
Una simpaticissima manifestazione di giochi popolari in onore di Sant’Antonio da Padova, patrono di Amantea, si è svolta ieri pomeriggio in corso Umberto Primo.
Il corso era pieno di bambini e ragazzini che insieme ai loro genitori ed ai loro nonni aspettavano di poter partecipar e, nel contempo, gioivano quando a partecipare erano gli altri.
Organizzati da Simone Vairo ed altri giovani e meno giovani della associazione i giochi sono stati un successo popolare.
Un po’ di tutto.
I giochi sono iniziati con il Palo della cuccagna, dominato da un gruppo di giovani più atletici.
Poi il gioco più partecipato del tiro della fune.
Tante le squadre di partecipanti.
Basta dare una occhiata alla foto.
Bambini e bambine a tirare la fine con impegno, spesso senza nemmeno comprendere fino in fondo il gioco stesso.
Tanta la gioia era quella di partecipare e di andare a prendere la piccola medaglia che dava lil senso della partecipazione.
Una medaglia per tutti ed un sorriso per gli amici i genitori ed i nonni
Lo stesso sorriso e la stessa gioia di partecipazione che ha accompagnato anche la gara della corsa con i sacchi, spesso accompagnata da una caduta.
Ma la gioia più grande è stata nel rompere i “ vummulelli” che a centinaia erano stati appesi a diverse corde che hanno riempito il “bancato” lo spazio così denominato perchè un tempo erano la sede dei banchi per il mercato, proprio a fianco al Municipio.
Muniti di casco atto ad evitare che si ferissero con i cocci della “vummulella” da loro stessi spaccata, talvolta con l’aiuto dei genitori che avevano il sorriso più largo.
Tanti i premi , tra cui buoni per il gelato di Sicoli e soprattutto tantissimi buoni del Bar Happy Hour di Gabriele Morelli in Via Margherita.
Ma c’è stato spazio anche per i grandi, grandi ridiventati bambini, forse i più bambini di tutti a giudicare dai loro sorrisi
Due numerosi gruppi di sono sfidati nel tiro della fune, proprio davanti al municipio
Intensi e frenetici i preparativi.
Poi il via.
Allora i muscoli si sono tesi, fino alla spasimo.
Ma il gioco è durato poco, anzi pochissimo.
Ed è finito con un ruzzolone collettivo.
All’improvviso la corda si è rotta ed i giocatori sono tutti piombati per terra.
Si sono alzati, quasi subito, toccandosi e guardandosi braccia e ginocchia .
Qualche ferita lacero contusa ma niente di serio
A rimetterci è stato un cellulare comprato da pochissimi giorni e che è stato letteralmente spaccato del peso del contendente.
Ahimè. Il monito di “non tirare…troppo la corda” non è servito.
Sembrava un gioco, era un gioco, ma la corda si è rotta lo stesso.
La Gara dei sacchi
Tiro della fune
Tiro alla fune preparazione
Bimbi si prepano al Tiro della Fune
Sant'Antonio - Patrono di Amantea
I grandi si preparano
Tirano, tirano, tirano.... poi la corda si spezza e cadono
Per fortuna la Croce Rossa era lì, sempre pronta a soccorrere chi ne ha bisogno
La prima edizione della "Festa dello Sport" a San Pietro in Amantea svolta 10 giugno si è conclusa positivamente, sia per la partecipazione in massa e sia per il divertimento, l'intrattenimento e la gastronomia.
L’evento, lo ricordiamo, organizzato dalla Pro Loco e dall’Associazione Sportiva Atletico San Pietro per festeggiare il raggiungimento di due importanti traguardi, da parte dell'Atletico San Pietro;
la conclusione del Campionato di Calcio a 5, nella categoria di serie C,
l’apertura delle manifestazione estive da parte della locale ProLoco, con tante soprese ed iniziative in corso d'opera per questa stagione estiva.
Lo scopo della manifestazione era quello di promuovere un calcio pacifico e pulito, privo di agonismo e all’insegna del divertimento.
Dopo la conclusione del torneo di calcio a 5 (quattro le squadre che si sono sfidate a suon di gol), la locale ProLoco ha instrattenuto e divertito gli addetti ai lavori ed il numeroso pubblico accorso per l'iniziativa, con la degustazione gastronomia locale e come da tradizione un buon bicchiere di vino, ma anche con le note del gruppo calabrese di musica popolare AlmaFolk.
Hanno concluso la serata le mirabolanti esibizioni di calcio FreeStyle del maestro Antonio Michienzi.
"Questo primo traguardo raggiunto con successo, - queste le parole degli organizzatori - ci induce sicuramente a pensare positivamente alla prossima seconda edizione da riproporre al meglio per l'anno prossimo.
Il povero Fortunato Furgiuele e la moglie erano andati nel loro orto in campagna dove avevano raccolto due mazzi di insalata e poche patate.
La cena della sera.
La campagna era una parte importante della loro serena esistenza.
Poi erano saliti in auto, una Fiat Punto, per scendere fino ad Amantea.
Dovevano percorrere la antica strada interpoderale detta di San Procopio e raggiungere la SS18.
Pochi metri, poi la tragedia.
Appena fatta la curva a destra l’auto per ragioni non cognite è uscita fuori strada ( vedi foto) ed ha percorso una ventina di metri ribaltandosi verso sinistra e finendo addosso ad un pino il cui tronco ha totalmente schiacciato ed incavato il tettuccio.
Tra le possibili ragioni ascoltate sul posto un abbagliamento del sole od un malore.
La seconda appare più credibile considerato che intorno alle 12.30 il sole era in posizione alta nel cielo e tale da non poter abbagliare
La panda nello scendere ha preso velocità e si è letteralmente distrutta.
Ambedue gli air bag sono scoppiati ma non sono stati sufficienti tutelare la vita dei due anziani coniugi.
Il povero Fortunato anzi è stato sbalzato fuori dall’auto.
Diversa la sorte della moglie che è rimasta probbilmente compressa dall'airbag.
E pensare che forse sarebbe bastato un buon gard rail per evitare la morte dei due coniugi, un gard rail capace di respingere l’auto sulla carreggiata.
E comunque la sorte ha voluto che l’auto sia sbandata in un posto dove la strada viaggia alta sul terreno sottostante.
50 metri più avanti, se anche fosse uscita fuori strada non sarebbe successo nulla perché il terreno arato avrebbe fermatola corsa dell’auto dopo pochi metri.
Oppure se fosse sbandata verso destra cioè verso il costone alto della strada.
Ma il destino non ragiona, agisce e lo fa senza alcuna pietà per chi ne resta vittima.
Non solo ma a creare ancora più angoscia e rabbia è stato il fatto che l’auto con le due vittime è rimasta quasi 4 ore senza essere scoperta.
Solo 4 ore dopo una ragazzina ha segnalato il tutto ai genitori che hanno immediatamente allertato i soccorsi.
Sul posto i carabinieri della locale caserma guidata dal maresciallo Cerza, la protezione civile con Viano di Puglia, i vigili urbani di Amantea. E verso le 18 anche il medico legale.
Il luogo dell'incidente
Il punto di uscita dell'auto
L'Auto presa dal lato
L'auto completamente distrutta