Riceviamo e pubblichiamo la nota della scorsa amministrazione comunale di Nocera Terinese
Al signor PREFETTO DI CATANZARO
Pc Ministero interni Sede
Oggetto: comunicazione
Premesso che, L’Amministrazione Comunale della quale facciamo parte ognuno nelle sue funzioni termina oggi il suo brevissimo percorso amministrativo senza aver potuto iniziare nemmeno il suo cammino, considerato che, siamo stati eletti il 10 giugno del 2018.
Il Sindaco, Massimo Pandolfo, il 10 agosto ha ritenuto di rassegnare le dimissioni.
Le motivazioni del Sindaco, racchiuse in una scarna missiva, sarebbero riconducibili ad un forte stato di stress psicologico che lo avrebbe colpito, in conseguenza di una situazione generale di difficoltà dell’ente, sia per l’enorme dissesto finanziario nel quale versa il Comune di Nocera Terinese, sia per la totale indisponibilità a collaborare di alcune fondamentali figure della burocrazia comunale.
Rispettiamo il malessere del Sindaco sul piano umano.
E condividiamo anche il giudizio sullo stato della burocrazia comunale, tuttavia, non condividiamo il gesto di abbandonare la guida dell’ente.
Anzi riteniamo che tale scelta sia un atto di irresponsabilità nei confronti di tutta la comunità.
Abbiamo fatto di tutto per fare cambiare idea al nostro primo cittadino, offrendogli anche diverse proposte per poter proseguire la legislatura e contemporaneamente metterlo nelle condizioni psicologiche di recupero psico-fisico.
Il Sindaco, tuttavia, ha ritenuto di declinare le proposte che sono arrivate.
Ci auguriamo che le motivazioni che il Sindaco ha addotto per giustificare le proprie dimissioni siano reali e che, lo stesso, non abbia subito pressioni e influenze di nessun tipo, anche perché, siamo consapevoli che, sia l’istituzione, che il territorio, da anni, a causa di potenti lobby legati alla gestione dei corposi interessi del territorio, rendono instabile i governi dell’ente.
Se il Sindaco avesse taciuto eventuali pressioni del genere, la gravità del suo atto sarebbe molto più pesante.
Fatta questa premessa, dunque, riteniamo doveroso indirizzare questa missiva a S. E. Il Prefetto di Catanzaro perché a nostro avviso è indispensabile e non più rinviabile una verifica radicale sullo stato di tenuta e sulla salubrità dell’istituzione comunale. Appena insediati avevamo proposto al Sindaco un provvedimento di rotazione dei responsabili delle Aree, inamovibili da 20 anni.
Ritenevamo che, un atto del genere potesse essere un segnale di trasparenza e, parallelamente, avrebbe potuto spezzare aderenze e inquinamenti che si percepiscono a naso.
Il Sindaco non ha ritenuto di adottare un tale provvedimento oppure non ne ha avuto il tempo.
La maggioranza consiliare, nel formulare la proposta, partiva da una riflessione molto semplice: se sull’enorme dissesto ci sono indubbiamente oggettive responsabilità politiche, è assolutamente evidente che, da tali responsabilità, non siano immuni coloro che hanno ricoperto ruoli nella struttura apicale della burocrazia. Inoltre, nel comune e nel territorio vige uno stato di illegalità diffusa, soprattutto relativamente all’urbanistica e l’assoluta mancanza di controlli. E non possiamo omettere di evidenziare che, proprio sull’affidamento della responsabilità dell’area tecnica, in questi 60 giorni si sia consumata la maggiore fibrillazione e resistenza interna ed esterna. Proprio il giorno prima delle dimissioni del Sindaco, infatti, avevamo trovato la soluzione politica e amministrativa della direzione dell’ufficio tecnico. Sarà un caso che proprio il giorno dopo e, alla vigilia di un cambio storico nell’assetto dell’ufficio tecnico, siano arrivate improvvise le dimissioni? Sappiamo che il Sindaco Massimo Pandolfo è una persona perbene. E tuttavia conosciamo troppo bene questo territorio per credere che, la sua rinuncia sia riconducibile ad un semplice malessere psico-fisico.
Il precedente responsabile dell’ufficio tecnico si era messo in malattia pochi giorni dopo l’insediamento del nuovo Sindaco. Mentre lo storico dirigente dell’ufficio Tecnico con una lettera aveva comunicato al Sindaco di trovarsi nelle condizioni di incompatibilità finanche a ricoprire il ruolo di RUP, perché sotto processo per presunti reati inerenti alla funzione di responsabile dell’ufficio stesso. Stessa situazione si è verificata nell’area finanziaria.
A voler essere generosi tali atteggiamenti ci sono apparsi come pressioni per mantenere lo status. Bloccare la macchina amministrativa per far “comprendere” alla nuova amministrazione che senza l’apporto delle inossidabili figure amministrative nessuno governa. Altra anomalia riguarda OSL relativa al dissesto finanziario retto dalla dottoressa Colacione e assistita dal dott. Calende della Prefettura, avevamo evidenziato al Sindaco che la linea tenuta da coloro che reggono l’organismo, ad avviso della maggioranza, finirà per produrre un macro contenzioso più pesante del dissesto stesso. Contenzioso di cui le conseguenze ricadranno sul comune e sui noceresi. Inoltre, ad oggi, non si comprende la lentezza nella definizione della massa passiva a ormai due anni dall’insediamento dell’organismo. Tra l’altro, nel corso di questi due mesi abbiamo rilevato un’influenza poco ortodossa di Calende e Colacione nelle politiche amministrative e nelle prerogative del riassestamento del personale. Intromissioni e pressioni che sono state riferite dal Sindaco nel corso di riunioni di maggioranza in relazione alla riorganizzazione del personale comunale. Alla luce di quanto contenuto in questa missiva riteniamo che sia necessaria che S.E. il Prefetto compia una puntuale verifica su tali aspetti. Come riteniamo che la Prefettura verifichi influenze e pressioni esterne nei confronti degli uffici e dei loro responsabili.
Con rammarico il nostro lavoro amministrativo termine qua, siamo assolutamente consapevoli che qualcosa e qualcuno abbia impedito a questa amministrazione di assolvere al proprio mandato. Ciò rappresenta un vulnus alla democrazia rappresentativa che, perlomeno, va accertato e verificato.
Rimaniamo comunque a disposizione della S.V. per qualsiasi altra delucidazione non ben evidenziata in questa missiva.
Nocera Terinese, li 29 agosto 2018
In Fede
Franco Macchione Vice Sindaco
Antonio Albi - Presidente del Consiglio Comunale
Giovanna Puteri - Assessore
Patrizia Vaccaro - Assessore
Domenico Motta - Assessore
Giuliano Trunzo - consigliere comunale
Salvatore Grandinetti - consigliere comunale
Walter Grandinetti - consigliere comunale
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Troppo stress e il sindaco eletto solo due mesi fa si dimette.
La notizia ha dell’incredibile.
A Nocera Terinese, infatti, nel giro di sette mesi si sono dimessi due sindaci.
Dopo Fernanda Gigliotti, caduta a gennaio 2018
(dopo essere stata sindaca per soli 19 mesi) per essere stata sfiduciata dalla maggioranza dei consiglieri, si è dimesso anche Massimo Pandolfo, eletto sindaco soltanto due mesi fa a capo della lista Unione Popolare Nocerese.
Pandolfo aveva avuto la meglio sugli altri due competitor: l’ex sindaca Fernanda Gigliotti e Rino Rocca, vice sindaco della Gigliotti e già sindaco.
Le ragioni delle clamorose dimissioni del sindaco, Pandolfo le ha spiegate in una lettera:
“Lasciare, a pochi mesi dalle elezioni, l’incarico di Sindaco potrebbe sembrare un “tradimento” nei confronti di chi votando mi ha investito del compito di amministrare il Comune.
Ma le dimissioni che oggi ho depositato presso l’Ufficio di protocollo non sono da intendersi come un “tradimento” nei confronti degli elettori e del gruppo politico che mi hanno sostenuto bensì come un gesto di rispetto e di gratitudine nei confronti di quanti hanno creduto in me.
A due mesi dal mio insediamento devo ammettere di aver avuto difficoltà a far ripartire “il motore” di questa complessa macchina amministrativa.
Sono state tante le criticità incontrate, ho provato in tutti i modi a dare un nuovo slancio a questo nostro Comune ma non tutti hanno inteso la mia linea politica: collaborare nel rispetto e nell’assunzione di responsabilità legate alle diverse professionalità presenti.
La delusione vissuta ed il gravoso peso di responsabilità che tale ruolo impone di assumere hanno determinato in me un forte malessere psicologico con effetti sulla sfera fisica e sulla vita privata. Come marito, padre e docente mi sento in obbligo di ridare senso alla mia vita, cercando di riacquistare quella serenità che da sempre mi ha contraddistinto.
Chiedo a voi tutti di comprendere la mia scelta: maturata nel tempo e con coscienza. Quale persona onesta, sincera, leale, non potevo fare a meno di prendere questa decisione anche se molto sofferta ma giuro fatta per il bene esclusivo di tutta COMUNITA’.
Grazie a tutti”.
Ora Pandolfo che avrà 20 giorni di tempo per ripensarci.
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Un incendio si è propagato in una cucina di una casa nelle vicinanze del Villaggio del Golfo nel comune di Nocera Terinese.
Le fiamme, che hanno interessato la cucina della villetta, hanno finito per annerire le pareti della cucina.
É stata probabilmente una perdita di gas dalla tubazione che collega la cucina alla bombola di gpl la causa del rogo divampato questa mattina nei pressi di Villaggio del Golfo nel comune di Nocera Terinese.
La cucina con forno elettrico è invece stata completamente distrutta.
Sul posto a sedare le fiamme i vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia Terme con supporto di autobotte.
Nell’abitazione al momento dell’incendio c’era una famiglia composta da cinque persone che fortunatamente non hanno riportato ferite.
7 agosto 2018
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Basso Tirreno
Un incendio si è verificato questa mattina in un'abitazione in via Dante Alighieri nel comune di Nocera Terinese.
Attimi di paura tra gli abitanti del circondario
Interessato dalle fiamme un appartamento, situato all'ultimo piano di uno stabile di proprietà Aterp, attualmente occupato da una famiglia di nazionalità Marocchina.
Al momento dell'incendio, la cui origine è per cause accidentali, gli occupanti non erano in casa.
Danni nei locali cucina e vano letto dove le fiamme hanno distrutto parte dell'arredamento, suppellettili e materiale vario nonché annerimento delle pareti dovuto al fumo intenso.
L'intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Lamezia Terme è valso all'estinzione dell'incendio ed alla messa in sicurezza dell'appartamento.
Numerose chiamate giunte in SO115.
Le famiglie residenti nello stabile, in attesa dell'arrivo dei soccorsi, in via precauzionale si erano riversate in strada in zona sicura.
Al termine delle operazioni di spegnimento tutti sono rientrati nelle proprie abitazioni.
Non si registrano danni a persone.
Al termine delle operazioni di spegnimento tutti sono rientrati nelle proprie abitazioni.
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Dal sito web del comune di Nocera Terinese leggiamo:
“Purtroppo stamattina abbiamo registrato le giuste proteste in merito ad una rottura della rete fognante e delle relative conseguenze dovute agli sversamenti a mare.
Si tratta della pompa 12 di competenza del comune di Amantea.
Il comune di Nocera Terinese ha già provveduto a sollecitare con urgenza un intervento al confinante comune di Amantea.”
Ecco cosa ha scritto:
“….si invita il comune di Amantea ad intervenire con la massima urgenza per ripristinare il normale e corretto funzionamento di quanto sopra segnalato al fine di evitare il pericolo igienico sanitario e scongiurare un eventuale disastro ambientale”
E poi la nota conclude : “ L’amministrazione comunale di Nocera Terinese resta manlevata da ogni e qualsiasi responsabilità derivante dalla suddetta fuoriuscita di liquami”
“Per i reati ambientali Tolleranza zero” dice il nostro amico Ruperto.
Ha ragione lui.
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Basso Tirreno
Nocera Terinese. Scrive l’ex sindaco Rino Rocca:
Cari amici, ieri, 10 luglio 2018, si è tenuto un Consiglio Comunale convocato per approvare il “Regolamento per il funzionamento della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo”
(la cosiddetta C.C.V.L.P.S).
Un regolamento senza la cui approvazione sarebbe stato impossibile svolgere feste di qualunque tipo, visto che ogni sagra, ogni spettacolo, ogni manifestazione necessita, appunto, dell’approvazione di questa Commissione, che non era ancora stata istituita.
Il regolamento notificato nei giorni scorsi a tutti i consiglieri comunali è un regolamento tipo, classico, approvato in molti Comuni e città italiane. Tuttavia, dopo averlo esaminato con attenzione, in Consiglio comunale abbiamo suggerito, come gruppo politico “SiAmo Nocera”, alcune modifiche, una delle quali riguarda la riduzione dei giorni minimi che intercorrono tra la richiesta degli organizzatori e il parere della Commissione di vigilanza.
Lo scopo, ovviamente, è quello di andare incontro alle esigenze dei vari comitati e associazioni che operano sul nostro territorio e che ogni anno organizzano decine di manifestazioni che animano e tengono vivo il nostro paese.
Il Consiglio comunale, accogliendo la nostra richiesta, ha approvato il regolamento all’unanimità. E così all’art. 6, comma 2, lettera a) del regolamento, sono stati abbassati da 40 a 35 i giorni “prima della data per la quale il parere viene richiesto, qualora trattasi di istanza di valutazione di documentazione per parere preventivo di fattibilità”; e all’art. 6, comma 2, lettera b) sono stati abbassati da 30 a 25 i giorni “prima della data per la quale è fissato lo svolgimento della manifestazione a carattere temporaneo.
Successivamente, abbiamo invitato la maggioranza a dare incarico ad un solo tecnico per la predisposizione di un piano di sicurezza particolareggiato su tutto il territorio. In questo modo, se il Comune si doterà di un piano di sicurezza per tutti i luoghi dove si svolgono le feste (piazza San Giovanni, rione Motta, Santa Caterina, Largo dietro San Giovanni, Convento Cappuccini, piazza Giovanni Paolo II°, lungomare e adiacenze, Maletta, Campodorato etc.), le associazioni e i comitati che organizzano gli eventi potranno evitare di spendere dai 500 ai 1000 euro per la predisposizione del suddetto piano.
Inoltre, ieri la maggioranza ha proposto una modifica dello Statuto comunale allo scopo di poter completare la composizione della Giunta.
Lo Statuto, infatti, prevedeva, sì, la possibilità di nominare un assessore esterno, ma escludeva tale possibilità per chi si era candidato e non era stato eletto.
La maggioranza, che nel Consiglio comunale di insediamento ha formalizzato la scelta di nominare assessore Patrizia Vaccaro, candidata non eletta, ha proposto di eliminare la parte in cui veniva esclusa quella possibilità, allo scopo di poter nominare in giunta anche una seconda donna (la legge, infatti, impone che in giunta ci siano due assessori donna).
La proposta ci è sembrata giusta, visto che non vediamo il motivo per cui possa essere nominato assessore un qualunque “esterno” ma non un candidato non eletto; ragion per cui abbiamo votato favorevolmente.
Tutto ciò perché, così come abbiamo annunciato in campagna elettorale, e ribadito dopo il voto, “SiAmo” Nocera metterà in pratica un’opposizione costruttiva, votando a favore di ogni atto che è nell’interesse dei noceresi, lanciando proposte che vanno nella direzione ma non facendo sconti sugli atti che non tengono in conto gli interessi della nostra comunità.
Infine, abbiamo comunicato al Consiglio comunale, e comunichiamo anche ai cittadini, di aver inviato una lettera al ministro degli Interni, Matteo Salvini, affinché si modifichi la legge che ha reso quasi impossibile l’organizzazione di piccole feste, sagre, concerti ecc nei piccoli paesi. In sostanza, nella lettera abbiamo proposto la non applicazione della cosiddetta direttiva “Gabrielli” per i Comuni con popolazione inferiore ai 10mila abitanti e/o per le manifestazioni che non raggiungono le 10mila presenze.
Nella stessa comunicazione al ministro degli Interni abbiamo prospettato l’idea, qualora non fosse possibile la non applicazione, la riduzione al minimo delle incombenze, così da scongiurare il rischio che nei piccoli paesi si sia costretti a rinunciare alle tradizionali feste, soprattutto d’estate. Se, al contrario, le cose dovessero rimanere come sono, i costi per gli organizzatori sarebbero troppo alti, e la possibilità tecnica e logistica di organizzare una festa, una processione, una sagra, ecc. sarebbe quasi inesistente.
Gruppo politico “SiAmo Nocera
Ndr Intelligentemente qualcuno ha chiesto di interessare Anci ed Unpli a fare qualcosa anzichè riscaldare le sedie.
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Riceviamo e pubblichiamo:
“Dopo che si è diffusa la notizia che l’ex Sindaca, di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti sia stata destinataria di un’ordinanza di demolizione relativa ad un fabbricato abusivo di sua proprietà, alcuni organi di stampa, stimolati da una fantasiosa ricostruzione dei fatti da parte dell’ex prima cittadina nocerese hanno dato una lettura dei fatti a dir poco distorta se non falsa e tendenziosa.
Nella presente nota l’attuale primo cittadino, Massimo Pandolfo, sulla base della documentazione in possesso del suo ufficio intende fare chiarezza sulla vicenda.
“Il sottoscritto non ha predisposto nessuna ordinanza di demolizione dell’abitazione dell’avvocato Fernanda Gigliotti, già Sindaco di Nocera Terinese fino al 26 gennaio 2018,-dichiara il Sindaco Pandolfo- smentisco fermamente atti o ordinanze disposte a carico di Fernanda Gigliotti, così come “erroneamente” ha evidenziato qualche testata nazionale.
In un’approssimativa lettura delle carte da parte di alcuni organi di stampa è stato affermato che il sottoscritto abbia firmato un’ordinanza per demolire la casa dell’ex Sindaca.
Ciò è falso.
Basta leggere l’ordinanza emessa per comprendere che gli atti sono stati definiti durante la gestione del commissario e non sono stati firmati dallo sottoscritto. – ha proseguito l’attuale primo cittadino nella sua dichiarazione-
L’ordinanza, in questione, è a firma del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Geometra Battista Mendicino, dirigente, tra l’altro, nominato dalla stessa ex Sindaca Fernanda Gigliotti con decreto sindacale n.7 del 17 luglio 2017 e confermato nello stesso incarico dal Commissario Straordinario, Aldo Calandriello, con proprio decreto n.5 del 28 febbraio 2018.
Il sopralluogo che ha accertato l’abuso edilizio dell’ex Sindaca Fernanda Gigliotti, inoltre, è stato effettuato il 24 maggio del 2018 e condotto dal dirigente dell’ufficio tecnico Battista Mendicino, dal geometra Luciano Esposito e dal Vigile Urbano Fiorenzo Grandinetti. L’ordinanza di demolizione è datata, invece, 6 giugno 2018.
Or dunque, -prosegue Pandolfo- considerato che il sottoscritto è stato eletto il 10 giugno 2018 e proclamato nella giornata successiva, è evidente che, gli atti riconducibili e conseguenziali a questa vicenda, non sfiorano in alcun modo la mia sindacatura.
Con una maggiore attenzione nella lettura delle carte, piuttosto, si notano chiaramente altre anomalie che suscitano non pochi sospetti.
Ci potrebbe chiedere, per esempio, quali siano state le motivazioni per le quali, il dirigente dell’ufficio tecnico di fronte ad un abuso accertato il 24 maggio non abbia emesso nei modi e nelle forme dettate dalla legge i provvedimenti conseguenti per questo tipo di abuso (forse perché era in corso la campagna elettorale e non si voleva rovinare l’immagine della Gigliotti paladina della legalità e della Giustizia?).
Infine, per amore di verità, l’abuso accertato a carico dell’ex Sindaca non è un leggero abuso così come erroneamente descritto da alcuni organi di stampa.
Secondo l’accertamento, infatti, è stato radicalmente mutata la caratteristica del manufatto autorizzato.
In sostanza, un manufatto autorizzato come deposito di attrezzi agricoli, è stato trasformato in civile abitazione.
Tale abuso, dunque, secondo la legge, e non a discrezione del Sindaco o del dirigente, è sanzionato con l’ingiunzione a demolire e al ripristino dello stato dei luoghi. E’ evidente, dunque, che in questa vicenda non è stato perseguitato nessuno, non è stata impedita la libertà di nessuno, così come ha affermato l’avvocata Fernanda Gigliotti, ma è stata piuttosto violata la legge.
L’ex, Sindaco Gigliotti lo sa benissimo anche perchè è un avvocato, e sa benissimo con quali mezzi intenderà difendersi, ma non metta in mezzo strumentalizzazioni politiche inesistenti perchè, i fatti e le carte, smentiscono senza appello la sua ricostruzione dei fatti.
Nocera Terinese, li 15 giugno 2018
IL SINDACO (prof. Massimo Pandolfo)
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Lamezia Terme
La campagna elettorale è ormai finita, un nuovo sindaco si è già insediato ed è all’opera, ma il clima intimidatorio e l’accanimento mediatico contro la sottoscritta non accenna a finire.
E allora accade che ieri mattina mi è stata notificata l’ordinanza numero 1 del 2018, che i solerti miei ex alleati di giunta e oggi avversari agguerriti, hanno pubblicato e inviato ovunque e a chiunque.
Con tale ordinanza mi si intima di demolire entro 90 giorni la mia super villa di lusso di campagna per la presenza di opere abusive, tali ritenute all’esito del sopralluogo eseguito in forza di una denuncia anonima (che tanto anonima non è) dal vigile urbano Fiorenzo Grandinetti e dal geometra Luciano Esposito, il primo padre di un candidato della lista di Massimo Pandolfo, oggi consigliere di maggioranza, il secondo sponsor ufficiale della lista civetta di Rino Rocca, nonché colui il quale ha chiesto la mia testa di sindaco, ricevendola su di un piatto d’argento grazie alle dimissioni congiunte della maggioranza consiliare con la minoranza il 26 gennaio 2018.
Tutti insieme, quindi, per far fuori un sindaco, la sottoscritta, forse troppo presente e vigile.
Dall’ordinanza si può verificare che la mia super mega villa è di appena 50 mq. e potete anche rilevare la natura e l’entità delle presunte violazioni contestate:
- Maggiori dimensioni del fabbricati di 20,00 cm su due lati e di 15,00 cm sui restanti lati per la presenza del “cappotto termico”;
2) Maggiori dimensioni del porticato per circa 50 cm;
3) Presenza di un armadio in pannelli di allumino utilizzato come locale tecnico di dimensioni cm. 120 x 290, utilizzato come vano contatori idrici utensili vari e motori;
4) Realizzazione di un piano interrato di dimensioni 7.05x 2.8 metri (praticamente 14 mq.) con un’altezza netta di piano 2.30 metri. I locali sono destinati a w.c. e deposito attrezzature;
5) L’immobile ha variazione d’uso diversa da quella autorizzata.
Sostengo e ribadisco che non ho commesso alcun abuso edilizio e che le violazioni contestate sono inesistenti e/o sanabili giacché:
la maggiore dimensione del fabbricato pari a 20,00 cm su due lati e a 15 cm. sugli altri due lati non è un abuso edilizio, ma la conseguenza della legittima applicazione di un cappotto termico;
la presenza di un armadio usato come locale tecnico è un’attività di edilizia libera;
il piano seminterrato di circa “udite udite” 14,00 mq, era preesistente alla realizzazione della casa prefabbricata la cui autorizzazione del 2012, infatti, ne prevedeva la posa su una piattaforma di cemento armato preesistente.
Tale ordinanza, quindi, oltre a rappresentare la “conclusione legale” di un “tentativo intimidatorio” posto in essere in campagna elettorale da alcuni noti “personaggi anonimi”, è anche discutibile e contestabile sotto il profilo sostanziale e sul piano della legittimità.
Ma per difendermi dovrei fare ricorso al Tar e ciò comporterebbe la mia incompatibilità come consigliere comunale. In buona sostanza, dopo avermi fatto fuori come sindaco vorrebbero farmi fuori anche come consigliere di minoranza.
La strategia dell’intimidazione sottile e occulta, quindi, continua perché ancora una volta sono costretta a scegliere se difendere il mio cane, la mia casa o la mia libertà. Ed io scelgo ancora una volta di difendere la mia libertà. La mia casa venite a demolirla voi, accomodatevi pure.
Ho deciso, infatti, e con la presente ne faccio ufficiale comunicazione, che non impugnerò l’ordinanza benché abnorme ed illegittima sotto diversi profili, poiché se instaurassi un contenzioso civile o amministrativo con il comune di Nocera Terinese, diventerei incompatibile come consigliere comunale e non potrei assolvere al mandato elettorale che la cittadinanza mi ha affidato.
Ricordo a me stessa e a chi di dovere, tuttavia, che la mia casa in ordine di tempo è l’ultima ad essere destinataria di una ordinanza di demolizione. Mi precedono centinaie di ordinanze emesse e non eseguite negli ultimi venti anni. Quindi andate avanti voi. Io vi seguo e quando arriverà il mio turno provvederò.
Ma rassegnatevi: io non mi piegherò mai, non rinuncerò mai ad esprimere il mio libero pensiero, a praticare la mia libera azione politica, a difendere i miei diritti naturali e individuali, malgrado i continui e ormai insopportabili attacchi alla mia persona.
Avete cominciato con le intimidazioni occulte, con gli attacchi personali, con le accuse anonime, con gli articoli anonimi e meno anonimi di delegittimazione? Bene, adesso non vi resta che procedere contro di me con la forza fisica o con quella della legge, semmai riuscirete a piegarla ai vostri vili obiettivi.
Fernanda Gigliotti consigliere comunale di minoranza nel Comune di Nocera Terinese
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Aveva ragione Paolo Orofino che ieri mattina davanti al classico aperitivo ci aveva anticipato il suo pensiero sull’esito delle elezioni di Nocera Terinese.
Il nuovo per il vecchio!
Ed infatti.
Sostanziale debacle dei due ex primi cittadini Fernanda Gigliotti e Rino Rocca
Vittoria inattesa di Massimo Pandolfo
Questi i voti:
La Lista civica Unità Popolare nocerese con candidato a sindaco il professore Massimo Pandolfo ottiene 1387 voti, pari al 43.61%
La Lista civica Il paese che vogliamo con candidato a sindaco Fernanda Gigliotti ottiene 956 voti, pari al 30.06%
La Lista civica Siamo Nocera con candidato a sindaco Rocca Gaspare detto Rino ottiene 837 voti, pari al 26,32%
Elettori: 4.932
Votanti: 3.251 (65,91%)
Schede non valide: 71 ( di cui bianche: 12 )
Schede contestate: 0
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Lamezia Terme
Riceviamo e pubblichiamo:
Nocera Terinese (CZ). Quello che fu' il lungomare di Nocera Terinese approda su Striscia la Notizia.
L'inviato dei perché Luca Galtieri, con la giornalista Piera Dastoli, si è recato sulla costa nocerese per costatare realmente la situazione del lungomare ormai quasi completamente distrutto.
Terminato di costruire nel 2010, per poco tempo è rimasto fruibile, infatti, il maltempo negli anni lo ha devastato, ma soprattutto colpito dalle mareggiate che lo hanno reso ad oggi inagibile.
In ultima, il 21 marzo scorso, la forte mareggiata che aveva interessato tutta la costa tirrenica e allagato anche Nocera Terinese ha fatto aggravare notevolmente la situazione.
Diverse le domande che si è posto ed ha posto l'inviato del tg satirico di canale 5, ad iniziare dalla corretta localizzazione in cui è stata realizzata l'opera, a l'uso dei materiali fino alla messa in sicurezza di quel che è rimasto.
Infatti, come visto nel servizio, dalla sabbia fuoriescono speroni di ferro e cemento, pericolosi per gli avventori.
Massimo Mercuri
Ndr. E’ interessante il fatto che coloro che sono stati intervistati hanno segnalato, tutti, senza eccezione, che si è trattato di un progetto che sarebbe dovuto essere realizzato più lontano dalla battigia e che quindi il mare ha fatto soltanto il suo lavoro.
Quello che ci pare inaccettabile è che ci si sia completamente dimenticati di trattare le responsabilità politiche e soprattutto tecniche.
Ma si sa. In calabria la colpa è sempre del fato!
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Lamezia Terme