
L'art. 2607 recita che " il Comandante della Polizia Municipale può anche esser soggetto non appartenente al corpo stesso, potendo anche essere non dirigente, purché sia in servizio presso l'ente di riferimento e abbia i requisiti necessari per appartenere al corpo".
Ad Amantea, di fatti, il Comando di Polizia Municipale è stato assunto a se dalla Segretaria Comunale Dott.ssa Chiellino.
Per quanto la stessa dottoressa Chiellino si impegni sui mille fronti dalla gestione della attività amministrativa alla assistenza giuridica del nostro Ente, il Comando di Polizia Municipale viaggia, ahinoi, con mille difficoltà, ed si vede ad occhio nudo.
Abbiamo nei mesi passati lodato l'impegno sul fronte Covid-19 da parte della Polizia Municipale cittadina, ma ora che l'emergenza sta assumendo un livello di "gestione della pandemia", rimangono in città tutti i nervi scoperti di anni di problemi non risolti, in primis la carenza di personale e soprattutto il mancato aggiornamento degli stessi operatori di Polizia Municipale.
Il ruolo che un operatore di Polizia Municipale è richiamato a ricoprire tutti i giorni è fondamentale in città, perché deve tutelare la sicurezza della cittadinanza, degli spazi pubblici delle città e del territorio di propria competenza.
Nello specifico è la Polizia Municipale, quale organo locale di controllo, viene chiamata a far rispettare la legalità dai più piccoli regolamenti di polizia urbana, fino al rispetto delle norme contenute nel Codice Penale.
Per poter meglio comprendere quale sono i compiti e quindi che cosa è tenuto a fare un operatore di Polizia Municipale, si deve partire dall’analizzare ciò che è previsto nella Carta Fondamentale della Nostra Repubblica:
La Costituzione.
Con l’art. 1 della L. 65/1986 vengono affidate ai Comuni, in forma singola o associata, le funzioni di polizia locale, che sono esercitate dai vari enti, che prevedono un’articolazione in servizi e in corpi di Polizia.
L’art. 2 afferma che “Il sindaco o l’assessore da lui delegato, nell’esercizio delle funzioni di cui al precedente articolo 1, impartisce le direttive, vigila sull’espletamento del servizio e adotta i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti.”
Il Sindaco, nel nostro caso la Commissione Straordinaria, ha il ruolo principale di impartire al Comandante le direttive su come dovrebbe esser organizzato il servizio.
Continuando a scorrere gli articoli della L. 65/86, si riesce a capire come già il legislatore nazionale sancisca che “collaborano, nell’ambito delle proprie attribuzioni, con le Forze di Polizia dello Stato, previa disposizione del Sindaco”, quindi la collaborazione che vi deve essere tra le varie istituzioni, in particolare tra le varie forze di polizia sia locale che nazionali, operanti su un territorio deve essere improntate ad una sana collaborazione.
Scorrendo il dettato legislativo è possibile notare come venga sancito che gli operatori di P.M., svolgono funzioni e compiti di polizia amministrativa; sono, cioè, chiamati, nell’ambito del loro territorio di competenza, a garantire, nelle materie di competenza, il rispetto delle leggi e dei regolamenti.
A tal fine quindi ai sensi dell’art. 5 la Polizia nell’ambito dell’ente territoriale, e nei limiti delle proprie attribuzioni, oltre che ad esercitare compiti di Polizia Amministrativa, esercitano compiti di Polizia Giudiziaria, Polizia Stradale ai sensi dell’art. 12 del Codice della Strada, e funzioni ausiliarie di Pubblica Sicurezza.
Qua occorre fare una differenziazione: mentre le prime due qualifiche di Agente/Ufficiale di Polizia Giudiziaria, nonché di Polizia Stradale, si acquisiscono al momento dell’entrata in servizio la nomina ad Agente di Pubblica Sicurezza con Funzione di ausiliario di P.S., non è automatica.
Infatti la nomina quale Agente di Pubblica Sicurezza, viene sancita dal Prefetto, dopo la comunicazione da parte del Sindaco (trattasi di atto dovuto) e dopo l’accertamento da parte dello stesso U.T.G. del godimento dei diritti civili e politici nonché la mancanza di condanne a pene detentive.
Nella Legge 65/86 tra gli articoli che ancora rimangono in vigore vi è l’art. 9 che tratta del Comandante del Corpo di P.M., e dove si sancisce l’obbligatorietà per gli Agenti di eseguire, nell’ambito del rispetto delle leggi, le direttive imposte dai superiori gerarchici, nonché dalle altre autorità ( es. Procura della Repubblica).
Restano altresì in vigore gli artt. 6 c.4, 8,9 c.2, 10, 11, 12 c.2, 13 e 14, tutte le restanti competenze e attività sono ora disciplinate con la L.R. apposita della Regione Calabria.
In considerazione di quanto espresso si fa urgente, a parer nostro, la predisposizione, da parte della Terna Commissariale, di un incarico ad hoc, oppure un concorso pubblico per ricoprire un ruolo fondamentale per un paese a vocazione turistica e commerciale, anche in considerazione della stagione estiva che si prospetta molto complessa.
Pazienti definti "guariti", vengono poi controllati in un secondo momento e trovati positivi senza mostrare sintomi.
E' accaduto a Wuhan come ad Amantea, sono stremati, e vorremmo vedere il contrario, i nostri concittadini a cui va tutta la nostra solidarietà.
Hanno ricevuto la prima diagnosi di Covid-19 chi ad inizio marzo chi ad aprile, sono stati curati a casa loro, ora a due mesi di distanza hanno fatto altri tamponi, e hanno scoperto di essere ancora positivi al coronavirus.
Questi nostri concittadini, di diversa età, non sono gli unici a trovarsi in questa situazione, anche se anche in Italia come in Cina, i medici affermano che ci sono diversi casi in cui pazienti definti "guariti", vengono poi controllati in un secondo momento e trovati positivi senza mostrare sintomi.
Ben di più dei 14 giorni previsti dal periodo di isolamento raccomandato a livello globale.
In Corea del Sud 163 persone che sembravano ormai "libere" da Covid-19 si sono ammalate di nuovo.
E qualche caso di difficoltà a superare la malattia si registra anche in Italia, dove una ragazza di 23 anni ha superato i 70 giorni.
Non è ancora davvero del tutto chiaro il “comportamento” del virus.
Ci sono iniziative farmacologiche interessanti che sembrano avere efficacia nel tenere “sotto controllo“ l’infezione , ma non è infrequente il riscontro di positività al tampone anche a distanza di più di 60/70 gg dal contagio anche in assenza di sintomi e di alterazione dell’emocromo.
Ne capiremo sicuramente di più nei prossimi mesi, anche grazie a tutti i medici ed agli scienziati che stanno lavorando intensamente senza sosta.
Dal 18 maggio tutti gli esercizi commerciali, di Amantea e non solo, potranno riaprire, lunedi quindi, si riparte, Italia ripartirà davvero.
Dopo un primo assaggio di Fase 2, sperimentato a partire dal 4 maggio con l'allentamento del lockdown e la ripresa delle attività produttive, dal 18 maggio tutti gli esercizi commerciali potranno riaprire se rispetteranno i protocolli di sicurezza o le linee guida messi a punto a livello nazionale per i singoli settori produttivi.
E' quanto prevede il decreto legge sulle riaperture esaminato dal Consiglio dei Ministri.
In merito alla riapertura abbiamo sentito alcuni esponenti del "Associazione Commercianti Vivi Amantea", gli stessi in debito di ottimismo non vedono l'ora di ripartire, ci dicono disponibili a mettere in campo tutta la loro professionalità di cui sono capaci.
I commercianti sono pronti a dare tutto se stessi per tributare accoglienza e supporto al turista/cliente, il centro commerciale all'aperto di Amantea si dichiara pronto.
Sempre l'associazione commercianti "Vivi Amantea" ci informa che Amantea sarà una cittadina sicura, dove commercianti e ristoratori avranno particolare attenzione alla sicurezza e dove ci si sentirà al sicuro mentre si mangia un gelato, si passeggia o si entra nei negozi.
Le persone che visiteranno Amantea, nei prossimi giorni, potranno stare assolutamente tranquilli, tutti i locali sono stati sacrificati e continueranno a esserlo in con cadenza settimanale, ogni commerciante e ogni commessa indosserà dispositivi di protezione individuale DPI, ed obbligheranno gli accessi nelle proprie attività con turni e solo esclusivamente a chi indosserà anch'esso dispositivi di protezione individuale.
Da lunedì, inoltre, gli Amanteani riacquisteranno anche il diritto alla mobilità, fino ad ora circoscritto alle visite ai congiunti o agli spostamenti giustificati da motivi di salute, lavoro o urgenza.
A partire dal 18 maggio gli spostamenti all'interno del territorio regionale e quindi anche verso le seconde case non saranno soggetti ad alcuna limitazione, fatte salve misure di contenimento più restrittive che potranno essere adottate dal governo con dpcm o dalla regione con ordinanza in caso di aggravamento della situazione epidemiologica.
Addirittura dal 3 giugno dovrebbero cadere i confini regionali, quindi, il giorno successivo alla festa della Repubblica, Amantea tornerà a essere pronta per la stagione estiva ad accogliere i turisti provenienti da fuori regione.
I confini regionali, di fatto, che oggi limitano gli spostamenti sul territorio nazionale, dovrebbero cadere definitivamente dal 3 giugno.
Il diritto a spostarsi liberamente è quindi arrivare nella nostra splendida città non potrà essere limitato dalle ordinanze dei presidenti regionali, ma solo da provvedimenti governativi (dpcm o ordinanze del ministero della salute in caso di urgenza) adottati per specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico.