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Redazione TirrenoNews

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Il canto del gallo dà fastidio alla gente

Domenica, 08 Aprile 2018 12:30 Pubblicato in Belmonte Calabro

Amici lettori di Tirreno News, oggi vi voglio raccontare una storiella vera per riderci sopra e per passare un po’ di tempo in allegria e per dimenticare per un momento tutte le brutture di questo pazzo mondo in cui viviamo.

C’era una volta.

I miei ex alunni certamente risponderebbero:- Un Re, signor Maestro –

No, ragazzi, c’era una volta un gallo, anzi ce ne erano due in un pollaio di campagna, due bei galli canterini che secondo alcuni facevano troppo rumore.

Con i loro simpatici e meravigliosi “Chicchirichì” troppo forti, svegliavano la gente del vicinato che ancora dormiva tranquilla nei loro letti dopo aver trascorso la nottata nei pub e nei locali notturni sniffando e bevendo.

E allora la gente, infastidita del loro canto, si è rivolta alla Polizia Municipale, la quale, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni di protesta, è stata costretta ad iniziare le indagini e a cercare i due galli accusati di cantare troppo forte.

E fanno troppo rumore. Infatti due galli, come si dice in giro, nello stesso pollaio non stanno bene insieme. Non solo sono rumorosi e svegliano la mattina con i loro chicchirichì la gente che ancora vuole dormire, ma si beccano fra di loro continuamente per avere la supremazia sulle galline.

E’ successo a Bulgarello, frazione del Comune di Cadorago in provincia di Como.

Gli agenti della Polizia Municipale sono stati mandati in giro dal lro Comandante per scovare da dove provenissero quei fastidiosi e rumorosi chicchirichì e chi fosse il proprietario dei galletti incriminati.

Ma cosa hanno fatto questi due poveri galletti che sono stati incriminati, vedete un po’, di disturbo alla quiete pubblica?

Ma come, oggi il canto del gallo disturba la gente?

Ma il gallo così facendo non fa altro che il suo mestiere, quello di cantare.

Va bene, oggi, il suo canto non è più gradito e forse non è più gradito il canto d’estate dei grilli e delle cicale.

I ragazzi, oggi, preferiscono il canto di Baglioni, Morandi, Pausini, Giorgia, Nannini, Rossi, etc.

Ma allora i Vigili dovrebbero occuparsi e mettere a tacere non solo il canto dei grilli, delle cicale, dei fringuelli, dei cardellini degli usignoli che con i loro canti allietano le nostre lunghe giornate estive, ma anche i suoni assordanti provenienti dalle stanze dei vicini di casa avendo la radio e la televisione ad alto volume.

Ma ora quale decisione prenderanno?

I galli sono stati maltrattati? No. Cantano.

Fanno il loro mestiere. Li divideranno? Forse sì.

Due galli nello stesso pollaio in fondo sono davvero troppo e non stanno bene insieme. Ci abbiamo riso sopra, vero?

Vi è piaciuta la storiella? Viviamo, amici, un periodo triste e buio e tanta gente, invece di pensare a cosa serie, si inventa di tutto per dare fastidio agli altri.

Qualsiasi cosa si faccia, dà fastidio. E anche il canto gioioso di un gallo canterino oggi dà fastidio alla gente.

Per me e credo anche per voi il canto del gallo come il canto degli altri uccellini è bellissimo e non invidio i ragazzi di oggi che non sanno distinguere il canto di un cardellino dal canto di un usignolo.

Ricordo con nostalgia la mia cara mamma quando mi svegliava presto la mattina perché dovevo andare a scuola in Amantea e, fingendo di non sentire i baci suoi, mentre gli uccelletti a frotte cantavano sui rami in fiore i sogni della notte, mi giravo dall’altro lato.

di Francesco Gagliardi

Ha chiesto ad un connazionale una "bionda" ma lui si è rifiutato di dargliela.

Da qui l'aggressione al collo e la richiesta di consegnargli i soldi che aveva addosso.

All'arrivo della polizia ha sferrato un calcio alla tibia ad uno degli agenti

Una sigaretta negata all'origine di una violenta rissa scoppiata al Foto Italico tra due tunisini che si è conclusa con un arresto per rapina aggravata, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

A finire in manette Harchi Mongi,  cinquantenne pregiudicato ed irregolare in Italia.

I poliziotti del commissariato Oreto-Stazione hanno notato i due uomini litigare mentre effettuavano un posto di controllo a pochi metri da loro.

Si sono quindi avvicinati per bloccarli e identificarli.

Mentre gli agenti tentavano di separare i due, il 50enne si è scagliato contro i poliziotti, sferrando un calcio alla tibia di uno degli agenti. 

La vittima, trentaduenne, ha raccontato che il connazionale gli ha chiesto una sigaretta e lui si è rifiutato di dargliela.

A quel punto gli si sarebbe scagliato contro, afferrandolo per il collo e minacciandolo di morte gli avrebbe ordinato di consegnargli non solo le sigarette, ma anche il vino che teneva dentro un sacchetto per la spesa e tutti i soldi che aveva addosso.

L'uomo arrestato è stato accompagnamento al Pagliarelli.

PalermoToday

Marzano Appio, il paese dei boschi e delle castagne, ha fatto dell’accoglienza dei migranti il suo vanto.

Fino a ieri. Quando un ragazzo del Gambia, ospite di un centro di permanenza temporanea, con sede nell’ex caserma dei carabinieri, è stato sorpreso in compagnia di un bambino di sei anni, del posto, in atteggiamenti compromettenti.

Ora è accusato di violenza sessuale ai danni di un minore e da ieri si trova rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

«E pensare che abbiamo ospitato questi giovani stranieri nelle nostre case», dicono i cittadini.

Visi duri, delusi, quelli degli abitanti di Marzano. E da due giorni, è un continuo guardarsi le spalle, in paese.

La violenza si è verificata mercoledì sera.

Il bambino è stato avvicinato dal ragazzo - ospite del centro di accoglienza gestito da una cooperatiiva - con il pretesto di recuperare un pallone con cui il piccolo stava giocando il piazza Mercato, davanti a una gelateria.

E proprio il titolare della gelateria, uscendo dal locale, ha trovato il piccolo in compagnia del ventenne. Il bambino stava palpeggiando il ragazzo nelle parti intime, spinto dalle sue mani.

Le urla del gestore della gelateria e della madre del bambino hanno attirato la piccola folla in piazza. Qualcuno ha telefonato ai carabinieri della locale stazione, altri hanno bloccato il ragazzo che, intanto, ha cercato di opporre resistenza.

Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca. Dopo una notte di interrogatori e verbali, il giovane gambiano è stato trasferito nel carcere di Santa Maria in isolamento.

Il fermo di polizia giudiziaria dovrà però essere convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale che, entro oggi, dovrebbe decidere.

«Ci troviamo di fronte a una situazione esplosiva», tuonano dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale.

Il sindaco Eugenio Ferrucci ieri ha preferito non parlare.

«C’entrano poco i Comuni in questa logica dell’ospitalità», spiegano però dalla maggioranza.

«I tre alloggi forniti per l’accoglienza sono il frutto di contratti fra privati e cooperative».

Da ieri, piazza Mercato è vuota.

I bambini non sono scesi in strada per giocare al pallone, come ogni sera di primavera: «Qui adesso abbiamo paura», dicono i genitori

di Marilù Musto IlMattino.Caserta

 

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