
Se fossi Procuratore della Repubblica inquisirei i dirigenti dell’ASP. Non una ma cento volte. Il pensiero che ledonnescelgono abbiano donato al poliambulatorio di Amantea un mammografo nuovo che serviva solo 6 donne a settimana, cioè trecento all’anno, a fronte delle migliaia aventi bisogno, mi offende.
Ed ha offeso sicuramente tutti gli abitanti di Amantea, Aiello Calabro, Cleto, Serra di Aiello, San Pietro in Amantea, Lago, Belmonte calabro, Longobardi e Fiumefreddo Bruzio il fatto che il mammografo sia stato attivato pienamente solo quando si è rotto quello di Paola.
Ma ora giunge notizia che il mammografo sia fermo e le prenotazioni sembra siano già arrivate a settembre.
“Sono stata prenotata per settembre. Se avessi un tumore alla mammella non ci arriverei…..” e la riflessioni di una sconosciuta signora detta al telefonino!
Possibile che i dirigenti responsabili del sistema sanitario di base non comprendano che “La prevenzione e’ un diritto e non un favore o un privilegio”
Tra l’altro ora l’alternativa è Cetraro che per molte donne è irraggiungibile.
Possibile che nessuno ricordi che il tumore della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile.
Possibile che nessuno ricordi che ogni anno in Italia circa 37.000 donne si ammalano di cancro della mammella e che nei paesi occidentali si stima che una donna su dieci svilupperà un tumore mammario nel corso della vita.
Il mammografo è fermo, ma sembra che si tratti di una spesa affatto rilevante ; poche migliaia di euro; forse un semplice programma di aggiornamento del software;.
Ed ovviamente un tecnico che lavori almeno 3 giorni a settimana così da fare almeno 20 mammografie a settimana, cioè almeno 600 all’anno.
Che serve che un associazione al fine di aiutare le donne abbia donato il mammografo che doveva essere acquistato dall’ASP?
Se lo chiedono in tanti; forse anche i responsabili dell’associazione ledonnescelgono ed in particolare il senologo Raffaele Leuzzi che si spende nel nostro territorio per l’educazione alla prevenzione anche con convegni ed incontri mensili dei quali parleremo in una prossima occasione.
Anche il cancro al seno si previene a tavola.
Giuseppe Marchese
In questi giorni ad Amantea in tanti( anche di più) a parlare della Tari 2014.
Tra quelli che ne parlano, forse, nessun evasore; né qualitativo, né quantitativo(1).In genere stanno zitti, per non farsi scoprire, anche se non mancano quelli che si inventano il ricevimento di cartelle per farsi ritenere persone oneste.
Poi ci sono quelli che del ricevimento reale parlano con ragione.
Per esempio segnalando che è sbagliata la somma detratta perché addebitata, se non pagata, in precedenza.
Alcuni di questi sono andati al comune che ha messo un bollo sulla nota pervenuta dicendo che poi tale somma chiesta in eccedenza sarà detratta sulla tari del 2015!!!! Alla “piglia prima, piglia n’uossu”.
In realtà la cosa è irregolare perché in questo modo ci sarà una entrata ascritta al 2014 maggiore di quella corretta !
Non si capisce chi abbia autorizzato –ovviamente verbalmente- tale comportamento “ a la sans façon”
Altri ,invece, hanno rifiutato tale accomodamento pretendendo che venisse corretta con una nuova comunicazione.
Alcuni, invece, cioè i famosi “generalisti”, hanno eccepito:
- che sulla busta manca il bollo della posta (pubblica o privata che sia!) giungendo ad ipotizzare la irregolarità dell’incarico affidato;
- che la nota sia stata consegnata dopo la scadenza del modello F24!;
- che sulla lettera di trasmissione ed accompagnamento del modello F24 mancano la firma e le generalità del responsabile, oltre che il bollo del comune, giungendo a sostenere la palese illegittimità di tale avviso;
- che nessuno può verificare la esattezza della tassa comminata perché non è indicata la superficie tassata; perché non sono riportati i componenti della famiglia; perché non è indicata la tariffa applicata, né quella fissa, né quella variabile; giungendo ad ipotizzare che il calcolo sia ingiustificato, se non illegittimo.
In siffatta situazione molti non sanno come comportarsi.
Far finta di niente e pagare? Contestare a prescindere? Aspettare che la politica reagisca e chiarisca?. Aspettare che la opposizione intervenga ed offra una risposta?
Molti si aspettano che l’amministrazione annulli le comunicazioni e le faccia ristampare con la indicazione dei metri quadrati, delle persone a carico, della quota fissa e della quota variabile.
Intanto che almeno siano rese pubbliche le nuove tariffe.
(1)Gli evasori quantitativi sono quelli che non sono iscritti nei ruoli per uno o più o tutte le proprietà; gli evasori qualitativi sono quelli che hanno una casa da 200 mq e ne denunciano 65 o poco più!
Il nostro appello è rivolto non solo al gruppo ultras, che comunque non ha mai fatto mancare il necessario apporto sia in casa che in trasferta, bensi alla comunità Amanteana tutta.
Questa lettera è un palese invito a sostenere la nostra amata maglia blucerchiata nella delicata partita “spareggio”di domenica. Tutti quanti uniti, squadra,società e la città intera dovremo far di tutto per non disperdere il “NOSTRO” patrimonio sportivo che ripetiamo, appartiene a tutti. Il mantenimento della categoria per forza dipenderà dalle prossime due gare. Mai come quest’anno e in questo la squadra ha bisogno del sostegno della città della tifoseria, considerato il fatto che l’attuale rosa è composta quasi interamente da ragazzi locali. Allora è il momento di stringerci tutti insieme cercando con tutte le nostre forze la permanenza nella categoria e la continuità calcistica della nostra città. Tifosi,gente comune, donne e bambini dovranno riempire la tribuna dello stadio comunale “STEFANO MEDAGLIA”.Questo è l’unico mezzo che noi tutti abbiamo unito all’impegno e al sudore dei giocatori, per non disperdere un bene prezioso come il calcio nella nostra città. Questo non dovrà succedere altrimenti sarà l’ennesima sconfitta che il nostro paese sarà costretto a subire.
Scritta da parte dei giocatori Dell'Amantea calcio