
Stamattina si è svolta una commissione consiliare convocata e presieduta da Mario Pizzino ed alla quale hanno partecipato per la maggioranza oltre a Pizzino, Sante Mazzei, Antonio Carratelli e Pugliano Vincenzo e per la minoranza Antonio Rubino e Franco Chilelli.per l’ufficio tecnico comunale era presente il geometra Marcello De Santo
La commissione era stata convocata a seguito della interrogazione presentata dai quattro della minoranza Antonio Rubino, Franco Chilelli, GB Morelli e Giuseppe Nesi, sul progetto dello scivolo da realizzarsi nel centro storico per permettere un accesso diversamente impossibile a carrozzelle e lettighe del pronto intervento.
Una discussione lunga ed a tratti fortemente sostenuta e nella quale si sono incontrate le posizioni della minoranza e di parte della maggioranza.
Le osservazioni si sono incentrate sulla inopportunità di ogni e qualsiasi accesso auto veicolare come previsto dall’attuale progetto e sulla necessità della ricerca di una soluzione alternativa a quella proposta dall’ufficio tecnico comunale
La ipotesi approvata è stata quella del consigliere Rubino che ha proposto un bando aperto ai tecnici locali che escluda comunque lo scivolo.
Attenzione ha avuto anche la ipotesi di un elevatore proposta dall’assessore Carratelli, ipotesi che sarà presa in considerazione ove dal bando di concorso non derivasse un progetto che non leda la bellezza del centro storico.
Squilla il telefono e rispondo : “Pronto”
Dall’altro capo una voce .”Sole 24 ore pagina 26”. Poi chiude.
Chiamatela curiosità, ma esco e compro il Sole 24 ore ricevendo anche gratis Il Quotidiano. Sfoglio e leggo “ Nella Pa pensione senza deroghe” e poi il sottotitolo “Obbligatorio il collocamento a riposo dei dipendenti con i requisiti pre-riforma”. L’articolo evidenzia la nota della Funzione Pubblica n 41876 del 16 settembre indirizzata alla regione Veneto.
Eccola: “ Si fa riferimento alla nota di posta elettronica certificata del 1/08/2013, protocollo n. 0327653, con la quale codesta Regione ha chiesto un parere in merito alla linea da seguire dopo la pronuncia della sentenza TAR Lazio n. 2446 del 2013, con la quale è stata annullata la circolare n. 2 dell'8/03/2012, diramata dallo scrivente Dipartimento, nella parte in cui indirizza le pubbliche amministrazioni a collocare a riposo al compimento del limite ordinamentale i propri dipendenti che hanno raggiunto un qualsiasi diritto a pensione prima del 31/12/2011 e che sono quindi soggetti al regime pensionistico precedente la riforma introdotta dall'art. 24 del d.l. n. 201 del 2011, convertito in l. n. 214 del 2011.
In proposito, si segnala che in data 31/08/2013 è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 201, il d.l. n. 101 del 2013, recante "Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni", il quale all'art. 2, commi 4 e 5, contiene l'interpretazione autentica dell'art. 24, commi 3 e 4:
"4. L'art. 24, comma 3, primo periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214, si interpreta nel senso che il conseguimento da parte di un lavoratore dipendente delle pubbliche amministrazioni di un qualsiasi diritto a pensione entro il 31 dicembre 2011 comporta obbligatoriamente l'applicazione del regime di accesso e delle decorrenze previgente l'entrata in vigore del predetto articolo 24.
5. L'articolo 24, comma 4, secondo periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214, si interpreta nel senso che per i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni il limite ordinamentale, previsto dai singoli settori di appartenenza per il collocamento a riposo d'ufficio e vigente alla data di entrata in vigore del decreto-legge stesso, non è modificato dall'elevazione dei requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia e costituisce il limite non superabile, se non per trattenimento in servizio o per consentire all'interessato di conseguire la prima decorrenza utile della pensione, ove essa non sia immediata, al raggiungimento del quale l'amministrazione deve far cessare il rapporto di lavoro o di impiego se il lavoratore ha conseguito, a qualsiasi titolo, i requisiti per il diritto alla pensione.".
Ciò posto, è confermata l'interpretazione già a suo tempo espressa nella circolare n. 2 dell'8 marzo 2012, adottata d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze, con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con l'INPS, a firma del Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione. IL CAPO DIPARTIMENTO Antonio Naddeo.
Avevamo posto sul ns sito il parere della Sesta Sezione del Consiglio di Stato ( sentenza N. 04104/2013 del 06/08/2013) che dichiarava la immoralità della conservazione ad libitum dei posti pubblici a scapito del diritto dei giovani disoccupati e del personale in esubero.
Ora siamo di fronte ad un obbligo ed alle connesse responsabilità nel caso di ritardo od omissione in atti d’ufficio. Ora nessuno potrà dire che non sapeva!
Ecco una di quelle che sicuramente devono essere annoverate tra le Buone notizie. Il comune di Amantea risparmierà ben 140 mila euro sul bilancio 2013.
Il merito è del Dlgs n 78 del 31.05.2010” manovra correttiva2010- misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” il quale ha previsto a decorrere dal 2013 una serie di tagli ad alcune spese dei comuni a fronte delle spese del 2009
Parliamo di studi per consulenze da ridursi dell’80%, di spese di rappresentanza, convegni, mostre, pubblicità anche queste da ridursi dell’80%, di sponsorizzazione da ridursi del 100%, di spese di missione da ridursi del 50%, di spese per formazione da ridursi del 50%, delle spese di acquisto, manutenzione e noleggio di autovetture anche queste da ridursi dell’80%
Ed allora ecco la delibera di giunta n 141 del 7.9.2013 a firma di Vadacchino, Cappelli e Mazzei con la quale si da conoscenza della avvenuta contrazione delle spese.
Le spese di consulenza passano da 49.350 euro a 9870.
Le spese di rappresentanza passano da 10 mila a 2 mila euro
Le spese di pubblicità passano da 3 mila a 600 euro
Le spese per la formazione pssano da 100 a 500 euro
Le spese per autovetture passano da 20303 a 40670 euro
Infine le spese per missioni passano da 147 496 euro a SOLI 73.748 euro.
Ovvia la sorpresa che il comune abbia speso quasi 150 mila euro di missioni!
Insomma quest’anno il comune risparmio oltre 140 mila euro che potranno essere usate forse per ridurre la inaccettabile pressione fiscale.