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Il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati è grandemente preoccupato per il dramma della disoccupazione e per la fuga dei cervelli. Ecco cosa scrive:

“ Il sud sta morendo! Un silenzio pressoché tombale da parte dell'opinione pubblica nazionale, sta accompagnando il dramma che vive il Sud. Sul quale c'è bisogno di uno sforzo straordinario ed urgente da parte delle istituzioni del Paese.

Le cifre le conosciamo tutti da qualche anno. Anche quelle del 2013 e del 2014. Come anche le proiezioni del 2015.

Nel sud Italia, in Calabria in particolare, una percentuale assurda del 50% dei giovani ( che arriva fino all' 80% in alcune zone come la provincia di Crotone) non ha un lavoro, non l'ha mai trovato e, quel che è più tragico, non lo troverà ancora per i prossimi anni!

Nel frattempo migliaia di ragazzi lasciano il sud in cerca di lavoro (record ancora una volta in Calabria); con loro anche uomini e donne tra i 40 e i 50 anni, che provano ad emigrare nel resto d'Europa e in altri continenti. E per loro le prospettive sono ancora più nere.

I paesi delle aree interne del Mezzogiorno sembrano sempre di più veri e propri villaggi abitati solo da anziani.

La situazione è andata peggiorando negli ultimi 10 anni, nella più totale indifferenza dei governi nazionali, quelli a trazione leghista in particolare, che non l'hanno né capito né combattuto, ma anche per la più completa incapacità dei governi regionali, che davanti ad una crisi così devastante non hanno saputo far altro che balbettare. Tanto che i Fondi Comunitari sono stati, negli ultimi 15 anni, utilizzati solo nella minima parte, senza per altro provocare effetti positivi sullo sviluppo e sull'occupazione.

Non è possibile – nella condizione in cui ci troviamo- non dare ascolto ai territori meridionali, e calabresi in particolare, in preda alla disperazione e vicinissimi alla povertà vera e propria.

Manca ovunque il lavoro e mancano politiche di sviluppo e di sostegno. I recenti dati dello Svimez sulla disoccupazione e sulla situazione economica e sociale del Mezzogiorno, evidenziano le condizioni drammatiche in cui vivono le famiglie, mentre le imprese registrano percentuali altissime di mortalità.

I segnali positivi che, seppur ancora deboli, vengono dal comparto agricolo, soprattutto in Calabria, indicano una strada da seguire per rilanciare l'economia e produrre nuova ricchezza.

Gli obiettivi prestigiosi che si pone il governo Renzi, daranno sicuramente buoni frutti per tutto il Paese. Ma le condizioni disperate del Sud Italia richiedono un'accelerazione degli interventi, anche a carattere di urgenza, per sostenere i settori vitali dell' Agricoltura, del Turismo, dell'Innovazione, dell'Ambiente. Ed un pieno e positivo utilizzo dei Fondi europei per i prossimi 6 anni.

Il nostro appello è diretto a tutte le Istituzioni del Paese, all'opinione pubblica, alla grande informazione: il sud Italia ha bisogno di interventi produttivi urgenti, ha bisogno di interventi infrastrutturali e a difesa del suolo. Ma anche di misure straordinarie a sostegno delle famiglie, delle imprese e dei disoccupati”.

NdR. Ci dispiace, on Nicodemo per la sua preoccupazione, per il suo dramma.

Ci dispiace anche che si sia svegliato dal suo dolce letargo ed abbia scoperto oggi che il sud sta morendo, che tanti calabresi siano disperati ed al limite della povertà, che i fondi europei sono pessimamente utilizzati, che le imprese muoiano falcidiate sulla via di Damasco.

Ci dispiace soprattutto che lei creda o faccia finta di credere o voglia far credere che la colpa sia della lega e del fatto che i governi regionali abbiano finora balbettato( mai i nomi, mi raccomando; mai i partiti mi raccomando) .

Noi altri invece abbiamo certezze contrarie alle sue, abbiamo la certezza che la politica( alias, i politici) siano stati la ragione e la causa di questo dramma di una Calabria dove funziona ben poco e solo perché i politici hanno dormito.

Che ora Lei si svegli di soprassalto e gridi “Al Lupo, al Lupo” tentando di far credere di aver fatto il suo lavoro, ci appare inaccettabile !.

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 aereo“Accogliamo con entusiasmo la conclusione positiva relativa al procedimento di verifiche attivate da Enac– commenta la notizia Antonella STASI Presidente facente funzioni Regione Calabria. L’aeroporto di Crotone è riuscito a risolvere le problematiche tecniche che l’avevano visto in difficoltà negli scorsi mesi e rispetto alla nota della Direzione dell’Enac che aveva dato tempi ristretti per assolvere ai rilievi, pena l’avvio del procedimento di sospensione del Certificato aeroportuale; oggi la Società Sant’Anna Spa, e con essa sicuramente gran parte dei cittadini crotonesi, può ritenersi soddisfatta. Adesso ci sono le condizioni per riprendere le procedure ministeriali per l’attivazione di un nuovo bando e quindi individuare una compagnia che si faccia carico dei voli per Roma e Milano con oneri di servizio ed il completamento dell’iter per l’autorizzazione del Sieg che consentirà alla Regione Calabria ed agli altri enti di sostenere finanziariamente lo scalo.

Ho già fatto richiesta al Ministro Lupi di delega per indire e presiedere le apposite conferenze dei servizi, in considerazione del fatto che è andata deserta la gara relativa agli oneri di servizio pubblico per i collegamenti dell’aeroporto di Crotone e si è interrotto il procedimento relativo alla conferenza dei servizi a causa delle dimissioni del PresidenteGiuseppe SCOPELLITI. Proprio sabato 7 giugno abbiamo assistito anche alla ripresa dei voli che consentiranno di collegare Crotone con Verona, Milano-Bergamo e Torino. Per questo ringrazio la compagnia Trawel Fly che è per noi un partner molto serio ed affidabile, così come ha dimostrato negli ultimi tre anni, ed oggi conferma e consolida la sua presenza presso lo scalo pitagorico, non escludendo altre novità nei prossimi giorni. La Regione Calabria ha messo a disposizione delle risorse per attuare i collegamenti dall’aeroporto per le strutture turistiche della zona costiera verso nord e verso sud, affidando servizi straordinari nel periodo estivo, alle aziende di trasporto concessionarie. Sono fiduciosa  - conclude laSTASI– che il lavoro portato avanti in questi mesi possa portare presto buoni frutti, anche con il completamento dei lavori tecnici, in atto grazie ad Enav, che consentiranno molto presto l’attivazine dell’ILS e dei servizi di torre di controllo per far atterrare finalmente a Crotone qualsiasi compagnia Low Cost, e dunque anche Ryanair”.

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"Mi dispiace essere preso oggi - avrebbe riferito uno degli arrestati - perchè domenica avrei voluto votare".

Nessuna paura non è successo ad Amantea!

Calabresi si ma non in Calabria

Parliamo della operazione "Grande Drago", e dei 5 arresti eseguiti dopo le condanne.

Con i 5 arresti eseguiti stamattina si chiude definitivamente l’operazione “Grande Drago”, che nel 2002 aveva portato a disarticolare un’associazione a delinquere di stampo mafioso, con particolare riferimento alla “ndrangheta” calabrese (cosca Grande Aracri di Cutro), ritenuta responsabile di estorsioni, detenzione porto illegale armi comuni da sparo e da guerra, detenzione e vendita stupefacenti.

28 le persone all’epoca finite in manette in particolare tra l’Emilia e la Lombardia nel corso dell’operazione che aveva toccato fra gli altri anche i paesi di Monticelli e Castelvetro (Piacenza), comprovando per la prima volta, come hanno sottolineato gli inquirenti, infiltrazioni mafiose in Emilia Romagna.

Ed all’alba di stamattina sabato 24 maggio nelle province di Piacenza, Cremona, e Crotone, i militari della Compagnia di Piacenza insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo del comando provinciale e della Compagnia di Crotone hanno dato esecuzione a cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti affiliati al sodalizio criminoso.

Si tratta di cinque uomini di età compresa tra i 57 e 41 anni, tutti originari di Cutro e residenti a Monticelli e Cremona. Devono scontare condanne che vanno da otto mesi a 3 anni e 2 mesi di reclusione, pene diventate definitive nei gironi scorsi dopo il pronunciamento della Cassazione che ha fatto seguito all’appello presentato dopo le condanne inflitte dal Tribunale di Piacenza e dalla Corte di Appello di Bologna.

"Non se l’aspettavano - ha spiegato il tenente colonnello Luca Pietranera, comandante del reparto operativo di Piacenza, presente insieme al capitano Massimo Barbaglia, comandante del nucleo investigativo e al luogotenente Giuseppe Cocciolo, in questi giorni comandante interinale della compagnia di Fiorenzuola, - li abbiamo colti di sorpresa alle prime luci dell’alba e nessuno ha opposto resistenza; già nei giorni scorsi era stata monitorata la loro presenza nei rispettivi domicili".

Tutti, secondo quanto riferito, sono stati trovati all’interno delle proprie abitazioni, tranne uno rintracciato in un castello della provincia di Piacenza. Le persone finite in manette sono state condotte nelle case circondariali di Piacenza, Cremona e Crotone.

Resta sempre alta l’attenzione delle forze dell’ordine su possibili infiltrazioni mafiose nel territorio: "Siamo sempre all’erta - conferma il colonnello Pietranera - verifichiamo costantemente l’eventuale presenza di segnali che possano tradire l’attività della criminalità organizzata nella nostra provincia, il tutto in stretta collaborazione con la Prefettura e le altre forze di polizia"

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