Il “volto” del centro storico di Amantea è certamente rappresentato dalla rocca sulla quale esso insiste e da quanto su essa è stato costruito o realizzato.
Parliamo dei ruderi dell’antico castello, dei ruderi della Torre Normanno-Angioina, dei ruderi della chiesa di San Francesco d’Assisi, dei ruderi del collegio dei Gesuiti, della Chiesa matrice, delle antiche case e delle strade.
Ma sempre di straordinaria bellezza sono gli elementi arborei impiantati dall’uomo.
Parliamo degli aranceti , dei pochi fiori e soprattutto delle palme.
Ed in particolare della Palma dinanzi alla Chiesa Matrice, delle palme gemelle di Via Cavour e della palma sottostante la chiesa di San Francesco d’Assisi.
Ahimè il punteruolo rosso continuando la sua opera distruttrice del patrimonio naturalistico amanteano è riuscito a giungere fin sotto la chiesa trecentesca colpendo mortalmente la pianta.
Un’altra palma che lascia Amantea.
Una strage che continua . Infinita .
Il coleottero andrà via solo quando avrà finito di distruggere tutte le palme della città.
Tanto ad esso nessuno si oppone.
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Cinque mesi di attesa sono tanti ma ecco che , finalmente, Babbo Natale ha portato la tanto attesa autoscala esaudendo le richieste degli amanteani
Ora sarà possibile cambiare le lampadine fulminate.
E sarà possibile riparare i guasti alla rete elettrica di illuminazione, come per esempio nella zona nord di via Dogana
E volendo sarà possibile somministrare sulle palme attaccate dal Punteruolo rosso il disinfettante utile alla loro salvaguardia
Abbiamo ricordato che un litro di disinfettante ha un costo irrisorio( solo 18 euro) e serve per preparare ettolitri ed ettolitri di liquido da irrorare.
Con un po’ di buona volontà e preventivamente si può irrorare tale sostanza e salvare almeno le piante ancora non attaccate dal micidiale coleottero
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