
Redazione TirrenoNews
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Il Maresciallo dei carabinieri Fabio Mandato salvo per mera fortuna
Martedì, 22 Agosto 2017 19:10 Pubblicato in CronacaSe i carabinieri potessero raccontare le loro storie riempirebbero intere biblioteche.
Qualcuna ve la raccontiamo noi.
Oggi tocca a Fabio Mandato vice comandante della stazione dei carabinieri di Amantea intervenuto insieme al comandante Tommaso Cerza, sì proprio quello della bombola di gas spenta insieme al maresciallo Enrico Caporaso, per via di un incendio scoppiato tra i canneti a monte dell’ex ufficio del Giudice di Pace, nei pressi della SS18.
Come abbiamo scritto i Vigili del Fuoco erano tutti impegnati in altri incendi e si sono dovuti dar da fare loro, i carabinieri di Amantea e tra questi il vice comandante Mandato.
Ma l’incendio ha avuto una terribile ed inattesa conseguenza.
Un filo dell’alta tensione sotto l’effetto del fuoco si è sciolto ed è violentemente caduto colpendo il maresciallo ad una gamba.
Un dolore intenso, terribile che lo ha lasciato frastornato
Per il forte dolore il carabinieri ha avuto una specie di flashback post traumatico rivedendo la sua famiglia e chiedendosi se fosse ancora in vita.
Il dolore lo ha richiamato alla realtà.
Il filo di rame che lo ha colpito però poteva avere ben più tragica conseguenza se per un mero caso il personale dell’Enel non avesse poche ore prima staccato la corrente per via di un altro incendio scoppiato nella mattinata.
Un caso che gli ha salvato la vita.
“Siete nato oggi” ha detto il personale dell’Enel ad un incredulo carabiniere che coraggiosamente si era avventurato, per vivo senso del dovere, a spegnere l’incendio che aveva già intaccato la statale 18 e poteva raggiungere le abitazioni vicine.
Tanto più che i Vigili del Fuoco non erano giunti impegnati altrove.
Segnaliamo il fatto non solo per dovere di cronaca ma per profondo rispetto verso chi si impegna per aiutare gli altri andando ben oltre il proprio dovere come spesso avviene nell’Arma dei carabinieri e dei CC di Amantea in particolare.
Al maresciallo Fabio Mandato i nostri ringraziamenti e le felicitazioni per essere ancora tra noi
All’Arma di ricordarsi dei suoi “figli”
All’amministrazione comunale di non attendere mesi ed anni per mostrare la sua sensibilità verso gli atti di coraggio da chiunque offerti per la gente della nostra comunità!
Ah. A chiunque interessi: non sarebbe ora di togliere quei fili così pericolosi da non essersi potuta aprire la strada che dalla SS18 porta all’ ufficio del Giudice di pace.
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I Carabinieri di Amantea salvano un intero palazzo dal fuoco ma rischiano la vita
Martedì, 22 Agosto 2017 17:42 Pubblicato in Primo PianoMaledetti piromani.
Saranno anche ammalati ma quanto danno riescono a fare queste persone!
Oggi per esempio uno strano incendio verso mezzogiorno ha attinto i canneti siti alle spalle dell’ex ufficio del Giudice di Pace risalendo, poi, verso la collina e mettendo a rischio alcuni fabbricati nei pressi.
Sono immediatamente intervenuti i carabinieri della locale caserma guidati dal maresciallo Tommaso Cerza insieme al vicecomandante Mandato Fabio e ad altri uomini tra cui l’appuntato Gualtieri Antonio ed il Carabinieri Malaspina Francesco
Hanno chiesto la urgente presenza dei Vigili del Fuoco ma questi erano impegnati in altri incendi.
Presenti anche i Vigili Urbani Mendicino Rosario e Vita carino Ersilia, Giacomino Bazzarelli e Rizzo ed anche il comandante Emilio Caruso.
Ed allora hanno chiesto l’intervento dell’autobotte comunale guidata da Giuliano Rizzo.
Ed è con questa modesta autobotte ed il loro coraggio che i carabinieri sono riusciti a domare le fiamme ed a mettere in sicurezza la zona ed il palazzo in pericolo.
Ci segnalano anche la presenza del vicesindaco Andrea Ianni Palarchio.
Ad ognuno di loro gli abitanti del posto, anche nostro tramite, rivolgono apprezzamenti e ringraziamenti.
Quando dopo 3 ore di impegnativa presenza si è riusciti a domare le fiamme ecco che improvviso si apre un'altra linea di fuoco, questa volta alle spalle dello stesso fabbricato.
Questa volta se possibile la cosa diventa è anche più grave vista la presenza del bombolone del gas.
Per fortuna che arrivano i Vigili del Fuoco liberatisi dell’altro impegno che riescono a spegnere anche questo secondo focolaio.
Ora a quanto sembra si sta dando la caccia al piromane.
Speriamo che sia la volta buona!
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Ma è vero che il talco Johnson&Johnson può produrre il cancro?
Martedì, 22 Agosto 2017 12:50 Pubblicato in MondoLa domanda si ripropone impellente in questi giorni dopo il quinto processo conclusosi con una condanna della società produttrice J&J che aveva vinto una sola causa.
Recentemente una giuria di Los Angeles ha condannato Johnson & Johnson a pagare 417 milioni di dollari a una donna che ha usato per anni il loro talco e ora è malata di cancro alle ovaie.
La società ha annunciato che presenterà ricorso.
La saga del talco killer continua.
Il verdetto di oggi è arrivato nel sesto processo riguardante il prodotto; il gruppo ne aveva vinto uno a marzo ma ne ha persi altri quattro con le giurie che hanno approvato oltre 300 milioni di dollari complessivi di risarcimenti.
Nel 2016 la stessa Johnson & Johson era infatti già stata condannata da una giuria di St. Louis a un risarcimento da 72 milioni di dollari richiesti da un'altra donna che aveva sviluppato il cancro alle ovaie dopo aver usato per anni il talco dell'azienda.
Stessa condanna a maggio scorso: una giuria del Missouri ha costretto l'azienda a pagare 110 milioni di dollari per l'identico motivo.
Presa a Los Angelse, la decisione è la più pesante finanziariamente per J&J; come negli altri casi, anche in questo l'azienda farà ricorso rifiutandosi di raggiungere alcun patteggiamento sulla questione. In un documento depositato presso l'autorità di borsa Usa a inizio luglio, J&J disse di dover fare i conti con 4.800 casi legali riguardanti il borotalco.
Il gruppo continua a credere che il talco - un minerale naturale composto da magnesio, silicone, ossigeno e idrogeno, usato in cosmetica come assorbente naturale per la pelle - sia sicuro.
E che il borotalco per bambini usato dalla donna in questione sia stato venduto con l'opportuna etichetta.
Siccome prodotti contenenti talco sono classificati come cosmetici, essi non devono finire sotto il vaglio della food and drug administration, l'ente americano preposto a garantire la sicurezza dei farmaci. In ogni caso, non devono essere dannosi e la loro confezione deve indicare le informazioni necessarie.
Un portavoce di J&J ha spiegato che pur empatizzando con chi è stato colpito da cancro alle ovaie, "siamo guidati dalla scienza, che sostiene la sicurezza del baby powder".
Nella sua forma naturale, il talco contiene amianto, che può "provocare cancro ai o intorno ai polmoni se inalato", sostiene l'American Cancer Society sostenendo che è dagli anni '70 che i produttori rimuovono l'amianto e prove di un legame diretto tra talco senza quell'ingrediente e cancro sono "meno chiare".
L'International Agency for Research on Cancer (Iarc), l'agenzia parte dell'organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni Unite e che ha il compito di dettare linee guida sulla classificazione dei rischi relativi ai tumori, indica il talco come "possibile elemento cancerogeno".
Postiamo questo articolo perché probabilmente tutti, almeno una volta, abbiamo utilizzato il borotalco o altri prodotti che lo contengono.
Il borotalco, infatti, è molto utilizzato nelle industrie, perché serve per la produzione di cosmetici, prodotti per il viso e anche per la cura dei bambini.
Tuttavia, alcuni studi recenti hanno dimostrato che l’uso eccessivo di questo prodotto può provocare il cancro alle ovaie, a causa di alcuni dei suoi componenti.
Ma che cos’è il borotalco?
Il borotalco è composto principalmente dal talco, ovvero silicato di magnesio (formato da silicio, magnesio, ossigeno e idrogeno).
Nella sua forma naturale , il talco contiene una sostanza tossica chiamata amianto che, secondo vari studi, potrebbe rivelarsi decisiva nella futura comparsa di diversi tipi di cancro.
Dall’anno 1970, negli Stati Uniti venne eliminato l’amianto da borotalco, in seguito ad alcune norme e regolamenti federali.
Attualmente il borotalco è utilizzato in molteplici forme dalle industrie, essendo un ingrediente base di prodotti cosmetici femminili e non solo.
Molto spesso, questo prodotto viene utilizzato per assorbire l’eccessiva traspirazione della pelle, affinché questa possa mantenersi asciutta e non si irriti.
Grazie a queste proprietà, il borotalco è considerato da molte donne un ottimo prodotto per l’igiene femminile, perché mantiene la zona intima asciutta e profumata.
Tuttavia, la Società Americana contro il Cancro avverte che secondo varie ricerche potrebbe esserci una relazione tra l’applicazione del borotalco nella zona genitale e la comparsa del cancro alle ovaie. Questi studi concordano nel dire che, utilizzato in questa zona del corpo, il borotalco potrebbe essere assorbito ed arrivare a zone come l’utero, le tube di Falloppio e le ovaie, provocando un’infiammazione nel corpo femminile e creando un ambiente perfetto per le cellule cancerogene.
Anche il borotalco che viene applicato sulla pelle dei bambini potrebbe incidere in età avanzata sulla comparsa del cancro alle ovaie, perché le particelle di borotalco che “viaggiano” nell’apparato riproduttivo femminile possono sopravvivere per molti anni, creando un ambiente favorevole per le cellule cancerogene che provocano questa grave malattia
Uno studio realizzato nell’anno 1971 rivelò che erano state trovate particelle di talco nel 75% dei casi di tumore alle ovaie.
Un altro studio condotto in 8 diversi paesi, da parte di 19 ricercatori, rivelò che esiste un rischio di soffrire di cancro alle ovaie dal 30% al 60% nelle donne che utilizzano il borotalco nelle loro zone genitali.
La Società Americana contro il Cancro ha avvertito parecchie volte riguardo il rischio dell’utilizzo del borotalco, per la sua relazione con il cancro alle ovaie. Tuttavia, l’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali (FDA, questa è la sigla inglese) ancora non ritira questo prodotto dal mercato o, per lo meno, non obbliga chi lo produce ad indicare nell’etichetta il rischio che il suo uso prolungato può avere, soprattutto se applicato nella zona genitale(dalweweb)