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Santita', vada a Kiev. Solo Lei puo' fermare la guerra

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roma-basilica-san-lorenzo-fuori-le-mura-Fig 04Santità il destino del mondo si gioca a Kiev, capitale dell’Ucraina, perciò Lei lasci il Vaticano, prenda un aereo e vada a Kiev. Solo Lei può fermare il cattivo invasore, può fermare la guerra, può fermare la strage degli innocenti, gli altri, come Macron, Johnson, Biden, Scholz e i Cinesi sono di parte. Il nostro Presidente Draghi conta come due di briscole. Lei ha sempre detto che la Santa Sede è disposta a fare di tutto, a mettersi in servizio per la pace. Ha mandato in Ucraina due Cardinali per portare aiuti ai bisognosi, non sono bastati. A Kiev e nelle altre città assediate si spara e si muore. Mi rattrista vedere i rifugi antiaerei trasformatesi in aule scolastiche, i bambini che nascono nelle stazioni della metropolitana, gli ospedali distrutti dai missili, i bambini in fuga attaccati alle gonne delle mamme, a volte soli, piangenti, atterriti, impauriti, tremanti, con un numero di telefono scritto sulle mani o con un lecca lecca in bocca e sulle braccia un fucile. Lei ricorda quello che disse Gesù:- Chi scandalizza anche un solo bambino sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da un asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali-. Santità, lo so, sarà una impresa complicatissima, pericolosissima. Ma per fermare gli orrori della guerra, bisogna fare qualunque cosa. Lei ci ha sempre detto di pregare per i bambini. Lo stiamo facendo, Ma forse oggi le preghiere non bastano più. Vada in Ucraina. Nessuno dovrà autorizzarla, nessuno dovrà benedirla, nessuno dovrà darle il benestare. Lì troverà migliaia e migliaia di persone che soffrono, che piangono, che cercano di difendere la loro Patria, migliaia e migliaia di bambini che scappano per mettersi in salvo. Il viaggio sarà faticoso specialmente per un uomo anziano e sofferente, sarà lungo e pericoloso, però ne varrà la pena. Forse, il nemico invasore, sapendo che il Santo Padre è lì in mezzo alla gente che soffre e piange si commuoverà. Farà cessare i cannoni, non continuerà a bombardare le città ormai ridotte ad un cumulo di macerie, cesserà la carneficina dei bambini innocenti. Vada in Ucraina, Santo Padre, forse riuscirà a parlare con qualche rappresentante russo, forse si commuoverà. Solo Lei e Lei soltanto riuscirà a salvare la vita di migliaia di bambini e che implorano pietà. Non abbia paura, Santo Padre, noi pregheremo per Lei. Lasci la tranquilla Santa Sede, lasci il Vaticano e Roma, si precipiti in Ucraina oggi, domani potrebbe essere troppo tardi. C’è un obiettivo da raggiungere: Fermare la guerra. E quando c’è questo nobile obiettivo da raggiungere non ci sono ostacoli. Lei rischia la vita, lo sappiamo. Però la Sua presenza può salvare la vita dei bambini, di quei bambini che nostro Signore ama tanto. La nostra vita oggi non conta. Corra là dove c’è gente che soffre. Questa è oggi la sua vera missione. Tutto il mondo apprezzerà il suo gesto di pace e passerà alla storia per aver fermato lo scoppio della terza guerra mondiale. Santo Padre, il suo nuovo accorato appello per i bambini dell’Ucraina non è stato accolto. Non si sono fermati. Non hanno pensato ai bambini ai quali hanno tolto finanche la speranza di una vita. Piango e mi dispero nel vedere tutti quei morti in mezzo alle strade, i feriti, gli orfani e quei bambini, come Lei ha detto, che hanno come giocattoli residui bellici. Questa guerra è una pazzia, Santo Padre. La fermi. Solo Lei lo può fare. Fermi i fiumi di sangue e di lacrime, fermi questa guerra che sta seminando morte e miseria. Vada a Kiev, Santità, Faccia come fece Pio XII che si precipitò tra la folla nel quartiere San Lorenzo, per portare conforto ai romani, per stare vicino ai fedeli, dopo il bombardamento di Roma nel 1943.

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