
Redazione TirrenoNews
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La normalità della follia, ovvero la sanita' in Calabria.
Lunedì, 18 Gennaio 2016 19:36 Pubblicato in CosenzaPrima si chiudono le cucine degli ospedali per risparmiare sui costi.
Poi siccome il personale delle cucine non può essere licenziato occorre trovargli “un posto”.
Sembra che molti vadano fare gli autisti in posti inesistenti.
Qualcuno anche autista di autoambulanza per non avere riduzioni dello stipendio.
Ma i costi del personale diventato eccedente è coperto dai risparmi del nuovo sistema di servizi di cucina?
E tutto ciò è legittimo?
Ed ancora in siffatte situazioni i costi della sanità si riducono od aumentano?
Ora della vicenda si interessa la politica e il consigliere regionale Giuseppe Graziano si domanda se i cuochi andranno davvero a guidare le autoambulanze.
Ed il personale di cucina, inoltre a quali mansioni sarà addetto? E per quali servizi?
Ed andrà a coprire posti inesistenti con ulteriori palesi illegittimità amministrative e contabili o saranno spese borse lavoro tratte sui fondi POR per riqualificarlo come uscieri od addetti al centralino od al protocollo?
Ora il consigliere Graziano chiede al Presidente Oliverio di aprire un dossier che faccia luce su una vicenda lavorativa paradossale se non grottesca.
E poi si pensa di licenziare ( giustamente) quelli che non lavorano
E quelli che lavorano e fanno questi pateracchi li lasciamo ancora nella sanità?.
E poi perché non si è tentato di ricollocare parte del personale nelle nuove ditte?
E perché non si è organizzata una cucina unica per tutto il tirreno cosentino, magari su Cetraro, anche per Paola e Praia a Mare, con lo stesso personale pubblico?
Come mai, infine, le cliniche private continuano ad avere cucine interne?
Ma siamo davvero sicuri che stiamo risparmiando a parità di qualità del servizio?
E chi lo ha certificato?
Forse l’ASP?
Amantea: dopo l'incendio Maurizio ricomincia da zero. Coraggio! LE FOTO
Lunedì, 18 Gennaio 2016 17:39 Pubblicato in Primo PianoTutta Amantea continua ad interrogarsi sull’incendio del ristorante di Maurizio sul lungomare.
Un corto circuito, come qualcuno dice? Un corto circuito avvenuto quando tutte le apparecchiature erano spente , magari per uno sbalzo di freddo od un colpo di vento?. Un corto circuito che tranquillizzi e che non lasci pensieri? .
Uno di quei corto circuiti che scoppiano ad Amantea bruciando auto o magari carri carnevalizi.
Un corto circuito che crei un incendio che bruci solo una delle due statue di corsari con le quali Maurizio accoglieva i suoi ospiti, liquefacendola e lasciando l’altra vicinissima praticamente intatta.
Un incendio che non bruci gli alberi immediatamente vicini al camino ed alle cucine (anche le tovaglie da tavolo sono rimaste intatte) forse partito dal lato del vicoletto che porta dal lungomare alla stradetta sottoferrovia , ed alla SS18, ed alla zona del campus.
Ma le nostre forse sono solo fantasie , elucubrazioni, paure recondite.
Di vero c’è solo la forza d’animo di Maurizio che già stamattina presto ha cominciato.
Anzi ha ricominciato.
Ha cominciato a demolire quel poco che è rimasto dopo il violento incendio, ad accatastarlo per portarlo via.
Evento umano od evento naturale che sia , da calabrese “tosto” Maurizio, non si lascia abbattere, non si dichiara vinto.
A lui la nostra solidarietà, la nostra attenzione, il nostro rispetto.
La stradetta verso 007
la via di fuga verso est
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Furto ad Amantea: Ruba una torcia e minaccia la commessa con un coltello
Domenica, 17 Gennaio 2016 15:54 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiEra ormai da mesi avanti alla porta del punto vendita Lidl.
Seduto per terra aspettava le monetine dai clienti del supermercato.
Era uno dei due europei che chiedono l’elemosina ad Amantea, l’altro sta davanti alla farmacia Morelli con il suo famoso cartello “Sono diabetico” con il quale invoca la solidarietà dei passanti
Tutti gli altri sono profughi africani.
Era un polacco residente in Campania che non ha mai infastidito nessuno.
Poi un giorno rivolge la sua attenzione ad un altro supermercato amanteano dal quale asporta una torcia
La nasconde all’interno di una borsa schermata antitaccheggi
Ma sembra che la commessa abbia visto il furto (il supermercato è dotato di telecamere interne) ed abbia rivendicato l’oggetto trafugato.
Vistosi scoperto il polacco ha estratto un coltello ed ha proferito frasi minacciose tentando di fuggire.
Sono stati avvertiti i carabinieri di Amantea che sono prontamente intervenuti e rintracciato il polacco lo hanno immobilizzato e perquisito.
Aveva ancora in mano il coltello e la torcia.
E nello zaino aveva altri due coltelli
Il polacco è stato tratto in arresto.
Ora sarà giudicato dal tribunale di Paola.
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