Su alcuni giornali regionali è stata pubblicata una notizia che ha destato scalpore e sconcerto negli abitanti di Amantea e paesi vicini. All’ingresso del cimitero di Amantea sono stati rinvenuti i resti di una gallina sgozzata, frutta e verdura tagliata, fiori, monili, amuleti, palline di pane, sigari e sigarette. Subito si è pensato a qualche rito satanico e a qualche setta operante nella zona. E chi ha operato nelle vicinanze di Amantea tantissimi anni fa? La setta di Contrada Muschicella nel Comune di San Pietro in Amantea. A distanza di 31 ancora il piccolo Comune rimbalza all’onore della cronaca nera senza alcun motivo plausibile. Ma perché i giornalisti della carta stampata hanno voluto ricordare ai lettori che una sera di maggio del 1988 i Carabinieri di Amantea, guidati dal caro ed indimenticabile Maresciallo Mazza, trovarono il cadavere di un uomo legato ad una sedia all’interno di una stanza la cui porta in ferro era stata saldata dall’esterno? Oggi come ieri il mio paesello è diventato tema di bizzarre congetture e discussioni. Sono trascorsi 31 anni da quel terribile giorno e del Gruppo di preghiere del Rosario si sono perse le tracce. Tra le tante cose rinvenute davanti il cancello del cimitero di Amantea c’era anche una bottiglia di vino proveniente dalla Regione Piemonte. Ecco la prova. Piemonte, Calabria, Muschicella, San Pietro in Amantea. C’è un filo diretto ora come allora con altri gruppi del torinese. Pura casualità, congetture grossolane, pericolose e pretestuose. Se fossero stati alcuni adepti di San Pietro in Amantea avrebbero potuto liberamente usare il loro cimitero che si trova in una zona isolata, facilmente raggiungibile attraverso una strada asfaltata, lontano dalla vista degli abitanti ora ridotti al lumicino. Dei fatti di 31 anni fa giornali e televisione ne hanno parlato a iosa ed anche a sproposito. Si sono scomodati giornalisti famosi e Enzo Biagi nell’ultimo numero della sua rubrica ne ha fatto “Un caso”. Inviati speciali della Radio e della Televisione sono piombati come falchi in Contrada Muschicella, perché volevano capire il movente del delitto e perché vedevano dietro il fanatismo religioso storie di mafia, ‘ndrangheta, camorra, droga, rapimenti, riciclaggio di denaro sporco, etc. Per loro il fanatismo religioso era una copertura, dietro ci sarebbero dovuti essere altri collegamenti, altri traffici illeciti, rapine e sequestri di persona. Niente di tutto questo. Il Gruppo dei fanatici di Muschicella non era coinvolto nelle azioni criminose: rapimento del piccolo Marco Fiora e rapina in banca a Cosenza. Scrissero che furono rinvenuti tantissimi soldi, forse provenienti da rapine e sequestri di persona. Balle. Niente di tutto questo. Gli abitanti del luogo furono sbattuti in prima pagina e furono additati come mafiosi e delinquenti. La gente del luogo, invece, è gente onesta e laboriosa, sempre ospitale, generosa, cordiale, come del resto tutta la gente dei paesi vicini. Chi è stato in San Pietro in Amantea e chi ha frequentato i sampietresi lo può liberamente e francamente confermare. I delitti, i riti satanici, le sette religiose sono estranei alla tradizione, alla cultura del piccolo borgo. Il tempo avrebbe dovuto cancellare ogni cosa e della setta nessuno ne avrebbe dovuto più parlare. Da tempo è calato il mistero della setta, da tempo è calato il silenzio sulla piazza di San Pietro in Amantea, i ricordi si sono affievoliti e zio Antonio, il fondatore del “Gruppo del Rosario” non potrà mai più risuscitare perché le preghiere si sono bruscamente interrotte.
Il 21 luglio si terrà la XIV edizione dell’evento tipicamente amanteano che consacra la festa più dissacratoria della nostra cittadina.
Quella che ricorda il passaggio della antica nave che giungeva sulla spiaggia amanteana per ritirare i “Cjuoti” che le forze dell’ordine vi portavamo per ordine del sindaco onde il loro trasporto nel manicomio di Nocera Superiore.
Peccato che questo evento storico e sociale stia man mano trasformandosi in una festa civile con canti, teatro, degustazioni ed un incomprensibile mercatino artigianale, preludio, purtroppo, alla ordinarietà e forse alla scomparsa della più dissacrante, atipica e bella festa paesana.
Questo il programma:
-ore 18.00 Mercatino artigianale in Piazza Mercato (Vecchio) Ora Piazza Unità d’Italia;
-ore 21.00 degustazione piatti tipici; in Via orti
-ore 21.00 Sfilata e comizio del sindaco Vabuono in Piazza Commercio;
ore 22.00 Concerto Live di Cosimo Papandrea.
Un sentito grazie agli organizzatori, in particolare a Gaetano e Turuccio, ed ai collaboratori che hanno profuso e profonderanno il loro impegno per la riuscita della manifestazione popolare .
E’ il senso della lettera che il Dipartimento Turismo e spettacolo della regione Calabria ha inviato alla dottoressa Maria Elena del Pizzo per la qualità di Presidente della associazione Pro Loco Riviera degli Oleandri ed al sindaco di Amantea.
L’oggetto della lettera è il seguente “Comunicazione chiusura ispezione art 15 comma 2 lettera E legge regionale (/2008 3d articolo 7 del regolamento provinciale delle associazioni Pro Loco”
Nel mentre arriva in tarda mattinata il seguente comunicato della Pro Loco Amantea .
Comunicato che ribaltiamo sul nostro sito:
“Grande soddisfazione nel direttivo della pro loco di Amantea “Riviera degli Oleandri”, che ha chiuso la vicenda sulla legittimità, a seguito dell’ispezione avviata su richiesta del sindaco Mario Pizzino e su spinta di altri amministratori.
La regione attesta che non ci sono gli elementi per procedere alla cancellazione dell’albo delle Pro Loco.
“Abbiamo sempre creduto in quello che facevamo - dicono i componenti del direttivo - e, insieme, siamo andati avanti caparbiamente, evitando polemiche e lavorando affinchè questa associazione potesse continuare a esistere.
Sicuramente da oggi nessuno potrà sollevare dubbi sull’esistenza della Pro Loco, e questa è sicuramente anche i una vittoria per tutta Amantea.
Un particolare ringraziamento lo vorremmo rivolgere agli iscritti, per aver creduto in noi e averci sostenuto in questi mesi.
La loro fiducia ci ha sicuramente dato una “marcia in più”!
Invitiamo tutti i cittadini ad avvicinarsi al volontariato; la nostra associazione comprende varie fasce di età e ognuno può entrare per essere propositivo e apportare idee ed energie.
Come gruppo direttivo, paradossalmente, ci sentiamo anche di ringraziare chi è stato contro di noi e ha cercato di screditare la Pro Loco..
Infatti oggi ci sentiamo ancora più coesi e finalmente usciamo da questo periodo difficile guardando al futuro con entusiasmo, consapevoli delle nostre potenzialità..
Il nostro unico rammarico è quello di non aver potuto investire le energie nella realizzazione di una programmazione estiva di cui Amantea avrebbe avuto tanto bisogno; ma abbiamo tante idee e tanti progetti che, con l’aiuto dei nostri soci, realizzeremo.
Infine, ma non per ultimo, anche alla luce del responso dell’organo di controllo, ribadiamo la nostra disponibilità a una sinergica collaborazione con le istituzioni, così come abbiamo sempre dichiarato in questi mesi.”
Ndr. Auguri alla Pro Loco Amantea ed auguri di proficua collaborazione tra la stessa e l’amministrazione comunale.