
Riceviamo e pubblichiamo
L'associazione Culturale La Guarimba è stata invitata dal Ministero dei Beni Culturali all'incontro dei vincitori del bando MigrArti che si è tenuto ieri a Roma in presenza del Ministro Dario Franceschini.
Giulio Vita, il direttore calabro-venezuelano de La Guarimba ha mostrato i risultati ed il modello di "Cinema Ambulante: storie di integrazione" (uno dei 7 vincitori di MigrArti), progetto di integrazione attraverso il cinema e l'illustrazione che si è svolto ad Amantea, in Calabria e ha coinvolto italiani e rifugiati realizzando 7 documentari, 1 murales, proiezioni di cinema italiano sull'integrazione e diverse conferenze. Il tutto grazie al coinvolgimento di Emergency, Comunità Progetto Sud e gli sponsor Comune di Amantea, Regione Calabria, Grafiche Calabria, Conad Campora San Giovanni, BigMat Alfano ed il consorzio Isca Hotels.
E ha avuto come Media Partners: Radio Barrio di Crotone e
Il Ministro ha annunciato che il bando MigrArti si farà ancora con un budget raddoppiato e Giulio Vita gli ha insegnato a fare la scimmia, il marchio dei guarimberos. Il Ministro ha apprezzato la mossa e l'intervento.
L'associazione è in fase di progettazione per il progetto del prossimo anno mentre organizza i progetti già avviati come: la prima videolibreria del cortometraggio internazionale in Calabria che sarà inaugurata l'anno prossimo; Tandem Ukraine, scambio culturale tra registi italiani e ucraini che ad aprile gireranno un documentario finanziato dall'Associazione; La Guarimba On Tour che prevede le tappe di Portogallo, Spagna, Stati Uniti e Grecia; e la V edizione de La Guarimba International Film Festival che si svolgerà dal 7 all'11 agosto 2017.
Come noto, il gran pavese è tecnicamente un Gran Galà di Bandiere, cioè una serie di bandiere che le navi innalzano in caso di particolari solennità. (vedi Eustacchi Pasino).
Si espone da prua a poppa passando per i punti più alti dell’imbarcazione.
Le occasioni per alzare il Gran Pavese sono normalmente il varo della barca o nave, poco importa, ma anche le feste, nazionali o locali.
Nel porto di Campora San Giovanni abbiamo visto la Nave Amantea.
Se volete vederla anche voi basta arrivare in località Principessa (dove c’è il micidiale autovelox da ben 30 kmh) e potete vedere (o se siete venuti da nord avete già visto) Amantea.
Da diverso tempo intorno alla Nave Amantea si agitano alcune persone, quasi soltanto amministratori, che fanno cambiare le bandiere che il tempo, il sole ed il vento hanno consumato o scolorito.
Non dico ogni giorno , ma molto spesso si assiste a questa cerimonia correlata al gran pavese.
Talora con la fascia da sindaco, altre volte con la banda musicale e comunque sempre con ridondanza di formalità.
Nei giorni scorsi siamo andati al porto a vedere la nave Amantea, il gran pavese ed eventuale cerimonia in svolgimento.
Ahimè, non c’era nessuno.
La nave Amantea era nel porto ed il gran pavese era esposto.
Tante bandiere colorate che sventolavano mosse dalla brezza.
Qualcuno ci si è avvicinato forse per vedere se scattavamo foto proibite.
Ma visto che non avevamo né una macchina fotografica, né un cellulare si sono tranquillizzati e dopo aver fatto una telefonata si sono allontanati.
Ad un certo punto gli occhi anziché al gran pavese ci sono andati alla nave. Non altro che per vedere chi vi fosse alla guida , e magari la divisa di capitano. Solo qualche mozzo addetto alla pulizia.
Ci siamo così accinti d andare via un po’ sconsolati per non aver avuto la opportunità di incontrare gli amministratori e di porre loro le opportune, e se volete provocatorie, domande.
Abbiamo salutato gli addetti al porto e ci siamo approssimati all’auto. Ci eravamo appena seduti quando d’ improvviso, qualcosa ci ha detto di tornare indietro e di riosservare a scena. Ci siamo avvicinati alla banchina ed abbiamo capito cosa aveva inconsciamente attratto la nostra attenzione. La Nave Amantea era stranamente bassa.
Cioè la altezza del ponte principale sul pelo dell’acqua era molto ridotta.
Le murate, infatti, erano bassissime.
Un nave strana?
NO!
Non galleggiava!!. La nave era affondata e la chiglia poggiava sul fondo!!.
Una nave ferma!!.
La nave era come la città , immobile, affondata.
Ma allora il gran pavese?
Per ingannare gli astanti, per far capire che tutto andava bene, per illudere, per dare l’’impressione della cura del paese, per un fatto meramente estetico , se volete per una presa in giro.
Una delle tante cose che la giunta fa per distrarre l’attenzione di chi avesse intenzione, e ci riuscisse, di guardare oltre .
Hai visto mai che qualcuno intuisca la verità!, si saranno detti e così insieme alle cerimonie varie ed alle celebrazioni formali. ecco anche il Gran Pavese.
La falle erano tutte sott’acqua.
Nascoste , inavvertibili.
E se non fosse stato per la maggiore attenzione data alla scena non avremmo (come tanti e come successo anche a noi prima di intuire) capito che la nave Amantea era affondata e solo grazie al basso fondale non era completamente scomparsa sott’acqua.
Solo la nave?
Speriamo di si, ma temiamo di no!
Questo è il comunicato inviato dal Gruppo Consiliare Insieme per la
Città:
“Con il Consiglio Comunale di ieri, si è consumata una delle pagine più brutte della storia politica ed amministrativa di Amantea.
Tutto è iniziato dalla richiesta rivolta all’ Assessore Tempo da parte del nostro capogruppo Mazzei circa l’ entità dell’introito derivante dall’IMU nel mese di giugno 2016 , in quanto si chiedeva la ratifica di una variazione di bilancio in aumento riguardante appunto l’ IMU.
L’Assessore Tempo stava rispondendo ed evidenziando che il MEF aveva trattenuto l’importo totale di quanto versato dai contribuenti Amanteani a parziale rimborso dell’anticipazione richiesta dai commissari nel 2008, e che gli era stato comunicato che la stessa era stata estinta da tempo.
Da qui uno scontro poco piacevole, per noi esterrefatti spettatori, tra il Vice-Sindaco Morelli e l’Ass. Tempo, reo di essere stato troppo trasparente verso il Consiglio Comunale.
Il Vice-Sindaco ha infine chiesto una verifica di maggioranza e la sfiducia dell’Ass. Tempo.
Fin qui la cronaca, triste e deprimente, che evidenzia lo stato di degrado politico ed amministrativo in cui versa la nostra cittadina.
E cosi, dopo tutti i nostri volantini, comunicati, interrogazioni , dopo che con un po’ di ritardo anche il PD cittadino, partito di riferimento della quasi totalità della maggioranza che governa Amantea, ha sottolineato la inadeguatezza e “ l ‘immobilismo “ che caratterizza i nostri sprovveduti amministratori, ora viene fuori ciò che noi abbiamo già scritto nel recente passato.
All’ interno della maggioranza è in corso una lotta all’ultimo colpo per il predominio sulla stessa.
Ora staremo in attesa degli sviluppi dell’insanabile frattura maturatasi all’interno del civico consesso, anche perché ci avviciniamo, ahinoi, al giro di boa dei due anni e mezzo di amministrazione, data in cui dovrebbe ed usiamo prudenzialmente il condizionale tenersi il ricambio promesso in Giunta:
Due fuori, stanchi ed immobili, due dentro freschi e vogliosi di dimostrare di saper far meglio.
Tutto questo è quanto succede, purtroppo, nelle oscure stanze del Comune, che poco interessa ai cittadini, ai giovani disoccupati, agli anziani desiderosi di maggiore attenzione, agli studenti costretti ad emigrare in altre scuole, alle famiglie che quotidianamente sbarcano il lunario, a chi spera in un futuro migliore.
Tutto ciò è in dirittura di arrivo, i segnali sono chiari e nitidi, si va verso la dissoluzione di questa esperienza amministrativa, nata con tante aspettative, che ha deluso, sin da subito la Città.
Sivaversoiltramonto…….sperandoinunalbamigliore. Il Gruppo Consiliare” Insieme per la città"