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dante - scaffale

L’Associazione culturale Lo Scaffale celebra la ricorrenza affidandosi all’acume letterario di Ada Musì, professoressa di Lettere e appassionata dantista, che da tempo ha intrapreso una feconda collaborazione con il sodalizio Amanteano.

 

“Spirito cibernetico”, così lo definì Gianfranco Contini. Fiorentino per nascita, Dante si formò in quella città, dilaniata da scontri tra fazioni dove a dominare era il pensiero di san Tommaso permeato su quello di Averroè.

 

Dante cacciato da Firenze Dante e Beatrice Dante e Ulisse Dante, intellettuale completo e ardito, poeta, filosofo, teologo, ma anche uomo politico e teorico della cosa pubblica, nel 1302 fu bandito e condannato a morte dai Guelfi neri.

 

Errò poi per vent’anni lontano dalla sua Firenze, provando… come sa di sal lo pane altrui e conoscendo la nostalgia del bell’ovile.

Da esiliato (exul immeritus), scrive da profeta, istruisce i contemporanei, edifica una cattedrale di parole fondata sul numero tre e sull’equilibrio delle parti in cui ogni elemento corrisponde a un altro, con l’obiettivo di un Tutto da elevare moralmente.

Egli assurge a simbolo di severità medievale perché è uomo medievale, legando il suo nome a quello di una donna: Beatrice. Lei è l’eletta, la donna angelicata, la creatura che si fa divina per condurre il Poeta in Paradiso.

 

Il Poeta incarna un mondo ormai lontano, ma il suo messaggio salvifico ci aiuta, soprattutto in un momento storico in cui le vicende che viviamo ci rendono fragili e disorientati: ecco come la Cultura ci viene in soccorso. E Dante, in questo senso, assume un significato catartico, proiettando l’umanità verso l’infinito, verso il Bello e verso l’amore per la Conoscenza. Attraverso i suoi eterni versi Egli ci ricorda di essere uomini tra gli uomini e che l’AMORE è il vero motore dell’universo intero.

     Ravenna conserva le spoglie del sommo Poeta e Firenze si addolora di non poterle custodire. Davanti alla sua tomba ci si emoziona e il cuore batte forte perché si è di fronte al Padre della nostra lingua, al genio così grande della Letteratura italiana e mondiale che ci ha lasciato un tesoro di inestimabile valore.

     Attraverso le sue opere, Dante s’innalza a simbolo della nostra identità nazionale, diventa orgoglio italiano e interprete irripetibile di quel bisogno universale di eternità che in maniera trasversale riguarda tutti noi.

Non è ancora il film al quale abbiamo immediatamente pensato appena finito di leggere il romanzo di Sergio Ruggiero “Alle soglie dell’ultimo giorno”.

Ma è già un primo passo.

Venerdì 16 marzo 2018 alle ore 17.00 nella sala Quintieri del Teatro Rendano sarà presentato il libro di Sergio Ruggiero “Alle soglie dell’ultimo giorno”.

Ad organizzare l’evento è la “Associazione Confluenze”.

Dopo i saluti, tra cui quelli del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, seguiranno gli interventi di Fulvio Terzi espero di storia medievale, e dell’autore.

Integreranno la presentazione del libro la rappresentazione scenica tratta dal romanzo ideata e diretta da Andrea Solano .

Seguirà il passo a due di “Ibrahim e Tilesia” a cura del Balletto di Calabria di Montalto.

Poi il Canto gregoriano cura del coro gregoriano “Monserrato” di Vallelonga ( VV).

Ed infine il Combattimento tra longobardi e saraceni a cura dell’associazione “La via Popilia” .

Pubblicato in Primo Piano

Ci deve essere una ragione (ancora) non palesata se nei due comunicati del sindaco e del consigliere Ruggiero (questo in risposta all’assessore Cannata) si evidenzia il termine “chiacchiere da bar”.

 

Ecco il testo del comunicato di Sergio Ruggiero che segnala il terribile ed irreversibile pauperismo al quale è destinata la società amanteana nei prossimi decenni, non per la guerra, le calamità naturali, le carestie, ma i debiti , tra cui quelli per le opere pubbliche se non inutili quanto meno economicamente impossibili.

“Nel corso del Consiglio comunale del 30.11.2015, qualcuno della Maggioranza simpaticamente mi ha fatto osservare che io racconto “chiacchiere da bar”. Io non sono un assiduo frequentatore di bar, ma posso testimoniare che anche lì ogni tanto qualcuno ci coglie. Ed ora cerco di spiegare in che cosa consistevano le mie chiacchiere da bar.

 

In relazione al primo punto all’Ordine del giorno (Bilancio di previsione 2015. Operazioni di assestamento dei fondi), contestavo due punti a mio parere emblematici rispetto al modo di gestire la finanza comunale. Mi spiego:

ASSUNZIONE MUTUI VARI, in aumento, rispetto a quelli già previsti dalla stessa Maggioranza, per 1.770.000 Euro. Avendo già contestato l’indebitamento ulteriore approvato nel Consiglio precedente (vedi dichiarazione di voto allegata), non ho potuto che continuare a dissentire, argomentando che, i Comuni, non potendo più contare sui trasferimenti statali o regionali, potendo cioè basarsi quasi esclusivamente sulle entrate tributarie, devono necessariamente percorrere altre strade se non vogliono finire nel burrone portandosi appresso tutti i cittadini, e cioè:

  1. controllo delle uscite correnti;
  2. recupero delle entrate;
  3. ricorso a finanziamenti europei per far fronte agli investimenti.

 

A tal proposito, dicevo in Consiglio, che sono numerosi i casi di lavori pubblici finanziati con fondi europei, in particolare per opere riguardanti la valorizzazione turistica dei territori, fattispecie nella quale il lungomare ricade senza dubbio. E la realizzazione della rotatoria di Oliva? Si tratta di un’importantissima opera di sicurezza stradale, e ritengo che anche questa sia finanziabile in quel modo.

D’altra parte, basta fare un giro sul web per vedere che anche in Calabria, opere di questo tipo sono state finanziate con fondi comunitari. Ovviamente per questo bisogna ingegnarsi, e istituire un sistema in grado di proporre, studiare, progettare, andare, comunicare, rendicontare. Modestamente, nel programma de’ “La Nuova Primavera” l’avevamo chiamato “Ufficio Europa”, che prevedeva una riorganizzazione interna e il coinvolgimento di competenze esterne da compensare soprattutto “a risultato”.

Bisogna, in sintesi, disporsi con determinazione a compiere un salto di qualità rispetto al mortifero sistema di contrazione di mutui che, a mio parere, ci sta facendo molto male. Non è facile, certo, ma è possibile, lo hanno fatto in tanti. Ogni contrazione di mutuo, ricordiamolo, corrisponde a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Occhio!

Altra chiacchiera da bar:

SPESE PER RISCOSSIONE DI TRIBUTI COMUNALI, in aumento, rispetto a quelli già previsti di 130.650 Euro, di ulteriori 25.000 Euro. Rifacendomi ad una nostra precedente proposta (lett. prot. 13982 del 28.08.2015), insistevo sulla possibilità di internalizzare un servizio ad oggi affidato ad una Società con sede a Trento, utilizzando i lavoratori in mobilità in deroga che avevano prestato la propria opera all’Ufficio tributi con ottimi risultati e a costi convenientissimi (a persona circa 400 Euro mensili). Ciò, ovviamente, per ridurre significativamente i costi del servizio, “umanizzarlo” e renderlo migliore. Si tratta di soggetti qualificati, anzi, qualificatissimi, con un bagaglio professionale nel settore amministrativo di notevole livello. Ma occorre un progetto, e individuare il quadro di legittimità che ne renda possibile l’impiego. L’amministrazione comunale, pur riconoscendo l’utilità dei suddetti, ritiene che non si possa fare, e il servizio rimane affidato ai “trentatré trentini”. Magari mi sbaglio, tanto facciamo chiacchiere da bar, ma ho il sospetto che siamo alle solite: anche il lungomare non si poteva fare (ricordate?) contrariamente a quanto noi sostenevamo. Adesso scopriamo che il lungomare si può fare, eureka! ovviamente con un nuovo mutuo di 1.400.000 Euro, ma per compiere un’opera di modestissimo respiro rispetto al tenore ambizioso del progetto precedente sostenuto da una petizione firmata da oltre 1600 cittadini. Tutta un’altra storia.

Ma “l’accusa di fare chiacchiere da bar” mi è stata affibbiata soprattutto quando ho ribadito le mie perplessità di fronte alla “componente mutuo” di 250.000 Euro in aumento per la realizzazione di un campo di calcetto. Una catasta di denaro! Infatti sostenevo che, insistendo su terreno comunale, a mio parere si può fare un ottimo campetto con un investimento di gran lunga più contenuto, rimarcando come largheggiare con i mutui aggravi la situazione finanziaria dell’Ente finendo per indebitare ulteriormente tutti noi e i nostri posteri “fino alla settima generazione”, condannati a bollette comunali sempre più salate.

Concludo citando la storiella, a proposito di chiacchiere da bar, della massaia EPICUREA, che dispone di una carta di credito e acquista gioielli, abbandona il cappotto e compra una pelliccia, ingaggia una persona di servizio per le faccende domestiche, acquista cibi costosi e una macchina di lusso, dilapida le sostanze e porta alla rovina la famiglia. E della massaia STOICA, che dispone di pochi mezzi, soffre in silenzio per le ristrettezze ma sa accettare la sventura e reagisce ingegnandosi, fa la spesa cercando le offerte, compie personalmente le pulizie di casa, riutilizza il pane raffermo, non butta via nulla, coltiva un orto, impiega con diligenza le risorse, tra le difficoltà fa studiare i figli e passo dopo passo fa progredire la famiglia.

Scusate se faccio un po’ di chiacchiere da bar, ma questa Amministrazione comunale mi somiglia tanto alla massaia EPICUREA.                         Sergio Ruggiero.

Pubblicato in Politica

Il Consigliere comunale Arch. Sergio Ruggiero con Protocollo 1383 del 27.01.2015 ha scritto al signor Sindaco, all’assessore ai lavori Pubblici, al consiglio di Frazione di Campora SG, al presidente della commissione consiliare per i LLPP, in merito alla passerella di attraversamento della SS18 a campora San Giovanni.

 

Ecco cosa scrive:

“Gentilissimi, vi esorto a riconsiderare il progetto riguardante l’attraversamento di che trattasi, proponendo un confronto che ricerchi una soluzione a mio parere più civile, più utile, più decorosa e meno costosa:

- Più civile, se per civiltà ammettiamo che valga qualcosa l’agevole pedonalità, la semplicità del percorso, la manutenibilità, la possibile ciclabilità. Immaginiamo: al mare in bicicletta, magnifico!);

- Più utile, se per utilità ammettiamo valga qualcosa l’effettivo utilizzabilità di un’opera. Il rischio oggettivo è che si spenda una catasta di quattrini per qualcosa che non verrà utilizzato per ovvie ragioni di carattere strutturale;

- Più decorosa, se per decoroso ammettiamo valga qualcosa la possibilità di realizzare un percorso a terra, magari alberato, magari con qualche arredo urbano lungo il percorso, con qualche elemento di poesia. Immaginiamo: un camino verso il mare, una passeggiata romantica, una corsetta, una camminata salutare a passo svelto (scale e ascensore di mezzo?! M’è passata la voglia!).

- Meno costosa, che non guasta mai, dato che ogni centesimo che si spende è destinato a gravare sulle tasche dei contribuenti.

Cosa temo? Temo che si realizzerà un’opera scarsamente utilizzabile (Scale! Ascensore! Aiuto!!!!

Quanta gente sarà esclusa? Tanta! Perché, tra l’altro, l’ascensore si romperà e rimarrà rotto per non pagare le costose riparazioni o la manutenzione obbligatoria programmata prevista per legge!

Si deve peraltro prevedere il rischio di intrappolamento dell’utente e relative procedure di soccorso. Uno spettacolo!)”

Poi la forte contestazione :

“La soluzione proposta dall’Amministrazione comunale è da ultima spiaggia, da proporre laddove non siano possibili altre soluzioni, ed invece le soluzioni ci sono, come ha dimostrato il Consiglio di frazione di Campora che aveva elaborato un preliminare.

Io stesso ho in mente qualcosa, discutiamo.

E’ possibile tentare di fare una cosa intelligente? Proviamoci.

Agli Amministratori dico: Voi siete stati eletti, Voi governate e dunque decidete. Da consigliere, da cittadino, contribuente e testa pensante vi invito a riflettere sul fatto che non è mai tempo di fare cose non intelligenti. Occhio!

Al Consiglio di Frazione di Campora dico: Vi invito ad esercitare quelle attribuzioni che avete caldamente invocato evitando di accettare supinamente ogni cosa, foss’anche proposta da chi scrive. A meno che riteniate vada bene quel propinamento.

 

Amantea 26.01.2015 Cordialmente Sergio Ruggiero.

A rischio di essere considerati supponenti se non arroganti noi insistiamo sulla sostanziale inutilità della passerella e continuiamo a scommettere che non sarà usata !

Pubblicato in Campora San Giovanni

Il consigliere di minoranza Sergio Ruggiero, rappresentante in Consiglio della lista Nuova Primavera–Spirito libero, spiega la ragione per la quale non ha votato l’approvazione del regolamento TARI (tassa rifiuti) nell’ultimo Consiglio comunale di venerdì 8 Agosto.

Ruggiero s’era detto disponibile all’ approvazione della TARI a patto che:

- non superasse l’importo della TARSU, cioè l’attuale tassa dei rifiuti;

- venisse riconosciuta agli abitanti di Campora san Giovanni una riduzione dell’importo, commisurata ai benefici conseguiti dall’Ente comunale grazie alla riduzione degli sversamenti in discarica che l’attivazione della differenziata ha già determinato.

Ma, a differenza della prima richiesta, cioè di non aumentare il peso tributario del servizio, la seconda, cioè il riconoscimento di una riduzione del tributo ai Camporesi, non è stata accordata dalla maggioranza che, sia pure con qualche defezione, ha proceduto all’approvazione.

Va precisato che l’ assessore Tempo, alla richiesta di Ruggiero, ha opposto argomentazioni tecniche circa l’illegittimità di un eventuale provvedimento generalizzato.

La presa di posizione di Ruggiero, andava nella direzione della promozione della cultura della differenziazione dei rifiuti, agendo sulla premialità da riconoscere ai comportamenti virtuosi che hanno reso possibile conseguire confortanti risultati proprio nella frazione di Campora san Giovanni.

La lista Nuova Primavera–Spirito libero aveva a tal proposito tenuto una riunione preliminare alla quale avevano partecipato Sergio Ruggiero, gli ex candidati di Nuova Primavera, nonché il presidente di Spirito Libero Robert Aloisio.

Lo stesso gruppo, in relazione alla TASI, cioè la nuova tassa per i servizi indivisibili, aveva deciso la richiesta dell’azzeramento per il 2014, rilevando come sia necessario prioritariamente avviare un politica di rigoroso controllo delle spese dell’Ente prima di introdurre ulteriori tributi a carico dei già tartassati contribuenti.

Per tale motivo Sergio Ruggiero, unitamente agli altri consiglieri di minoranza, non ha votato neppure l’approvazione del regolamento della TASI.

Amantea 11.08.2014                                                                       Nuova Primavera – Spirito libero

Pubblicato in Politica
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