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Amantea: Le elezioni e la finta guerra dei manifesti

Giovedì, 08 Giugno 2017 18:16 Pubblicato in Politica

Si vede che Amantea è una cittadina piccola, o, quantomeno, facilmente percorribile da parte dei candidati alle prossime elezioni.

 

La prova, tangibile, nel fatto che la attesa guerra dei manifesti in realtà non è avvenuta.

Sembra, infatti, che i candidati elettorali non abbiano dato ai manifesti elettorali tanta attenzione.

Si gli spazi elettorali sono pieni di manifesti e chi ha più soldi ne ha affisso di più di altri.

Qualcuno nemmeno uno.

Qualcuno pochi e quasi correttamente.

Qualcuno molti.

Magari solo per il piacere di vedersi o di farsi vedere.

Ma non più di tanto.

 

 

Insomma una finta guerra.

Non siamo riusciti a vedere manifesti con i programmi elettorali.

Né manifesti con gli elenchi dei candidati per ogni lista

Salvo ovviamente quelli fatti affiggere dal comune.

Vi mostriamo qualcuno dei manifesti affissi per le vie della città, ma solo per memoria di queste elezioni.

Eccovi l’ultima

La Guardia di finanza ha sequestrato 237mila euro importo pari alle somme percepite dai professionisti nominati nel "Comitato di gestione" dall'ex assessore regionale al Lavoro.

Ricordiamo che nello scorso febbraio l'operazione denominata Robin Hood, aveva portato all'arresto di nove soggetti, indagati, a vario titolo, per i reati di corruzione, peculato, turbativa d'asta e falso materiale in atto pubblico, in relazione all'ipotizzata esistenza di un "comitato d'affari" che avrebbe gestito discrezionalmente le risorse del progetto nato per andare incontro alle famiglie in difficoltà economiche.

I successivi accertamenti svolti dalle Fiamme gialli vibonesi, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Catanzaro. Hanno fatto emergere nuove irregolarità nella gestione del progetto regionale calabrese "Credito Sociale".

Irregolarità sono state rilevate anche nella nomina di un "Comitato di gestione" costituito per curare l'istruttoria delle domande degli aspiranti al beneficio del "Credito Sociale", che avrebbero potuto essere istruite, senza alcun costo aggiuntivo per la Regione, dal personale interno all'ente.

Secondo l'ipotesi accusatoria, che ha già superato il vaglio del Tribunale del Riesame di Catanzaro, si sarebbe dapprima costituito l'organo in rassegna, e successivamente, senza l'avvio di idonee procedure di selezione a tutela dell'interesse della pubblica amministrazione, sarebbero stati nominati e, di conseguenza, contrattualizzati cinque professionisti, procurando a questi ultimi un ingiusto vantaggio patrimoniale - pari alle somme percepite in forza dei contratti professionali stipulati (237mila euro).

All'esito degli approfondimenti investigativi, nei confronti dell'ex assessore al "Lavoro, Formazione Professionale, Famiglia e Politiche Sociali" della Regione Calabria è stato disposto il sequestro delle somme indebitamente percepite dai suddetti professionisti, eseguito nei giorni scorsi dai finanzieri della compagnia di Vibo Valentia.

Appena arrivati sul posto un mare di curiosi e di preoccupati.

Ma anche di operatori.

Ben 4 le auto dei carabinieri, quella della Polizia Municipale, il furgone dell’Anas e quello mortuario

Ma la cosa più triste è il lenzuolo bianco che copre misericordiosamente il corpo della signora di settantasei anni che ha perso la vita in questo tragico ed incredibile incidente

La Fiat nella quale viaggiava si trova sulla sua destra ma impattata da una Modus che viaggiava sulla sua corsia, opposta a quella di naturale marcia, come se stessa effettuando un azzardato sorpasso.

Una manovra tanto assurda da dare credito a chi ha parlato di uno sbandamento dovuto a fatti meccanici

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Impossibile per chi è li nei pressi ed osserva la scena ed anche per chi osserva le foto che vi mostriamo

La modus ha percorso circa una ventina di metri spargendo pezzi di auto lungo tutto questa tratto come se il peso della sua auto e la velocità della stessa abbiano letteralmente trascinato l’altra auto.

Per poi fermarsi.

Anzi visto come è successo l’incidente è un miracolo che non ci siano stati altri eventi mortali

Non diamo credito a chi sul luogo e del luogo assicurava che il conducente della Modus non avesse la patente od a chi garantiva che lo stesso mezzo non avesse nemmeno l’assicurazione.

Vi riferiamo quanto raccolto lasciando alle competenti autorità ogni ricerca e comportamento consequenziale.

A noi solo la difficile comunicazione.

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