Negarlo sarebbe sciocco.
Eppure, comunque e pur tra tante difficoltà, siamo tra i comuni che fanno più raccolta differenziata in Calabria
Ma Amantea è sporca.
C’è molta erba lungo le strade.
I cestini di Via Margherita , di Via Vittorio Emanuele e del lungomare sono pieni.
Si, ma di cosa?
Di qualche cono o coppetta di gelato? Anche.
Di qualche vuoto di Coca o di bibite varie? Anche.
Ma che c’entrano le buste di spazzatura?
Chi ce le butta?
Qualche incivile che però nessuno mai sanziona.
Già noi siamo in grado di leggere le targhe della auto in movimento ma mai gli incivili che –quatti, quatti- versano i rifiuti di casa nei cestini
Ma non basta.
Nella foto vedete un tabellone 6x3 ai cui piedi è caduto il manifesto
Ma a chi spetta toglierlo?
Al comune che ha riscosso la tassa di affissione?
Ma la ha riscosso davvero?
O piuttosto alla ditta che ha effettuato la affissione?
E nessuno vede questo manifesto caduto e che invade il marciapiede?
E la ditta è stata contravvenzionata?
Noi riteniamo di no
Così come riteniamo non siano contravvenzionati i privati dai cui orti e giardini escono erbacce sui marciapiedi.
Un nostro lettore ci ha mandato la foto e la domanda
Noi la rivolgiamo al comune al quale ricordiamo che sta arrivando l’estate e- forse – anche qualche turista.
Pubblicato in
Comunicati - Sport - Giudiziaria
I Carabinieri di Paola acquisiscono documenti in nove comuni del tirreno cosentino.
Esiste sempre più la speranza che la procura di Paola si ponga all’avanguardia della azione penale nei confronti della Pubblica amministrazione.
Quella Pubblica amministrazione che si è supposta onnipotente, intangibile, o quantomeno al di sopra della legge, se non peggio.
Un fenomeno che poi si è riverberato a cascata sul popolo che man mano si è considerato figlio della stessa logica e si è convinto che tanto anche lui sarebbe stato non emendabile.
In questa nuova visione della legge non sorprende che stamattina i Carabinieri della Compagnia di Paola, su disposizione della Procura della Repubblica di Paola, si siano recati in diverse sedi comunali ricadenti nella territorio della Compagnia al fine di acquisire della documentazione finalizzata a verificare l’affidamento del servizio pubblicitario e la regolarità nella costruzione di maxi impianti pubblicitari che insistono nei territori dei comuni interessati.
Si tratta del prosieguo investigativo dell’attività condotta dai carabinieri di Guardia Piemontese della Compagnia di Paola e relativa al sequestro preventivo d’urgenza, operato lo scorso 18 marzo, di tutti gli impianti pubblicitari che insistono nei territori dei Comuni di Guardia Piemontese ed Acquappesa e più specificamente di 17 impianti pubblicitari di grosse dimensioni (6 metri per 3 metri).
A seguito di tale attività d’indagine il sostituto procuratore presso il Tribunale di Paola, Anna Chiara Fasano, iscrisse nel registro degli indagati 12 soggetti tra i quali anche amministratori comunali, tecnici e funzionari comunali.
Il PM contestò i reati di : turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, depistaggio, concorso di abuso d’ufficio, rifiuto di atti d’ufficio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
Pubblicato in
Paola