
Il camion del comune trasporta i pezzi che compongono i palchi comunali.
Il personale delle cooperative si affanna sotto il caldo a montare il palco.
Siamo in Piazza Unità d’Italia , cioè la antica Piazza mercato vecchio.
No, non è cominciata la solfa dei palchi.
Quelli che vengono smontati e rimontati altrove a tambur battente per permettere la insistente e monotona successione o ripetizione di montaggio e smontaggio dei palchi che si portano appresso anche rumori fastidiosi.
In particolare di notte.
No. E’ il palco della festa di Sant’Antonio che comincia a spostarsi anche nella parte bassa del paese.
Domani 10 giugno il primo evento della festa annuale di Sant’Antonio di Padova del patrono di Amantea.
Il 15 maggio leggevamo la nota stampa dell’ amministrazione comunale dal titolo foriero di aspettative “Continuano le attività atte a potenziare il Poliambulatorio di Amantea”.
Nella stessa leggevamo che “in attesa della firma della convenzione per la Casa della Salute di Amantea continuano le attività atte a potenziare la struttura di Amantea”.
La risposta più attesa era quella relativa alla radiologia per la quale in passato si è avuto un forte depotenziamento.
Sia quantitativo che qualitativo.
Parliamo della Moc, del servizio di mammografia, eccetera
Sotto il profilo quantitativo l’amministrazione ha riferito che “ la dott.ssa Riccetti ha confermato la presenza del dott. Crispino e della dott.ssa Berardelli che garantiranno il servizio sei giorni alla settimana!”.
Abbiamo aspettato il mese di giugno, ma non è successo niente di buono.
Nei ruoli delle presenze non si legge quanto annunciato.
E la radiologia anche a giugno non ha il servizio “sei giorni alla settimana” per abbattere le liste di attesa.
Affatto!.
Siamo stati presi in giro? Magari senza volerlo. O, come si dice, l’impegno della Riccetti non ha avuto fortuna perché c’è chi la ostacola?
A tal punto ci viene il dubbio se anche l’altra notizia del nuovo Mammografo e della nuova Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) formulata congiuntamente dalla Direttrice distrettuale e dal dott. Lopez sia anche essa “di là da venire”.
Ma poi che c’entra il dr Lopez che opera nella rete ospedaliera?
Che c’entra Lopez con la rete della medicina territoriale ?
Aspettiamo la risposta della dottoressa Riccetti
Noi sappiamo una verità e cioè che Amantea conta poco e la politica amanteana ancora meno.
Sbagliamo?
Pur tuttavia siamo sempre fiduciosi che la buona volontà interposta alla fine ottenga gli sperati risultati.
Auguri ad Amantea.
Per una qualche misteriosa ragione il giovane non va a scuola
E la scuola avverte la famiglia.
Il fratello si mette in allarme per trovarlo qui ad Amantea.
E’ sul lungomare forse per lui l’elemento indicativo della libertà, cercata soprattutto da chi come lui soffre di una grave inabilità comunicativa.
Decide di salire verso la stazione.
Viene dalla luce del mattino e si infila nel sottoportico.
Complice probabilmente il buio incontra una sua amica e la abbraccia.
Ma non è la sua amica.
Né la sordità gli permette di capire cosa lei gli stia dicendo.
Lui tenta di riabbracciarla ma lei lo schiaffeggia e così il ragazzo si rende conto del tutto.
Sale su in stazione e tenta di trovare la ragazza per scusarsi e chiarire il tutto.
Li vede i carabinieri e pensa ch lo stiano cerando perché non è andato a scuola
Allora si impaurisce e scappa.
Ma i carabinieri lo rintracciano e lo fermano.
Senza problemi .
Per fortuna i miliari non si sono lasciati orientare dalle false notizie che fosse armato
Un comportamento che mostra da loro forza e la loro serenità e sensibilità e che risulta vincente.
Ancora grazie
Poi arrivano i congiunti e le certificazioni che offrono la misura della inabilità del giovane
Anche il giudice comprende a lo manda a casa
Domani tornerà a scuola
Una giornata no. Una brutta giornata che speriamo non gli lasci segni come la brutta otite che gli ha portato la sordità
E poi i suoi amici e compagni di scuola con il loro affetto saranno il giusto toccasana.
Ancora grazie a tutte le forze dell’ordine ed alla loro sensibilità
In questa vicenda ci hanno pregato di varie cose tra cui di omettere i nomi delle persone.
Ci dispiace di non poter dire grazie a chi lo merita. A chi ha anche pianto per questa vicenda. Appena possibile lo faremo personalmente .