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Redazione TirrenoNews

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La Sanità in Calabria. Lorenzin ed Oliverio.

Domenica, 12 Novembre 2017 21:04 Pubblicato in Primo Piano

Della serie # i ciucci si liticanu e li varrili si rumpunu”.

Sembra davvero opportuno richiamare l’antico adagio calabrese avendo letto l’Articolo di Massimo Clausi postato da Il Quotidiano del sud dal titolo “Sanità, la Calabria rompe col Governo. Il ministro: «Applichi le leggi». Oliverio: «Farfuglia argomenti inesistenti»”

Un articolo nel quale si legge che si rischia una crisi del Governo nazionale sulle vicende della sanità calabrese.

E che, comunque, visto che Oliverio aveva annunciato la sua determinazione di incatenarsi a Roma se il Governo non avesse revocato il commissario alla Sanità, Massimo Scura, ieri è arrivata la presa di posizione del ministro Lorenzin che dalle frequenze della tv LaC ha detto:

«Onestamente, l’incatenazione di Oliverio mi mancava. Faccio notare al presidente Oliverio che i presidenti della Regione devono fare una cosa molto semplice: attuare le leggi che noi abbiamo fatto, attraverso i loro direttori generali, i direttori amministrativi, i primari che, tra l’altro, si scelgono loro».

In sostanza la Lorenzin non sembra così ansiosa di un cambio all’ufficio del commissario del piano di rientro.

Poi in serata è arrivata la piccata replica dello stesso Oliverio.

«Le affermazioni della Lorenzin confermano la giustezza della mia protesta»

E continuato «La Ministra farfuglia argomenti inesistenti per sfuggire alle proprie responsabilità. Come ben sa, deve prima di tutto decidere sulla richiesta formulata dal Tavolo Interministeriale di sanzionare il Commissario che non ha adempiuto al mandato che il Governo gli ha conferito.

La Regione ha fatto in questi due anni e dieci mesi, sotto la mia guida, fino in fondo il proprio dovere per le competenze che esercita.

È lo Stato centrale che, per la responsabilità del Commissario governativo, si prende gioco dei calabresi.

I nostri cittadini, infatti, pagano le tasse più alte d'Italia per sanare il disavanzo finanziario del peggior servizio sanitario.

E tutto ciò a fronte di un aumento di almeno un terzo del debito, di un elevato incremento dei viaggi fuori dalla Calabria e della mancata realizzazione dei Livelli Essenziali di Assistenza in vaste aree della nostra regione».

Ed il Presidente della Regione ha concluso«La posizione della Lorenzin mi induce ad insistere: quali interessi e quali forze si frappongono all'atto, dovuto per legge, di sostituire l'attuale Commissario? La Lorenzin dovrebbe saperlo.

Allora, invece di rispondere “Dove vai? Porto pesci”, dicesse la verità che motiva queste resistenze sulla pelle dei calabresi».

Anche noi vorremmo conoscere queste verità e soprattutto di chi sono le responsabilità del disastro della sanità calabrese. Un disastro che viene da lontano. Un disastro al quale la politica non è certamente estranea

Ed in particolare di chi sono le responsabilità del disastro della sanità cosentina che crea una emigrazione sanitaria di oltre 86 milioni di euro annui.

Milioni che potrebbero creare lavoro, lavoro, lavoro per i calabresi, i cosentini, gli amanteani.

La verità è che noi siamo sempre più diffidenti e distanti dai politici calabresi così come siamo diffidenti e distanti dalla sanità calabrese.

E siamo anche consapevoli che nella sanità ci sono privilegi assurdi ed illegittimi, scelte assurde e vergognose, abusi e illeciti inaccettabili.

Venerdì nella sala consiliare del comune di Amantea ne abbiamo denunciato pubblicamente alcuni e qualcuno si è impaurito ed ha tentato di fermarci.

State sereni non ci fermeremo, ma certo ci piacerebbe che questo “popolo” amanteano ascoltasse, leggesse, capisse ed almeno parlasse per non rischiare di fare la fine di “ varrili”.

Comprava voti a 25 euro l’uno: indagato Edy Tamajo

Domenica, 12 Novembre 2017 18:19 Pubblicato in Italia

Ancora scandalo nella Regione Sicilia.

La procura di Palermo ha avviato un’indagine su Edy Tamajo, 41 anni, neodeputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, con l’accusa di aver comprato parte dei 14 mila voti ottenuti a 25 euro l’uno.

L’indagato,candidato con Sicilia Futura che appoggiava Fabrizio Micari, domenica scorsa è risultato il più votato nelle liste palermitane ed il terzo con più consensi in tutta la Sicilia, ha quindi ricevuto da parte delle forze dell’ordine un avviso di garanzia con un supplemento di perquisizioni e sequestri.

Nello specifico, il reato ipotizzato a carico di Tamajo si tratta di associazione per delinquere finalizzata alla compravendita di voti e corruzione elettorale.

Coinvolte anche altre tre persone già identificate e localizzate nella parte sud-orientale del capoluogo siciliano: si tratta di Giuseppe Montesano, Cristian D’Alia, Nicolina D’Alia.

L’accusa è quindi legata ad un reato legato alla politica e a questa tornata elettorale, a differenza dell’altro neo eletto Cateno De Luca ai domiciliari per evasione fiscale e quindi per fatti precedenti alle regionali.

La Bindi presidente della commissione antimafia, a ridosso di un convegno organizzato da Libera contro le mafie ha detto “Il caso Tamajo preoccupa molto, perché il vizio della corruzione del voto di scambio, l’uso improprio del consenso, sembra attraversare in modo bipartisan le forze politiche.

La notizia è sicuramente preoccupante ; non è infatti una buona possibilità di partenza per il presidente Musumeci, che merita una condizione migliore per amministrare bene quella regione, che ha tanto bisogno di un buon governo.

Si conferma la necessità di un impegno maggiore delle forze politiche nel selezionare la classe dirigente e nel trovare i modi per ricercare il consenso.

Anche perché in quella terra le politiche clientelari sono sicuramente un vettore per la mafia”

Claudio Fava, candidato della sinistra alle elezioni del 5 novembre scorso in Sicilia, a poche ore dalla notizia dell’avviso di garanzia per voto di scambio che ha raggiunto Edy Tamajo, ha dichiarato “Tamajo, uomo di Cardinale (artefice della campagna elettorale del Pd, figlio di Totò, democristiano di nascita e due volte ministro delle telecomunicazioni nei governi D’Alema), eletto con il centrosinistra con 25 euro a voto. E secondo Orlando, Micari e Faraone mi sarei dovuto alleare con questi personaggi?».

E Sonia Spallitta, dirigente regionale di Rifondazione comunista e candidata all’Assemblea regionale siciliana nelle ultime elezioni dice «De Luca e adesso anche Edy Tamajo. A pochi giorni dallo spoglio, a far parlare di sé è un esponente del centrosinistra candidato con Sicilia Futura. Tamajo, recordman di preferenze a Palermo, è accusato di aver pagato 25 euro per ciascun voto in suo favore. Il reato ipotizzato dalla Procura è pesantissimo: associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Se il reato fosse confermato sarebbe l’ennesima dimostrazione che la piaga degli “impresentabili” affligge trasversalmente quasi tutta la politica siciliana dei poteri forti e degli inciuci».

Nel pomeriggio di venerdì 10 novembre – alla presenza del Direttore Generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro e del Dirigente di Settore Interno del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria Armando Pagliaro – si è tenuta un’importante iniziativa istituzionale con l’obiettivo di affrontare le criticità del Poliambulatorio e sollecitare il percorso che dovrà portare alla realizzazione della Casa della Salute.

All’incontro hanno anche preso parte la Direttrice del Distretto Giuliana Bernaudo, il Presidente della Provincia Franco Iacucci, la Parlamentare Enza Bruno Bossio, tanti Sindaci e amministratoti del territorio e la Rete Comprensoriale “Difendiamo la Salute”.

È stato il Sindaco Pizzino, nella sua relazione introduttiva, ad evidenziare «la necessità di accelerare l’iter di realizzazione dell’evoluzione della struttura per trasferire maggiore sicurezza e promuovere un miglioramento della qualità della vita per le nostre comunità».

Tema ripreso dal Consigliere delegato Giacco che ha ricordato come «il completamento del Poliambulatorio rappresenti in questo quadro una priorità».

«L’Amministrazione Comunale – hanno ribadito Pizzino e Giacco, facendosi interpreti dell’intera maggioranza presente all’incontro – è pronta a lottare con tute le sue forze per raggiungere un obiettivo che renderà la nostra una società più giusta, più moderna e più civile, affrontando il tema delle fragilità e delle debolezze nel Comprensorio».

L’Amministrazione tutta, ha espresso grande soddisfazione per le puntuali risposte date dagli interlocutori istituzionali rispetto ai quesiti posti.

Oltre agli impegni assunti dalla Direzione Generale per risolvere le criticità evidenziate nelle ultime settimane, è stato, infatti, comunicato che con delibera del DG n. 2063/2017 pubblicata in data 10 novembre 2017 sono state stanziate le risorse (pari a 2,5 milioni di euro) per il completamento della struttura.

Il dott. Pagliaro, del Dipartimento regionale competente in materia, inoltre, ha annunciato l’avvio dei lavori di un tavolo tecnico dove le istituzioni, l’Asp, la Regione e la Rete di Cittadini si confronteranno per riempire dei contenuti necessari il progetto Casa della Salute di Amantea.

Un atto propedeutico alla realizzazione del piano di fattibilità che rappresenta il documento necessario ad avviare la fase tecnico-organizzativa di realizzazione della struttura.

Ringraziamenti sono stati espressi nei confronti dell’Asp, del Direttore Generale Mauro e della Regione Calabria, nella persona del Presidente Oliverio, per l’attenzione e la sensibilità ancora una volta dimostrate verso le istanze provenienti dal territorio, e che consentono di poter realizzare un ulteriore passo in avanti nel miglioramento delle condizioni di vita delle nostre cittadine e dei nostri cittadini.

Apprezzamento è stato manifestato nei confronti del Presidente Iacucci e dell’Onorevole Bruno Bossio per la loro costante presenza a difesa della tutela del Comprensorio.

Nei prossimi giorni il Sindaco Pizzino con l’Amministrazione Comunale incontrerà la Rete dei cittadini “Difendiamo la Salute” ed una delegazione dell’Asp, e provvederà a convocare prima la Conferenza dei Sindaci e, successivamente, la prima riunione del nuovo tavolo tecnico.

Amantea 11.11.2017                                     L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

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