Giuseppe Frangione, ciclista per antonoma sia, si sta preparando per salire, come sem pre , sul pal chetto che segnala il traguardo volante di Amantea.
L’Anas invece ancora non ha rifatto il tappetino della SS18 che sarà percorsa dalla carovana del Giro.
Una cosa che non è mai successa in tanti anni che il Giro è passato sulla nostra strada statale.
Sospettiamo che se non sarà rifatta la pavimentazione si rischia di avere bucature a non finire.
Difficile che in sette giorni venga rifatto il bitume ed anche la segnaletica orizzontale.
Ma disperare non serve
Certo che le poche immagini che vengono diffuse in Europa della nostra Calabria hanno un valore rilevante sotto il profilo turistico.
E la Calabria non può fare a meno di dare di sé l’idea di una terra dove almeno le strade principali sono idonee e ben manutenzionate.
Lo stesso problema lo ha il nostro comune
Anche Amantea deve dare di se a migliore immagine possibile.
Come farlo capire a chi continua a gettare illecitamente i rifiuti lungo i marciapiedi?
L’immagine che vi mostriamo è riferita al marciapiede vicino al supermercato LIDL.
Noi siamo convinti che questi rifiuti possano appartenere a persone che non sono nemmeno iscritte nei ruoli della spazzatura e che pertanto colpendo e sanzionando questi incivili si farebbe anche una lotta alla evasione contributiva
Peraltro proprio nei pressi esistono telecamere private che potrebbero mostrare le immagini delle persone che continuano i questi comportamenti incivili e che danno di Amantea lo stesso volto che un tempo avevano Napoli e Reggio Calabria.
L’immagine che comunque mostriamo a chi ha la ventura di transitare sulla SS18.
Non una bella immagine!
È il mat tino presto di oggi 30 aprile quando il cellulare della sezio ne antidro ga dei cara binieri sci vola silen zioso per le strade di Amantea.
E subito partono le perquisizioni.
Una nel quartiere Taverna ed una nel quartiere Piazza.
Le abitazioni perquisite vengono circondate ed altre auto dei carabinieri presidiano gli incroci prossimi alle stesse per ogni eventualità.
I cani antidroga in uno agli accompagnatori del nucleo cinofilo scendono dall’automezzo e si approssimano alla casa da perquisire. .
Se c’è droga non sfuggirà al loro fiuto.
Sul tardi della mattinata il cellulare era parcheggiato dinanzi alla locale caserma dei CC.
Nessun comunicato è stato emanato dall’Arma
Amantea si interroga su questa presenza dei cani antidroga discettando su possibili relazioni tra i più recenti fatti occorsi nella città ed il traffico di droga che sicuramente non lascia indenne la città tirrenica.
Sta per arrivare l’estate ed ancora vediamo l’amministra zione comunale che gioca con il mare e cioè con il turismo.
Ho visto il mare a Coreca, proprio oggi, 27 aprile. Ecco le foto!
Non mi pare che la situazione sia felice e tranquilla. Affatto.
Ma nessuno sembra ne sia preoccupato.
Nei giorni scorsi su Il Corriere della Calabria del 12 aprile ho trovato il seguente articolo di Roberto De Santo : “«Scie di liquami tra Cetraro e Amantea»
Il giornalista sostiene che “nel corso dell'udienza del processo contro la maladepurazione sul Tirreno cosentino, Ernesto Infusino – docente d'ingegnere idraulico e nominato ausiliario di polizia giudiziario – ha ricostruito doviziosamente una delle ispezioni compiute nell'impianto di Cetraro”.
Sempre De Santo continua sostenendo che “Il docente – testimone dell'accusa sentito oggi nell'ambito del procedimento contro i vertici delle aziende che negli anni hanno gestito buona parte dei depuratori delle cittadine della costa tirrenica – ha sottolineato come anche quelle anomalie al depuratore di Cetraro potrebbero essere la causa delle famigerate strisce di color marrone-scuro ben visibili in mare”.
Infine l’articolo prosegue evidenziando che :”Attraverso alcune prove effettuate con galleggianti ha spiegato il tecnico si è potuto comprendere che il materiale immesso nelle condotte sottomarine terminali dell'impianto cetrarese sarebbero potute arrivare fino ad Amantea”.
Ho atteso pazientemente che i politici amanteani riprendessero la notizia e facessero qualcosa. Sono passati 15 giorni e niente! Proprio niente.
Per esempio convocando il tecnico ed acquisendo le informazioni tecniche alla base della sua affermazione o di quella del giornalista.
E’ evidente che se il materiale dello scarico fognario di Cetraro inquina il mare di Amantea , la nostra città ha il dovere di pretendere la sospensione di tale scarico e di pretendere dal comune di Cetraro i danni per l’ inquinamento del nostro mare.
E se Infusino smentisse, la stessa cosa andrebbe fatta nei confronti del giornale
Se al contrario la cosa non è vera sembra necessario intanto chiedere la logica che sottende la sua diffusine giornalistica che orienta il turismo verso Cetraro ed i comuni a nord e non certamente verso quelli a sud, i comuni di Paola ed Amantea compresi.
E soprattutto vorremmo sapere perché nemmeno la minoranza ha preso una decisa posizione sulla cosa .
Ed ancora vorremmo sapere perché il comune di Amantea continua a nascondere la panna galleggiante che pur possiede da 15 anni nella sua originale plastica e non si preoccupa di disporre la messa in uso finalizzata a bloccare il trasporto da nord verso sud di quanto galleggia sul mare, oli fognari compresi.
Ma davvero si pensa che ampliando il numero dei lidi si viaggia verso un turismo ottimale per Amantea e la sua economia?
Ci sembra che ad Amantea si giochi con i problemi del mare. In primis l’amministrazione comunale, ma, insieme ad essa, anche chi approva progetti per sensibilizzare la comunità alla sicurezza, prevenzione e valorizzazione del mare, senza adottare provvedimenti concreti per mantenerlo davvero pulito.
Basta giocare. Il mare è indispensabile per il turismo amanteano. E’ necessario ricordarlo!!