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Una data fatidica.

 

Potrebbe essere l’ultimo giorno di presenza ad Amantea della Brigata della Guardia di Finanza.

Una ultima sofferta perdita per una città che ha avuto un passato importante e sembra definitivamente certo abbia un futuro incerto e negativo.

 

Un futuro da piccola realtà politica , non certamente da grande città.

Un paesino che si riduce in tutto.

Nei servizi .

Basta pensare appunto alla Guardia di Finanza e prima ancora all’ufficio del Giudice di Pace, alla Pretura, all’ex ASL.

Nell’economia.

 

Basta pensare all’edilizia ferma e distrutta da abnormi previsioni di nuove costruzioni, all’agricoltura  con i terreni consumati da previsioni urbanistiche impossibili, al turismo distrutto da scelte informi ed infelici.

Nella politica .

Una politica che aveva  saputo creare il PIT, il CIBTC, l’Appennino paolano  ed un’altra che ha saputo distruggerle isolando così Amantea.

E potremmo continuare a lungo…

Ma il futuro è nero!

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Il trasformismo politico non è solo italiano. Anche Churchill cambiò casacca al meno un paio di volte!

 

Qualcuno suggerisce la regola secondo cui non si può cambiare partito nel corso della legislatura ( leggi anche consiliatura) senza rinunciare contemporaneamente al seggio.

E, questo, indipendentemente dal seggio parlamentare, regionale, provinciale, comunale.

 

Una regola, una norma, difficile da imporre se non imponendo il rispetto della volontà dell’elettore che ha espresso il proprio voto al politico sulla base del suo programma dell’ eletto.

Era il1882, ai tempi di Agostino Depretis dal 1876 al 1887, quando questo fenomeno ebbe inizio.

Allora come oggi si tratta di passaggi politici pagati o compromissori.

Oggi, sotto il governo Renzi, il fenomeno ha raggiunto quota 236 onorevoli, tra deputati e senatori.

Nei comuni, invece, sono migliaia.

Amantea non resta certamente esclusa da fenomeno.

 

Difficile per la minoranza, che è apparentemente senza poteri, restare tale senza avere , cioè, il potere di indicare chi assumere, di essere atteso, sotto casa o davanti al bar del paese, per sentirsi ossequiato e richiesto di un favore.

Ed allora viene accarezzata , se non studiata e calcolata, nei tempi, forme e modi, la possibilità od opportunità di trasformismi.

Parliamo, ovviamente, di minoranza che si trasferisce dall’altro lato del consesso ,proprio per avere quella attenzione, se non quegli incarichi o ,comunque, quel potere, tipico della maggioranza.

Parliamo di “voltagabbana”, di saltatori di steccati, di quaglie saltatrici, o più elegantemente di “Scouting”.

Due transfughi Razzi e Scilipoti, eletti con Di Pietro, nel dicembre 2010 lasciarono l'Idv per trasferirsi, armi e bagagli, nel variopinto gruppo dei "Responsabili", che sostenevano l'esecutivo guidato da Berlusconi.

 

Un importante passaggio di casacca fu quello dei sette parlamentari di Scelta Civica (Monti) passati al Pd.

Nel 2013 i montiani da 69, rimasero 25.

E poi Sel ha perso 10 deputati alla Camera.

E gli stessi grillini hanno perso 32 unità.

Ed infine Forza Italia ha perso decine e decine di deputati e senatori.

Ora si parla di consiglieri di minoranza disponibili, se non pronti, a passare con la maggioranza di Monica Sabatino.

Ma conviene in queste condizioni di fragilità?

E fino a quando il popolo bue sarà disponibile a dimenticare coloro ai quali ha dato il voto se questi poi lo tradiscono?

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Scrive Sergio Ruggiero del “La nuova Prima vera”

Nel Consiglio del l’agosto 2015, lamentammo il ritardo con cui l’amministrazione di Amantea portava in Consiglio il Bilancio di previsione e le tariffe comunali tra cui la Tari.

 

Il ritardo ha di fatto determinato l’annullamento della Delibera n. 37 da parte del Tribunale Amministrativo Regionale, e conseguentemente di quanto in essa contenuto e discendente.

 

Come dire, un gran pasticcio nato da un grandissimo pasticcio, figlio dall’approssimazione nella politica tributaria dell’Amministrazione comunale.

In quella circostanza, infatti, avevamo segnalato l’inadeguatezza della struttura contabile ed amministrativa del Comune di Amantea e avevamo chiesto le dimissioni dell’Assessore Tempo, al quale avevamo attribuito la colpa politica, a nostro parere, di non disporsi a porvi rimedio (o a non potersi disporre) con la dovuta determinazione.

L’annullamento della Delibera n. 37 da parte del TAR, adesso, condurrebbe alla non validità delle bollette TARI determinate sulla base della medesima delibera.

 

Possibile, ci chiediamo, che al momento dell’approvazione nessuno si sia accorto che si stava approvando un atto illegittimo?

Non se n’era accorto l’ufficio che ha firmato per garantirne la regolarità tecnica?

Non se n’era accorta la Segretaria allora anche ragioniere che ha firmato per la regolarità contabile e ne ha garantito la legittimità?

Non se n’era accorto l’assessore Tempo che ha proposto e relazionato l’atto in Consiglio?

Non se n’era accorto l’intero corpo della Maggioranza che l’ha approvato nonostante le Nostre argomentazioni?

Ed ora come se ne esce?

Saranno restituite le somme versate ai cittadini?

Non saranno restituite?

Sarà lasciato tutto così in vista di un conguaglio di regolarizzazione?

E chi pagherà per le raccomandate di invio delle bollette ed ora per le eventuali comunicazioni di annullamento?

E le circa ventimila Euro spese per l’elaborazione dei ruoli adesso nulli?

E per le complicazioni a carico del pur valente Ufficio dei Tributi?

 

Eppure il Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 2015 aveva impugnato la delibera con ricorso n. 1839 aprendo di fatto il procedimento di fronte al Tar Calabria.

Nonostante questo l’Amministrazione, alla quale il ricorso era stato regolarmente notificato, ha fatto elaborare il ruolo e nel 2016 ha inviato le bollette ai cittadini, ovviamente con lettera raccomandata.

Nella illusoria speranza che si trovi una soluzione che non danneggi ancora una volta solo e soltanto i cittadini, direttamente o indirettamente, ci sentiamo di invitare ulteriormente la Maggioranza a riflettere sulla propria adeguatezza a governare la città e il territorio, cosa difficile, certo, ma riteniamo impossibile a quanti credono politicamente di poter gestire tutto ergendo steccati a protezione di orticelli e conventicole.

 

Amantea 21.06.2015 Sergio Ruggiero Consigliere comunale gruppo “La nuova Primavera”

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