Si è tenuta presso l’auditorium Casa della Musica di Cosenza la cerimonia di conferimento alla memoria della Laurea in Fagotto all’allievo Alfonso Perri Altomare prematuramente scomparso il 19 agosto del 2015.
“La Laurea ad Alfonso Perri Altomare – ha detto il direttore del Conservatorio di Cosenza M° Giorgio Feroleto – è un significativo riconoscimento che giunge dopo qualche tempo dalla prematura scomparsa del giovane musicista e si inserisce in una rivalutazione giusta per tutti i giovani calabresi che dimostrano quotidianamente una particolare propensione verso la diffusione della musica sul territorio”.
Il M° Alfonso Perri Altomare era stato studente sin dall’a.a. 1998/1999, conseguendo nel nostro Conservatorio prima il Diploma di fagotto del previgente ordinamento e successivamente il Diploma accademico di primo livello in direzione per orchestra di fiati.
Nel settembre 2015 avrebbe dovuto conseguire, appunto, il terzo titolo.
Inoltre era stato direttore del complesso Bandistico Curcio di Amantea, pur nella giovane età, ed aveva dimostrato particolari doti di generosità spirito di sacrificio e valenza musicale nel portare avanti un progetto bandistico importante come quello della città di Amantea.
Numerosissimo il pubblico presente e le testimonianze di affetto, di amicizia di tanti musicisti e giovani che ancora una volta dimostrano come la musica possa essere veicolo di solidarietà ed amicizia in una terra calabrese non sempre attenta alla diffusione dei talenti calabresi.
“La figura Alfonso – hanno ribadito i familiari – attesta che il Conservatorio può dare la possibilità di sviluppare competenze ed essere veicolo di promozione e diffusione di progetti utili alla collettività per aggregazione per tutti”.
A seguito della richiesta della famiglia, della deliberazione del Consiglio Accademico e dell’autorizzazione ministeriale, è stato concessa la pergamena, che è stata consegnata ai genitori visibilmente emozionati.
L’auto condotta da una anziana signora si ferma appena in tempo prima di entrare nel supermercato Interspar di Via Baldacchino.
Una guida poco comprensibile.
Almeno a giudicare dalla foto.
Aveva fretta?.
Non funzionavano perfettamente i freni?.
Solo una distrazione?.
Per fortuna che non entrava né usciva nessuno.
Ma cosa sarebbe successo se fosse entrato od uscito qualcuno?.
La cosa strana è che i carrelli sono difesi da una balaustra metallica, ma la stessa cosa non si può dire per gli utenti.
Nemmeno il marciapiedi a tutelare proprio da comportamenti come quelli nella foto.
Probabilmente sono queste le riflessioni che hanno portato un nostro lettore ad inviarci la foto.
Lo ringraziamo.
Ed il migliore ringraziamento è quello di pubblicare la foto di un incidente mancato proprio perché si correggano eventuali errori e si creino migliori sicurezze per gli accedenti.
E’ mancato per molto tempo dalle nostre pagine. Ora ritorna con un suo cavallo di battaglia, cioè il rispetto della legge, il rispetto dell’ambiente, l’amore per Amantea. E forse non è un caso se ritorna subito dopo le tristi vicende degli ultimi giorni. Ma ecco cosa scrive:
“Più degli insulti, a rendere incerto e infido il pubblico è forse l’uso esteso di certi espedienti, ai quali ricorrono sempre più spesso gli amministratori della cosa pubblica ed in particolare quelli di Amantea, che ormai sono senza veli.
A tale proposito, basterà citare un breve passaggio di un documento redatto dall’Agenzia del Demanio, Direzione Regionale Calabria con Protocollo n. 2018/5563/DRCAL/CZ” del 20 Marzo 2018 e spedito fra l’altro al Comune di Amantea – Ufficio Tecnico Urbanistica Demanio.
Oggetto: Demanialità sita in Amantea: “In riscontro alla richiesta di definizione di definizione dei profili dominicali relativi ad un’area sita nel Comune di Amantea ed antistante l’albergo ‘La Scogliera’, si rappresenta quanto segue.
Preliminarmente, per chiarezza nella trattazione, appare opportuno rammentare che l’area in esame persevera sulla particella catastale n. 44 del foglio 24 del Comune di Amantea, che risulta in testa al Demanio Pubblico dello Stato sin dall’origine e che è individuata come area Demaniale Marittima dal SID.”
La gestione della cosa pubblica deve fare in modo che l’etica non venga mai trasgredita.
Chi amministra non può non sapere che ogni suo agire individuale, e anche privato, con ciò che è pubblico, include una responsabilità dell’altro.
Ciò che è pubblico non può mai essere “mio soltanto”, tanto meno quando sono io ad averlo direttamente, per così dire, tra le mani.
Al contrario infatti, in tal caso, la responsabilità dell’altro è maggiore, in quanto sono io il garante di ciò che è e deve restare di tutti. Potere e arroganza vanno spesso a braccetto, e in particolare se si tratta di un cosiddetto “politico” locale e meridionale.
Ancor più seccante se il potente di turno, arrogante e prepotente si rivela anche cretino, una sommatoria i cui effetti sono letali. Leonardo Sciascia, che di arrogantemente stupidi, stupidamente arroganti ne incontrò parecchi, compilò una sorta di “classifica”, delle “disgrazie” che possono capitare in un crescendo rossiniano:
1) L’invidia dei colleghi.
2) Gli intrighi.
3) Disprezzo dei potenti.
4) L’imbecillità.
5) L’imbecillità più il fanatismo.
6) L’imbecillità più il fanatismo più lo spirito di vendetta.
Non capita solo al singolo, anche ai paesi; che la Calabria sia un paese strano dove può capitare di tutto e di tutto capita, è cosa di sfolgorante evidenza.
Chi scrive non ha remore ad ammettere che non sa spiegare ad amici stranieri quello che accade in Calabria e particolarmente nel proprio paese d’origine.
Non è possibile che l’Amministrazione, dopo aver ricevuto, il documento sopracitato, in Marzo, non abbia fatto nulla per sottrarre al privato ciò che dallo stesso viene rivendicato come ‘suo’ e cioè l’area antistante all’albergo ‘La Scogliera’ che era e continua ad essere un bene pubblico e che va sotto la dicitura di ‘Demanio dello Stato’.
Chi scrive è sempre più convinto che Il misfatto non consiste in atti di ostilità o di violenza o in manifestazioni di odio: basta l’offesa ai concittadini, cioè un’espressione di ingiuria o di disprezzo che leda il prestigio o l’onore della collettività, a prescindere dai vari sentimenti nutriti dall’autore nei confronti degli altri.
Beaumont sur Mer 3 luglio 2018 Gigino A Pellegrini & G el Tarik