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casino000I dati e i numeri offrono tantissimi spunti di riflessione

Il 2021 ormai è stato messo alle spalle e quindi può essere giunto il momento per analizzare dati, statistiche e spunti di riflessione. Sicuramente, a balzare agli occhi, sono state le differenze numeriche, raccolte dagli analisti di Giochidislots, con quanto successo e accaduto nel 2021. Il pensiero, come è fin troppo semplice capire e intuire, va alla pandemia da Covid-19 e alle conseguenze che questa ha portato. Conseguenze con cui hanno dovuto fare i conti tanti settori dell’economia. Crisi e difficoltà sono state molto spesso le parole d’ordine, anche per comparti che, di solito, erano abituati a vivere nella floridità.

Il riferimento è in primis al gioco d’azzardo, che, fino al 2019, era uno dei mondi in maggior espansione e che viveva una crescita costante e continua. Però anche il dorato gambling ha dovuto fare i conti con il Coronavirus e con un’emergenza sanitaria che ha portato chiusure, restrizioni e limitazioni. Si è dovuto fare i conti con una nuova realtà e con un nuovo corso, basato in primis sul gioco online e a distanza. Quest’ultimo ha infatti fatto da traino, ricoprendo il ruolo di vera e propria ancora di salvezza.

Ma, entrando maggiormente nel dettaglio dei dati analizzati da Giochidislots, che cos’è cambiato nel 2021 rispetto al 2020? Sicuramente i 12 mesi appena passati hanno segnato un piccolo ritorno alla normalità, con qualche riapertura e segnale di ripartenza. Ma i colpi assestati dalla pandemia sono stati senza alcun dubbio molto pesanti. E a far capire il tutto, mai come in questo caso, sono i numeri. Come detto, già dal 2020 c’è stato un autentico boom del gioco a distanza. Insomma, il comparto dell’online si è nettamente imposto su quello fisico. A farla da padrone dunque sono stati i casinò online, con guadagni che hanno sfiorato i 50 miliardi di euro, mentre quello terreste ha toccato i 40 miliardi di euro. Numeri completamente opposti rispetto all’anno prima, quando le cifre della raccolta fisica superavano del doppio quella a distanza. Insomma, un calo c’è stato e questo ha riguardato anche le vincite. Per di più a preoccupare è l’aumento spropositato del gioco illegale, che nel 2021 potrebbe aver rappresentato un giro d’affari da 20 miliardi di euro.

Ora non resta che attendere cosa dirà il Libro Blu del 2021, redatto dall’ADM. Anche se va detto che basandosi su quest’ultimo, l’aspetto più importante da sottolineare è che un crollo del fisico era stato registrato a partire quindi dal 2018. In linea generale, un qualcosa che va dagli oltre 75 milioni del 2018 ai 74 milioni del 2019 fino ai 39 milioni del 2020. Quindi un -47,20% nell’ultimo biennio. La Calabria è stato un territorio dove questi numeri hanno trovato perfettamente riscontro, anche se occorre parlare delle vincite, con le lotterie, Gratta e vinci in testa, che hanno spopolato e fatto gioire in questa Regione.

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Russo: «Dopo la pandemia ripartono gli eventi storicizzati con una priorità: la sicurezza»

MERCATINI-CROSIA-MIRTOCROSIA (CS) – Sabato, 4 Dicembre 2021 – Crosia a Natale, l’emozione di ritornare in piazza per riassaporare le atmosfere della tradizione e condividere insieme e in totale sicurezza gli eventi che da anni, ormai, caratterizzano la programmazione invernale della cittadina capoluogo della Valle del Trionto. Dalla XI edizione dei Mercatini di Natale per finire agli incontri nel Centro storico, una serie di iniziative che saranno proposte seguendo i rigidi protocolli anti-covid. Si parte mercoledì 8 Dicembre con il light start delle luminarie artistiche e l’apertura dell’area dei mercatini.

È quanto fa sapere il Presidente del Consiglio comunale con delega alla promozione, al marketing e allo spettacolo del Comune di Crosia, Francesco Russo.

«Quest’anno – dice Russo - c’è tantissima emozione di ritornare in piazza, di assaporare momenti di vera normalità che ormai mancano da tanto, troppo tempo. L’ultima volta ci eravamo lasciati con un grandissimo e coinvolgente concerto di capodanno in piazza Dante. Poi l’imperversare della pandemia, le chiusure, le tantissime restrizioni che ci hanno tolto il piacere di vivere di comunità e di stare insieme. E ci siamo accorti che non c’è nulla di più bello e prezioso della normalità. Quest’anno, finalmente, ritroviamo le nostre abitudini, le nostre bellissime usanze. Con una novità importante e imprescindibile: la sicurezza. Tutti gli eventi, infatti, avranno protocolli e controlli rigidi volti alla prevenzione del contagio Covid-19. Così come le nostre manifestazioni negli anni sono diventate un punto di riferimento per il territorio, vorremo essere anche un modello di organizzazione impeccabile».

«Riproporremo – annuncia – tutti gli eventi che in questi anni hanno caratterizzato la nostra programmazione invernale. A partire dall’immancabile appuntamento con i Mercatini di Natale in collaborazione con GG Eventi, che apriranno il prossimo 8 dicembre nella cornice di Piazza Dante, per finire agli eventi identitari nel Centro storico, passando ovviamente dalle luminarie artistiche che, quest’anno, grazie alla partnership di Ecoross, saranno ecosostenibili: non solo a basso consumo ma anche realizzate con oggetti di riciclo. Consapevolmente abbiamo preferito rinunciare al Capodanno in Piazza certi che nel 22/23 con una emergenza sanitaria finalmente superata potremo rimanere abbracciati, a festeggiare vicini, senza problemi e – conclude Russo - senza alcuna limitazione».

©Ufficio stampa e comunicazione istituzionale Comune di Crosia

gigiLa natura non si cura degli esseri umani. Può sembrare esageratamente duro, ma a rigor di logica, la natura non si preoccupa di nessuno e di niente, tranne veicolare i geni alle generazioni future. Questa conoscenza l’uomo ce l’ha, avendo studiato qualcosa sull’evoluzionismo.
È stato il grande risultato di Charles Darwin a spiegare l'adattamento degli organismi senza fare ricorso a strani disegni divini o all'idealismo mistico. L'evoluzione darwiniana è vera (corroborata da una infinità di prove). Basta pensare al falco della tarantola, una vespa gigante che caccia le tarantole come riserva di cibo per le sue larve. La vespa paralizza una tarantola con il suo potente pungiglione e depone un uovo sul corpo paralizzato del ragno. Quando la larva di vespa si schiude, si nutre lentamente della tarantola ancora viva, evitando anche accuratamente di consumare gli organi vitali funzionanti, per garantire una freschezza prolungata. Nemmeno gli scrittori di Hollywood più creativi riuscirebbero a raccontare storie così fantastiche, eppure è il pane quotidiano della biologia.
Molte persone religiose vedono qualcosa di benevolo nella natura, o almeno vedono uno scopo vagamente compreso nell'interazione della biologia. Ma c'è qualcosa di ancora più profondo dell'ottimismo religioso. Esiste una concezione più ampia della natura, condivisa da monoteisti, politeisti, animisti indigeni ed ora anche politici e amministratori politici. È la visione di chi ama inventare favole in natura, o formare miti.  È l'istinto universale di trovare (o progettare) una trama in natura. Un modello o prospettiva mitopoietica vede il mondo principalmente come una storia drammatica di intenzioni personali concorrenti, piuttosto che un sistema di leggi oggettive e impersonali. È una visione del mondo prescientifica, ma ancora viva e vegeta nella mente contemporanea.
Il presidente americano Donald Trump, ad esempio, ha descritto il coronavirus come il nostro grande nemico in una "guerra a tutto campo", dicendo: "Il virus non avrà nessuna possibilità di vittoria contro di noi" e poche settimane dopo, "Vinceremo questa guerra!" Ma da sempre, le guerre vengono combattute contro altri esseri umani. Uomini contro altri uomini. Il coronavirus è come ogni altro virus o patogeno, e non significa che vuole distruggere l’umanità. Vuole solo riprodursi. Dopo Darwin vediamo che la natura può essere orribile, ma non malvagia (né buona). Quando il signor Trump incornicia moralmente la diffusione del corona- virus lo fa in modo mitopoietico, e lo comprendiamo chiaramente perché anche noi applichiamo la cornice mitopoietica facilmente e naturalmente senza porci troppe domande.
Se dobbiamo inquadrare tutto questo in termini politici, la sinistra è mitopoietica quanto la destra. Ultimamente molti commentatori liberali hanno fatto del moralismo sulla base di un costrutto della nostra invasione della natura incontaminata e l’hanno interpretata come una punizione della natura. La sinistra, proponendo una tragedia mitopoietica della superbia, suggerisce che ce la siamo “cercata”. Papa Francesco, semplicisticamente, ha suggerito che le pandemie potrebbero essere una rappresaglia della natura per l'abuso ambientale da parte dell'uomo. "Non so se queste siano la vendetta della natura", ha detto, "ma sono certamente le risposte della natura".

Gigino A. Pellegrini & G el Tarik 

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Finalmente l’Oms parla di una situazione particolarmente allarmante

In una sola settimana ci sono stati più di 700 nuovi casi di Ebola in Africa.

Un escalation che sembra inarrestabile

In soli sette giorni porta il numero totale dei malati è passato a 5.335

Ed i morti a 2.630 morti( al 14settembre) così distribuiti:.

1459 Liberia

601 in Guinea

562 in Sierra leone

8 in Nigeria

La metà delle morti si è verificata negli ultimi 21 giorni.

Alla virulenza della diffusione si aggiunge anche l’ignoranza.

Nelle zone rurali parte della popolazione crede che il virus sia un'invenzione portata dall'uomo bianco

Ed per questo che si è arrivati anche all’omicidio

In Guinea è stato attaccato un team di soccorso per la lotta all’Ebola ed otto volontari sono stati uccisi a colpi di machete.

Tra le vittime ci sono anche tre giornalisti radiofonici guineani.

Intanto il Consiglio di Sicurezza “invita gli Stati membri ad abolire le restrizioni sui viaggi e alle frontiere, che contribuiscono ad un ulteriore isolamento dei Paesi colpiti”.

Anche le compagnie aeree e navali sono invitate a mantenere i collegamenti.

Ed infine si chiede agli Stati membri di “fornire assistenza”

La situazione è così grave che in Sierra Leone è stato dichiarato lo 'Stay at home days' una sorta di quarantena e la popolazione dovrà rimanere 3 giorni a casa per ridurre il rischio di contagio

Obama invierà 3.000 soldati nelle regioni colpite

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha dato il via a una nuova missione di emergenza (Unmeer) per coordinare la lotta contro la malattia e inviare personale nei Paesi in cui si annidano i focolai (Sierra Leone, Guinea e Liberia) per fermare la diffusione della malattia, curare i pazienti infetti, garantire servizi essenziali, preservare la stabilità e prevenire la diffusione nei Paesi dove il virus non si è ancora diffuso.

Dallo Spallanzani arrivano assicurazione: In Italia possiamo stare tranquilli.

Ma la psicosi Ebola è inarrestabile

E’, per ultimo, il caso di due persone che sono stati ricoverati presso il Pronto Soccorso dell'ospedale civile di Pozzuoli, Santa Maria delle Grazie, di località La Schiana, provengono entrambi dalla zona di Licola del comune di Giugliano (Napoli), con febbre alta e diarrea e poi trasferiti al "Cotugno", specializzato in malattie infettive.

Era malaria.

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Scoppia la pandemia aviaria in Emilia Romagna

Quattro i focolai di infezione finora individuati. Due in provincia di Ferrara, uno in provincia di Bologna ed uno in provincia di Rovigo.

Il primo focolaio in Ostellato ( Ferrara) con conseguente distruzione di 128 mila galline ovaiole

Il secondo focolaio a Mordano in provincia di Bologna con distruzione di 600 mila galline

Il terzo focolaio a Portomaggiore in provincia di Ferrara in un allevamento di 18 mila tacchini

Il quarto focolaio ad Occhiobello in provincia di Rovigo per il quale è stato disposto l’abbattimento di 200 mila galline.

L’abbattimento è stato disposto anche se si tratta di galline sane e senza alcun sospetto di malattia o di anomala mortalità quale azione preventiva dopo l'esito negativo delle indagini sierologiche e virologiche dell'azienda sanitaria Ulss 18.

Sono in corso di ritiro dal mercato per la distruzione diversi milioni di uova prodotte dall'inizio di agosto.

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