
Redazione TirrenoNews
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Amantea.Continua la maledizione del porto insabbiato
Lunedì, 18 Settembre 2017 19:47 Pubblicato in Campora San GiovanniIl sindaco Mario Pizzino ha incontrato domenica 17 settembre il Direttivo dell’ Associazione “A.s.d. Fishing ed ha assunto impegno di una celere soluzione all’ultimo drammatico insabbiamento del porto di Amantea.
Eh, si. Perché la recente mareggiata ha asportato migliaia di mc di sabbia dalle spiagge amanteane ed una parte le ha depositate all’imboccatura del porto.
Insomma non una ma due fregature.
Una situazione che impone la modulazione di un piano strategico di difesa delle coste amanteane e delle opere su di esso insistenti.
Vale ricordare, infatti, che dell’antica e grande spiaggia di Catocastro non è rimasto niente ed il tratto a nord del lungomare è anche diventato inaccessibile.
Purtroppo il progetto sottoposto alla regione Calabria non è stato finanziato.
Diciamo purtroppo perchè quel progetto prevedeva l’allungamento della barriera esterna in modo tale da evitare i continui insabbiamenti ed i continui costi per riaprire l’ importante porto turistico e peschereccio
Nella foto in basso si vede un peschereccio che non riesce ad entrare nel porto.
In merito a questo incontro abbiamo sentito il presidente dell’associazione il quale ci ha dichiarato: “Nella giornata di domenica 17 settembre si è riunito il Direttivo dell’Associazione “A.s.d. Fishing Porto Amantea” per dar seguito alla discussione di diversi punti all’ordine del giorno.
Molti gli argomenti trattati, tantissime idee e soprattutto tanta preoccupazione per le sorti del porto di Amantea attualmente chiuso per l’insabbiamento dell’imboccatura.
Alla convocazione, presieduta dal Presidente Francesco Gaudio, è intervenuto, con tanto entusiasmo da parte di tutto il direttivo, ( vedi prima foto)il Sindaco di Amantea Mario Pizzino al quale sono state esposte idee e soluzioni tampone affinché la struttura portuale possa comunque essere fruibile mentre si attendono nuovi sviluppi sul progetto di ampliamento della struttura stessa.
“Idee e potenziali soluzioni , sicuramente, da valutare e casomai da mettere in atto”…. queste le parole del nostro Sindaco Mario che, invece, risponde con decisione per la urgente questione della riapertura del boccaporto, ormai insabbiato da diversi giorni, il Sindaco assicura a noi e ai diportisti tutti che i lavori saranno effettuati con celerità. A.s.d. Fishing Porto Amantea”
Ora la parola passa al sindaco Pizzino al quale tutti in fruitori del porto chiedono questo “miracolo” della celere riapertura.
Per fortuna il sindaco Pizzino ben sa che non ci sono problemi economici perché il porto si autofinanzia.
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Parla Tommaso Signorelli. I 100 giorni di Pizzino.” E viceversa tutti a casa!”
Lunedì, 18 Settembre 2017 18:17 Pubblicato in Primo PianoDopo 100 giorni di Amministrazione PIZZINO è doveroso da parte mia e del gruppo che rappresento in Consiglio Comunale (UNA CITTÀ NEL CUORE) stilare un bilancio reale di tutto ciò che è stato effettuato dall'attuale MAGGIORANZA di governo. Immagino che i risultati sono evidenti a tutti ma è opportuno metterli in risalto.
1) MANCANZA ACQUA POTABILE SU GRAN PARTE DEL TERRITORIO COMUNALE;
2) RACCOLTA DIFFERENZIATA. UN VERO E PROPRIO DISASTRO. IN QUESTO DOBBIAMO RINGRAZIARE SOLO GLI OPERAI DELLA SOCIETÀ MULTISERVIZI CHE HANNO CERCATO DI LIMITARE I DANNI AL MINIMO INDISPENSABILE;
3) PERIFERIE ABBANDONATE A SE STESSE;
4) STRADE DISSESTATE;
5) PROBLEMI GIUDIZIARI PER 1 ASSESSORE E UN CONSIGLIERE COMUNALE DI MAGGIORANZA;
6) DIMISSIONI DELL'ASSESSORE AL BILANCIO ROCCO GIUSTA E DEL CONSIGLIERE COMUNALE MARCELLO SOCIEVOLE;
7) SCUOLE MEDIE AMANTEA. DOVEVA ESSERE IL PRIMO PROBLEMA DA AFFRONTARE INVECE È STATO TRATTATO SOLO A FINE AGOSTO CREANDO UNA SERIE DI INCOMPRENSIONI CON LA DIRIGENTE SCOLASTICA E CON LE FAMIGLIE;
8 ) POLIZIA MUNICIPALE SU CAMPORA S.G. PRATICAMENTE INESISTENTE;
9) S.S. 18 DA CORECA AD ACQUICELLA DISCARICA A CIELO APERTO;
10) SPIAGGE LIBERE MAI PULITE;
11) ZERO CONTROLLI SULLE COOPERATIVE CHE HANNO L'APPALTO DI TUTTA LA MANUTENZIONE E DELLO SPAZZAMENTO DEL COMUNE;
12) RIDUZIONE DELLE ORE LAVORATIVE AGLI OPERAI DELLE COOP CON STIPENDI CHE OFFENDONO LA DIGNITÀ UMANA E NESSUN POLITICO HA RITENUTO OPPORTUNO DIFENDERE QUESTI LAVORATORI CHE DA ANNI SVOLGONO CON SERIETÀ IL LORO COMPITO;
13) SERVIZIO SCUOLABUS CHE PER LA PRIMA VOLTA NON COINCIDE CON L'APERTURA DELLE SCUOLE CREANDO NON POCHI DISAGI ALLE FAMIGLIE E AGLI STUDENTI;
14) MANIFESTAZIONI ESTIVE: CAMPORA BATTE AMANTEA 10 a 1;
15) COMUNE IN DISSESTO SENZA ASSESSORE AL BILANCIO: UNA VERGOGNA;
16) PRESENZA DEGLI ASSESSORI SUL TERRITORIO PARI ALLO ZERO NONOSTANTE PERCEPISCONO UNA BELLA INDENNITÀ. PER LORO IL DISSESTO NON ESISTE...
Non aggiungo altro perché è come sparare sulla Croce Rossa.
Da ora in avanti l'Amministrazione così come tutte le Partecipate e le Cooperative verranno controllate in ogni passo dal sottoscritto e dal gruppo "UNA CITTÀ NEL CUORE".
Chiedo scusa se ho dimenticato qualcosa dei primi 100 giorni.
Ho aspettato che terminasse l'estate prima di uscire con questo comunicato per non arrecare altri danni d'immagine alla nostra splendida città.
Ora però siamo tutti chiamati a dare una risposta seria.
Lo dobbiamo a tutta la cittadinanza, lo dobbiamo ad Amantea.
Viceversa tutti a casa.
Non ci sono scuse ne attenuanti.
Ci siamo candidati e tutti sapevamo del dissesto.
Oggi non possiamo utilizzare il fallimento del comune come arma di difesa soprattutto il Sindaco che in campagna elettorale si è proposto come il Salvatore della Patria insieme a tutta la sua squadra formata da persone di esperienza.
Forse non la vedo io.
Ma tutta questa esperienza dov'è ?
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Santi, poeti, navigatori e stupratori di Francesco Gagliardi
Lunedì, 18 Settembre 2017 13:41 Pubblicato in Basso TirrenoCarissimi lettori di Tirreno News, fino a pochi anni orsono abbiamo sempre sentito dire che gli italiani erano un popolo di santi, poeti ,navigatori.
Cio' era vero. Ed ora?
Leggendo i giornali quotidiani e guardando la televisione ora, purtroppo, dobbiamo aggiungere altre due categorie, due brutte categorie di italiani che non ci fanno onore e che le loro gesta stanno riempiendo le prime pagine e la cronaca nera dei giornali locali e nazionali: stupratori e femminicidi..
La volta scorsa mi sono occupato degli stupri di Rimini, di Milano, di Dezio, di Forli' di Trieste compiuti da gente venuta da lontano e avevo suggerito, prendendo spunto dai vari commenti del Web,di mettere questi stupratori sul primo volo cargo e nella stiva dell'aereo pur sapendo che il portellone e' difettoso e spesso si apre durante il volo.
L'altra alternativa sarebbe quella di mandarli a casa loro a lavorare e non farli restare ulteriormente in Italia a bighellonare nelle nostre citta', nelle vie e nelle piazze, davanti ai supermercati a chiedere l'elemosina..
Nei loro paesi di origine sanno benissimo che se rubano gli tagliano la mano, se stuprano gli tagliono i coglioni.
Qui da noi, purtroppo, con giudici compiacenti, se la cavano con pochi anni di galera.
Oggi, pero', voglio parlarvi di femminicidi compiuti non da extracomunitari ma da italiani. L'ultimo caso si e' verificato in provincia di Lecce.....
Una fanciulla di 16 anni e'stata ammazzata a colpi di pietra dal suo fidanzatino e poi ha nascosto il corpo nelle campagne..
Perche' gli uomini, quelli che si dicono innamorati delle proprie mogli , delle compagne, delle fidanzate compiono simili violenze sulle donne che amano o che hanno amato?
Apparentemente sono uomini normali, bravi ragazzi, ottimi padri di famiglia, ma poi si comportano peggio dei delinquenti comuni.
Stuprano, violentano, ammazzano, occultano i cadaveri..
Ma perche'? Perche' evidentemente sono persone immature, insicure, deboli, ammalate.
Vogliono solo comandare ed essere ciecamente ubbidite.
Se la donna si ribella, se decide di ragionare con la propria testa, se dice qualche volta "No" ai propri mariti o ai fidanzatini, allora perdono la testa, non reggono allo smacco subito e uccidono. Cosi' ha scritto Dacia Maraini: Piu' la donna diventera' libera, piu' provocano reazioni violente negli uomini che identificano la loro virilita' nel possesso.
Gli uomini devono capire, finalmente, che la donna , la moglie, la fidanzatina, non e' piu' di sua proprieta'.
Non siamo piu' nell'ottocento..
Arrivati a questo punto mi viene in mente il bel romanzo "Mimi'Cafiero" del nostro Mario La Cava. Cosi' fa dire al protagonista del romanzo che aveva sposato una ragazza di Pellaro, lui era di Reggio Calabria:-Se ero padrone per poche lire di una donna, quando ero scapolo e andavo in cerca di amore, quanto non sono padrone oggi che ho dato tutto quello che avevo, perche' in realta' la donna che e' mia puo' usufruire di tutto quello che e' mio?-
La donna doveva ubbidire e basta. Stasera usciremo un po' a passeggio per la citta'.
Oggi andro' al mare a fare i bagni.
Tu non andrai da nessuna parte senza il mio permesso.
Per questo mi sono sposato: per comandare in casa mia. Per il mio comando ti ho sposata.
Quando la moglie Lia si e' accorta di aver sposato un tiranno, un padrone e non un vero uomo era ormai troppo tardi.
La faceva soffrire tenendola sempre chiusa in casa.
Ma la colpa e'in parte pure sua:non ha saputo puntare i piedi fin dal primo giorno di matrimonio. Quando lo ha fatto veniva sistematicamente umiliata e scaffeggiata.
Lia non venne uccisa dal marito padrone.
Venne ucciso invece il suo presunto amante immaginario, il povero Peppino Zuccala', l'amico intimo.
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