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Riceviamo e pubblichiamo

“L’ Amministrazione comunale di Longobardi sempre vicina alle esigenze della popolazione.

Nuovo servizio in favore degli studenti disagiati.

Da lunedì 1° ottobre, l’Amministrazione comunale di Longobardi istituisce un nuovo servizio in favore degli studenti che viaggiano verso le scuole poste a nord (Paola, Fuscaldo ecc.).

Poiché questi ragazzi tornano quotidianamente dalla scuola in orari in cui non trovano più la coincidenza con i trasporti regionali, si trovano costretti, per raggiungere le proprie abitazioni del centro storico e delle aree rurali, ogni giorno, a far intervenire e provvedere i propri genitori, con evidenti disagi e spese per le famiglie.

La Giunta comunale, quindi, sensibile a questa problematica, e facendo proprie le richieste dei genitori, ha deciso, quindi, di istituire questo nuovo servizio (gratuito) : i ragazzi che tornano dalle scuole situate a nord di Longobardi, e che non trovano più la coincidenza delle linee regionali per tornare a casa, troveranno un pullmino del comune che li accompagnerà a casa.

Un nuovo servizio, dunque, molto importante e molto richiesto dalle famiglie, che sopperisce alle carenze del trasporto regionale, e che, senza troppi fronzoli, ma con un’azione concreta ed efficace, risolve definitivamente un grosso problema a poche ore dalla richiesta delle famiglie.

Non ci sono notizie di altri comuni che offrono questo servizio (peraltro gratuito) ai propri cittadini.

Questo è solo l’ultimo, per ora, di una serie di servizi di trasporti gratuiti che l’Amministrazione comunale offre ai suoi amministrati da tanti anni :

-il servizio del giovedì nelle aree rurali, per portare nel centro storico chi è senza mezzi di locomozione e deve svolgere incombenze varie ;

-il trasporto dei disabili a scuola e dei dializzati all’ASP ;

-il trasporto nei vari presidi medici e ospedalieri di chi è senza mezzi e deve fare visite mediche ; il trasporto dei ragazzi in piscina e degli anziani alle terme, e altri ancora.

Il Vicesindaco con delega alle Politiche sociali (Aurelio Garritano)

Il Sindaco (Giacinto Mannarino)

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Un sacerdote si sarebbe appropriato dell’oro della Madonna che aveva in custodia e se lo sarebbe venduto, giustificando il proprio comportamento, quanto meno singolare, con “la necessità di sanare i debiti della parrocchia”.

 

La vicenda, che ha davvero dell’incredibile, arriva da Lago, un centro a poco meno di venti chilometri da Cosenza. Protagonista della storia é don Giancarlo Gatto, parroco del Santuario della “Madonna delle Grazie”, cui i fedeli, peraltro, sono particolarmente devoti, tanto che la chiesa è molto frequentata.

Nelle settimane scorse un gruppo di persone ha chiesto d’incontrare l’Arcivescovo metropolita di Cosenza, monsignor Francesco Nolè, per informarlo, avevano riferito, di “alcuni fatti gravi accaduti a Lago”.

Mons. Nolè, preoccupato per la situazione che si stava delineando ed intuendo che effettivamente potesse essere accaduto qualcosa di grave, ha ricevuto i fedeli che gli avevano rivolto la richiesta d’incontro e si è sentito raccontare, mostrandosi subito sorpreso, che il parroco del santuario di Lago aveva venduto i gioielli della Madonna, del valore di 30 mila euro e frutto, tra l’altro, degli ex voto dei fedeli.

Il tutto, ovviamente, senza informare i suoi superiori ecclesiastici. Lo stesso parroco, secondo quanto si é appreso in ambienti della Curia, avrebbe ammesso i fatti denunciati, sostenendo di essere stato in un certo senso costretto a vendere l’oro della Madonna per sanare la situazione debitoria della parrocchia.

Debiti, peraltro, non si capisce accumulati da chi e per quale motivo.

Della vicenda si é appreso oggi attraverso un comunicato diramato dall’Ufficio delle Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Cosenza, in cui si riporta la posizione su quanto sarebbe accaduto di monsignor Nolè, che si dice «Sorpreso e amareggiato per quanto sta accadendo nella comunità di Lago, divisa e provata da alcune decisioni – si afferma nella nota – che il parroco avrebbe messo in atto senza consultare i superiori, né chiedere i permessi dovuti alle competenti autorità ecclesiastiche».

Nel comunicato l’Arcivescovo invita «Tutti ad essere più umili e responsabili per ritrovare le ragioni del dialogo, della tolleranza e del rispetto reciproco, che si sono persi da ambedue le parti». Mons.

Nolè invita «Pertanto, per il momento, il parroco ad un atto di umile responsabilità chiedendo pubblicamente scusa alla comunità per avere contribuito, anche se in maniera inconsapevole e superficiale, alla divisione della stessa e alla frattura della comunione, che è il bene supremo e prezioso della vita della Chiesa, e chiede parimenti ai fedeli di non farsi trascinare in facili e deprecabili condanne mediatiche o di piazza».

«L’Arcivescovo, che fin dalle prime accuse dei fedeli, si è attivato attraverso i suoi collaboratori per accertare la veridicità dei fatti – si afferma ancora nella nota – sta continuando a farlo e rassicura tutti che alla fine, in tutta libertà e senza alcuna costrizione dalle parti in causa, prenderà i dovuti ed opportuni provvedimenti canonici.

Nel frattempo invita tutti ad abbassare i toni della polemica e delle accuse reciproche per ritrovare insieme la serenità del cuore e della ragione e riprendere il dialogo interrotto, sempre nel rispetto reciproco».

Mons. Nolè, in sostanza, tenta di rasserenare gli animi ed invita tutti alla prudenza ed alla moderazione.

La sensazione che si coglie, comunque, negli ambienti della Curia, è che don Giancarlo a Lago non dovrebbe starci ancora per molto.

Ilcorrieredellacalabria

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Abbiamo appena postato l’ articolo “Contrordine! Padre Giuseppe non sarà trasferito in San Pietro in Amantea” .

Ed ecco che riceviamo la nota puntuale e tempestiva di Padre Rocco Predoti ( che ringraziamo) che ci comunica che la seguente “Errata corrige” con la quale ci informa che “ A p.giuseppe è stato chiesto di prestare servizio a Palmi in quanto la comunità di lì necessitava di un frate.

Cosa che ha accettato di buon cuore. Mistero risolto.”

Resta però l’altro mistero.

Perché Mons. Nolè ha nominato p.giuseppe parroco di San Pietro in Amantea appena due mesi fa ed invece p.giuseppe ora è stato trasferito a Palmi?.

Ed ovviamente resta il terzo mistero “Chi verrà a San Pietro in Amantea?”.

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