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Redazione TirrenoNews

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Sul profilo FB della consigliera Francesca Menichino si legge:

“Mi hanno spiegato che se un giocatore di calcio bestemmia in campo viene immediatamente espulso.

E che succede invece se lo fa un sindaco nell'ambito di una commissione consiliare?

 

È normale? È accettabile?

Certo, si parlava del bilancio comunale e in un momento delicato, in cui il sindaco rischia di andarsene a casa per ordine del Ministero.

Giusto giusto alla Befana infatti, scadono i 45 giorni famosi concessi al sindaco per "aggiustare" il bilancio.

Così l'ultimo giorno utile, il 5 gennaio, alla vigilia, questo nuova ipotesi di bilancio verrà portata in Consiglio e se non viene approvata oppure se non passa poi l'esame del Ministero, il Comune sarà sciolto e Pizzino smetterà di fare il sindaco e tornerà a lavorare in Prefettura.

A proposito però, forse non tutti sanno che i 45 giorni di tempo, per Pizzino sono diventati 80 e più, perché il provvedimento che bocciava il bilancio (ah no scusate, il sindaco vuole che si dica diniego dell’approvazione!) e che doveva essere notificato dalla Prefettura al Comune di Amantea, è arrivato all’ente solo il 22 novembre.

Il decreto infatti, presente in Prefettura dal 16 ottobre, doveva poi arrivare al Comune di Amantea, ma non si sa come mai un provvedimento del genere, così importante, così grave, sia stato notificato solo il 22 novembre.

Come mai questo gravissimo ritardo che riguarda un provvedimento talmente importante da cui può discendere lo scioglimento del Consiglio Comunale di Amantea?

Questo chiedevamo ieri durante la Commissione consiliare: spiegazioni al sindaco sui ritardi della Prefettura e sui ritardi del Comune che solo il 31 dicembre ha depositato gli atti per i consiglieri.

Domande legittime, risposte da non credere alle orecchie e che fanno disonore a chi le pronuncia e alla città che rappresenta come primo cittadino.

Questo, insieme a tutto il resto, che già non è poco!”

A partire dal 1° gennaio tutti i Comuni sarebbero dovuti subentrare al posto della Regione nei contratti dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati.

Ciò non è avvenuto per una serie di ritardi nelle pratiche istitutive dell’Ato (l’assemblea che raggruppa i 150 comuni cosentini)

 

e una normativa, quella della legge regionale n. 14 del 2014, che ancora non è stata recepita dalle amministrazioni.

A rendere palese la situazione, di fatto ignota agli stessi calabresi, è Calabra Maceri, che sino al 31 dicembre era autorizzata ad accogliere tutti i rifiuti indifferenziati della provincia, che non intende “tamponare” la situazione senza la certezza di essere retribuita.

La presa di posizione è indotta dai circa 640 milioni di euro di debiti maturati dai Comuni calabresi nei confronti della Regione nel settore rifiuti.

Insomma i comuni non pagano lo smaltimento alla regione e la regione ha deciso di porre fine a queste “dimenticanze”.

Non era politicamente “bello” guastarsela con i comuni.

Chi avrebbe poi votato Oliverio?

E così, invece di commissariare i comuni e prelevare direttamente le somme dovute, la regione ha “filosoficamente” deciso di far pagare i comuni direttamente alle imprese di smaltimento!

Ma non è certamente credibile che i comuni inadempienti con la regione diventino adempienti con le imprese di smaltimento.

Ed allora la domanda che si è posta in primis, Crescenzo Pellegrino, nell’incontro di ieri pomeriggio con i sindaci della provincia di Cosenza al Teatro Rendano: “A che titolo mi porto la spazzatura in casa senza un contratto?”

Non solo ma Attilio Pellegrino ha ribadito:” Quando li consegno in discarica o nel termovalorizzatore poi devo pagare io. Prima li trattavo, li trasportavo e basta. Era la Regione a liquidare direttamente lo smaltimento. Chi mi garantisce che verrò retribuito dai Comuni?”.

Già bella domanda.

Ma se i comuni non riescono a pagare nemmeno il servizio di raccolta dei rifiuti!

Il sospetto che Oliverio abbia passato il cerino ai comuni, così, diventa certezza.

Ed è vero che il cerino era già dei comuni ma oggi quando ritorna sarà alla fine e brucerà loro le dita.

La regione ha abdicato al governo del sistema rifiuti ed i sindaci ora dovranno pagare prima i servizi di raccolta e di smaltimento.

Il rischio è che la calabria sarà invase dai rifiuti

Ed esiste un sola soluzione unica quella di non avere più alcuna tolleranza verso gli evasori della TARI

Non solo ma la tassa dovrà essere pagata anticipatamente.

Saranno capaci i comuni di operare questa rivoluzione?

Noi riteniamo sia ben possibile se si volesse, ma occorrerà far pagare tutti, non come adesso.

Quale turismo avrà la Calabria invasa dai rifiuti?

Quale valutazione politica sarà possibile per chi ha creato questa gravissima situazione?

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

“Anche quest’anno, il 27 dicembre, il Rotary Club di Amantea, in collaborazione con l’Orchestra dei Fiati Mediterranea di Amantea, ha promosso un momento di alto spessore musicale il cui ricavato è stato interamente devoluto alla Rotary Foundation per Progetti Umanitari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Campus Francesco Tonnara è stato una cornice accogliente ed adatta per l’intraprendenza e la cura con cui le due realtà hanno operato, straordinaria, inoltre, l'interpretazione della Soprano Silia Valente.

La giovane promessa calabrese, munita di notevoli doti virtuosistiche di vigore e robustezza vocale, ha incanto il pubblico distinguendosi per caratteristiche espressive e tecniche.

Il connubio musicale, raffinato ed elegante, ha fatto emozionare chi ha deciso di sposare la causa della Rotary Foundation, facendo così sintesi fra due momenti di alto spessore umano: il dono e la bellezza.

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