
Redazione TirrenoNews
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L’ordine e la bellezza di una città possono essere macchiati:
- dai ruderi oltraggiosi, quali quelli che sono presenti su via Duomo e che, vergognosamente , impediscono, da un decennio, perfino il passaggio pedonale, ruderi che sono il segno dell’abbandono del territorio da parte dell’ amministrazione comunale che , poi, fa finta di amare il centro storico;
- dai muri scrostati o non dipinti delle case anche nelle zone centrali della città;
- dalla ridondanza inaccettabile di una pubblicità invasiva ed offensiva;
-eccetera.
Ma soprattutto dai rifiuti abbandonati in ogni dove, fenomeno ,questo, figlio non tanto e solo di una approssimazione comportamentale degli utenti, ma perfino, ci sembra, della non accettazione delle regole e di una pervicace scelta della evasione tributaria.
Perchè i cittadini non devono esporre i rifiuti servendosi dei relativi mastelli dati dal comune?
E’ più comodo, sicuro, igienico, ma non tutti lo fanno, dando così opportunità ai furbi di non pagare i tributi.
Perché i cittadini, per quanto il servizio sia gratuito, non si servono dell’isola ecologica ,comoda e vicina ed abbandonano in ogni dove i rifiuti, anche ingombranti?
Ma ora l’amministrazione Pizzino, sembra avere deciso di fare una lotta dura contro coloro che dileggiano l’immagine della città, offendono il decoro urbano, mortificano la civiltà degli amanteani
Il sindaco Pizzino ha emanato una nuova ordinanza, la numero 85 del 4 agosto, con la quale fissa regole rigide in materia di Raccolta differenziata e sanzioni per l’abbandono dei rifiuti.
Restano, però, almeno, due grandi problemi:
Il primo è la carenza numerica di Vigili Urbani, oggettivamente insufficienti alle esigenze della cittadina.
Il secondo è la mancanza di una pattuglia dedicata all’ambiente.
Ed occorre condurre una fortissima lotta all’evasione tributaria, soprattutto d’estate.
Diversamente sono parole che volano via!
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Domani comincia il più intenso evento culturale amanteano del 2017
Venerdì, 04 Agosto 2017 19:03 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiLuogo depositario dell’evento è il Lido Azzurro, la famosa Rotonda, quella cantata sin dal 1963 da Fred Bongusto, quella che ,insieme al festival cinematografico del mediterraneo ed a pochissimi altri eventi, ha concorso a rendere Amantea la perla del Tirreno.
I giorni quelli dal 5 al 12 agosto
L’evento è la più bella ed intensa mostra di ritratti non solo di Amantea, ma sicuramente della Calabria.
L’artista è Filippo Vita, da sempre ritrattista per quanto non noto a tanti.
Indimenticabile il primo realizzato su un muro di casa sua dove la piccola figlia aveva tratto un brutto segno orizzontale lungo quanto il muro.
Ogni mamma di fronte a tale evento si sarebbe disperata.
Ma Filippo ritrasse sul muro la bambina mentre lo scarabocchiava, trasformando così il brutto scarabocchio in un capolavoro.
L’arte da sempre è trasformare la tristezza in gioia, il grigio in colore, la bruttezza in bellezza.
Filippo ha conservato questa capacità di sdrammatizzare ed insieme di trasformare gli eventi negativi in opere d’arte.
Da domani Vita mostra i suoi ultimi capolavori.
Tanti visi descritti con simpatia e con efficacia descrittiva.
L’artista è riuscito a cogliere ogni protagonista della sua storia d’arte, in un momento ed atteggiamento particolare, facendolo poi risaltare con una abilità descrittiva che definire rara è sicuramente poca cosa.
Ognuno dei protagonisti del suo calendario di volti amanteani si è piaciuto.
E forse è proprio questa la caratteristica particolare dei ritratti di Filippo Vita.
L’artista parte da una fotografia, se possibile di qualità.
Ma spesso anche se foto è di bassa qualità l’artista dona al soggetto una nuova bellezza leggendone l’anima ed imprigionandola nel ritratto.
Tutti i soggetti ritratti, così, entrano in un mondo sognante, diverso e distante da quello reale, ma forse per questo ancora più bello.
Ma la cosa più affascinante è quella relativa la lavorazione vera e propria della fotografia.
È li che si scatena la fantasia e la abilità del pittore ritrattista amanteano.
E’ questo un momento in cui è possibile imboccare strade diverse che portano a diverse interpretazioni del soggetto.
E la eccezionalità dei ritratti di Filippo mi sembra proprio quella di essere riuscito in ogni opera a tirare fuori l’anima del soggetto raffigurato.
Bravo.
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Lo straordinario lavoro di Rocco Morelli per i profughi ospiti ad Amantea
Venerdì, 04 Agosto 2017 16:18 Pubblicato in Primo PianoEsiste davvero una Amantea straordinaria . Fatta di uomini straordinari.
Uno di questi è certamente Rocco Morelli, amanteano che ha lavorato negli USA e che ama ritornare nella sua Amantea.
Rocco già negli scorsi anni ha operato a favore dei profughi ospiti presso la Ninfa Marina creando dal nulla alcune squadre di calcio che si sono misurate in giro per la calabria.
Una passione, questa, che Rocco ha da tempo. Anche negli USA Rocco oltre che giocatore del Maryland con il quale ha vinto il Soccer Wins National Title in 1968 (University AlbUM), svolgeva per passione l’attività di soccer training
Una bella copia di Bruce Arena.
Oggi è ritornato nella città natale e qui ha ripreso la sua passione di far giocare i profughi che vengono in Italia, ed in particolare nella sua Amantea.
Un modo per conoscerli, un modo per guidarli verso un futuro che dallo sport tragga incontro e speranza.
E così vedi ragazzi di tante nazionalità uniti per amore del pallone, giovani che sul campo sudano , corrono e fanno gol.
Li porta ad allenarsi sulla spiaggia e poi a giocare sul campetto di Natuzzo
Si è perfino portato le magliette dall’america.
Sono quelle nella foto.
Siamo venuti a conoscenza della sua piena e straordinaria disponibilità verso questo giovani calciatori e lo ringraziamo con queste poche note , convinti, come siamo, che per i profughi, per gli immigrati e per gli italiani lo sport sia uno strumento di socializzazione e che l’incontro sul campo di calcio possa far emergere solo positività.
Cogliamo l’occasione per porgere un invito alla “distratta” amministrazione comunale perchè scenda anche essa in campo incontrando Rocco Morelli ed i suoi giocatori.
Avevano bisogno di palloni. Ci siamo rivolti ad un amico che ce ne ha comprato 2 verdi che ora i profughi usano sul campo.
Ma molti di loro giocano con scarpette alle quali hanno tolto i tacchi per non scivolare!.
Un gesto di attenzione da parte dell’amministrazione avrebbe un forte valore simbolico.
Ci eravamo rivolti a Marcello Socievole, prima della incresciosa vicenda che lo ha coinvolto, e ci aveva garantito il suo impegno, quale amante del calcio, ed eravamo certi che avrebbe fatto qualcosa ,anche solo attenzionare questi ragazzi alla ricerca di talenti naturali per il calcio.
Ora ci siamo rivolti all’AC Amantea e chissà….!
Grazie Rocco!
I ragazzi di Rocco sul campo
Rocco da giovane sul campo
Le magliette portate dagli USA
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