
Non una ma due le auto coinvolte.
Pronto l’intervento dei Vigili Urbani con tre addetti che hanno provveduto a rilevare anche le cause probabili di questo ennesimo deprecabile indente sul vialone del Poliambulatorio.
Sembra che sia stata fatta, invero non si sa da parte di chi, una precisa segnalazione al ministero competente perché provveda ad inviare ad Amantea un tecnico specializzato capace di comprendere le ragioni di questi tanti, troppi incidenti, e di procurare i rimedi.
A cominciare, come abbiamo inutilmente sollecitato, dalla apposizione di un segnale di strada scivolosa, che si per sé non risolve in alcun modo il problema ma che dovrebbe sollecitare il comune di Amantea alle prime valutazioni ( salvo che non lo voglia apporre proprio per non farle).
Questo almeno in attesa dell’arrivo di questo supertecnico ministeriale inviato dal Ministro Del Rio.
Ormai infatti appare certa la esistenza di un qualche difetto costruttivo se non progettuale, anche se potrebbe semplicemente trattarsi di una sostanziale inidoneità del bitume che non è del tipo drenante o della mancanza di una semplice griglia trasversale atta ad eliminare le acque piovane.
Proprio per queste ragioni sembra che saranno chieste alle Forze dell'ordine locali foto e verbali degli incidenti avvenuti.
Non si esclude che la vicenda abbia anche un riflesso giudiziario.
Le foto comunque sono emblematiche.
Nessuno si offenda, per carità, se evidenziamo uno dei mille problemi della nostra città.
Piccolo, in verità , rispetto agli altri che sono di importanza ben maggiore.
Parliamo del verde.
Di quel poco di verde che Amantea annovera nel suo patrimonio urbano.
E forse è proprio perché la città non ne ha quanto dovrebbe, o meglio quanto disposto( inutilmente per Amantea) dalle leggi urbanistiche , che quel poco che c’è viene osservato con attenzione.
Parliamo del giardinetto pubblico di via Dogana Nord , di fronte alla chiesetta dei Furgiuele, da poco creato con quanto è stato tolto da Piazza Commercio.
Purtroppo quel poco di verde che era stato impiantato per tentare di abbellire (impresa disperata) le bruttissime vasche di cemento, sta seccando.
E nelle vasche invece sta nascendo erba selvatica che nessuno cura.
Vero che gli operai comunali sono stati impegnati nello sport popolare amanteano di montare e smontare i palchi per le feste e la movimentazione avanti ed indietro delle sede , ma di questo pseudo verde ci si è dimenticati del tutto.
Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Le piante ornamentali seccano e crescono quelle infestanti.
Insomma se non piove il verde diventerà marrone scuro.
Eccovi le foto.
Nulla è per caso… tanto meno i numeri.
La storia, la filosofia e i grandi Maestri del passato lo insegnano.
In tutte le culture antiche i numeri hanno avuto un ruolo importante.
Ricordiamo che nella Cabala Ebraica ogni lettera oltre che essere un potente archetipo è legata ad un valore numerico.
Non solo, ma tra gli Egizi, i Caldei, i Babilonesi, i Maya, la numerologia era conosciuta e praticata e diventava un sapere sacerdotale.
Anche nelle culture Cinese e Araba i numeri avevano un loro linguaggio non solo matematico ma che parlava dell’essenza della vita.
Tra essi in particolare i Numeri Doppi, Tripli e Palindromi.
111 è un numero triplo.
Questo numero è un portale che permette di essere uniti con il pensiero al proprio centro spirituale, nel qui ed ora.
Un numero che sprigiona l’energia dell’archetipo del Genio, canalizza idee e intuizioni, e permette di osservare se stessi ed i propri pensieri.
Tradotto in parole più semplici il numero 111 è come un cancello che si apre e permette di entrare in se stessi e di osservarsi.
Lo stesso per la propria storia e quella del proprio paese della propria regione.
Una occasione forse anche ripetibile ma da non sprecare.
Per altri è come una lampadina flash che illumina noi, la nostra mente e suggerisce di cercare una occasione per capire un pensiero od un evento.
In sostanza un numero karmico.
Nella cultura egiziana, poi, il numero 111 è il Numero divino.
E rappresenta la perfezione e la divinità, il primo 1 è il bene, il secondo 1 l'unione, il terzo 1 il male.
Infatti in Egitto il bene e il male non erano intesi come da noi, non poteva esistere il bene senza il male, il bene è male e il male è bene, cioè non esiste una differenza, è un po’ come il concetto di yin-yang orientale, essi si compenetrano l'un l'altro, sono due volti della stessa medaglia!
Dalla perfezione, il 111, togliendo uno dei tre 1 otteniamo l'11, il PECCATO!
In conclusione possiamo dire che l’universo è costruito con precisione matematica: la firma del creatore è ovunque intorno a noi.
C’è forse un messaggio in codice che sta a noi decifrare? Forse.
Una cosa è certa: dagli studi matematici all’occultismo ermetico, il numero 111 è magico quanto l’universo che ci circonda.
Ho preso l’attuale anno -2016- ho sottratto 111 ottenendo 1905, un anno importante per la nostra Calabria……
Ne riparleremo a breve.