Comincia il 2018 ed è tempo di auguri.
A chi farli?.
A tutti, evidentemente.
Ma soprattutto a chi ne ha più bisogno.
Per questo cominciamo dai Camporesi e dai Noceresi.
A loro auguriamo che questo nuovo anno porti l’atteso ponte sul Savuto.
Quel ponte che manca da ormai troppi anni.
Una mancanza che è una vergogna per la politica calabrese.
Quella politica che, fatta la doverosa eccezione per pochissimi( tra questi la Ferro e Bruno rispettivamente precedente ed attuale presidente della provincia di Catanzaro), è stata distratta , troppo distratta.
E poi che dire se non ricordare che il ponte romano, dopo 2000 anni, è ancora intatto ed il ponte degli inizi del ventesimo secolo è miseramente crollato.
Che i romani avessero migliori ingegneri?
Mah!
La domanda resterà senza risposta .
Speriamo, invece, che i diritti dei Camporesi e dei Noceresi non restino senza risposta, soprattutto ora che sembra che l’impegno del presidente della provincia di Catanzaro Enzo Bruno ( al quale porgiamo gli auguri) possa giungere a compimento nei primissimi mesi del nuovo anno.
Quello del Savuto non è un ponte normale!
Lo sappiamo bene, visto che permette di coltivare senza troppi problemi i terreni a sud ed a nord del fiume , quei terreni per raggiungere i quali bisogna fare un lungo giro sulla variante della SS18 spesso bloccata dal traffico e di marosi.
Pubblicato in
Catanzaro
Ha un bel coraggio Giuseppe Ruperto , il battagliero presidente della Cooperativa Agricola ‘Le Macchie’ di Nocera Terinese e dirigente della Coldiretti, nonché ambientalista di fede privata e leader comitato Ricostruiamo il Ponte sul Savuto.
Un giovane che ama l’agricoltura e lotta i veleni che distruggono la bontà dei prodotti coltivati in pieno campo, senz’altro che l’acqua ed il sole.
Una cooperativa che ha una produzione agroalimentare di pregio e che è impegnata quotidianamente per assicurare la salvaguardia delle colture agricole tradizionali, il mantenimento delle tipicità alimentari, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e dagli incendi per difendere un ambiente che offre grandi opportunità di sviluppo sostenibile.
Eppure le aanno bruciato circa 1000 balle di fieno oltre che attrezzatura agricola.
Temiamo anche noi che si tratti di un incendio doloso come dice anche la Coldiretti che gli ha espresso la propria convinta solidarietà:
“Protagonista di tante battaglie e denunce Giuseppe Ruperto, presidente della Cooperativa Agricola ‘Le Macchie’ di Nocera Terinese e dirigente della Coldiretti la notte scorsa è stato vittima di un incendio al suo capannone adibito a fienile che conteneva circa mille balle di fieno e altri attrezzi agricoli.
Da parte delle autorità di polizia, sono in corso i necessari accertamenti ma purtroppo pare trattarsi di ‘incendio doloso”.
Giuseppe Ruperto è stato da sempre in prima linea nella tutela del territorio ed al fianco degli agricoltori in diverse azioni di contrasto dei fenomeni di agromafie.
Infatti, ha denunciato i furti nelle aziende ed altri atti vandalici alle autorità di Pubblica Sicurezza ed è leader del comitato Ricostruiamo il Ponte sul Savuto.
Nel ringraziare Giuseppe per quanto ha fatto e che non si è mai tirato indietro quando le cose si sono fatte difficili - dichiara Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria - esprimiamo a lui e alla sua famiglia, una solidarietà senza confini, ma già stiamo operando offrendo la più ampia e concreta collaborazione.
Siamo altresì certi che gli organi inquirenti faranno piena luce sull’accaduto e restituiranno la giusta serenità al territorio”
Anche noi porgiamo a Ruperto ed agli altri soci della Cooperativa la nostra solidarietà e li invitiamo ad andare avanti.
Intanto intorno “solo silenzio”!
Pubblicato in
Campora San Giovanni
Erano passate da poco le sette di stamattina quando il geometra Guerino Cordiale si stava recando a lavorare presso la regione Calabria percorrendo la statale 18.
Stava percorrendo il tratto nel comune di Nocera terinese.
All’improvviso una vecchia panda condotta dal 39enne, Andrea Arcuri gli è piombata addosso invadendo la corsia opposta.
L’amanteano alla guida della sua Volkswagen Passat ha provato ad evitarla spostandosi tutto sulla sua destra fino al guardrail.
Una manovra purtroppo risultata inutile.
L’impatto è stato mortale per il giovane 39enne che da Santo Stefano di Rogliano e che lavorava presso l’albergo la Principessa
A bordo della Fiat Panda vecchio modello, su cui viaggiava l’uomo, c’era anche un’altra dipendente dell’hotel.
La ragazza è stata trasportata d’urgenza in ospedale e ricoverata in gravi condizioni a causa delle ferite riportate agli arti inferiori.
Il geometra Guerino Cordiale pur frastornato dall’incidente riusciva a liberarsi dall’air bag e ad estrarre dalle lamiere della panda la ragazza.
Nulla poteva, invece, per il conducente estratto poi dalle lamiere contorte dai vigili del fuoco intervenuti successivamente.
Sul posto il 118, la Polizia stradale e l’anas.
Il giovane amanteano raggiunto dai suoi familiare si vedeva costretto a recarsi per accertamenti e cure presso il vicino nosocomio paolano
Pubblicato in
Economia - Ambiente - Eventi
Leggiamo che continua l’azione di contrasto al fenomeno nel comune di Corigliano Calabro da parte della Polizia di Stato.
“Ieri sera personale del Commissariato P.S. di Rossano, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, hanno individuato sulla SS 106, 3 donne straniere, di nazionalità romena, d’età compresa tra 26 e 30 anni intente a prostituirsi.
Le stesse, con abbigliamento succinto, hanno adescato 3 clienti, intrattenendosi con loro a bordo delle autovetture di proprietà degli stessi, ai bordi della statale.
I tre clienti e le tre donne sono stati sanzionati con una multa di Euro 500,00 ciascuno, per le violazioni di cui all’Ordinanza Sindacale del comune di Corigliano, n. 1 del 03.01.2017, che prevede il divieto di indossare abbigliamento e tenere comportamenti e atteggiamenti indecorosi ed indecenti preordinati ad indurre alla domanda di prestazioni sessuali a pagamento con conseguente interferenza con il regolare svolgimento della circolazione stradale da parte dei clienti.
Sono state sottoposte a sequestro amministrativo cautelare le autovetture utilizzate dai tre clienti, così come previsto dall‘ Ordinanza sindacale”.
Ah. Ecco perché! Perché a Corigliano il sindaco ha emanato una apposita ordinanza.
Ma anche ad Amantea un sindaco aveva una similare ordinanza
Allora se ad Amantea non vengono elevate contravvenzioni contro le prostitute ed i loro clienti questo vuol dire, allora, che ad Amantea non esistono prostitute.
Mah?
Ma anche a Nocera Terinese il sindaco ha emanato una similare ordinanza
Ed allora se ad Nocera Terinese non vengono elevate contravvenzioni contro le prostitute ed i loro clienti questo vuol dire, allora, che a Nocera Terinese non esistono prostitute.
Mah?
Pubblicato in
Cosenza
Domenica 9 luglio 2017, alle ore 10.30, nel territorio di Nocera Terinese (Cz) è stato inaugurato un nuovo punto della rete di vendita Campagna Amica promossa dalla Coldiretti.
Ne ha dato notizia Giuseppe Ruperto, presidente della cooperativa Le Macchie.
Il punto vendita è sito in località Macchie De Luca, di fianco alla via Passo Bagni, a pochi metri dal pontino La Vela e a pochi metri del villaggio Nuova Temesa.
L’iniziativa nasce dal desiderio di fornire prodotti di qualità ai consumatori, incentivando il contatto diretto coi produttori agricoli, mantenendo prezzi accessibili grazie alla vendita senza intermediazioni e garantendo la qualità col passaggio diretto dai campi alla tavola.
L’apertura del punto vendita di Nocera si colloca all’interno del progetto nazionale Coldiretti per “una filiera agricola tutta italiana”, ed ha come obiettivo principale la diffusione di una nuova cultura dell’educazione alimentare di qualità.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti i dirigenti della Coldiretti, i soci della Cooperativa e amministratori locali.
Pubblicato in
Lamezia Terme
Marco e Riccardo si sono conosciuti 18 anni fa e non si sono più lasciati. Oggi risiedono a Cleto
Ieri hanno coronato il loro sogno d’amore e Fernanda Gigliotti sindaco di Nocera Terinese li ha unito in matrimonio.
“Marco Marchese, di 40 anni, di Cosenza, e Riccardo Cristiano, di 39, di Lamezia Terme, sono la seconda coppia omosessuale a unirsi in matrimonio in Calabria (la prima nelle province di Cosenza e Catanzaro) a un anno dall’entrata in vigore della legge Cirinnà.
I due sono giunti in municipio a bordo di un Fiat 500 d’epoca blu elettrico (nella foto), dove hanno trovato ad attenderli familiari ed amici.
Un gioia immensa quella di essere riconosciuti come coppia dopo anni di battaglie per i diritti degli omosessuali.
«Finalmente - dicono Marco e Riccardo - dopo esserci anche impegnati per almeno un decennio in favore dei diritti delle coppie omoaffettive, con la nuova legge che proprio in questi giorni ha compiuto un anno, anche noi siamo convolati a nozze, con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono; coronando, ovviamente, il nostro sogno d’amore».
Dopo il matrimonio la festa si è poi spostata, come nella più classica delle tradizioni, con 200 invitati tra parenti e amici, presso il Palazzo delle Clarisse di Amantea.
Marco e Riccardo hanno voluto sottolineare, aprendo le porte della loro unione, come la società, anche se a piccoli passi, si sta evolvendo verso un modello inclusivo, sempre più libero da discriminazioni e intolleranze.
La loro vita insieme proseguirà nella loro casa di Cleto, continueranno anche attraverso i gesti quotidiani e la vita di tutti i giorni a impegnarsi per l’inclusione di tutti quelli considerati “diversi”.
Marco Marchese, impiegato di 46 anni presso una compagnia assicurativa, è impegnato politicamente con la Cgil e ne ricopre vari ruoli a livello regionale; attivista della comunità Lgbti, fa parte del direttivo nazionale dell’Associazione Radicale Certi Diritti.
Riccardo Cristiano, 39 anni, direttore di un ufficio postale della provincia di Catanzaro, è presidente di Liberi.tv, anche lui è impegnato da molti anni nella promozione dei diritti della comunità Lgbti”
Pubblicato in
Storia locale della Calabria
Nocera Terinese. Ieri mattina 27 maggio il sindaco di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti, è entrata nel Guinness dei primati
E’ stata la prima sindaca calabrese di un piccolo comune a celebrare l’unione civile tra Marco Marchese, di 40 anni, di Cosenza, e Riccardo Cristiano, di 39, di Lamezia Terme.
Quella tra Marco e Riccardo, che vivono insieme da 17 anni, è la prima unione civile effettuata in provincia di Catanzaro e la seconda in Calabria, dopo quella dell’ottobre scorso a Reggio Calabria.
Una festa matrimoniale vera e propria con tanto di riso e tanti parenti a salutare questa unione.
Dopo la cerimonia i due nubendi sono partiti a bordo di un Fiat 500 d’epoca blu elettrico per il meritato viaggio post nozze.
Pubblicato in
Lamezia Terme
Avevano ragione i coltivartori diretti dell'agro di Falerna, Nocera terinesa, Lamezia a denunciare i troppi furti in campagna.
Avevamo rubato un trattore a Nocera Terinese, nel Lametino, nascondendolo poi in una località nel territorio comunale di Lamezia Terme.
Successivamente al furto i due, S. D. di 49 anni e C. V. di 56 anni, originari del Vibonese, si erano messi in contatto con il proprietario chiedendo un riscatto di 1.000 euro per ottenere la restituzione del mezzo agricolo.
I due sono stati però arrestati proprio grazie alla segnalazione del proprietario che si è rivolto ai carabinieri di Nocera consentendo così agli uomini dell’Arma di sorprenderli sul luogo concordato per effettuare lo scambio, nei pressi dell’area di servizio di Pizzo.
I militari si sono così appostati in borghese nel luogo indicato arrestato i due.
Due carabinieri in borghese di Nocera Terinese si sono così appostati , nei pressi dell’area di servizio di Pizzo nord dove era stato programmato lo scambio, in flagranza di reato hanno bloccato e arrestato i due con l’accusa di furto ed estorsione.
Pubblicato in
Lamezia Terme
Molinaro :Chiediamo maggiori controlli e un incontro per individuare le soluzioni ottimali.
Siamo continuamente alla mercé di bande criminali che rubano mezzi, attrezzature e prodotti, danneggiano le proprietà, minacciano la stessa incolumità degli agricoltori.
Questo il grido d’allarme per i furti che si susseguono a ritmo continuo con una vera e propria escalation nelle aziende agricole in particolare nella zona compresa tra Nocera Terinese, Falerna e dintorni.
“Un fenomeno che va avanti da molto e troppo tempo e che continua proprio in questi giorni con diversi episodi – riferisce Pietro Bozzo direttore della Coldiretti interprovinciale di Catanzaro-Vibo e Crotone – e gli agricoltori anche coraggiosamente, hanno sempre sporto regolare denuncia all’autorità di Pubblica Sicurezza”.
Ad essere particolarmente colpiti sono stati i soci della Cooperativa Agricola “Le Macchie” di cui è presidente il dirigente della Coldiretti Giuseppe Ruperto ma anche altri agricoltori del comprensorio subiscono la stessa sorte.
Cancelli e porte divelte e viene rubato di tutto: dai mezzi agricoli trattori, imballatrici, motocoltivatori etc., gruppi elettrogeni, carburante, concime anche prodotti raccolti in particolare ortaggi.
Tra gli agricoltori, vi è un allarme sociale e molta preoccupazione anche per la sicurezza personale.
Tra l’altro la cooperativa è formata prevalentemente da giovani che in questo modo, vedono sfumare il frutto del proprio lavoro e sono costretti ad interrompere la coltivazione e la raccolta.
“Davanti a questo salto di livello dei furti, è necessario – chiede Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – che ci siano maggiori e diffusi controlli da parte delle forze dell’ordine e che vengano potenziati i loro presidi sul territorio chiediamo altresì al Prefetto di Catanzaro che venga convocato un incontro per fotografare esattamente la mappa delle aree dove i fenomeni sono più aggressivi e ripetuti per individuare le soluzioni ottimali”.
11.04.2017 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
Pubblicato in
Lamezia Terme
Giocando, mutuiamo per il nostro articolo il titolo del famoso film di Rossellini “Roma città aperta”.
Ed usiamo anche la foto della disperata corsa di Pina, Anna Magnani, prima della sua morte.
Una disperazione, forse, simile a quella del sindaco di Nocera Terinese che sul suo profilo facebook poche ore fa ha offerto le case sfitte o disabitate del centro storico e le seconde e terze case sul mare per ospitare gli sfollati del terremoto che ha colpito il centro Italia nell'agosto 2016.
Il sindaco Fernanda Gigliotti avrebbe scritto al ministro dell'Interno Marco Minniti, al capo della Protezione civile nazionale e della Regione Calabria ed ai prefetti di Ancona, Perugia e Catanzaro.
Scrive il sindaco «È di qualche giorno fa la notizia sulla necessità di trasferire i 500 sfollati del terremoto di agosto (la gran parte anziani accolti a Porto Sant'Elpidio) poiché gli alberghi ospitanti dovranno essere liberati per non pregiudicare la stagione estiva.
Nel nostro comune, al contrario di quanto accade a Porto Sant'Elpidio, esiste invece un centro storico con molte case sfitte o disabitate e un patrimonio edilizio privato di seconde e terze case poste sul mare, la cui offerta supera di gran lunga la domanda.
Entrambe le soluzioni possono essere utili al collocamento provvisorio o anche definitivo delle famiglie sfollate, degli anziani, delle giovani coppie.
Il contesto abitativo residenziale è quello di piccolo centro urbano nel quale sono presenti diverse strutture sanitarie private e un polo sanitario pubblico, con tutti i servizi e con la possibilità di sviluppare nuove idee e di aprire attività produttive incentivate.
Inoltre Nocera Terinese è situato a soli quindici minuti dall'aeroporto e a 20 dall'Ospedale di Lamezia Terme».
Infine il sindaco Fernanda Gigliotti, nella lettera, sottolinea come il Comune, dichiarato in dissesto finanziario, sia stato costretto ad adottare «le più alte tariffe tributarie, con la conseguenza che i privati proprietari di immobili e case sono sottoposti ad una pressione elevatissima, aggravata dalla crisi economica e dalla ridotta domanda turistica» e che molte case di Nocera Terinese «sono messe in vendita al prezzo del solo atto notarile di trasferimento della proprietà».
Pubblicato in
Lamezia Terme