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Redazione TirrenoNews

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Lamezia Terme – Ci sono anche il presidente della Daneco impianti Srl Francesco Colucci (che lo scorso 1 gennaio ha incorporato la Unendo Spa) e l’amministratore della società Daneco Bernardino Filipponi tra gli arrestati dalla Dda di Milano quest’oggi nell’operazione “Black smoke” contro il traffico illecito di rifiuti dell'area industriale ex Sisas in provincia di Milano. La Daneco, che è proprietaria della discarica di Pianopoli, della grande piattaforma di trattamento rifiuti nell'area industriale di Lamezia e gestisce la discarica di Alli a Catanzaro, sarebbe dunque al centro dell'inchiesta sullo smaltimento illecito di rifiuti tra nord e sud Italia denominata "Black Smoke" portata a termine oggi dalla Dda di Milano. L'attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano - Direzione Distrettuale Antimafia, dai sostituti Piero Basilone e Paolo Filippini e Paola Pirrotta ''ha previsto perquisizioni presso le abitazioni e gli uffici degli arrestati, nonché l'esibizione di documenti presso le sedi Arpa di Brescia e Milano, l'Istituto superiore di Sanità e il ministero dell'Ambiente a Roma''.

L'indagine porta a conclusione l'attività investigativa avviata nel 2011 che ha interessato il sito di bonifica di interesse nazionale di Pioltello e Rodano.

Oltre a Colucci e Filipponi è finito in carcere anche Luigi Pelaggi, dirigente del Ministero dell'Ambiente, all'epoca dei fatti commissario delegato per la bonifica del sito.

Altre tre misure cautelari, agli arresti domiciliari, sono state decise a carico di Fausto Melli, membro del Cda della Sogesid spa, all'epoca dei fatti direttore dei lavori e responsabile per la sicurezza del cantiere realizzato nel sito;

Luciano Capobianco, membro del Cda della Sogesid spa, all'epoca dei fatti direttore operativo del cantiere;

Claudio Tedesi, all'epoca dei fatti consulente tecnico del Commissario Straordinario.

''Ulteriori 38 persone - precisa una nota - sono state denunciate in stato di libertà per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti: tra questi, funzionari pubblici e titolari di società operanti nel settore del movimento terra e del ciclo dei rifiuti''.

IL PROLOGO

A seguito della procedura d'infrazione avviata dall'Unione Europea nei confronti dell'Italia per la mancata bonifica del sito d’ interesse nazionale di Pioltello e Rodano, la presidenza del Consiglio aveva nominato commissario delegato Luigi Pelaggi. L'ufficio del commissario ha poi aggiudicato l'appalto alla società Daneco Impianti, per un importo complessivo di oltre 35 milioni di euro, autorizzando nel contempo l'avvio dei lavori e l'intervento di messa in sicurezza e rimozione del "nero fumo".

La "truffa delle etichette"

I rifiuti del sito sarebbero, secondo gli inquirenti, stati poi smaltiti in modo illecito, attraverso la cosiddetta ''truffa delle etichette''. Dopo aver cambiato il codice dei rifiuti pericolosi in rifiuti speciali, infatti, la Daneco ha potuto indirizzare i rifiuti negli impianti in varie parti d'Italia, ma anche in Germania, che invece non li avrebbero potuti trattare. Dieci gli episodi contestati di traffico illecito di rifiuti: in un caso, l'azienda si sarebbe così garantita un profitto illecito di oltre 10 milioni di euro.

L'assenza del certificato antimafia all'epoca dell'appalto

Tra l'altro, quando la Daneco si aggiudicò l'appalto per la bonifica di quel ''sito di interesse nazionale'' non aveva nemmeno, secondo le indagini condotte dalla Dda milanese, il certificato antimafia necessario.

LE INDAGINI

Le indagini condotte avrebbero dimostrato come i titolari della Daneco Impianti, Francesco Colucci e Bernardino Filipponi, corrompendo il commissario con 700.000 euro, avevano ottenuto illegittimamente l'aggiudicazione della bonifica del sito pur non avendo i necessari requisiti e la declassificazione dei rifiuti da pericolosi a non pericolosi, agevolando lo smaltimento dei materiali in siti di proprietà. Il tutto con la complicità di Fausto Melli e Luciano Capobianco, responsabili della stazione appaltante, Sogesid, società partecipata dal ministero dell'Ambiente, nonchè del consulente Claudio Tedesi, che avevano omesso le opportune verifiche sulla regolarità delle operazioni di smaltimento. Come accennato poco più sopra sono stati anche denunciati in stato di libertà altri 38 soggetti per attività organizzate nel traffico illecito di rifiuti, da nord a sud: tra questi, funzionari pubblici e titolari di società operanti nel settore del movimento terra e del ciclo dei rifiuti. Mercoledì 22 Gennaio 2014  

http://www.lametino.it/Cronaca/lamezia-proprietario-e-amministratore-daneco-arrestati-per-smaltimento-illecito-rifiuti.html

Come ogni anno, da quando comandante Giuseppe Provenzano e con il coordinamento e l’impulso della vigilessa Franca Aloe( una donna al tempo!) ha avuto inizio questa cerimonia annuale, il Corpo di Polizia Municipale ha festeggiato il suo patrono San Sebastiano.

Della S Messa e del rinfresco abbiamo già scritto.

Oggi invece perviene il seguente comunicato dell’ente sl breve incontro con la stampa seguito nella sala conferenze del convento di San Bernardino.

Il sindaco Michele Vadacchino ha ringraziato il corpo di Polizia Municipale << per l’impegno e i sacrifici profusi nel corso dell’anno appena trascorso >> elogiando il comandante e gli agenti << che pur alle prese con pesanti deficit di organico hanno garantito un servizio impeccabile e proficuo >>.

Il comandante Emilio Caruso ha illustrato il bilancio delle attività svolte e tutta una serie di progetti in cantiere. << E’ stato un anno difficile, per la carenza di personale sul quale poter contare, ma siamo riusciti lo stesso a raccogliere buoni risultati attraverso l’impegno comune.

Duecento tra controlli e sopralluoghi,

oltre seimila sanzioni amministrative per violazione del codice della strada,

160 accertamenti in esercizi commerciali e imprese artigiane,

250 ricorsi presso il Giudice di Pace,

110 ricorsi al Prefetto e

la gestione del sistema di sorveglianza con 31 telecamere distribuite sul territorio cittadino

sono solo alcuni dei numeri contenuti nel report delle attività svolte. Ciò è stato possibile innanzitutto grazie all’impegno degli agenti, sempre presenti e pronti a dar fondo alle proprie risorse personali pur di assicurare il servizio, per la vicinanza collaborativa delle forze dell’ordine presenti sul territorio e anche grazie alla preziosa collaborazione offerta dall’associazionismo operante in città e nel comprensorio. Un sentito ringraziamento va all’amministrazione comunale per i nuovi innesti (7 agenti vincitori di concorso già assunti seppure a part time, ai quali se ne aggiungeranno nel breve periodo altri 3 e proroga dei contratti fino a giugno di altri 7 agenti, per i quali si prospetta la stabilizzazione) che hanno arricchito il Corpo della Polizia municipale e ci consentiranno di migliorare il servizio reso alla città e alla popolazione >>.

Del nuovo corso del Corpo così integrato e del ruolo attivo e non “folclorico” degli attuali new entry( vigili in proroga in attesa della stabilizzazione- per le pochissime ore di servizio) abbiamo già scritto e per esso ci siamo già complimentati pubblicamente.

Nell’augurare a tutta la Polizia Municipale un felice 2014, cogliamo oggi la occasione per complimentarci pubblicamente con tutto il Corpo per la percepita intensa partecipazione colta durante la S Messa in tutti i componenti , per la organizzazione e la eleganza delle vigilesse avvertibile nelle stesse foto esposte.

L’UDC amanteano seguente comunicato del 21 gennaio 2014:

“In merito alle insistenti voci su un possibile accordo politico-programmatico tra l’UDC di Amantea e il Pd, posso solo affermare che ad oggi non esistono le condizioni per aprire un confronto sereno e costruttivo con lo stesso Partito Democratico. Ciò in considerazione della frammentazione interna al Pd di Amantea che ad oggi ci risulta avere più anime con obiettivi, probabilmente, diversi e, tra l’altro, a tutt’oggi non chiari.

Pertanto, l’UDC - ma ovviamente penso di poter parlare anche in nome del Consigliere Pizzino - che ha iniziato un cammino chiaro e trasparente di avvicinamento alle elezioni comunali della prossima e oramai vicina primavera, comunica che ad oggi non è in corso alcun confronto con il Partito Democratico né con eventuali correnti interne riconducibili ad esso.

Infine, l’UDC ritiene di dover esprimere un giudizio estremamente positivo sul lavoro amministrativo svolto dal Consigliere comunale Vincenzo Pugliano in questi anni. L’amico Vincenzo Pugliano, in pochi anni di attività amministrativa, infatti, ha dimostrato laboriosità, impegno sociale e onestà intellettuale.

Auspichiamo, quindi, che Vincenzo Pugliano possa presto uscire dalle sabbie mobili in cui è costretto dal suo partito e iniziare a confrontarsi, se lo riterrà opportuno, con gli amici dell’UDC e con il Consigliere Mario Pizzino, sulla possibilità di realizzare, in modo collegiale e condiviso, un progetto di sviluppo per la nostra Città. Progetto improntato alla trasparenza e alla partecipazione democratica di altri partiti, movimenti politici e personalità di Amantea e Campora San Giovanni.

L’inizio di questo percorso finalizzato alla definizione del progetto amministrativo per il futuro della nostra Città non è più assolutamente rinviabile.”    

                                                                          Il Consigliere Comunale Gianfranco Suriano

                                                                                         (Portavoce UDC Amantea)

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