Mai vista tanta celerità nelle cose dello Stato!.
Si! Parliamo di Antonio Reppucci l’ex Prefetto di Cosenza che amava partecipare a tutte le manifestazioni nei comuni.
E ad Amantea in particolare!
Ricordate?
Il Prefetto che poi venne promosso a Catanzaro
E di seguito a Perugia.
L’uomo di stato forte !
Bene. Nei giorni scorsi , intervenendo ad una conferenza stampa Antonio Reppucci aveva detto: «Se una madre non si accorge che il figlio si droga dovrebbe suicidarsi».
Era una conferenza alla quale erano intervenuti anche il procuratore generale di Perugia e alti ufficiali delle forze dell’ordine.
Il prefetto Reppucci aveva preso di mira le famiglie, ed era stato durissimo affermando. «Il cancro sta nelle famiglie; se una madre non si accorge che il figlio si droga ha fallito, si deve solo suicidare».
Non solo ma aveva anche affermato che il problema della lotta alla droga non può essere caricato esclusivamente sulle forze di polizia, sostenendo che «Noi non possiamo fare da badanti e tutori al posto delle famiglie ; se uno mette al mondo dei figli poi deve stare attento a quello che fanno. Se io avessi un figlio e lo vedessi per strada con la bottiglia in mano lo prenderei a schiaffi. Uno che beve per strada imbambolato io non lo accetto proprio».
Figurarsi le reazioni sul web.
Perugia viene considerata la capitale della tossicodipendenza.
Il primo a prendere le distante dal prefetto era stata il procuratore della Repubblica di Perugia Antonella Duchini. «Questo ufficio si dissocia in maniera netta dalle affermazioni del prefetto quando spera che i padri taglino le teste ai figli che assumono stupefacenti e quando sostiene che “il cancro è lì nelle famiglie, se la mamma non si accorge che suo figlio si droga è una mamma fallita e si deve solo suicidare”. Le tematiche afferenti al consumo di sostanze stupefacenti -aggiunge- sono complesse e riguardano sia l’aspetto della repressione che quello della prevenzione attraverso politiche sociali rivolte alle famiglie, che non devono sentirsi isolate ma piuttosto supportate e coinvolte».
Indignate anche le comunità che assistono i tossicodipendenti.
Indignati i tanti genitori che vivono il dramma di avere un figlio tossicodipendente.
Renzi via twitter si è detto “Furente”
Il ministro dell’interno Angelino Alfano ha dichiarato «Ho sentito le sue dichiarazioni, sono gravi e inaccettabili. Non può restare lì nè altrove. Assumerò immediati provvedimenti».
E Matteo Renzi poco dopo, ufficializzando la rimozione del prefetto hatwittato «Le frasi del Prefetto di Perugia sono inaccettabili, specie per un servitore dello Stato. Sono grato al Ministro Alfano per l’intervento».
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Chi siete? Quanti siete? Cosa portate? 2 fiorini!
Sembra essere diventata questa l’Italia!
Ormai i comuni sono diventati piccoli stati , ognuno dei quali fa quello che vuole senza legittimazione.
Ma vi immaginate la tabella “ In questo comune ci sono le strisce blu ed in caso di parcheggio oltre il tempo si pagherà la sanzione di euro….”
Oppure la tabella “ In questo comune ci sono le strisce blu ed in caso di parcheggio oltre il tempo sarà possibile pagare la parte di servizio non pagata”
Avremo due Italie, una che applica il codice della strada, così come è, ed una che lo integra e se lo fa a misura del proprio bilancio. Perché di bilancio si tratta. Non di giustizia.
E’ la conclusione alla quale sono arrivati nell'incontro al Viminale i ministri dell'Interno Angelino Alfano e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ed il sindaco di Torino, Piero Fassino, quale presidente dell'Anci.
Ricordiamo la storia.
Finalmente il Ministro Lupi si era fatto sentire ed aveva sancito che nelle zone a strisce blu, laddove la sosta si protragga oltre il temine per il quale si è pagato, si sarebbe pagata la differenza.
Una cosa giustissima.
Pensate a chi va dal medico senza sapere quante persone lo precedono in attesa di essere visitati e dopo una lunga fila scopre il dilemma: mancano forse 20 minuti per entrare giusto il tempo garantito dallo scontrino emesso . Che faccio? Esco e prima della scadenza metto un altro scontrino perdendo i 20 minuti già pagati o aspetto e poi esco ed eventualmente integro?
Chiunque risponderebbe. Aspetta e poi eventualmente integri.
No! I “ tri du pizzu” hanno deciso diversamente : saranno i consigli comunali a decidere e poi i cittadini con le loro organizzazioni di tutela a ricorrere al TAR; poi i TT.AA.RR. a decidersi( come?) .
Le due( forse più) Italie di cui prima:
Avremo quindi comuni che applicano diversamente il codice della strada.
Una vergogna per chi pensava di avere uno stato( ci si scusi la “s” minuscola, ma come usare la “S” maiuscola?) .
Uno stato che non ha mai verificato l’avvenuto rispetto del comma 8 dell’art 7 del Cds laddove dispone che in caso di installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta.
Uno stato che ha abdicato ai comuni ed ai loro bisogni economici senza pretendere che gli stessi creassero i parcheggi indispensabili alla vita civile.
Eppure Lupi ci aveva fatto credere di essere finalmente un ministro dei cittadini e non delle esigenze di bilancio dei comuni affermando prima dell’incontro "il principio generale è che i cittadini rispettano le leggi e anche gli amministratori devono farlo e non possono interpretarle" e che il punto fermo è che "le multe non possono essere usate come tassazione indiretta sulla pelle dei cittadini".
Ora ha abdicato ai consigli comunali, cioè alla politica, nel caso rappresentata dal sindaco PD di Torino Piero Fassino.
Un passo indietro in nome dei bilanci comunali, la perdita della unità dello Stato, la confusione comune per comune.
Se è così ,allora forse non sarebbero disdicevoli eventuali dimissioni.
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