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Redazione TirrenoNews

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Pregiatissimi, so bene che siete di fronte e problemi difficili se non irrisolvibili, ma so, anche, che nessun altro se non l’ amministrazione può e deve tutelare l’immagine della nostra città!

Per questa ragione vi invio copia dell’articolo postato il 1 febbraio 2018 da Quicosenza a firma della giornalista Maria Teresa Improta dal titolo “Trote ‘mutanti’, radioattività e un sarcofago di cemento. Dubbi sull’inquinamento ad Amantea”

Questo il testo dell’articolo:

Rifiuti interrati sin dal 1986 e un’elevata mortalità. Ancora sospetti sull’imprenditore che smantellò la Jolly Rosso

Enormi buche, profonde fino a venti metri, riempite con tonnellate di materiali tossici e radioattivi. Rifiuti interrati ripetutamente dal 1986 al 2009 sotto uliveti, coltivazioni di grano, avena, ortaggi e foraggio per il bestiame.

Il tutto a ridosso del fiume Oliva con una certificata contaminazione estesa per diversi chilometri quadrati di terreni e acque sotterranee con evidenti pericoli per la salute dei residenti tra i Comuni di Amantea, Aiello Calabro, San Pietro in Amantea e Serra d’Aiello.

Questo quanto accertato dalla sentenza della Corte d’Assise di Cosenza che si è pronunciata con l’assoluzione di tutti gli imputati (i proprietari terrieri Vincenzo Launi, Giuseppina Marinaro, Antonio Sicoli, Arcangelo Guzzo e l’imprenditore Cesare Coccimiglio).

Un verdetto che il pm Maria Francesca Cerchiara ha impugnato nei giorni scorsi chiedendo di ricorrere in Appello per individuare i responsabili del disastro ambientale e dell’avvelenamento delle acque nella valle del fiume Oliva emersi nel corso del processo.

Nello specifico si fa riferimento alla posizione dell’imprenditore oggi ottantaduennne Cesare Coccimiglio per il quale la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a sedici anni di reclusione.

Nell’atto in cui si chiede di ricorrere in Appello il pm rileva come Coccimiglio, noto per essere stato chiamato a smantellare e smaltire i fusti della nave Jolly Rosso spiaggiatasi sul lungomare di Amantea in località Formiciche nel dicembre del 1991, fosse l’unico a poter operare indisturbato nella zona grazie alla sua attività di produzione di calcestruzzo e movimentazione terra disponendo di ben 40 camion, 15 escavatori e circa un centinaio di operai.

A lui furono affidati sia l’ammodernamento della strada provinciale 53 sia la ricostruzione della briglia di contenimento del fiume Oliva.

E proprio in queste due zone oggetto di lavori pubblici commissionati al Coccimiglio sono emerse raccapriccianti ‘anomalie’.

Le trote del fiume, adulte e giovani, presentano mutazioni morfologiche non riscontrabili in natura. Il livello di radioattività registrato è di 132 (il limite massimo è di 5,96 Bq/Kg), il più alto mai riscontrato in provincia di Cosenza dall’Arpacal che riguarda il Cesio 137 radionuclide di origine artificiale.

Inoltre alla base dell’avambriglia nel 2010 fu notata la fuoriuscita di materiale oleoso e iridescente”.

E’ di tutta evidenza che la affermazione che esistano “evidenti pericoli per la salute dei residenti tra i Comuni di Amantea, Aiello Calabro, San Pietro in Amantea e Serra d’Aiello”, porta a credere che evidenti pericoli per la salute esistano per chiunque venga ad Amantea , magari d‘estate per fare i bagni nel mare dove sversa il fiume.

E che dire poi del fatto che nel fiume esistano “ trote, adulte e giovani, che presentano mutazioni morfologiche non riscontrabili in natura”

Ed infine che cosa pensare della affermazione che”Il livello di radioattività registrato è di 132 ( che cosa?) (il limite massimo è di 5,96 Bq/Kg), il più alto mai riscontrato in provincia di Cosenza dall’Arpacal che riguarda il Cesio 137 radionuclide di origine artificiale”.

Chiunque abbia avuto modo di leggere questo articolo per le prossime ferie sceglierà u luogo diverso da Amantea ed ancora più di Coreca e Campora SG

Io , dati alla mano, nei prossimi giorni sconfesserò quanto affermato dalla giornalista , ma ritengo sia questo un compito tipico dell’amministrazione comunale, minoranza, compresa, tanto più in un momento difficile come quello che sta vivendo la nostra città.

Per questo chiedo di sapere se codesta amministrazione intenda tutelare l’ immagine di Amantea e quindi la sua economia ed il suo turismo?

Attendo urgente risposta.

Giuseppe Marchese

Un uomo è stato fermato in piazza Vittoria, è accusato di essere l'uomo che ha esploso i colpi di pistola in diversi punti della città che hanno causato 6 feriti tutti di colore.

Gli uomini e le donne colpiti sono tutti ricoverati.

Il più grave ha una ferita all'addome, però è cosciente.

Gli altri sono meno gravi e comunque dichiarati fuori pericolo.

L'uomo è un italiano, vicino agli ambienti di estrema destra.

E' sceso dall'auto con una bandiera dell'Italia legata intorno al collo ed è salito sui gradini del Monumento ai caduti e ha urlato qualche parola.

All'arrivo delle forze dell'ordine non ha opposto resistenza.

Sull'auto, un'Alfa 147 nera, c'era ancora la pistola con la quale ha seminato il terrore in città per una mattina di ordinaria follia.

La città è ancora sotto assedio: decine di posti di blocco sparsi in ogni zona, carabinieri e polizia sono in stato di massima allerta.

I primi colpi sono stati segnalati alle 11,10 in via dei Velini: i proiettili sono stati indirizzati verso due giovani immigrati, uno è stato colpito e l'altro è riuscito a scappare.

Un altro immigrato il bersaglio dei proiettili, esplosi pare, da una semiautomatica calibro 45, lungo Corso Cairoli davanti alla pasticceria, ora presidiata dalle forze dell'ordine. Spari anche in via Piave, via Spalato e una donna di origini africane sarebbe stata ferita in una sparatoria segnalata in stazione.

Sono tutti luoghi toccati dalle indagini per la morte di Pamela Matropietro, tanto che un'altra sparatoria è stata segnalata a Cesette Verdini, la zona dove sono state trovate le valigie che ne contenevano il corpo.

Le scuole hanno l'ordine di non fare uscire gli alunni da scuola. "Restate tutti in casa fino a nuova comunicazione.

C'è un uomo armato in auto che sta sparando in città.

Abbiamo fermato il trasporto pubblico. Abbiamo chiesto alle scuole di tenere i bambini all'interno fino a nuova comunicazione.

Si consiglia di non muoversi per andare a prenderli fino a nuova comunicazione", scrive il sindaco Carancini su Facebook

«Stop al precariato»Parola di Mario Oliverio

Sabato, 03 Febbraio 2018 13:20 Pubblicato in Calabria

Tutti i giornali, anche i più seri come “Il Corriere della Calabria” deve sintetizzare l’articolo in un titolo.

Un titolo che talvolta può essere come lo specchietto delle allodole

 

 

Oggi c’era questo «Stop al precariato, puntiamo a creare nuovo lavoro », e sotto il volto di Mario Oliverio

Subito la domanda.

Che avrà voluto dire che licenzierà i precari che sono stati assunti durante il suo governo evitando di illuderli, anche se alla regione si è sempre saputo che nessuno mai è stato mandato via ( poi se sia stato sempre così non lo sappiamo con certezza)?

O forse che non assumerà più per tutto il periodo del suo governo regionale evitando, così, di creare nuovi precari da stabilizzare successivamente?

No!

Oliverio un mese prima delle elezioni dice : «Il problema del lavoro è la questione centrale della nostra terra. Una questione che ci vede impegnati incessantemente per individuare strumenti, percorsi e soluzioni finalizzate ad alleviare lo stato di sofferenza in cui vivono migliaia di calabresi e le loro famiglie».

Perché parla di migliaia e non di decine, se non centinaia di migliaia di calabresi?

Ah! L’articolista traduce il pensiero oliveriano e chiarisce che si tratta dei lavoratori ex percettori di indennità di mobilità in deroga.

Ed ecco l’altra parte del suo dire: «Nel corso dell’ultimo Tavolo operativo che ho presieduto nei giorni scorsi presso la Cittadella regionale abbiamo definito, di concerto con le parti sociali e facendo seguito ad un precedente accordo dello scorso 7 dicembre 2016, l'individuazione di un nuovo bando di 12 mesi rivolto agli enti pubblici e ai privati per i tirocinanti calabresi (per quei lavoratori inquadrati nell'accordo del 7 dicembre 2016) da emanare nei prossimi giorni».

Praticamente un altro anno di calvario per questi calabresi.

Poi per fortuna una cosa ottima : «A questa misura abbiamo deciso di affiancare un altro bando che prevede un “bonus” annuo di cinque-seimila euro (la cifra precisa la definiremo in base alle risorse a nostra disposizione), come incentivo alle imprese che assumono per tre anni e che, alla fine dei tre anni, si impegnano a stabilizzare i lavoratori. In queste ore si sta lavorando alla stesura del bando che, entro pochissimi giorni, sarà pubblicato».

Questa si che è una cosa buon per la quale Oliverio merita i nostri apprezzamenti

Lui lo sa che i comuni non sono in grado di stabilizzare i “tirocinanti” calabresi prchè la gran parte è sulla strada del fallimento( dissesto)

A parte il fatto che chiamare “ tirocinanti” gente di grande esperienza attitudinale e professionale ed in età avanzata solleva un amaro sorriso.

In più, ha aggiunto il governatore, «anche per quanto riguarda la definizione della Banca Dati regionale abbiamo lavorato in questi mesi per ricostruire tutte le situazioni di intervento che riguardano i percettori di mobilità dal 2009 ad oggi.

Abbiamo affrontato il problema dei 4600 lavoratori che fanno parte del bacino degli Lsu-Lpu per i quali abbiamo avviato la contrattazione il 1° gennaio 2015, fuoriuscendo da una impostazione che era quella del bacino, attraverso una integrazione dell’intervento dello Stato che ammonta a 50 milioni di euro con 39 milioni di euro del bilancio regionale per consentire la contrattazione a 26 ore settimanali e ciò ha consentito a questi lavoratori di maturare il diritto alla stabilizzazione.

Il 31 dicembre 2017, infatti, gran parte di essi hanno maturato 36 mesi di lavoro dipendente che consente loro di acquisire il diritto alla stabilizzazione ed altri la stanno maturando in queste settimane».

BENE! Bellissima notizia.

Oliverio, in sostanza, assumerà 4600 perone e le farà lavorare a spese della regione presso tutti i comuni calabresi

E poi una ulteriore bellissima notizia che riguarda anche il comune di Amantea

Fa sapere Oliverio «ieri l’altro abbiamo avuto l’ok anche da parte della Direzione Generale del Ministero dell’Interno relativamente ai comuni che sono in dissesto finanziario a contrattualizzare».

Un politichese incomprensibile, invero.

Che significa che possono fare contratti per far lavorare i “tirocinanti” pagati con i fondi regionali?

«Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità, la Presidenza del Consiglio dei Ministri dovrà assumere un DPCM per regolare ulteriormente le procedure di stabilizzazione. Non appena il DPCM sarà emanato proporremo al Consiglio regionale di approvare una legge per incentivare la stabilizzazione e, nello stesso tempo, per consentire la mobilità nelle procedure di stabilizzazione. Predisporremo, quindi, uno strumento che dovrà aiutarci ad accompagnare un percorso che è iniziato nel gennaio del 2015 e che noi intendiamo portare a conclusione».
Per Oliverio «il nostro unico obiettivo - conclude Oliverio - è quello di creare lavoro vero e di individuare, nella realizzazione di tale obiettivo, un percorso che consenta alle istituzioni, così come è doveroso, di farsi carico delle gravi situazioni di sofferenza sociale e di completa assenza di reddito da parte di cittadini e delle loro famiglie.  Abbiamo la chiara consapevolezza che tutto questo non basta e che occorrerà fare molto di più ma, nelle condizioni date, stiamo profondendo ogni sforzo e tutte le nostre energie, con grande determinazione e profonda convinzione, per affrontare e alleviare, per quanto è nelle nostre possibilità, le condizioni di grave sofferenza in cui vivono migliaia di nostri corregionali. In questa direzione proseguiremo il nostro impegno senta tentennamenti e incertezze»

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