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Del funzionamento estivo dei servizi territoriali di Radiologia ad Amantea (Cs), la deputata Dalila Nesci e la consigliera comunale Francesca Menichino hanno per iscritto chiesto conto al sindaco Monica Sabatino, al dg dell'Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, e ai commissari per il rientro dal disavanzo sanitario regionale, Massimo Scura e Andrea Urbani.

 

Per le due portavoci del Movimento 5 stelle non c'è sufficiente informazione, in proposito, dato che le notizie in circolo fanno riferimento a indiscrezioni forse trapelate dall'Asp di Cosenza e poi rilanciate in ambito politico.

«Si tratta – spiegano le due portavoci – di sapere quali siano effettivamente le carenze di personale che traspaiono e di assicurare, all'occorrenza, da parte della direzione generale dell'Asp di Cosenza, le migliori risposte per la diagnostica radiologica durante l'estate e nel periodo successivo.

«Al fine – conclude la nota di Nesci e Menichino – di capire che cosa realmente è stato previsto o fosse nel merito in previsione, chiediamo precise delucidazioni e i relativi atti del caso alle Autorità in elenco, con la certezza di ricevere pronta risposta».

Il primo nostro dubbio è che passerà l’estate e non avremo alcuna risposta od al massimo avremo risposte interlocutorie ,approssimate, rimpallanti, senza soluzione del problema che è così rilevante che imporrebbe almeno un accesso del M5s al poliambulatorio di Amantea, un convegno di una o più giornate per discutere ma essendo prima i possesso dei dati necessari ed in particolare del carico di lavoro , della sua organizzazione e della dotazione di personale e strutturale

Continuare ad affrontare (?, sic) il problema della Casa della salute da una postazione che sembra una capanna della salute offende gli ammalati di Amantea e del suo comprensorio e gli stessi medici radiologi ed i tecnici che offrono con stile umano e capacità professionale la loro scienza ed il loro amore per i pazienti.

Comunque è sempre un primo piccolo passo sulla strada giusta dopo che la “rete stramata” ( nessuno si offenda, per carità) non pesca più nemmeno consenso sociale, figurarsi risultati.

Resta poi il mistero di capire come mai il M5s non abbia interessato la dottoressa Giuliana Bernaudo, il dr Fatarella , lo pseudo onorevole Pacenza, il presidente Moliverio. Capiremo ?

E resta da capire come mai in un territorio dove ci sono troppi tumori mammari , come il nostro, non si compri almeno un mammografo tridimensionale ad alta definizione.

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Scrive la consiglie ra del M5s Francesca Menichino in relazione alla risposta del comune alla sua interrogazione sul concorso dei vigili:

“E’ una “non risposta” il riscontro che ci forniscono il sindaco di Amantea e il responsabile dell’ufficio personale alla nostra interpellanza sul concorso per la stabilizzazione dei vigili.

C’erano stati il ritardo ingiustificato, l’intervento del TAR e la bocciatura di tutti i vigili precari, tranne una, la moglie dell’attuale vice del comandante Caruso.

C’era stata poi una denuncia pubblica di una delle vigilesse in un nostro comizio verso la politica “affamata di potere” e autrice di “facili promesse elettorali”

Di lì un accesso agli atti e il riscontro di tanti, troppi errori: griglie modificate, valutazioni non presenti nelle griglie, voti corretti che in un caso, per l’unica vigilessa promossa, hanno modificato l’esito stesso del concorso, visto che con le correzioni la candidata Faceto è passata dalla bocciatura (20,5) alla promozione (21,5).

Il 6 giugno avevamo interpellato il sindaco, il consigliere Adelmo Mannarino delegato al personale, il funzionario Mario Aloe e la segretaria generale; qualche giorno fa ci è giunta via mail-pec la risposta.

E’ veramente imbarazzante leggere il testo di questa risposta, per diverse ragioni:

-Al di là degli errori ortografici che balzano all’occhio (ne abbiamo contati dieci) ciò che più colpisce è che per dare risposta il responsabile del personale non ponga in essere osservazioni proprie, ma abbia dovuto chiedere “controdeduzioni” alla Presidente di Commissione dott.ssa Sicilia.

Quasi volesse delegare a lei anche le proprie responsabilità.

-Di fatto poi non vengono date risposte nel merito e non v’è alcuna chiarezza rispetto ai rilievi mossi, che, e questo è l’assurdo, la dott.ssa Sicilia dichiara esplicitamente di non aver compreso.

Ed infatti in alcuni punti risponde in modo difforme dalla interrogazione posta.

-Nulla poi si dice sul perché questa procedura che era un atto dovuto sia stata rinviata fino al punto che i concorrenti si son dovuti rivolgere al Tribunale amministrativo regionale che poi ha condannato il Comune al pagamento delle spese.

-E nulla si dice sulla necessità di non far gravare queste spese sui cittadini, come richiesto dal M5s.

In sostanza una risposta incompleta e pilatesca che affidiamo ai giudizi dei cittadini.

E che arriva mentre una delle vigilesse bocciate, Francesca Perna, risulta prima su 261 concorrenti in una graduatoria per soli titoli presso il Comune di Scilla. Dovrebbe essere un vanto per il Comune di Amantea per il quale lei ha lavorato per circa 10 anni. Lo stesso Comune che l’ha mandata a casa.

E se non lo meritava ha mortificato lei e la comunità.

E’ ora di restituire meritocrazia, trasparenza, imparzialità e legalità alle istituzioni pubbliche, e alle procedure di assunzione del personale. In modo che non si possa nemmeno dubitare che la politica sia intervenuta né per favorire né per danneggiare coloro che concorrono per un posto di lavoro.

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Hanno mentito, forse pensando di non essere sco

perti.

Ed invece eccoli lì tutti sbugiardati, sindaco, assessori, consiglieri e segre taria comunale:

 

 

il Ministero dell’Economia e delle Finanze prima di ricorrere al TAR per l’annullamento della Delibera della TARI aveva inviato una comunicazione molto chiara rivolta al Comune di Amantea con la quale si “invitava il Comune a procedere all’annullamento in autotutela della delibera invalida.”

Ma “l’invito non sortiva alcun effetto e pertanto al Ministero non restava che l’impugnazione dinanzi al TAR”.

La comunicazione era del 5 di ottobre e bastava ottemperare a quanto richiesto perché non accadesse tutto quello che è accaduto, il tragicomico in cui è precipitato il nostro Comune guidato in modo superficiale ed irresponsabile.

Ma l’assessore al Bilancio, Sergio Tempo, che ha illustrato i vari passaggi durante la conferenza stampa del 23 giugno si era ben guardato dal raccontare la verità.

E così aveva parlato del ricorso notificato alla fine di ottobre ma non della comunicazione con l’invito all’annullamento in autotutela della delibera di un mese prima.

Ma il M5s studiando la prassi amministrativa di altri comuni italiani e facendo un accesso agli atti ha scoperto la verità che era stata nascosta e adesso la rivela ai cittadini pubblicando gli atti trovati.

Se l’amministrazione Sabatino, ancora una volta voleva prenderci in giro non c’è riuscita.

Un’amministrazione che non ha nessun rispetto per i cittadini né per le regole, che non conosce la trasparenza né tantomeno i principi del buon governo della città.

Un’amministrazione alla quale chiediamo di:

-annullare il ruolo emesso sulla base di una delibera nulla;

-restituire ai cittadini i soldi trattenuti indebitamente;

- individuare le responsabilità dell’accaduto e imputarne i costi (circa 22.000euro) che non devono essere sostenuti in alcun modo dai cittadini di Amantea.

Se così facesse l’amministrazione potrebbe recuperare un po' di credibilità, ma dubitiamo che lo faccia perché i soldi che ha incassato in modo illegittimo, che ammontano a circa un milione trecentomila euro pare siano stati già spesi, non si sa come.

Tutto questo scempio potrà terminare solo quando andrà a casa l’amministrazione Sabatino, che vergognosamente, e nell’inerzia assoluta della Prefettura di Cosenza, ancora non riesce a trovare un responsabile della Ragioneria, dopo avere bocciato tutti i concorrenti di un primo concorso, mentre siamo ancora in attesa del secondo concorso, e si avvale ancora di un pensionato che casualmente è anche il padre del Sindaco.

E tutto questo se non fosse vero sembrerebbe una barzelletta.

Ma purtroppo è la verità, la tragica verità di un Comune allo sbando.

 

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