
Amantea. Ecco, a memoria d’uomo, la prima ordinanza sindacale con la quale si dichiara la decadenza dell’assegnazione di un alloggio popolare e se ne intima la libertà al fine del suo riutilizzo.
Intanto, come detto, la sorpresa, poi i dati e le riflessioni.
L’alloggio era sito in Via Bari n 69, piano 2, interno 5 ed era stato a suo tempo assegnato al sig . Martoriello Giovanni del 1932.
Ora si accerta che il sig Martoriello dal 2004 risiede stabilmente a Valeggio sul Mincio e che, quindi, ai sensi della legge regionale n 32 del 25 novembre 1996, non ha più diritto a tale assegnazione.
Recita , infatti, l’articolo 47 comma 1 della riferita legge che il sindaco dispone la decadenza dell’assegnazione quando l’assegnatario “ non abiti stabilmente nell’alloggio assegnato” .
Già, ma dal 2004 sono passati 10 anni, una eternità!
Per 10 anni una famiglia avente bisogno non ha potuto avere riconosciuto il diritto ad un alloggio popolare.
Come mai nessun accertamento per 10 anni?
Certo è positivo che il comando della Polizia Municipale , pur sottodimensionata nel suo organico, pur a fronte degli impegnativi servizi estivi di una Amantea balneare, abbia trovato tempo, modo e volontà per accertare e comunicare, proprio il 26 agosto 2014, che l’alloggio era libero da anni.
Ma perché finora nessun controllo?
Forse ha soltanto efficacemente obbedito ad una disposizione politica?
E perché l’ATERP non ha provveduto essa a tali accertamenti?
Ed è altrettanto positivo che gli uffici comunali competenti abbiano, con immediatezza, pochi giorni dopo, il 5. 9. 2014 comunicato, giustamente, l’avvio del procedimento di decadenza, momento indispensabile per la legittimità della procedura.
Ed è una nota lieta che il sig Martoriello abbia, infine, dichiarato la sua disponibilità al rilascio dell’immobile libero dalle cose che vi manteneva, riconoscendo la irregolarità della sua posizione ed il diritto di eventuali altri aventi necessità.
Assolutamente logico e corretto, quindi, il provvedimento di decadenza della assegnazione e la reimmissione in disponibilità agli aventi bisogno del medesimo alloggio.
Ovvie le due domande che la gente si pone.
Quanti altri casi ci sono di irregolare assegnazione e quanti altri alloggi potrebbero essere liberati per essere assegnati agli aventi diritto?
Ora questo alloggio come ed a chi verrà assegnato?
Ecco l’intervento del Prefetto Tomao nel Consiglio Comunale di Amantea
Dopo aver salutato i presenti sul palco il Prefetto dichiara di aver espresso al sindaco la sua vicinanza e la solidarietà, personale , come uomo, per lei stessa e per gli altri colpiti direttamente, ma anche per quanti indirettamente ne hanno dovuto registrare l’efficacia intimidatoria.
Ricorda che in Prefettura è stato tenuto una seduta del comitato di ordine e sicurezza pubblica nel quale è stata analizzato la situazione di Amantea.
Poi continua evidenziando che “ Ed abbiamo anche adottato misure dirette a fronteggiare la situazione e questo a prescindere da quella che è lì’attività della magistratura e della polizia giudiziaria che faranno, ne sono sicuro, luce su questi atti.
Sono atti da condannare e questo a prescindere dalla matrice degli atti stessi che sarà accertata dalle indagini.
Sono atti contro i quali sicuramente sicuramente la magistratura e forze dell’ordine faranno la loro parte, come successo in molti casi tra cui quello di Marano Marchesato , come ricordato dalla Lo Moro, gli autori degli atti intimidatori sono stati assicurati alla giustizia
In molti casi quindi le indagini portano ad esiti positivi permettono la identificazione dei responsabili
Purtroppo notiamo che ogni volta non è mai l’ultima volta. E ce ne molti altri che si susseguono.
Certo- poi continua- le forze di polizia incontrato difficoltà ad operare e la spending certo non aiuta.
Ma una cosa la devo dire con forza e determinazione. Non possiamo pensare che dietro ogni angolo, dietro ogni portone ci sia un carabiniere od un poliziotto.
Poi il sig Prefetto ha ribadito che :È necessario , quindi, che si sviluppi una cultura della legalità , che ci sia la consapevolezza e la convinzione che soltanto attraverso il rispetto delle regole, parlo di regole e non soltanto di norme penali
Ed il messaggio giunge pregno e forte nella sala quando afferma che :” Legalità significa rispettare le regole, attuare le regole, anche le più semplici , e deve essere questa una scelta, una consapevolezza che poi che ci fa andare a testa diritta , senza scendere a compromessi.
Poi rivolto ai giovani: “ I giovani , loro possono essere più sensibili a questo invito a coltivare la legalità”.
Augura alla fine del suo intervento “Buon lavoro all’amministrazione comunale” ed assicura che : “ Lo stato c’è. Ho aderito all’invio perché anche a livello visibile, di immagine si sappia che lo stato c’è non solo su questo palco ma anche ai livelli più elevati”
Mancano ancora 18 giorni alla D-Day elettorale ed è cominciata la guerra dei manifesti elettorali.
Al punto che un amanteano ha denunciato alla società dei servizi di Affissione e Pubblicità, ai Carabinieri, al Comando Vigili Urbani, all’ufficio elettorale del comune di Amantea ed al sindaco di Amantea la vicenda occorsagli, allegando una serie di fotografie documentali.
Praticamente i manifesti elettorali sono stati affissi sugli spazi riservati alle ordinarie affissioni.
Il risultato è che sono stati coperti o manifesti di Acqua e Sapone e della Associazione Croce Blu di Amantea che avevano regolarmente pagato le tasse pubblicitarie con bollette n 42 e n 43 del 3 novembre e per un periodo di 10 giorni.
Persi i manifesti, perso l’effetto pubblicitario, persi ,addirittura, soldi .
Una condizione inaccettabile
I manifesti pubblicitari sono stati coperti da alcuni manifesti elettorali del candidato del PD Marco Ambrogio e soprattutto da quelli del Presidente Mario Oliverio.
Nessuna responsabilità personale per i due, ma sicuramente una responsabilità oggettiva.
Gli affissori dovrebbero essere più consapevoli che non è tanto la sanzione comminabile a carico di chi utilizza gli spazi diversi dalla affissione elettorale, quanto la possibilità di reazioni umane ben comprensibili da parte degli elettori contro chi li danneggia coprendo i manifesti ordinari che hanno pagato come stampa, come affissione e come tasse
Ne tengano conto i candidati