
Redazione TirrenoNews
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Amantea ha bisogno di piu' Vigili Urbani che sollecitino una maggiore educazione civica
Giovedì, 31 Marzo 2016 21:10 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaStamattina 31 marzo davanti all’edicola di Gaetano Campa iola non si riusciva a trovare modo di parcheggiare nemmeno una bicicletta.
Tre auto occupa vano interame te gli spazi per cicli e motocicli e perfino le strisce pedonali.
Inutilmente ho cercato con lo sguardo un vigile lungo via Margherita o Vittorio Emanuele per segnalare una condizione inaccettabile, peraltro attesa la disponibilità di diversi posti auto a pagamento.
Sono andato così a prendere il caffè e dopo più di una decina di minuti ho trovato la stessa situazione.
Scatto la foto e decido di andare a prendere l’auto per arrivare al lontano comando della polizia Municipale per parlare con il comandante Caruso ed è allora che mi viene detto del suo stato di malattia.
Non possiamo non fargli gli auguri di pronta guarigione.
Ed altrettanti auguri non possiamo non fare al dr Mario Aloe che con decreto sindacale in data odierna è stato incaricato della sostituzione del comandante Emilio Caruso.
A lui, al dr Aloe, partecipiamo questa ennesima dimostrazione della grave situazione del traffico amanteano, chiedendogli di operare decisamente per garantire una sia pure minimale, ma continua, presenza della Polizia Municipale sul territorio al fine di esercitare i necessari controlli del traffico e della sosta.
Segnaliamo, inoltre, la incomprensibilità della perdurante assenza della figura del vicecomandante per la cui copertura ci sembra assolutamente necessario bandire un immediato concorso.
Non ci sembra, infatti, accettabile il ricorso al dr Aloe che, evidentemente, non può esercitare oltre alle sue funzioni di vice segretario, di responsabile dell’ufficio affari legali, attività produttive ed affari del personale anche le competenze della Polizia municipale.
È di tutta evidenza l’abnormità del carico di lavoro gravante sul dr Aloe e la possibilità che egli non riesca ad attendervi come si impone in una cittadina che presenta le situazioni esposta dalla foto allegata.
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Scalea: I Dipendenti del consorzio Valle Lao entrano in agitazione
Giovedì, 31 Marzo 2016 20:25 Pubblicato in Alto TirrenoLa commissione speciale di Vigi lanza della regio ne Calabria presi eduta da Ennio Morrone, in rela zione allo stato di agitazione dei dipendenti del Consorzio Valle del Lao di Scalea ha audito il presidente Dott. Davide Gravina ed il Direttore Generale Dott. Pasquale Ruggero e contestualmente il Presidente Prof. Marsio Blaiotta ed il Direttore Generale Ing. Biagio Cataldi, del Consorzio di Bonifica Bacini dello Ionio Cosentino.
In entrambi i casi viene lamentato il mancato pagamento di alcune mensilità.
Nella lettera inviata al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, all'assessore al Lavoro ed alle politiche sociali, Federica Roccisano al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, ai sindacati regionali: Filbi-Uil, Cgil, Cisl; e al Comando Compagnia Carabinieri di Scalea, i dipendenti del Consorzio di bonifica e dei Bacini del Tirreno cosentino ex Valle Lao di Scalea hanno scritto che : “A seguito di un incontro che si è tenuto questa mattina negli uffici del Consorzio di scalea, i dipendenti firmatari della presente, hanno deciso di avviare le necessarie attività per proclamare lo sciopero generale di tutti i dipendenti dell'ente”.
E poi hanno aggiunto che “Le condizioni dell'ente risultano essere talmente gravi che non solo non vengono erogati da mesi gli stipendi ai dipendenti, con gravi ripercussioni in ambito familiare, ma altresì non pare essere prospettata alcuna accettabile attività che non sia un chiaro oblio dell’ente tutto delle sue funzioni.
Nonostante gli imponenti sforzi per il recupero dei ruoli pregressi e per il recupero dell'evasione si comunica che gli estremi ed insensati tagli di trasferimento di finanza regionale, hanno reso impossibile il mantenimento della pianta organica e minato gravemente la capacità operativa dell'ente nelle sue funzioni essenziali.
Nonostante quanto rappresentato i dipendenti continuano ad erogare i servizi di sicurezza idraulica, di forestazione e di irrigazione, anche se nulla può essere assicurato in tal senso nell'immediato futuro. Per tali ragioni, - si conclude - è proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti dell’ente in vista dello sciopero generale e si invitano le autorità in indirizzo a voler convocare con la necessaria urgenza un “tavolo di crisi” con tutti gli attori essenziali ed utili per la soluzione di quanto sopra, a beneficio del territorio dei consorziati tutti ma anche per la salvaguardia dell’integrità economica dei lavoratori e delle loro famiglie e per la dignità di servitori della comunità quale si onorano di essere”.
Il Presidente Prof. Marsio Blaiotta del Consorzio di Bonifica Bacini dello Ionio Cosentino in estrema sintesi, ha chiesto un contributo di 950 mila euro per garantire 55 posti di lavoro.
L’unica cosa che appare certa al momento è che Ennio Morrone audendo Gravina ha sconfessato chi ha tentato di farlo ritenere non legittimato.
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Non riusciamo a chiudere il bilancio. Non ci resta che dimetterci.
Giovedì, 31 Marzo 2016 15:05 Pubblicato in PoliticaCi sono ammini stratori che tentano di sopravvivere a se stessi e per farlo inventano di tutto, anche il trasferi mento alle future generazioni dei debiti creati nel tempo da loro stessi e dai loro predecessori.
Il problema è sempre lo stesso ed è quello di garantire senza opportuni e sufficienti mezzi finanziari la maggior parte dei servizi necessari per una società evoluta e povera.
Come fare? Semplice, facendo debiti che poi qualcuno sarà chiamato a pagare; l’altro!
Già, direte. Facile parlare da fuori senza la responsabilità di amministrare, di fare scelte difficile e che possono essere contestate , di non avere più i voti necessari per essere non solo eletti ma vincitori nelle elezioni!
No! E’ facile invece continuare a creare debiti con la consapevolezza che saranno trasferiti per forza alle incolpevoli future generazioni che avranno quanto oggi hanno i cittadini gratis o quasi proprio per pagare quello che oggi pretendiamo senza pagare.
Ma sembra che ormai si sia ad una svolta
Sembra cioè che gli imbrogli nei bilanci stiano per essere scoperti; sembra che le tariffe dei servizi comunali che diventano sempre più alte portino verso forti reazioni sociali, sembra che i costi della salute riducano i servizi, soprattutto ospedalieri, così che per curarsi si debba andare fuori regione spendendo fonti finanziarie che non creano lavoro e reddito in Calabria.
Ed allora stamattina un amico di un paese vicino mi ha detto :” Sono pieni di debiti e non riusciranno a chiudere il Bilancio preventivo del 2016, così che saranno costretti a dimettersi”
Certo esiste una soluzione, sia pure difficile da praticarsi.
Ed è quella di far pagare le tasse a tutti.
Basterà, cioè, combattere fortemente la evasione tributaria.
Una lotta possibile solo nella misura in cui non ci siano gravi stati di compromissione della zona grigia ( politica od amministrativa ad ogni livello ) e comunque solo se gli investigatori accederanno agli atti dei relativi uffici tributari . In verità basta poco ma non possiamo dimenticare di essere in Calabria dove ( è cosa di questi giorni) si scopre dopo 30 anni che parte delle fognature di Vibo sversano in un canale ( il Sant’Anna) e giungono al mare insieme ad Alluminio, mercurio e ferro oltre che all’escherichia coli. 30 anni!!!!
O basterà utilizzare in modo fortemente opportuno le poche risorse economiche degli enti locali scegliendo con oculatezza le opere da realizzare.
Vi starete chiedendo se le dimissioni siano una risposta alle gravi situazioni finanziarie.
No, non lo sono, ma sono la necessaria anticamera al dissesto finanziario , all’allontanamento dei responsabili dello stesso ed al controllo dell’ente da parte dello Stato.
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