
Sostiene il M5s che domani 3 agosto si farà il consiglio comunale per surrogare Marcello Socievole ma senza alcuna attenzione alla richiesta del M5s di convocazione per “discutere dei gravi casi giudiziari che hanno coinvolto la maggioranza con l’arresto di Socievole prima e l’avviso di conclusione delle indagini al consigliere Rocco Giusta”
Non fa sconti a nessuno Francesca Menichino!
Ma leggete voi:
“Il Consiglio Comunale urgente si farà, ma non per le motivazioni chieste da noi una settimana fa
Stamattina siamo state in comune e dopo poco incontriamo il messo comunale che ci ha notificato la convoca del consiglio comunale in sessione straordinaria ed urgente che si terrà domani alle 15:30 con un solo punto all’ordine del giorno: “SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE A SEGUITO DI PRESENTAZIONI DI DIMISSIONI”.
Le dimissioni sono quelle di Marcello Socievole accusato insieme a Franco La Rupa per voto di scambio e tentata estorsione, vicende che tutti conosciamo e che hanno portato purtroppo di nuovo la bellissima Amantea alla ribalta della cronaca nazionale;
a tal proposito avevamo chiesto un Consiglio Comunale urgente il 27 luglio, proprio per discutere dei gravi casi giudiziari che hanno coinvolto la maggioranza con l’arresto di Socievole prima e l’avviso di conclusione delle indagini al consigliere Rocco Giusta che ha dato poi le dimissioni da assessore al bilancio arrivato dopo solo 5 giorni dai precedenti arresti e parlare dei tanti problemi che affliggono la città, confrontandosi nella sede opportuna quale è il consiglio che “rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo” (Art. 1 Statuto Comunale), ma alla nostra richiesta di risposta è arrivato un “garbato” no che pubblichiamo e che viene motivato con la circostanza che “per obbligarne la convocazione deve essere fatta per lo meno da un quinto dei consiglieri” per cui scrive Caterina Ciccia “appare evidente che la vostra richiesta non è esposta agli obblighi di legge”.
Dunque l’unica cosa che domani il consiglio urgentemente convocato dovrò fare sarà provvedere alla surroga del consigliere dimessosi:
entrerà Giuseppe Maria Vairo al posto di Socievole. Giuseppe Maria Vairo, giovane architetto che il 13 maggio scriveva su Facebook “la lista azzurra con Mario Pizzino SINDACO, ispirata da Franco La Rupa della quale faccio parte, è la migliore possibile […]” come se fosse un vanto ispirarsi ad un uomo politico conosciutissimo alla magistratura adesso in carcere per voto di scambio e indagato già in vari processi tra cui Nepetia e Omnia.
Dovremmo quindi domani partecipare più o meno passivamente al primo consiglio comunale dopo gli arresti e dopo l’indagine a carico dell’ex assessore Giusta ormai e surrogare Socievole con Giuseppe Maria Vairo, tacendo su tutto quanto il resto.
Questo esprime la giunta Pizzino che parlava di trasparenza e partecipazione.
D’altronde nella stessa missiva con cui dicono no al consiglio richiesto, scrivono pure che “il sindaco ha già comunicato presso le principali testate giornalistiche il pensiero suo e del suo gruppo di maggioranza al quale si rinvia per i relativi contenuti”.
Dovremmo dedurne che il sindaco fa il sindaco sui giornali e non nei consigli comunali?
Ci domandiamo dunque, già sulla sola base dei primi due articoli dello Statuto Comunale, a che cosa serva il consiglio comunale visto l’uso e il consumo che ne fa l’amministrazione Pizzino. Stamattina nonostante tutto, abbiamo cercato di mediare rispetto alle nostre richieste e proposte e abbiamo parlato a lungo col sindaco e la presidente del consiglio, chiedendo di convocare il consiglio non solo per la surroga, ma anche per affrontare e discutere la situazione attuale e qualsiasi altro problema che riguarda la comunità, come per esempio quello delle scuole medie.
Ma il punto all’odg è solo uno e nessuno altro.
Col sindaco abbiamo parlato anche degli arresti cercando di metterlo di fronte alle responsabilità delle sue scelte elettorali, ma ha negato tutto anche l’evidenza e ha pronunciato una frase che non dimenticheremo più: in politica la verità non esiste.
Cos’altro aggiungere? Che la città tutta viene ancora una volta mortificata dall’arroganza politica di questa “nuova” maggioranza che dimostra senza nessuna vergogna, inadeguatezza morale e politica nel continuare a governare Amanteae richiediamo le doverose e urgenti dimissioni.”
Ad Amantea rubano biciclette.
Tante biciclette che, poi, vengono rivendute ai profughi che a centinaia vivono nella nostra cittadina.
Spesso vengono riconosciute dai proprietari ed i profughi quando vengono sentiti dicono di averle comprate ma non sanno indicare da chi.
Che fare allora?
Denunciare i profughi per incauto acquisto?
O perseguire chi glieli vende?
Tanto oggi una bici costa poco e così coloro ai quali viene rubata ne può ben comprare un’altra che immessa sul mercato può anche essere rubata ancora una volta.
E così si cominciano ad usare protezioni varie per evitarne il furto.
Noi vi suggeriamo di identificarle.
Come? Semplicissimo!
Praticate alcuni fori sul telaio, fotografateli e postate le foto su facebook o, se volete, datene una copia ai carabinieri, una ai vigili ed una alla GDF, organismi ai quali, ovviamente andrete a denunciare il furto una volta avvenuto.
Ieri come oggi ladri di biciclette.
Il titolo fa venire in mente il bellissimo film di Vittorio De Sica dal titolo Ladri di biciclette.
Un film con il quale De Sica voleva "realisticamente" mostrare al pubblico la vita italiana dell'immediato dopoguerra.
Un film che è una poesia.
Il film di Antonio al quale rubano la bicicletta che gli era necessaria per lavorare e sfamare la famiglia, una bici che lui cerca disperatamente senza trovarla fino a quando disperato, tenta maldestramente di rubarne una incustodita, ma viene subito fermato e aggredito dai passanti.
Solo il pianto disperato del figlio Bruno, che muove a pietà i presenti, gli evita il carcere.
Bruno stringe la mano al padre e i due si allontanano tra la folla mentre su Roma scende la sera.
Il pubblico del cinema Metropolitan di Roma non accolse bene il film, anzi reclamò la restituzione del prezzo del biglietto.
Tutt'altra l'accoglienza a Parigi, con la presenza di tremila personaggi della cultura internazionale. Entusiasta e commosso, René Clair abbracciò al termine della proiezione De Sica dando il via a quel successo mondiale che ebbe in seguito il film.
Un film che è diventato patrimonio del cinema italiano e mondiale.
Ma quelli erano altri tempi.
Oggi è tutt’altra cosa!
Riceviamo e pubblichiamo la nota del progetto “ Un Mare di Libertà”.
Il progetto in questione rappresenta il più importante dei Service di questo Anno Rotariano, ormai giunto a termine.
Il Rotaract Club Amantea si è prestato, tramite aiuti pratici, a rendere del tutto accessibili ai diversamente abili. 2 stabilimenti balneari della nostra costa, il "Lido Mediterraneo" ed il "Lido La Plage".
Il Club farà dono, alle due strutture, di materiali quali:
sedie specifiche per la balneazione di un diversamente abile (sedie JOB), sostegni da inserire nella doccia, per permettere al disabile di lavarsi in piena autonomia e nel migliore dei modi, ed anche dei lettini "sdraio" appositamente strutturati per il portatore di handicap.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla disponibilità delle 2 Strutture in questione, dell'Amministrazione comunale e dai finanziamenti che sono arrivati al Club da parte di: Distretto Rotary 2100, Distretto Rotaract 2100 e Rotary Club Amantea.