
Il Rotary di Amantea continua i suoi incontri ed i suoi convegni.
Domani 8 maggio alle ore 20:00 c/o i Saloni dell'Hotel La Tonnara una Conversazione a Caminetto su un tema attualissimo.
Il Dr. Vincenzo Settembre, Direttore Unità Operativa Anestesia e Rianimazione - Ospedale San Paolo Napoli parlerà della "Terapia del Dolore".
Supponiamo (e speriamo) che l’incontro serva per sensibilizzare i cittadini sul loro diritto ad accedere alla terapia del dolore, come stabilito dalla Legge 38 del 15 marzo 2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”, e di informarli sulla rete di assistenza locale, a cui si possono rivolgere per avere soluzioni contro il dolore.
Dobbiamo purtroppo segnalare che per la lotta al dolore, l’Italia risulta tra le ultime nazioni europee, insieme a Grecia e Portogallo.
Come evidenziato anche dal Ministero della Salute, nel nostro Paese esiste un vuoto assistenziale nelle tematiche riguardanti il dolore.
Si tratta di una problematica fortemente trascurata, come testimoniato anche da questionari su autopercezione del dolore e conoscenza della normativa veicolati ai cittadini in occasioni similari.
E questo, nonostante l’innovazione portata dalla legge 38/2010 che è una legge di progresso, ed è considerata a livello mondiale una legge ‘modello’ a tutela del cittadino.
La rete calabrese di terapia del dolore è stata articolata in una serie di Spoke (una rete di servizi territoriali che opera in regime ambulatoriale) individuati presso le strutture ospedaliere di Vibo, Lamezia, Crotone, Catanzaro e Reggio (questi ultimi due di secondo livello, cioè più strutturati rispetto ai servizi ambulatoriali degli altri Spoke).
L’Unità operativa complessa di Terapia del dolore e cure palliative dell’Azienda ospedaliera di Cosenza diretta dal Dottor Francesco Amato, è attualmente in funzione nel presidio ospedaliero di Rogliano, è invece l’Hub di riferimento per la terapia del dolore in Calabria.
Ma siamo molto lontani da quella necessaria capillarità sul territorio della cura della cronicità del dolore che deve essere assicurata da medici di medicina generale adeguatamente formati nelle aggregazioni funzionali previste dalla legge ed in particolare nelle istituzioni territoriali.
Al Rotary il merito di cominciare a parlarne.
Ci scrive l’amico Cupelli, diportista,
“Sono 4 mesi che il porticciolo di Amantea è chiuso e ancora, dicono, ci vorranno almeno 10 giorni per completare i lavori di rimozione della sabbia.
Tutto ciò è VERGOGNOSO oltre che NON PIU’ ACCETTABILE.
Il comune, proprietario dell’impianto, incassa circa 300.000 euro all’anno, da una massa di poveri “fessi” , colpevoli solo di essere appassionati del mare, che non avendo altre alternative, sono stati costretti da tutte le amministrazioni politiche precedenti ad accettare un contratto di fitto, oneroso, privo di garanzie e scarso di servizi.
Un esempio per tutto è la pericolosità dovuta alla scarsa illuminazione dell’imboccatura del porto.
Ho letto nei mesi scorsi diversi interventi su questa situazione, interventi anche entusiastici sull’inizio dei lavori di riattivazione a “fine marzo” ovvero 3 mesi dopo la chiusura!!!
Cosi come ho letto dell’ottima iniziativa che prevede la richiesta di un finanziamento con fondi europei per il completamento del porticciolo e l’allungamento dei bracci in mare.
Ma questa iniziativa lodevole, conoscendo i tempi della burocrazia, non vedrà frutti prima di 3 anni, calcolando l’approvazione del finanziamento, completamento e verifica progetto, autorizzazioni varie, affidamento lavori, ecc. ecc. , senza contare l’inchiesta ancora aperta della magistratura e i problemi con il demanio ancora non risolti.
Per cui è necessario, attivare interventi per garantire la COSTANTE manutenzione della struttura per i prossimi anni.
Secondo il mio modesto parere, come già scritto e pubblicato su questa testata in passato, bisogna uscire da questa gestione ibrida, ed auspico a tal proposito un intervento risolutivo del Commissario prefettizio.
Due le soluzioni sempre secondo il mio modesto parere:
1)Si affida la gestione totale del porticciolo, compreso la riscossione dei canoni, alla cooperativa che oggi garantisce la sorveglianza della struttura, dietro pagamento di un canone al Comune ( per es. 150.000 euro annui) e garanzie sulla costante ed appropriata manutenzione.
Questo allo scopo di garantire la pulizia costante dell’imboccatura , il controllo degli ormeggi , la creazione di servizi oggi insufficienti, interventi celeri per ogni esigenza, ecc. ecc..
2)Il Comune assume la totale gestione del porticciolo, crea un conto corrente dedicato per l’incasso dei canoni ed un capitolo di bilancio vincolato esclusivamente al governo del porto, al contrario di quello che è avvenuto fino ad oggi ovvero le somme incassate dai diportisti usati per le spese correnti dell’Amministrazione Comunale.
Al fine di garantire idonee disponibilità economiche per far fronte a tutti gli interventi necessari e principalmente IMMEDIATI, per la conduzione ottimale della struttura portuale.
L’unica cosa che non vorrei e che come in passato, viste le imminenti elezioni, qualche politicante usi il porto per facile pubblicità e poi, spenti i riflettori, fregarsene altamente.
Ricordo ad esempio due donne rivali, una candidata sindaca (che punta a ricandidarsi, sic!) e l’altra poi eletta sindaca e da poco decaduta (per fortuna), fare a gara due anni fa a chi si interessava di più del porticciolo, incontri vari e foto con i pescatori, progetti mirabolanti, promesse, ricchi premi e cotillon e poi……. NIENTE, nada, nichts, rien, anything..... o meglio il porto inutilizzabile l’anno scorso per 3 mesi e ora per 4 mesi che forse diventano 5. Fantastico.
Rosario Cupelli (diportista)
Scende in campo l’Associazione l’Incontro
Ce ne riferisce il presidente Luigi Rubino il quale dice: “Il quadro della politica amanteana è estremamente confuso.
Sicuramente molto dipende dalla condizione di dissesto finanziario che è ormai sicuramente alle porte.
Ci sembrava impossibile che coloro che sono responsabili di questa gravissima situazione potessero andare nelle case della gente a chiedere voti.
Eppure quasi tutti i candidati delle liste ricadono nel novero di chi è responsabile del dissesto.
Poco conta che si sia annoverabili tra coloro che lo hanno determinato direttamente o tra coloro che hanno visto avvicinarsi il dissesto senza far nulla”
“E poi- continua il presidente Rubino- quali garanzie di buon governo può dare al popolo un politico che ha fatto il male della città od ha visto fare il male e non ha reagito pur essendovi obbligato?”
“Basta minestre riscaldate , basta brodini di dadi e fidelini”
“Amantea può continuare ad essere una città importante , un luogo da visitare e da conoscere, un luogo da amare “
“Ma per avere un futuro occorre lasciare il passato alla spalle, occorre un salto di qualità che è possibile solo a chi non è compromesso”.
“Per questo ci vediamo costretti ad entrare in campo. Con una squadra di giovani che non portano alcuna responsabilità di quanto successo. Che non potranno essere accusati da nessuno, ai quali nessuno potrà contestare alcuna responsabilità”
“Tutto nuovo, solo nuovo”
“Non solo. Porteremo in campo una squadra che gestirà il potere in modo condiviso e senza nessun padre-padrone”.
Domani il primo incontro formativo della lista