
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sea Watch 3, parla Carola Rackete: “Mi sono sentita lasciata sola dalla Germania.
Sabato, 06 Luglio 2019 08:30 Pubblicato in MondoLa comandante parla allo Spiegel e al Guardian: "Il ministro dell'Interno italiano si esprime con un linguaggio irrispettoso, non consono a un politico di alto livello. Non ho casa né macchina, non mi interessa avere uno stipendio fisso".
E sull'atteggiamento dell'Europa: "Mi è sembrato che nessuno volesse davvero aiutare. Si sono passati la patata bollente"
Critiche a Matteo Salvini, alle sue politiche sulle migrazioni e anche al suo linguaggio.
E allo stesso tempo una stilettata alla Germania, perché non ha fatto nulla per aiutare lei e i 40 migranti che erano a bordo della Sea Watch 3.
Carola Rackete parla per la prima volta dopo l’arresto non convalidato dal giudice per le indagini preliminari.
In un colloquio con lo Spiegel e il Guardian, la comandante della nave della ong al centro dell’ultimo caso politico europeo attacca la politica del ministro dell’Interno. “Ha violato i diritti umani”, dice. E il suo modo di esprimersi è “irrispettoso” e “non appropriato per un politico di alto livello”. Definita “ricca tedesca” dal capo del Viminale, Rackete dice: “Non ho un appartamento, non ho una macchina, non mi interessa avere uno stipendio fisso e non ho una famiglia. Non c’era nulla che mi trattenesse dal portare a compimento questo impegno”.
L’equipaggio, spiega, ha inviato rapporti medici giornalieri sulle condizioni dei soccorsi, anche al Centro di soccorso italiano a Roma, “ma nessuno ha ascoltato, nessuno ha risposto”. Era come “parlare a un muro”, aggiunge, spiegando che il contatto con la motovedetta della Guardia di finanza nel porto di Lampedusa “è stato il risultato disperato di una catena frustrante di eventi iniziata quasi 20 giorni prima”.
Mediterranea, sbarco dei migranti: stallo Italia-Malta. Il Viminale: “Ong provoca, vuole restare in acque internazionali”
“La mia impressione – ha detto – è stata che a livello nazionale e internazionale nessuno volesse davvero aiutare. Si sono sempre passati la patata bollente, mentre avevamo ancora 40 sopravvissuti a bordo. Ha fallito il ministro degli Interni Horst Seehofer, che non aveva alcun desiderio di accettare le offerte delle città” di ospitare i migranti a bordo della nave. Per questo, dice, “mi sono sentita lasciata sola dalla Germania”.
Quindi le due speranze. Innanzitutto, che “il mio gesto porti a soluzioni concrete in Europa per i migranti: decine di città erano disposte a ospitare queste persone e dovrebbero essere libere di farlo senza che i governi nazionali le ostacolino. Quindi, in vista di un possibile processo, che “la legge cambi prima di allora”. E se dovesse succedere di nuovo? “Se mi trovassi nella stessa situazione, non ho dubbi che farei di nuovo tutto”.
By F. Q. | 5 Luglio 2019
Giuseppe Sala sindaco di Milano è stato condannato a sei mesi reclusione,per fatti connessi ad Expo.
La sentenza è stata emessa dai giudici della decima sezione penale.
Sala è accusato di aver retrodatato due verbali con cui, nel maggio del 2012, sono stati sostituiti due componenti della commissione di gara per l'assegnazione del maxi appalto per la Piastra dei servizi dell'Esposizione Universale del 2015.
Lui si difende sostenendo che la sentenza«Non produrrà effetto sulla mia capacità di essere sindaco»
Immediata la difesa da parte del PD. Non da parte di Zingaretti ma da parte del il segretario regionale del Pd lombardo Vinicio Peluffo il quale sostiene che il sindaco di Milano «ha sempre operato nell'interesse pubblico, per amore di questa città. A lui Milano e i milanesi devono molto. Saremo al suo fianco nei prossimi anni di mandato».
Diverse e distanti le reazioni di Lega e M5s
Matteo Salvini interviene sulla questione, senza esultare per la condanna: “Non sono abituato a festeggiare le condanne altrui. Voglio leggermi gli atti. Da milanese sono orgoglioso di come è stato gestito Expo. Se c’è stato un errore verificheremo di che tipo di errore si tratta, però mentre a sinistra di solito festeggiano le sentenze contro Tizio e contro Caio, io da milanese non festeggio se il mio sindaco viene condannato”.
A chiedere un passo indietro, invece, il Movimento 5 stelle:“Sembra una lotteria, invece è la triste realtà. Ormai abbiamo perso il conto di tutti gli indagati e condannati del partito Democratico. L’ultimo, in ordine temporale, è Sala, importante esponente del Pd e renziano doc, condannato per falso ideologico a una pena di 6 mesi di reclusione (convertita in 45.000 euro di multa)”, si legge sulla pagina Facebook del Movimento.
Poi la domanda, diretta, al segretario dem: “Ancora una volta ci ritroviamo a fare la solita domanda al segretario del Pd Nicola Zingaretti: caccerai, o meno, dal tuo partito un condannato? E siccome immaginiamo già la (non) risposta di Zingaretti, facciamo notare a Sala che se vuole veramente bene ai milanesi dovrebbe mollare subito la sua poltrona.
Pochi giri di parole, in questi casi c’è solo una cosa da fare: dimettersi da sindaco di Milano. E dovrebbe farlo anche velocemente”.
Nel documento si legge ancora: “Il Pd tra indagati e condannati nelle ultime settimane ha superato ogni record. Ma Zingaretti tace.
Davvero imbarazzante, altro che rispetto delle regole, in casa Pd quello che conta è occupare i posti di comando.
Cambiano i segretari ma il Partito democratico rimane sempre lo stesso!
E domani chi sarà il ‘condannato del giorno nel Pd’?”, conclude il post.
Caserta, strappa la fede dal dito della vittima a morsi: presa romena
Venerdì, 05 Luglio 2019 19:27 Pubblicato in ItaliaLa ragazza aveva prima tentato di estorcere del denaro all'uomo, imponendogli il pagamento di una somma di denaro per poter riavere indietro la carta d'identità, rubata poco prima.
Dopo di che, visto naufragare il tentativo di estorsione, ha puntato direttamente all'anello d'oro del 62enne
Ha cercato di estorcere del denaro ad un 62enne di Sessa Aurunca (Caserta) dopo avergli sottratto un documento d'identità, poi, al suo rifiuto di pagare per poterlo riavere indietro, gli ha rubato la fede nuziale mordendolo all'anulare.
L'episodio, che ha visto come protagonista una rumena di 21 anni domiciliata a Napoli, tale L.S., è avvenuto durante la serata dello scorso martedì.
A denunciare l'episodio la vittima, un uomo del posto di 62 anni, che ha raccontato ai militari della stazione di Sassa Aurunca di essere stato aggredito da una giovane straniera.
Convinta di poter ottenere un facile guadagno in modo rapido, la 21enne ha rubato la carta d'identità dell'uomo e si è detta disposta alla restituzione del documento unicamente dopo il pagamento di una somma di denaro.
La replica della vittima, per nulla intenzionata a piegarsi al ricatto, ha spiazzato la rumena, che non si è comunque persa d'animo, dato che già aveva individuato il modo di potersi rivalere.
Puntata la fede d'oro dell'uomo, la giovane gli ha afferrato la mano sinistra ed ha iniziato a mordere l'anulare fino a che non è riuscita a sfilarla, per poi darsi alla fuga.
Grazie alle informazioni raccolte, i militari sono riusciti a ricostruire un possibile percorso della 21enne, rintracciata poche ore dopo in piazza Luigi Toro.
Appena scesa da un autobus proveniente da Napoli, la ragazza era in compagnia di altri 4 connazionali, domiciliati nel campo nomadi di Forcella.
Stando a quanto riferito dalla stampa locale, per questi ultimi sono in corso le pratiche di emissione del foglio di via obbligatorio dal comune del casertano.
Tratta in arresto, invece, la giovane è accusata di tentata estorsione e rapina, reati per i quali si trova ora reclusa dietro le sbarre del carcere femminile di Pozzuoli (Napoli), in attesa di udienza di convalida
IlGiornale.it Federico Garau - Ven, 05/07/2019 - 13:23
Ndr Nessun problema. Quand’anche fosse condannata come le altre ROM ha modo di non andare in galera