
Salvatore E. ha un debito con Equitalia per oltre 12.256 euro.
Ora Salvatore E. è detenuto presso il carcere di Ancona.
Salvatore svolge piccoli lavori di giardinaggio nel penitenziario a scopo riabilitativo e percepisce una diaria di circa 20 euro al giorno.
E così Equitalia ha notificato alla direzione della Casa circondariale di Ancona - un atto di pignoramento presso terzi ordinando di pagare direttamente ad Equitalia le somme dovute e di non pagare quindi più il detenuto.
Praticamente pignorando la diaria entro 2 anni avrà estinto il debito
Angelo Pisani avvocato di Salvatore cui si sono rivolti i familiari del detenuto spiega che «Salvatore senza questi soldi, non potrà comprare più nulla, nè un caffè, nè un giornale nè altri beni di prima necessità. Nè per le sue condizioni, legate alla detenzione ed economiche, può pagare questa cifra».
Altri detenuti italiani si trovano nella stessa condizione. Stanno per subire la stessa sorte dei pensionati che si vedono le pensioni e le liquidazioni bloccate per pregressi debiti con Equitalia.
In questo momento di crisi ci vorrebbe buon senso e trovare un modo diverso per la regolarizzazione della situazione.
Ecco i votanti alle ore 12.00
I risultati dei votanti sono partecipati alle ore 12.00, alle ore 19.00, alle ore 23.00.
Alle ore 12.00 dal sito del ministero rileviamo che la percentuale è pari all’8,35 %
Questi i voti per regione
BASILICATA 11,44%
PUGLIA 10,86%
VENETO 10,28%
VALLE D'AOSTA 9,86%
LIGURIA 9,69%
FRIULI-VENEZIA GIULIA 9,65%
SARDEGNA 8,96%
PIEMONTE 8,78%
LOMBARDIA 8,30%
ABRUZZO 8,28%
MARCHE 8,09%
LAZIO 8,13%
TOSCANA 7,97%
MOLISE 7,59%
TRENTINO-ALTO ADIGE 6,72%
UMBRIA 6,72%
SICILIA 6,36%
CAMPANIA 6,22%
CALABRIA 5,74%
Domenica 17 aprile tutti i cittadini italiani maggiorenni sono chiamati al voto: non si tratta di un’ elezione, ma di un referendum.
Non dobbiamo elegge re qualcuno ma decidere qualcosa e dobbiamo farlo direttamente noi cittadini italiani.
Il quesito al quale siamo chiamati a dire SI o NO riguarda l’ambiente, il mare in particolare, e dunque direttamente la nostra vita e la tutela della nostra salute.
Il tema è l’estrazione di idrocarburi, petrolio e gas, nel mare e il Referendum ci consente di evitare che tali estrazioni continuino senza un termine fino ad esaurimento dei giacimenti, come stabilisce la norma che si vuole abrogare con il Referendum.
Se vogliamo che le estrazioni si fermino occorre votare SI e la nostra, quella del MoVimento 5 Stelle è un’adesione convinta alle ragioni del SI che cercheremo di raccontarvi domani sera alle ore 19: 30 in Piazza Commercio con Dalila Nesci, nostra portavoce alla Camera dei Deputati e Rosella Cerra del Coordinamento Nazionale No Triv.
Saremo in Piazza per la chiusura di rito della campagna referendaria: l’appuntamento consueto del venerdì prima del voto, appuntamento affollato nel caso delle campagne elettorali e quasi sempre deserto per i referendum.
Noi ci saremo e invitiamo tutti a partecipare per potere essere informati e per fare scelte consapevoli, per invitare ad andare a votare e votare si, e alimentare un dibattito aperto e pubblico.
E per potere esercitare il vostro diritto di voto, e di cittadinanza.
Questa volta non dobbiamo votare per nessuno, dobbiamo votare per noi stessi.