
Catocastro è il bellissimo ed antico nome del fiume che dalle colline appenniniche giunge ad Amantea.
Il nome ha il significato di fiume che passa sotto (Dal greco κατά : sotto) il luogo fortificato ( dal greco Καστρον (luogo fortificato, rocca) latinizzato in castrum.
Un passato molto lontano, allora.
Ma forse un presente difficile e per taluni versi inaccettabile.
Troppe volte questo benedetto fiume degli amanteani è sporco e forse inquinato.
Sembra un gioco ottico di colori come un caleidoscopio.
Talvolta le sue acque sono limpide e chiare.
Tanto limpide che una volta erano piene di vita , pesci ed anguille comprese.
E le sue acque servivano per irrigare i terreni coltivati da decine e decine di famiglie che vivevano con i prodotti derivati dalla piana del quartiere omonimo.
Talvolta, come oggi, le sue acque sono di color marrone e tutto quanto trasportato si deposita nel mare.
Altre volte sono state nere o fortemente grigio scure e della causa di tale colore la gente non ha saputo niente.
L’Arpacal ci ha scritto che le analisi sono state fatte, ma che la procura di Paola ha segretato tali risultati.
Sicuramente per condurre opportune indagini penali.
Nemmeno il comune ed il sindaco, quale massima autorità sanitaria, sembra abbia saputo niente.
Ma prima o dopo sapremo.
Magari come conseguenza di qualche avviso di ultimazione delle indagini condotte dalla Procura
O forse con un decreto di archiviazione.
Il Ministero dell’Ambiente, in particolare la Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque ha comunicato ufficialmente l’8 Novembre scorso alla Regione Calabria il finanziamento degli interventi inseriti nel Piano Operativo “Ambiente” FSC 2014-2020, nell’ambito del quale era previsto il sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”.
Gli interventi ammessi a finanziamento sono sia per la riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera che per la bonifica di aree inquinate.
Nella prima linea sono inseriti 24 interventi per quasi 26 milioni di euro di finanziamento. Riguardano i comuni di Amantea, Belvedere Marittimo, Calopezzati, Carpanzano, Castrovillari, Falerna, Gizzeria, Longobucco, Melito di Porto Salvo, Motta San Giovanni, Parghelia, Petilia Policastro, Reggio Calabria, Rogliano, San Giovanni In Fiore, Scigliano e Strongoli.
In particolare, sono finanziati i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico e consolidamento dei pendii e del tracciato ferroviario lungo la linea Catanzaro-Cosenza a Carpanzano e a Scigliano.
“Tali lavori consentiranno il ripristino del servizio ferroviario esercito da Ferrovie della Calabria lungo l’intera linea a scartamento ridotto, restituendo ai territori interessati il diritto a una mobilità oggi sacrificata ogni oltre limite accettabile”, sottolinea il Presidente Oliverio.
Nella seconda linea sono inseriti 10 interventi per 56,4 milioni di euro di finanziamento. Riguardano la messa in sicurezza e bonifica di discariche site nei comuni di Crotone, Casignana, Gioia Tauro, Melicuccà, Catanzaro, Vibo Valentia, Mileto, Scigliano e Rogliano.
Tutti gli interventi sono a integrazione e completamento dei programmi di interventi più complessivi previsti su risorse del POR Calabria 2014-2020 e sulle risorse disponibili sul “Patto per lo Sviluppo della Regione Calabria”, di cui alla delibera CIPE 26/2016.
Per l’avvio delle procedure operative per l’attuazione degli interventi finanziati nel Piano Operativo “Ambiente” si è già tenuto un primo incontro a Roma presso la sede del Ministero dell’Ambiente alla presenza del Direttore Generale del Dipartimento per la Salvaguardia del Territorio e delle Acqua, dott.ssa Gaia Checcucci.
9 novembre 2017
Delle serie “faccio quello che voglio e non mi deve toccare nessuno”
Una barbona scende dal treno alla stazione di Amantea.
Poi tenta di ritornare verso Paola, da dove era venuta, ma essendo senza biglietto il capotreno non l’ha fatta salire.
Ad aiutarlo nella sua azione anche un ispettore di Polizia.
La barbona, allora, si arrabbia e reagisce in modo pericoloso per la sua salute.
Con una agilità sorprendente si arrampica sull’alta antenna delle comunicazioni delle Ferrovie!
Ed è rimasta sull’antenna per quasi un’ora correndo il rischio di cadere.
Poi un infermiere di passaggio chiama i carabinieri
La barbona nemmeno lo sa
Prima che arrivino alla stazione di Amantea però la barbona sente l’avviso acustico dell’arrivo di un altro treno diretto verso Paola e scende dall’antenna.
Si dirige verso il terzo binario e sale
Arriverà alla prima stazione dove magari sarà anche fatta scendere visto che viaggia sempre senza biglietto
Ma questa è un’altra storia.
La storia della disperazione , dell’abbandono, del “faccio quello che voglio e non mi deve toccare nessuno”.