deprimere economicamente.
Sentirci dire che il famigerato spread ci seppellirà come una risata ci ha rotto davvero i coglioni e siamo stufi di prendere ordini da venti anni da burocrati ignoranti ed inefficienti che ci hanno sempre preso in giro e che non ci hanno mai detto la verità ed hanno sempre complottato contro i Governi italiani regolarmente e democraticamente scelti dagli italiani. Ci hanno sempre mentito. Ora è arrivato il tempo di dire finalmente basta.
L’Unione europea ce l’ha con l’Italia e abbiamo finalmente capito che i suoi attacchi giornalieri sono più politici che economici.
Non digerisce i sovranisti, i populisti Di Maio e Salvini. Per loro il reddito di cittadinanza e la revisione della Legge Fornero non sa da fare, non vanno bene. Vanno, invece, bene le misure che dovrebbe adottare il Premier francese Macron per tenere buoni i gilet gialli. Per Moscovici e Co. le misure promesse che innalzano il PIL oltre il 3% sono indispensabili per l’urgenza del potere d’acquisto dei francesi e per placare i rivoltosi che stanno mettendo da settimane a ferro e fuoco la Francia.
E le promesse fatte dal Governo Italiano? Quelle no.
Non sono altrettanto indispensabili per rafforzare il potere d’acquisto di oltre cinque milioni di italiani sotto la soglia di povertà.
Due pesi e due misure. Ma così facendo anche il malcontento che regna calmo momentaneamente in Italia potrebbe sfociare, all’improvviso, come in Francia, nella violenza di piazza.
E allora sì che ne vedremmo delle belle.
Etichettato sotto