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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo

“Dunque, la struttura sanitaria di Praia a Mare, per i contenuti del decreto del Commissario Sciabica, l’informativa data dai sindaci del territorio e il roboante timbro apposto dal Ministero della Salute, dovrebbe presto avviare il percorso per traguardare l’attuazione della sentenza del Consiglio di Stato.

E’ un risultato atteso da cittadini, lavoratori e pensionati che soffrono da tempo per il depotenziamento dei servizi del territorio.

Un impegno messo nero su bianco che premia la lungimiranza e la tenacia delle amministrazioni locali e dei soggetti sociali che vi hanno fortemente creduto.

Un risultato decretato che occorrerà conoscere nel dettaglio degli impegni e che deve ora trovare cogente attuazione e armonizzazione nel quadro della programmazione della rete ospedaliera aziendale il cui Atto è approvato con DCA 117/2017.

Il ricostituendo Presidio ospedaliero di Praia a Mare, dentro una logica equilibrata e funzionale dell’offerta sanitaria del distretto tirrenico, offre dunque occasione per calibrare la mappa sanitaria del territorio che non può vivere nella precarietà di posti letto, reparti, strumenti, attrezzature, personale e dirigenze che vanno e vengono da un presidio all’altro in rapporto a emergenze contingenti, all’instabilità di decreti e interessi che nulla hanno a che spartire con un sistema sanitario improntato a garantire quale unico scopo i livelli essenziali di assistenza.

La ripartenza dell’Ospedale di Praia a Mare dunque, oltre a contribuire a rimarginare la ferita sanitaria subita dall’Alto Tirreno in attuazione di una lunga e caotica programmazione commissariale, può essere elemento strategico per rafforzare l’offerta assistenziale sulla fascia tirrenica e le aree interne, frenare l’emorragia della migrazione sanitaria oltre confine e attivare un possibile attrattore di mobilità attiva.

Alla CGIL non sfuggono i rischi e le resistenze che potrebbero frenarne il percorso attuativo.

C’è la consapevolezza che la palude sanitaria di inadeguatezze, burocrazie e interessi vari possa ingoiare ogni attesa se non prevale la precisa volontà di predisporre un cronoprogramma attuativo del processo di riconversione della struttura praiese che definisca con certezza obiettivi, compatibilità, tempi, risorse umane, finanziare e strumentali ed una appropriata governance.

Dentro tale quadro è evidente la necessità che la direzione Aziendale Provinciale, il Commissario ad Acta e la direzione distrettuale aprano un celere confronto con le OO.SS. affinchè venga assunto e data soluzione allo stato di sofferenza dell’intera filiera sociosanitaria del territorio che lamenta evidenti criticità:

-      dall’inefficacia funzionale dell’offerta ospedaliera alle risonanze magnetiche ferme,

-      dalle postazioni di 118 mai attivate alle poche ambulanze medicalizzate,

-      dalle piscine riabilitative pediatriche chiuse ai reparti, agli strumenti e al personale che si spostano alla bisogna da un presidio all’altro,

-      dalle liste d’attesa incontrollate allo squilibrio dell’offerta privata convenzionata,

-      dall’uso smisurato di straordinario alla mancanza di personale o al suo impiego,

-      dalla scarsa integrazione socio sanitaria al servizio di continuità assistenziale,

-      dalla tortuosità dell’accesso alle cure alla qualità dell’accoglienza ospedaliera o alla sicurezza degli edifici sanitari e così in avanti.

E’ tempo quindi di guardare a tali emergenze dentro una visione organica della sanità territoriale slegata da campanilismi, clientele, lobby sanitarie ed interessi opachi che la CGIL ha sempre denunciato.

E’ tempo di cogliere il malessere dei cittadini nell’accesso al diritto di cura e rifuggire da un’autoreferenzialità interna al sistema e dall’invadenza politica di nominifici e protettorati.

La CGIL dell’Alto Tirreno, unitamente alle categorie interessate e alle rappresentanze aziendali, è impegnata a sollecitare un coerente e partecipato percorso di rilancio e cambiamento della sanità convinta della funzione inclusiva e solidaristica del SSN quale pilastro fondante della cittadinanza.

Uniche coordinate di tale percorso, in un contesto regionale e territoriale di fragilità economica e sociale delle famiglie e di prevaricazione di fenomeni corruttivi e di illegalità, sono per la CGIL, la centralità del bisogno sociosanitario dei cittadini e la valorizzazione del lavoro dentro una governance trasparente ed efficace della sanità capace di garantire qualità della spesa, dei servizi e del lavoro.

L’Alto tirreno cosentino ha oggi in mano l’opportunità di giocarsi un riposizionamento sanitario importante che deve rappresentare una sfida responsabile e unitaria nel guardare agli interessi generali di salute del territorio.

Giuseppe Guido                                                       Mimma Iannello

Segretario Generale CGIL                                     Responsabile Cgil Tirreno

Comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno

Lì 23.09.2017                                                        

I comuni in provincia della provincia di Cosenza sono 155 , come ben noto.

Ben 70 i segretari comunali si sono schierati a sostegno della rielezione di Luigi Guglielmelli

Facile intuire la sua certa rielezione

I 70 proponenti dichiarano “ Riteniamo doveroso sostenere la posizione della segreteria provinciale del Pd di Cosenza a sostegno della ricandidatura del Segretario Luigi Guglielmelli.

Guglielmelli in questi anni, ha dimostrato senso di responsabilità favorendo processi di crescita all'interno del partito democratico.

Crediamo che la sua candidatura possa agevolare quel processo di cambiamento e radicamento messo in atto nella sua esperienza da segretario provinciale.

Per questo motivo sosteniamo Luigi Guglielmelli nel prossimo congresso provinciale, con determinazione e passione.

Ecco i 70 sottoscrittori:

Enzo Giacco,  Segretario PD Amantea

Antonio Veltri,  Segretario PD Belmonte Calabro

Antonella Mazzotta Segretaria  PD Lago

Antonio Cuglietta, Segretario PD Serra d'Aiello

Gaetano Bencivinni, Segretario PD Cetraro

Riccardo Ugolino, Pd Belvedere Marittimo

Pasquale Didona  Segretario PD Scalea

Alberto Settembre, Segretario PD Diamante

Giuseppe Arcuri, Segretario PD Bonifati

Giovanni Alvaro, Segretario PD Mirto Crosia

Candida Cerminara, Segretaria PD Pietrapaola

Mario Amodeo,  Segretario PD Calopezzati

Francesco Martino,   Segretario PD Tortora

Michele Santaniello, Segretario PD Pedace

Andrea Capparelli, Segretario   PD Acquaformosa

Gabriele Petrone, Segretario PD Cosenza Centro Storico e Frazioni

Palmira Nocito,  Segretaria  PD Sant' Agata  Di Esaro

Franco Presta, Segretario PD Altomonte

Alessia Liserre , Segretaria PD Maierà

Rodolfo Monaco,  Segretario PD Spezzano Sila

Gianni Gervino, Segretario  PD Lappano

Antonio Ferraro, Segretario PD San Sosti

Luigi Affatati, Segretario PD Marzi

Benedetto Vuono, Segretario PD San Donato di Ninea

Fernando De Luca, Segretario PD Casole Bruzio

Arturo Intrieri , Segretario PD San Pietro in Guarano

Pino Chiappetta, Segretario  PD Montalto Uffugo

Rodolfo Trotta, Segretario PD Acquappesa

Carmine Le Pera, Segretario PD Acri

Gianni Orefice ,Segretario PD Malvito

Simona Colotta, Segretaria PD Oriolo

Massimo Salpa, Segretario PD  Praia a Mare

Danilo Barbieri, Segretario PD Pedivigliano

Giuseppe Digesu,Coordinatore PD Morano Calabro

Benito Salerno , Segretario PD San Vincenzo  la Costa

Ferdinando Martino,Segretario PD Lungro

Alessandro Porco,  Segretario PD Aprigliano

Amedeo Valente, Segretario PD Buonvicino

Manuela Giordano,  Segretaria PD Spezzano Albanese

Emiliano di Donna, Segretario PD Cariati

Giovanni Capalbio, Segretario PD Bocchigliero

Angela Nucci, Segretaria PD Altilia

Federico Rigiracci, Segretario PD Terranova da Sibari

Antonio Scaglione, Segretario PD Tarsia

Gianfranco Ceramella, Segretario PD Santa Sofia D'Epiro

Pino Belcastro,Segretario PD San Giovanni in Fiore

Paolo Melicchio, Segretario PD Cerzeto

Wladimiro Parise, Segretario PD Trenta

Luigi Rummolo,Coordinatore  PD Verbicaro

Giampiero Imbrogno, Segretario PD Grimaldi

Pierpaolo Guardia, Segretario PD Fuscaldo

Livio Chidichimo, Segretario PD Cerchiara

Angelo Grosso, Segretario PD Roggiano

Franco Bernaudo, Segretario di Rogliano

Giuseppe Ranù, Coordinatore PD Rocca Imperiale

Renzo Russo, Segretario PD Saracena

Salvatore Tricoci, Assessore PD Cassano allo Ionio

Carmine Quercia, coordinatore PD Orsomarso

Franco Ramundo, Segretario PD Torano Castello

Manolo Talarico, Segretario PD Colosimi

Ivano Carpino, Segretario PD Santo Stefano Rogliano

Tonino Armieri, Segretario Pd Domanico

Angela Giordano, Segretaria PD Frascineto

Biagio Marra, Coordinatore PD Castrolibero

Pasquale Verre, Capogruppo PD Rende

Vincenzo Pupo, Segretario PD Serra Pedace

Pierfrancesco De Marco, Segretario PD Trebisacce

*Rende e Cassano all'Jonio al momento sono privi di Segretario di circolo

“Guardate bene ai pericoli delle correnti organizzate in seno a un partito. Si comincia con le divisioni ideologiche. Si passa alle divisioni personali. Si finisce con la frantumazione del partito” – (Luigi Sturzo)

Leggiamo che il servizio Veterinario area “Igiene degli alimenti dell’O.A.” , diretto da Bruno Petramala, ha diramato un richiamo per uova contaminate da Fipronilper una partita in circolazione dal 31 agosto 2017 fino ad oggi.

Nella nota dell‘azienda sanitaria provinciale di Cosenza si legge:

” Chiunque avesse acquistato uova provenienti Uova fresche CAT. A del marchio UOVA ROSSE Azienda Agricola Tomaino Rosina; Nome o ragione sociale dell’OSA con cui il prodotto è commercializzato: AZIENDA AGRICOLA TOMAINO ROSINA – Serrastretta (Cz) località San Nicola n. 5; Lotto di produzione: le uova riportano stampigliato il cod. 3IT129CZ079; marchio di identificazione dello stabilimento: IT 079047; data di scadenza o termine minimo di consumazione: preferibilmente entro 28 giorni dalla data di ovo deposizione. Descrizione peso / volume unità di vendita: confezione da 30 uova, è tenuto a consegnarle al servizio veterinario di “Area B”dell’Asp di Cosenza.

Il motivo del richiamo è il rischio grave per la salute dei consumatori per il pericolo di tossicità acuta da Fipronil (superamento della dose acuta di riferimento di 0.72 mg/kg).

Le uova quindi, non devono essere consumate, ma consegnate ai Servizi veterinari delle Asp competenti per territorio.

Il prospetto identificativo delle uova e dell’allevamento produttivo è stato rilevato sul modello del sistema dell’allerta nazionale fornito dal Ministero della Salute.

Sono 15 i Paesi europei che hanno ricevuto partite di uova contaminate con il Fipronil provenienti dal Belgio e dall’Olanda, un insetticida che l’Oms ha classificato come “moderatamente tossico” per l’uomo e il cui utilizzo è vietato in tutta l’Unione Europea sugli animali destinati all’alimentazione.

Il Fipronil è un insetticida che agisce contro pulci, zecche e parassiti spesso presenti nel pollame creando problemi al sistema nervoso dell’insetto che deve colpire.

Ha un effetto ritardato: l’insetto, cioè, non muore subito ma resta in vita e va a contaminare la colonia di insetti da cui proviene, è una delle ragioni per cui il Fipronil è efficace.

L’Unione Europea ne vieta l’utilizzo su tutti gli animali destinati all’alimentazione. 

Ad oggi non ci sono stati né morti né persone ricoverate in ospedale per il consumo di uova al Fipronil.

Se si mangia un uovo contaminato non succede nulla.

Quello che può provocare effetti più gravi è ilconsumo continuativo di uova e prodotti derivati (come dolci, creme, pasta all’uovo, mayonese o carbonara) per circa una settimana o dieci giorni. Negli uomini non c’è rischio di morte ma i sintomi, come ad esempiosonnolenza e reattività ridotta, non compaiono subito, possono passare alcune ore ma anche giorni, dipende dalle quantità ingerite e dal soggetto che le ingerisce.Chi rischia di più sono i bambini, gli anziani e tutti quei soggetti che hanno già patologie ai reni o alla tiroide.

Allora la domanda.

Se il Fipronil è stato usato per disinfettare i locali della azienda agricola come mai si è “infettato” soltanto un lotto di uova?

O forse il Fipronil non è stato usato per disinfettare i locali?

In caso di uso del Fipronil i locali sono stati disabilitati alle funzioni?

Non è, per caso, che sia stata usato mangime al Fipronil?

Le galline che hanno prodotto il lotto di uova “infetto” sono state abbattute?

Non è che qualcosa nella informazione è stata omessa?

Aspettiamo risposte .

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