
Redazione TirrenoNews
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La Forestale sequestra due lavatrici industriali
Mercoledì, 01 Novembre 2017 20:21 Pubblicato in CosenzaI militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto a seguito di controlli mirati alla prevenzione di reati ambientali hanno posto sotto sequestro per mancata autorizzazione allo scarico due lavatrici industriali all’interno di una lavanderia nel Comune di Montalto Uffugo.
Dai controlli è infatti emerso che la ditta confluiva le acque reflue industriali derivanti dalla lavorazione della stessa in pubblica fognatura attraverso un sistema interno fognario, tutto ciò avveniva senza le dovute autorizzazioni previste per lo scarico delle acque in fognatura.
Si è pertanto deferito all’autorità giudiziaria il proprietario della lavanderia per violazione alla normativa ambientale, posto sotto sequestro le due lavatrici industriali ed i pozzetti interessati agli scarichi delle stesse.
Cosenza 1 novembre 2017
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Il PM: non dite che gli assassini erano 3 marocchini!
Mercoledì, 01 Novembre 2017 20:08 Pubblicato in ItaliaSembra razzismo all’incontrario.
A Finale Emilia una donna di 79 anni che viveva da sola in casa è stata seviziata ed uccisa a bottigliate.
Tutto per un bottino di trenta euro in contanti e una collana da poche centinaia di euro.
Era il 18 settembre 2017 verso mezzogiorno quando gli assassini , uno dei quali abitava vicino alla signora anziana si sono introdotti in casa di Mirella Ansaloni.(nella prima foto)
Proprio la confidenza è stata la chiave di volta per farsi aprire la porta.
Dopo un mese di indagini dei carabinieri sono arrestati 3 marocchini.
Sono Ayoub Lamsid di 19 anni e i complici Hamza Driouch, 19 anni e Samir Rida di 21 anni.
Ed ecco il PM di Modena Lucia Musti che si scatena contro i giornalisti “xenofobi”.
Non dite che sono marocchini!
«Si tratta di figli di famiglie provenienti dal Marocco, ma che sono pienamente inserite nel contesto socio-economico produttivo modenese».
I tre giovani appartengono «a famiglie regolari e normali.
Sono ragazzi normali, avrebbero dovuto iniziare alla fine di ottobre un corso di formazione professionale.
Quindi sono ragazzi che hanno studiato, potrebbero anche essere figli nostri».
Cosa è signor PM una nuova tendenza della magistratura quella di chiedere di mentire, come si mente quando si nasconde una cosa importante?
Ed ancora cosa è signor PM una nuova moda quella di catechizzare i giornalisti sui crimini degli immigrati?
Quindi per la toga modenese non va fatta«nessuna speculazione su magrebini, su islamici, su persone irregolari, nessun tipo di speculazione perchè purtroppo le cronache sono ahimè ricche soprattutto in questo periodo di morti assurde e di aggressioni assurde, da parte di giovani figli nostri, cioè figli di italiani – ha aggiunto – Lucia Musti.( nella foto in basso)
Il fatto che si tratti di persone di nazionalità marocchina non ha alcuna particolare rilevanza, se non per indicare che provengono da uno stato diverso dal nostro».
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Oliverio, sollecitato, rimedia ad una sua illegittimità. Ora tocca a Pacenza.
Mercoledì, 01 Novembre 2017 10:33 Pubblicato in CosenzaOliverio revoca l’ incarico di capo ufficio stampa ad Oldani Mesoraca.
«La revoca a Oldani Mesoraca dell'incarico di capo ufficio stampa della giunta regionale
consegue a un esposto del Movimento 5stelle alla magistratura penale e contabile, nonché a una nostra esplicita quanto documentata richiesta al governatore della Regione Calabria».
Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, che aggiunge: «Per la prima volta Mario Oliverio ci ha ascoltato, rimediando a una nomina illegittima di cui avevamo fornito, come sempre, le carte e tutte le argomentazioni giuridiche.
A onor del vero, devo aggiungere che il caso è stato seguito con attenzione anche da una parte della stampa calabrese, che con obiettività e fermezza aveva raccontato i fatti».
«Ci auguriamo – prosegue la parlamentare – che adesso Oliverio faccia altrettanto per la nomina di Franco Pacenza quale suo consulente per le questioni sanitarie, in quanto la medesima è avvenuta in violazione di precise norme di legge, puntualmente segnalata all'autorità giudiziaria e allo stesso presidente della Regione».
«Adesso – conclude Nesci – l'ufficio stampa della Regione dovrà essere riorganizzato secondo le regole.
La nostra costante attività di controllo sta portando i suoi frutti.
Si veda la vicenda della nomina di Santo Gioffrè al vertice dell'Asp di Reggio Calabria, cancellata dall'Anticorruzione nazionale, e quella della modifica, nell'ambito di specifica procedura pubblica, dei punteggi massimi attribuibili ai candidati alla direzione della Cardiochirurgia dell'ospedale di Reggio Calabria».
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