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Sono lì, nel capannone, un ambiente privo di servizi, nel quale per lavorare occorre una grande forza d’animo.

Ogni giorno, di sera e di mattino, alle prese con saldatrici, fil di ferro, carta, colla.

Ed inventano i loro carri.

Partono da uno o più disegni che li guidano nella realizzazione delle loro opere.

 

 

La cosa più straordinaria di questa impresa è la capacità di conservare le proporzioni delle statue e del carro nel suo insieme.

Non è facile, affatto facile.

Se andate a vederli ve ne accorgerete.

E poi i meccanismi, che devono essere provati e riprovati.

Ed infine i colori.

E’ un po’ come creare con la creta, ma molto più difficile.

La cosa più straordinaria è che non hanno seguito una scuola per cartonisti e nemmeno un quale percorso didattico per la realizzazione di maschere carnevalizie o da cinema-.

Hanno imparato uno dall’altro.

I loro maestri sono stati i carristi degli anni precedenti.

E le loro opere sono davvero straordinarie.

La prova sta nel fatto che esse sono poi commercializzate per eventi che si svolgono negli altri comuni calabresi.

Sono loro, i ragazzi, il futuro del carnevale amanteano.

Sono loro forse gli unici a credere in questa antica tradizione amanteana.

Tutti gli altri, quelli che poi ne godono, sono distratti, addirittura passivi.

Al più comprano i vestitini per i loro bambini, quelli che hanno diritto ad un momento di gioia serena.

Ve l’immaginate un carnevale senza carri?

Forza ragazzi, voi siete l’Amantea vera, quella che Ancora crede in e sessa, quella che si fre per gli altri.

E grazie, senza di voi non ci sarebbe il carnevale!

Pubblicato in Politica

Ci eravamo illusi che l’arrivo del carnevale avrebbe attratto l’attenzione degli Amanteani in modo da stemperare quella sulle liste elettorali e sugli uomini che le comporranno.

Ma non è così.

Non è affatto così.

Anche oggi, domenica precedente gli eventi carnevalizi, si parla solo delle liste.

Per strada trovi capannelli nei quali si parla delle elezioni e di chi governerà questa città difficile se non impossibile quale è Amantea.

Tra di loro anche qualche illuminato che sa che governare Amantea nei prossimi anni significa dire no a tutti quelli che finora hanno chiesto, significa far pagare le tasse anche a chi finora non le ha pagate, significa rinunciare a tanti servizi importanti, significa farsi nemici, non amici, significa dover deludere.

Intanto, oggi, la maggiore delusione la ha avuto chi aveva creduto alla precedente triade commissariale, quella che aveva puntato sul carnevale per attrarre presenze nella città, se non addirittura per rinnovare i fasti degli anni ormai trascorsi, quelli che avevano reso Amantea famosa nel panorama regionale di questi tipi di manifestazioni, eventi con numerosi e qualificati carri e gruppi.

E così, forse, gli amanteani non si sollazzano più con il carnevale ma con la politica.

Ovviamente non possiamo dire nulla della nuova commissaria la cui nomina non è stata ufficializzata dalla pubblicazione del decreto del presidente della repubblica, ma soltanto da un decreto ministeriale che di per sé non è ne efficace, né eseguibile.

Nemmeno nella GU di ieri 18 febbraio, la numero 41, è riportato l’atteso DPR che interessa Amantea.

Abbiamo trovato solo quello relativo al comune di Premana in provincia di Lecco e quello relativo al comune di San Rocco al Porto in provincia di Lodi, ma non quello di Amantea.

Insomma fino a quando non arriverà martedì 28 febbraio quando sfileranno i carri carnevalizi ad Amantea si parlerà solo di liste elettorali.

Anche stamattina.

Tante liste, forse troppe per essere credibili.

Noi infatti supponiamo che si tratti, al più, di “mezze liste”, di “approcci di liste” , di “tentativi di liste” , insomma di raggruppamenti che potranno anche essere “conati” di liste.

Parliamo di quegli “insiemi” che mostrano un leader che cerca di attrarre e far salire sul suo carro altri candidati.

Candidati che quindi si lasciano attrarre dal capolista grazie alla sua vera o supposta credibilità

Questo è il quadro sintetico.

Possibile una lista chiusa del M5s.

Possibile una lista aperta del PD.

Possibile una lista civica a guida La Rupa ed una lista civica a guida Signorelli.

Possibile una lista a guida G:B. Morelli( bis della precedente)

Possibile mezze liste a guida Tonino Carratelli, Michele Vadacchino, Sante Mazzei, A.I.P., ecc.

Ma non escludiamo nomi a sorpresa dei quali si parla anche fuori Amantea!

Pubblicato in Cronaca

(Nella foto il Pernacchione) Il prossimo 27 febbraio, la città si colorerà di allegria.

E’ Carnevale, e sia la marina che il paese saranno invasi da maschere e coriandoli.

Grazie alla collaborazione delle scuole di danzaAttitude e Fusion Dance, dell’ Associazione Carnevale di San Marco, del Gruppo Arberësh di Cerzeto e

 

dell’Associazione Parco Tommaso Campanella, saranno allestiti carri allegorici, una sfilata storica e una rappresentazione teatrale itinerante sulla maschera calabrese di Giangurgolo.

L’evento, voluto dall’Amministrazione comunale di Cetraro, è stato organizzato con la collaborazione dei consiglieri Carmen Spaccarotella e Barbara Falbo, e della Proloco Civitas Citrarii.

Il tutto avrà inizio alle ore 15.00, presso il ristorante Il Cubo (in via Sottocastello), dove è previsto il raduno del corteo. Alle ore 15.15 partirà la sfilata dei carri allegorici che raggiungerà Piazza San Marco dove, alle ore 16.00, si terrà la rappresentazione teatrale itinerante dell’Associazione “Parco Tommaso Campanella” sulla maschera calabrese di Giangurgolo.

Alle ore 17.30, i festeggiamenti si sposteranno a Cetraro paese dove, in Largo Andrea Aprile, vi sarà il secondo il raduno del corteo. Subito dopo, partirà la sfilata che, passando per via Luigi de Seta, arriverà in piazza del Popolo. La rappresentazione teatrale itinerante comincerà alle ore 18.30.

Pubblicato in Alto Tirreno

Della serie #sialcarnevaledi amanteaecampora sangiovanni#

Ad Amantea sono tutti preoccupati per il prossimo carnevale che sembra sia ben al di sotto della fama conquistata dalla città con gli eventi straordinari ed intensi di un tempo, fatti da numerosi e bellissimi carri e da gruppi e maschere di intensa bellezza ed espressività.

Nessuno, invece, sembra preoccuparsi del fatto che la popolosa frazione di Campora San Giovanni abbia da circa un mese il servizio di anagrafe e stato civile che non riesce a rilasciare i certificati anagrafici e di stato civile ed i camporesi debbano venire ad Amantea.

Almeno per il servizio di anagrafe, perché quello di stato civile ad Amantea non è nemmeno aperto.

Forse è per questo che le impiegate di Campora San Giovanni sono state fatte venire ad Amantea a rendere i servizi di Stato Civile.

Una vicenda paradossale che si sposa bene con le carnevalate di questo periodo.

Sembra che qualche fantasioso amanteano si stia preparando un vestito fatto di certificati di nascita di residenza, di famiglia, di matrimonio, di morte , oltre che di certificati cumulativi, eccetera.

Non si è ancora capito se si tratta di un difetto della rete telecom con collega il capoluogo con la frazione o se si tratti di un problema del software.

Lunedì 13 febbraio dovrebbe essere il giorno della soluzione perché sono stati convocati presso il comune sia la telecom che la ditta fornitrice del software.

Speriamo che si trovi la soluzione certa ed immediata.

Diversamente esiste il rischio concreto che qualche buontempone prepari non solo i vestiti degli addetti ai servizi demografici , ma anche un carretto con computer e stampanti e si disponga ad un servizio ambulante, strada per strada e casa per casa, di rilascio di certificati a domicilio.

Sarebbe la prima volta.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Grazie all’ arrivo del Commissario Prefettizio Emanuela Greco, Amantea e gli Amanteani hanno scoperto come risolvere i problemi che affliggono la città.

In un incontro, voluto dalla Commissaria, i commercianti ed esercenti Amanteani hanno ascoltato, in doveroso silenzio,

la strategia carnevalesca con la quale il comune affronterà le pesanti problematiche cittadine.

Colombina la messaggera cerca, cerca la Primavera la più bella che ci sia me la voglio portare via.

Ecco qui che l’ha trovata, tutta bella incipriata con le scarpe di cioccolata, Colombina vuol ballar.

E’ la sera di Carnevale, Colombina vuol ballare e si fece accompagnare da un vecchio Barbablù che saresti proprio tu.

In uno dei suoi Dialoghi, Lucianodi Samosata immagina che Giove e Mercurio si improvvisino venditori di filosofi e che uno scrupoloso acquirente interroghi ad uno ad uno i sapienti delle diverse scuole, per saggiare l'opportunità dell'acquisto.

E così, dopo aver interrogato Pitagora e Diogene, l’estroso compratore si trova di fronte ad uno spettacolo che lo colpisce: i due filosofi che Giove e Mercurio magnificano per la loro saggezza gli appaiono uniti da un singolare contrasto poiché l'uno continuamente ride, l'altro invece piange.

Il filosofo che ride è Democrito: se tutto è davvero una danza di atomi nel vuoto allora ogni vicenda umana deve rinunciare alla sua pretesa di senso e, risibili, debbono apparire le preoccupazioni e le cure degli uomini che non sanno adeguare le proprie passioni a ciò che la ragione del mondo cerca di insegnare agli umani.

Al riso del filosofo cui la ragione consiglia di prendere commiato dalle passioni del mondo fa da contrasto il pianto di Eraclito, il filosofo del divenire umano che non riesce a scostare gli occhi dalla fugacità degli eventi, e che nel tempo, che travolge tutte le cose, avverte la tragicità di un mondo in cui il senso trapassa nel non senso, il valore nel differenziato da colori e schiamazzi.

Il Carnevale!

La soluzione a tutti i mali.

Il toccasana dei poveracci.

Il Santo di tutti i santi!

Inoltre. il carnevale è considerata la festa dell'allegria per eccellenza.

Uomini e donne di ogni ceto sociale si recano a balli in maschera e sfilate variopinte, cercando di liberare la fantasia e di catturare un po' di felicità.

Lo scherzo "vale" ed il commercio che vi è connesso raggiunge il suo apice; vengono acquistati, da chi può, vestiti da indossare solo per qualche giorno, poi, come ogni anno, rimangono soltanto piazze e strade da ripulire.

Prima però si celebra il rito della Estrema Unzione del Carnevale alla vigilia del Martedì grasso, ultimo giorno di festa,e preannuncia l’avvento di astinenza e penitenza della Quaresima a cui ci si sottopone.

Una volta, per l’occasione, si metteva in scena una singolare mascherata: una banda di finti sacerdoti sfilava per le vie della città e impartiva una bizzarra benedizione, recitando in vernacolo la vita del morente Carnevale.

La processione, dalle prime ore della sera fino a notte fonda, vagava per piazze e locali.  

E si arrivava così al Funerale del Carnevale, cioè al Martedì grasso segnando la fine delle licenze carnevalesche.

I festeggiamenti culminavano solitamente con il processo, la condanna, la lettura del testamento, la morte e il funerale di un fantoccio, che rappresentava allo stesso tempo sia il Potere di un auspicato e mai pago mondo di "cuccagna", sia il capro espiatorio dei mali dell'anno passato.

La fine violenta del fantoccio poneva fine al periodo degli sfrenati festeggiamenti e malefatte. Tutti gli Amanteani andranno a dormire a notte fonda quel Martedì e il mercoledì ci si sveglierà e Amantea come l’araba Fenicia, risorgerà dalle ceneri .

L'araba fenice è divenuto il simbolo della morte e risurrezione, si dice infatti "come l'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri".

Dopo aver vissuto 500 anni, con le fronde di una quercia si costruiva un nido sulla sommità di una palma, ci accumulava cannella, spigonardo e mirra, e ci s’abbandonava sopra, si adagiava, lasciava che i raggi del sole l'incendiassero, e si lasciava consumare dalle sue stesse fiamme. Per questo rappresenta così bene la rinascita.

La Fenice nell’antichità annunciava il ritorno di ricchezza e fertilità dopo che la forza dell’acqua del Nilo invadendo la terra, offriva nuovo vigore e perciò nuovi raccolti per sfamare ed arricchire le genti.

Amantea come l’Araba Fenice, imparerà dalle sconfitte ed “errori” per diventare vincente, anche senza il Nilo?

Qualcuno mi ha raccontato che alla fine dell’incontro con la Commissaria, una voce solenne, rivolgendosi ai presenti abbia detto: “ Ora quanti di noi riescono ad essere come l’Araba Fenice e risorgere dalle proprie ceneri? Coraggio amici, cerchiamo di esserlo un po’ tutti, senza dimenticare mai che il bene paga il bene ed il male l’esatto contrario”.

Un lungo applauso concludeva l’incontro.

Beaumont sur Mer 10 feb 2017 Gigino A Pellegrini & G el Tarik

 

Pubblicato in Cronaca

copertina Carnevale 1Martedi 17 gennaio è fissato un incontro per rilanciare la storica manifestazione carnevalesca della città.

“Rilanciare la storica manifestazione del Carnevale di Scalea è uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale e delle numerose associazioni della nostra cittadina tirrenica”. Entra subito del merito l’assessore Eugenio Orrico che ieri sera, 10 gennaio, presso la sala consiliare del palazzo di città, ha voluto incontrare tutti i sodalizi che hanno permesso di realizzare con successo la 27°edizione del Vivi il Natale a Scalea, arrivata all’epilogo con il contributo, la solidarietà e le risorse umane messe in campo dal mondo del volontariato e della promozione sociale presente nella comunità. “ Ieri sera, - ha detto l’assessore allo sport, turismo e spettacolo del comune di Scalea, ho inteso ringraziare, insieme al Sindaco Gennaro Licursi, all’assessore Marcello D’Amico e all’assessore Roberta Orrico, tutti coloro che si sono impegnati per rendere il Natale di Scalea ricco di iniziative solidali e gioviali, ma soprattutto ringraziare la Pro-Loco, AssoScalea e i centri sociali per essere stati pilastri fondamentali del programma natalizio. Alla riunione di plauso abbiamo inteso stabilire, insieme alle associazioni presenti, la data di martedi 17 gennaio, alle ore 17,30, per formalizzare una sorta di coordinamento finalizzato alla realizzazione del programma del Carnevale di Scalea 2017. L’obiettivo è chiaro, - ha detto Eugenio Orrico-: rilanciare questa manifestazione e riportarla ai fasti degli anni 80 e 90 della città, ridare luce all’evento carnevalesco con la partecipazione di scuole di ballo, associazioni, gruppi e comitati capaci anche di cimentarsi nella costruzione dei carri allegorici e nella tradizionale sfilata delle maschere verso il centro di Scalea. Il programma, - ha continuato l’assessore Eugenio Orrico,- prevede una serie di eventi da realizzarsi per la fine di febbraio, giornate in cui ricade la tradizione allegorica del Carnevale, con il finale di giornata previsto per la domenica del 26 e di martedi 28. Spero che all’incontro operativo previsto per il 17 gennaio, - ha concluso Eugenio Orrico, partecipino tutti coloro che sono interessati a realizzare la manifestazione con contributi coreografici e idee da mettere in cantiere anche per il futuro. Cercheremo insieme cosi di raggiungere un obiettivo comune, che è quello di valorizzare la creatività della nostra città tracciando un percorso unito di ripresa del nostro territorio”.

Pubblicato in Calabria

Il vecchio “Carnevale”, malato e ormai alla fine dei suoi giorni, è un usuraio della peggiore risma, più che avido, dal quale viene fuori tutta la cattiveria di chi, in modo ben evidente, ha “l’interesse per i soldi”, quei “ denari dati con l’interesse”.

L’azione si svolge nel Vico della Concordia dove, in un malandato, ma non trascurato, basso, abita Pasquale Capuozzi detto “Carnevale”.

Insieme con Pasquale Capuozzi, la sua concubina ‘Ntunetta.

Antonietta è entrata come serva ma ora è diventata “padrona”.

Così ha voluto il popolo di carnevale .

Antonietta é entrata nelle grazie di carnevale che nel mentre era diventato vedovo.

Non manca lo squattrinato nipote unico “Rafele”.

Squattrinato e scansafatiche che tenta di ingraziarsi prima lo zio “Carnevale” e poi anche la “zia” ‘Ntunetta eventualmente a ereditare fosse lei..

Rafele vuole rimanerne unico successore dell’ingente eredità.

Insomma tanti personaggi che, pur fermi, corrono e si affannano per entrare nelle grazie del moribondo Carnevale, per ricevere quella fetta di eredità “perché gli spetta”, millantando parentele più o meno strette, accompagnate da quel fittizio bene “nato spontaneamente” solo per il proprio interesse.

Come in ogni tragedia , commedia, romanzo od articolo che si rispetti occorre avvertire che “Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”.

Andrà in onda nei prossimi giorni.

Pubblicato in Lamezia Terme

monica sabatino sindaco amantea 2014Nessuno può negare che l’edizione appena conclusasi del carnevale di Amantea sia stata decisamente poco entusiasmante, ben al di sotto di ciò che merita la città.

Le motivazioni addotte a questo fallimento possono essere molteplici, ognuno può trovare la propria: è colpa dell’amministrazione che non è stata capace di imporsi e di mediare, è colpa del comitato che non ha seguito l’evoluzione dei tempi e soprattutto le esigenze dei carristi e dei gruppi provenienti dai comuni vicini, pensando, erroneamente, di poter far a meno degli altri; è colpa delle associazioni che erano state contattate per l’organizzazione e non hanno dato il giusto supporto. Potremmo disquisire su tutti gli aspetti elencati e anche oltre, ma ritengo fondamentale iniziare a mettere in discussione lo status quo per riprendere le sorti di questa manifestazione che tanto lustro ha dato negli anni alla nostra città.

Ringraziamo i componenti del comitato, i carristi e le scuole di ballo che anche quest’anno si sono impegnati nel tentativo di mantenere viva la manifestazione.

Riteniamo opportuno farci promotori di iniziative che possano rinnovare l’entusiasmo dei carristi e di coloro che riterranno opportuno investire tempo e risorse nel carnevale di Amantea per i prossimi anni.

Non esiteremo a prendere decisioni importanti e rivoluzionarie al fine di migliorare e rilanciare questa manifestazione .

Pubblicato in Politica

È domenica di carnevale e sono le 22 circa. Siamo a Cosenza in Corso Mazzini.

 

Una quindicina di ragazzi minorenni girano muniti di bombolette spray, di quelle che sono usate solitamente per gli scherzi di carnevale.

 

Prima spruzzano la ragazza con una bomboletta e poi quando un amico interviene per difenderla si scagliano vigliaccamente tutti addosso a lui, colpendolo con calci, pugni e con la stessa bomboletta.

 

Il ragazzo arriva in ospedale dove viene visitato e dove gli riscontrano :“Frattura del IV Metatarso scomposta, ferita lacero contusa alla fronte poi suturata, escoriazioni multiple”.

 

30 giorni di prognosi e ricovero presso il Reparto di Chirurgia pediatrica per essere sottoposto ad intervento chirurgico alla mano destra.

Le indagini della Polizia ha permesso di individuare 5 dei minori facenti parte del “branco”: F.S. di 15 anni, F.M. di 17 anni, B.L , L.A. e F.P., i quali verranno deferiti all’Autorità giudiziaria competente in concorso tra di loro, per i reati di lesioni personali pluriaggravate.

 

Sono in corso ulteriori indagini per giungere alla compiuta identificazione di tutti gli autori dell’aggressione di gruppo.

Pubblicato in Cosenza

E’ stata un piacevole sorpresa scoprire che il carro “Il Paese dei Balocchi" del Gruppo I Giovanotti, dove spiccavano le figure di Napolitano che usciva ed entrava dalla scena nascondendosi, la grande mongolfiera di migliaia di palloncini colorati, Le tre scimmiette del “non vedo, non sento e non parlo”, di un intenso simbolismo, Renzi, Grillo e Berlusconi, e che ha ottenuto il Premio Miglior carro, è stato chiesto per partecipare al carnevale 2016 del comune di Belvedere Marittimo.

 

E Francesco ed altri ragazzi del Gruppo I Giovanotti, lo hanno riparato e man mano le sue parti vengono prelevate per questa nuova kermesse.

E’ la conferma, se di conferma ce ne fosse mai stato bisogno, della qualità dei nostri carri, una qualità riconosciuta dappertutto.

 

Il carnevale di Belvedere Marittimo è organizzato dalla amministrazione comunale con la Associazione Carnevale Belvederese, Amici della Palazza, Associazione Belvedere in festa, Gruppo la Rocca, gruppo Malafarina, gruppo Calabaia, gruppo Convento.

I dati sono tratti dalla delibera di giunta del comune di Belvedere Marittino n 2 del 18 gennaio con la quale è stato richiesto un contributo alla provincia ed alla regione.

Pubblicato in Alto Tirreno
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