
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’amico Sergio Ruggiero è sicura mente, oggi, l’amante ano più famoso, l’amante ano che meglio rappre senta quella Amantea invocata, in primis, da quelli di noi che la amano, senza usarla e, tantomeno, senza sfruttarla o sfruttarne , a proprio uso e consumo e per i propri interessi e la propria vanagloria, le sue parti e la sua gente.
Una fama non cercata, non pagata, una fama costituita da apprezzamenti sinceri che riceve in ogni dove e che gli viene riconosciuta dai suoi lettori.
Una fama che nasce dalla qualità indiscussa dei suoi romanzi e che viene via, via confermata dalle sue qualità umane che si apprezzano quando lo si conosce.
E non siamo certamente profetici se insistiamo nel ricordare quanto da noi detto sin dalla sua prima opera e cioè che Sergio è destinato ad ancora maggiori successi.
Una fama che come stelle nel firmamento viene espressa in vari luoghi dell’Italia , dal premio per il
“Miglior romanzo storico”, in quel di Rovigo, al recentissimo incontro in Morano Calabro e Lappano.
Incontri che seguiranno nel 2016 in Amantea grazie ai Lyons di Amantea, promosso da Michele Scialis e da Anna Maria Mannarino, in Longobardi, Girifalco, Cosenza, Rende e Reggio Calabria.
Questo il comunicato dal titolo “La Calabria protagonista nella storia”
“Continua il tour calabrese dell’ultimo romanzo di Sergio Ruggiero dal titolo “Alle soglie dell’ultimo giorno” (Editore Franco Mannarino). Sostenuto dal successo letterario di Rovigo, dove è stato premiato quale “Miglior romanzo storico”, il romanzo raccoglie ovunque notevoli consensi e
numerosissime partecipazioni imponendosi come nascente fenomeno letterario.
Le immagini che seguono riguardano la premiazione di Rovigo, e le presentazioni di Morano Calabro, promossa dall’Assessore alla cultura Emilia Sìcari, e di Lappano, su iniziativa dell’Assessore alla cultura Lorella Veltri, dove l’autore è stato premiato dalle rispettive Amministrazioni comunali.
Un segno: entrambe le Assessore avevano già letto e apprezzato il romanzo, che si ambienta nel
Bruttium del IX secolo.
In precedenza, il libro è stato presentato con successo a Buonvicino, e a san Demetrio Corone presso la Libreria Fusaro, su iniziativa dell’ing. Demetrio De Martino, appassionato lettore dei romanzi di Ruggiero.
A Lappano (la protagonista femminile del romanzo è Tilesia di Lappianus), Palmiro Medaglia, di colà originario, ha presentato le belle attività dell’Associazione di volontariato “Stefano Medaglia”, suggellando, alla presenza del Sindaco Maurizio Biasi e dell’Assessore Lorella Veltri, il felice matrimonio tra cultura e solidarietà.
Oltre ad un appuntamento Lyons di Amantea, promosso da Michele Scialis e da Anna Maria Mannarino, a partire da gennaio 2016 sono previste presentazioni del romanzo a Longobardi, Girifalco, Cosenza, Rende e Reggio Calabria”.
Ad maiora, Sergio.
Etichettato sotto
Longobardi. Dopo dieci anni i creditori potranno pagarsi.
Giovedì, 31 Dicembre 2015 19:24 Pubblicato in LongobardiRiconosciuti 700 mila euro di debiti fuori bilancio del comune di Longobardi, nell’ultima assise consiliare, tenutasi lo scorso 30 dicembre, alle ore 9.30, presso la sede municipale.
Duro il commento del capogruppo di minoranza Nicola Bruno: “Dopo oltre un decennio, finalmente, i debiti fuori bilancio sono approdati in consiglio per il loro riconoscimento.
Dopo oltre un decennio, finalmente, i creditori potranno pagarsi.
Oltre al danno, però, anche la beffa: ritardato pagamento ed “accettata” riduzione del 40% del credito hanno penalizzato gli aventi diritto.
I debiti fuori bilancio sono e restano una realtà patologica nella vita dell’ente locale. Non bisogna essere bravi a trovare i soldi per ripianare i debiti fuori bilancio; bisogna essere bravi a non fare debiti fuori bilancio.
Qui sono una prassi, una storia vecchia e pesano come un macigno sulle casse comunali.
Molti di essi non rientravano nella casistica tassativa di cui all’articolo 194 del tuel, eppure sono stati approvati, a maggioranza, dal consiglio, come per esempio “passaggi televisivi pubblicitari per € 7.200,00, fornitura materiale ufficio per € 18.737,55, enel-depuratore consortile per € 136.367,68, canoni demaniali per € 14.000,00, montaggio panchine per € 2.500,00 ed energia elettrica pubblica illuminazione per € 94.110,83”.
Come mai la procedura di riconoscimento è stata utilizzata per giustificare e pagare spese conosciute e conoscibili?
Bisognava farvi fronte con la procedura ordinaria ed, in caso di incapienza dei capitoli, l’amministrazione avrebbe dovuto effettuare le necessarie variazioni di bilancio.
In questo elenco, poi, mancano tante altre posizioni debitorie più importanti e più gravi che presentano lati non chiari e persino elementi di dubbia legalità”.
Contrario il voto dell’unica minoranza presente: “Beninteso, i creditori devono essere pagati o dall’ente o da chi ha commissionato i debiti non riconoscibili.
Il nostro voto contrario –ha dichiarato il consigliere Bruno- è relativo ad una prassi illegittima ma anche ad una questione di metodo: il revisore dei conti avrebbe dovuto essere presente, come richiesto, per i necessari chiarimenti sui provvedimenti da approvare, visto il parere favorevole espresso sulla base di fascicoli estratti a campione”.
Etichettato sotto
Amantea: Si e' concluso stasera il concorso di stabilizzazione dei vigili
Mercoledì, 30 Dicembre 2015 23:01 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaChi ama i romanzi gialli od i thriller spesso giudica quanto letto da come si conclude la storia.
E gli stessi autori si “auto giudicano” dalla chiusura del racconto.
Se è vero, la chiusura della vicenda del concorso per la stabilizzazione dei 9 vigili, che hanno prestato non meno di un decennio di “onorato” servizio, permette di ascriverla tra i migliori thriller.
Una vicenda tutta ammicchi e sospensioni , ma insieme sfuggente e per taluni aspetti violenta.
Ma provate a valutare voi.
Intanto c’era più gente all’esame orale nella sala consiliare di quanta ce ne è normalmente nelle sedute dei consigli comunali.
Tra i tanti quasi tutti gli esclusi nella fase degli scritti e cioè Africano Ornella, Bossio Teresa, Guido Rizzo Antonella, Perna Francesca Mafalda, Valeriano Marilena. Mancava solo Vilardo Francesco.
La consigliera comunale Francesca Menichino .
Alcuni cittadini .
E poi due Vigili e per alcuni momenti il comandante Caruso.
Ma la cosa rilevante è stata la presenza di ben 4 agenti della Digos.
Una presenza discreta. certamente , ma incomprensibile ai più. Una presenza che dava l’impressione di un concorso “blindato”.
Puntuale la commissione alle 16.00 si presenta nella sala consiliare già affollata.
E comincia subito la interrogazione della unica “sopravvissuta” alla strage compiuta negli scritti, quali scritti che hanno non solo eliminato ma anche “mortificato”i sei concorrenti di cui sopra, alcuni dei quali laureati eppure giudicati come vedremo con voti che hanno oscillato da 2,5 a 10,5 su trenta, praticamente da 1 meno, meno a 3 e mezzo su dieci.
L’esame si conclude facilmente . Mezzoretta all’incirca. Poche le domande . Sugli enti locali, sulle competenze del sindaco, sul codice penale,agenti ed ufficiali di PG, da parte del presidente, sul codice della strada da parte del maresciallo dei carabinieri in pensione, poi da parte del comandante Colaiacovo in particolare sul primo compito scritto.
Dopo di che il pubblico viene fatto uscire dalla sala consiliare, ma la commissione si trasferisce nella stanza della segretaria.
E comincia la lunga attesa. Troppo lunga per una sola candidata.
Ed è lì che comincia il toto concorso .
La candidata sarà bocciata? Ed allora esiste la concreta possibilità della ripetizione del concorso e quindi si stempereranno le previste reazioni dei candidati esclusi.
La candidata sarà l’unica vincitrice? Ed allora le escluse non si fermeranno, chiederanno gli atti e continueranno nella difesa dei loro diritti.
Ad un certo punto della serata viene convocato il dr Mario Aloe . Tetelestai. Tetelestai.
Per le candidate è il segno che tutto è compiuto. E loro si sentono agnelli sacrificati . Nel greco neotestamentario, "tetelestai" è al tempo perfetto. Questo è importante perché il tempo perfetto si usa per esprimere un'azione che è stata completata in passato con risultati che continuano a manifestarsi nel presente e nel futuro. Se il tempo passato denota un evento già accaduto, il tempo perfetto reca in sé l'idea di "ciò che è avvenuto ed è ancora oggi in vigore." E, come per Gesù , Tetelestai non assume il significato di “Io sono finito” , il che avrebbe implicato che era morto stremato e sconfitto, ma piuttosto che è stata fatta, compiuta , la volontà di Dio!
Non servono gli inviti alla speranza.
Ed infatti la commissione si reca al vicino bar, quasi come se si apprestassero a passare una lunga serata, forse una nottata di lavoro.
Qualcuno invece sussurra che la commissione ha già emanato il proprio verdetto e che si accinge ad andare via
Ed è così.
L’avviso viene affisso alla porta della Sala consiliare . La candidata ha avuto 21 voti su 30. Giuseppina è l’unica vincitrice del concorso.
Le altre scendono le scale con dignità. Addolorate, certo, ma con dignità. Arrabbiate, certo, ma con dignità.
Giorno 2 gennaio saranno al comune per prendere visione dei compiti scritti ed iniziare una difficile battaglia in difesa del loro diritto al lavoro.
Passeranno una brutta nottata, i loro figli vedranno le lacrime e piangeranno anche loro. A Capodanno non brinderanno.
Speravano che fosse, come tanti altri, un concorso di stabilizzazione, facile per chi come loro sono state giudicate dall’amministrazione negli oltre 10 anni di lavoro senza contestazioni, senza richiami, senza note negative, affatto!
Infine, tutti vanno via e resta solo il mistero della presenza della Digos. Immanente nel suo rapporto di coessenzialità reciproca con l’ente e con il concorso.
Etichettato sotto