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Redazione TirrenoNews

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Un anno fa ci lasciava Carmelo Zucco

Sabato, 11 Novembre 2017 15:00 Pubblicato in Politica

Volevamo leggerti queste poche parole in occasione della S Messa ad un anno dalla tua dipartita ma i frati di San Bernardino ci hanno detto di no.

Allora non ci resta che mandartele via web sperando che tu possa leggerle.

“Ciao Carmelo,

non so dove tu sia in questa grande chiesa, se dietro una delle alte finestre o dietro una colonna o su uno dei banchi, magari vicino alla tua Adriana od al tuo Giuseppe, invisibile anche a noi, a quelli che ti abbiamo voluto bene e che continuiamo a volertene.

Invisibile ma non dimenticato.

Anzi, e so che tu lo sai, sei più pensato e ricordato oggi che non, forse, quando eri fisicamente tra noi.

E lo sai che parliamo di te ogni volta che vediamo uno dei tanti posti che tu ci hai fatto conoscere.

Parliamo di te quando siamo insieme magari a mangiare un pizza da Raffaele.

Ed al tavolo c’è sempre il tuo posto.

Ma oggi non è come un anno fa.

Oggi noi siamo più sereni perché sappiamo che tu sei più sereno.

Quei brutti momenti sono lontani e non torneranno più

Ora c’è solo pace.

E vediamo per te e per chi non ti ha dimenticato una continuità che non si spezza come è stata la nostra amicizia, salda e sincera!

Non dimenticarci nemmeno tu, però.

Continua a guardarci, come stai facendo anche adesso.

Continua a starci vicino.

Oggi, ancora più di ieri, la tua amicizia ci è indispensabile.

E ti preghiamo di non andare lontano.

Fermati tra noi, insieme a noi, indimenticabile amico!

Peppe, Ida, Filippo, Wanda , Turuccio, Pierina, Franco e Nada

Ma che succede al “nostro” Catocastro?

Sabato, 11 Novembre 2017 11:30 Pubblicato in Cronaca

Catocastro è il bellissimo ed antico nome del fiume che dalle colline appenniniche giunge ad Amantea.

Il nome ha il significato di fiume che passa sotto (Dal greco κατά : sotto) il luogo fortificato ( dal greco Καστρον (luogo fortificato, rocca) latinizzato in castrum.

Un passato molto lontano, allora.

Ma forse un presente difficile e per taluni versi inaccettabile.

Troppe volte questo benedetto fiume degli amanteani è sporco e forse inquinato.

Sembra un gioco ottico di colori come un caleidoscopio.

Talvolta le sue acque sono limpide e chiare.

Tanto limpide che una volta erano piene di vita , pesci ed anguille comprese.

E le sue acque servivano per irrigare i terreni coltivati da decine e decine di famiglie che vivevano con i prodotti derivati dalla piana del quartiere omonimo.

Talvolta, come oggi, le sue acque sono di color marrone e tutto quanto trasportato si deposita nel mare.

Altre volte sono state nere o fortemente grigio scure e della causa di tale colore la gente non ha saputo niente.

L’Arpacal ci ha scritto che le analisi sono state fatte, ma che la procura di Paola ha segretato tali risultati.

Sicuramente per condurre opportune indagini penali.

Nemmeno il comune ed il sindaco, quale massima autorità sanitaria, sembra abbia saputo niente.

Ma prima o dopo sapremo.

Magari come conseguenza di qualche avviso di ultimazione delle indagini condotte dalla Procura

O forse con un decreto di archiviazione.

Un errore avere ridotto le province in questo stato!.

Sabato, 11 Novembre 2017 10:41 Pubblicato in Paola

E’ l’appello lanciato da Franco Laratta

Franco Laratta è componente del Consiglio di Amministrazione di Ismea, normalmente nominato con decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, in quale ha fortemente chiesto un maggiore sostegno dello Stato per i comuni delle aree interne che vivono un momento di grave difficoltà.

In tale ruolo ha partecipato, al convegno su "Retromontagna, il rilancio dei piccoli comuni, agricoltura e territorio", che si è svolto venerdì pomeriggio a Sant'Agata d'Esaro, nel Cosentino.

Un convegno promosso ed organizzato da Luca Branda, sindaco di Santagata.

Al convegno hanno partecipato alcuni sindaci del Pollino, il sempre presente Presidente Parco Nazionale del Pollino, Mimmo Pappaterra, che ha parlato della legge sui piccoli comuni, il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno che ha difeso il ruolo dei sindaci e nientemeno l'ex prefetto di Cosenza e Catanzaro, Reppucci, al quale è stata conferita la cittadinanza onoraria.

Laratta ha sostanzialmente dichiarato che è stato «Un errore avere ridotto le province in questo stato».

Non solo ma ha chiarito che «I primi a farne le spese sono stati i piccoli comuni che hanno perso un riferimento immediato e un sostegno fondamentale. »

E quindi ha concluso che «È necessario un ripensamento da parte dello Stato».

Insomma un preciso orientamento “alla gambero” della politica di sinistra.

Ancora una volta un tentativo di ritorno al passato ?

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